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Dolfin (Lega – LV): “Veneto accogliente, stupiscono le parole di Morcone. Per noi la parola “ospitalità” fa rima con “legalità”  
Pubblicato il 19 Aprile 2023

Venezia, 19 aprile 2023 – “Il Veneto è una regione accogliente, il nostro è un popolo di migranti e quanto sostenuto da Mario Morcone è solo una sua percezione che non rispecchia la realtà, influenzata probabilmente dall’incarico e dalla posizione politica che oggi ricopre”.

Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, risponde alle parole dell’assessore regionale della Campania, Mario Morcone pubblicate oggi in un’intervista dal titolo: “La Regione Veneto ha sempre ostacolato l’accoglienza migranti”.

“La Regione Veneto non si è mai messa di traverso rispetto alle realtà che davano accoglienza. Piuttosto, sarebbe corretto distinguere tra l’arrivo e la corretta gestione di persone bisognose di accoglienza, e i profughi irregolari catapultati sui territori in, situazioni già al limite della capienza e della tollerabilità. Era proprio chi alimentava il business dei migranti – prosegue Dolfin – ad accusarci di razzismo ed egoismo, mentre in tutte le sedi affermavamo che le nostre comunità non avrebbero potuto reggere la moltitudine di finti profughi e immigrati economici che arrivavano in questi luoghi per poi sparire, che le stesse istituzioni statali non erano neppure in grado di identificare. Soggetti che immancabilmente si dileguavano, per poi cercare di vivere di espedienti e di illegalità, perché senza permesso di soggiorno non potevano trovare lavoro. In quegli anni abbiamo assistito, nei nostri territori, all’aumento di episodi di della criminalità, all’aumento del senso di insicurezza e paura nei cittadini”.

“Mi stupiscono le parole di Morcone – prosegue Dolfin – perché i fatti di cronaca hanno svelato il vero volto dell’affaire, delle cooperative che hanno visto aumentare a dismisura i fatturati e di chi ha dovuto poi risponderne alla magistratura. Il tutto a discapito delle stesse istituzioni che Morricone rappresenta, e delle persone a cui avrebbero dovuto dare protezione, accoglienza. Per anni abbiamo assistito a finti buonismi e falsità ideologiche in difesa di un sistema malato incapace di gestire l’afflusso di migranti e che non garantiva loro alcun diritto, nemmeno un futuro degno di questo nome. Noi Veneti siamo ospitali, e “la corsa a muovere la bandiera della cattiveria” non avviene certo nei nostri territori, forse dovremmo semplicemente distinguere il significato che la parola “accoglienza” ha per noi, un significato ben diverso da quanto abbiamo visto a Cona e San Siro di Bagnoli”.