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Dolfin (Lega-LV): «Granchio blu, bene l’opera della Regione: la priorità è tutelare le specie storiche della laguna come la moleca»
Pubblicato il 18 Luglio 2023

Venezia, 18 luglio 2023 – «È giusto rimarcare, come ha fatto l’assessore alla Pesca Cristiano Corazzari, che la Regione del Veneto si sta muovendo attivamente per gestire la problematica del granchio blu. E lo sta facendo attraverso una serie di collaborazioni con molteplici enti, quali il Prefetto di Rovigo, la Provincia di Rovigo, il Comune di Porto Tolle e Regione Emilia-Romagna. Non solo: ha chiamato in campo anche il Distretto della Pesca del Nord Adriatico, di cui fanno parte ben tre Regioni, convocando d’urgenza una riunione del Comitato Direttivo per il prossimo giovedì 20 luglio. Questo a dimostrazione che si sta cercando di individuare le concrete misure per affrontare in modo efficace il fenomeno, tra cui le modalità migliori per la cattura e l’utilizzo di questa specie aliena». Sono queste le parole di Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e capo dipartimento Pesca in Veneto per il partito.

«A breve ci sarà anche un incontro in Prefettura a Rovigo con tutti gli Enti interessati. La Regione del Veneto, in ogni caso, non è nuova alla questione: lo scorso novembre, infatti, aveva affidato una specifica ricerca sul tema all’Università Ca’ Foscari, in collaborazione con la Fondazione della Pesca di Chioggia. Ci sono poi altri fronti che vedono impegnata l’amministrazione regionale attraverso i suoi enti strumentali, proprio per avere tutte quelle funzionalità operative del caso. Ricordiamo che stiamo parlando di un’emergenza invasiva biomarina che mette in serio rischio la tenuta della biodiversità e l’habitat marino in generale. L’obiettivo deve essere quello di tutelare anche le nostre eccellenze, tra cui la moleca, unica nel territorio lagunare, nazionale e internazionale. Per questo, si sta cercando di apportare le giuste tutele, nel rispetto del prodotto, delle tradizioni, delle poche ma altrettanto importanti maestranze che operano nel settore, e soprattutto per la specificità e peculiarità del prodotto del nostro territorio. È ovvio – continua Dolfin -, che dalla cattura del granchio blu può derivare anche un interesse economico attraverso la commercializzazione di questa nuova specie, ma questa non può andare a discapito di specie storiche e tradizionali».