Venezia, 3 novembre 2021 – “Dopo la salvezza di Venezia dall’acqua alta, priorità assoluta, pensiamo con urgenza alla salvezza della pesca”.
Così il consigliere regionale Marco Dolfin del gruppo Liga Veneta per Salvini premier, Capo dipartimento della Pesca per il partito in Veneto.
“Il Mose alzato dalla sera al mattino dopo, per più giornate di seguito, impedisce ai pescatori di uscire in barca e lavorare, creando anche un possibile problema di sicurezza, perché se qualche imbarcazione si trovasse in difficoltà al largo, non sarebbe possibile per i soccorsi raggiungerli se non con l’elicottero. Sabato mattina in Municipio a Chioggia – prosegue Dolfin – ho organizzato un incontro con i rappresentanti delle categorie e cooperative della Pesca, il sindaco di Chioggia, per raccogliere le istanze di chi non riesce più a lavorare da giorni e stilare un documento da portare al Governo, ma soprattutto consegnare al commissario straordinario del Mose e al Sindaco di Venezia”.
“L’assenza delle conche di navigazione – riprende il Capo dipartimento – crea problemi a tutte le realtà commerciali, la pesca e il porto, infatti avrebbero dovuto essere già funzionanti ma non è così: ora è urgente attivarne almeno una, su tre bocche di porto, per consentire il passaggio delle navi e delle barche durante l’operatività delle paratoie. Il problema si conosce da tempo, ma ora si tocca con mano: i pescatori in questi giorni non stanno lavorando e questo si aggiunge a tutte le difficoltà che il settore sta già affrontando quest’anno: restrizioni europee e fermo pesca, caro gasolio e concorrenza sleale. Se vogliamo che la pesca sopravviva nel veneziano dobbiamo trovare una soluzione al più presto, e nel frattempo pensare a sostegni economici ad hoc per questi operatori che non possono lavorare”.