Venezia, 6 aprile 2022 – “Una delle grandi emergenze nazionali è quella della qualità, della manutenzione e della messa a norma del patrimonio edilizio scolastico, anche perché l’Italia è un Paese che si caratterizza per il fatto di essere molto esposto al rischio sismico. I rincari nei costi delle materie prime rischiano di bloccare i cantieri degli enti locali. Bisogna che il Governa intervenga”.
Questo il commento del consigliere regionale Marzo Favero, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. Nei giorni scorsi in provincia di Treviso il problema è stato sollevato dalla stampa locale che ha raccolto le istanze dei rappresentanti istituzionali del territorio, ma proprio su questo argomento i consiglieri regionali Marzio Favero, Marco Zecchinato e Giulio Centenaro avevano già depositato una mozione che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale in data 29 marzo.
“Tre Ministeri, il MEF, il MIUR e il MIT – spiega Favero – hanno varato due Piani triennali per finanziare interventi nell’ambito dell’edilizia scolastica, Piani triennali che riguardano il 2015-2017 e il 2018 – 2020. Molti Enti locali, Province e Comuni, hanno partecipato. Ma qual è il problema che si sta creando? L’aumento dei costi delle materie prime sta mettendo in difficoltà tanto i Comuni, che sono già arrivati a mettere in cantiere le opere quanto i Comuni che stanno chiudendo la progettazione definitiva e vorrebbero andare a bando perché i valori economici evidentemente si sono profondamente modificati.
“Una situazione destinata a implodere – prosegue Favero – se non si interviene con urgenza, per questo con i consiglieri Marco Zecchinato e Giulio Centenaro abbiamo presentato una mozione che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, dal titolo: “Edilizia scolastica: adeguare i finanziamenti all’aumento dei costi delle materie prime e prorogare i termini di chiusura lavori”.
“Le difficoltà ci sono state segnalate in particolare dagli amministratori locali ed è urgente intervenire per fronteggiare il problema: sono molti i comuni in Veneto che hanno già avviato i lavori su progetti di opere pubbliche sostenuti da contributi nazionali o regionali, riguardanti sia il settore scolastico, sia le opere pubbliche in generale, ma l’attuale difficoltà di reperimento e consegna dei materiali comporta inevitabili ritardi nell’esecuzione dei lavori e, di conseguenza, nella chiusura e rendicontazione degli stessi. Ritardi che non sono attribuibili ai beneficiari dei contributi, eppure sono loro a rischiare di non poter rendicontare nei termini stabiliti e di conseguenza vedersi revocare il contributo concesso”.
“Con questa mozione – prosegue il consigliere – impegniamo la Giunta regionale ad attivarsi con i Ministeri competenti in merito all’iter dei progetti ammessi ai finanziamenti, per valutare l’impatto dell’aumento dei costi delle materie prime sugli interventi. Inoltre, ad interrogare gli stessi Ministeri competenti sulla possibilità di integrare i finanziamenti originari, così da permettere di fronteggiare l’aumento dei costi e consentire la concreta e completa attuazione dei progetti approvati, anche avvalendosi delle risorse previste dal PNRR”.
“Infine – conclude il consigliere – autorizziamo una proroga ragionata ai termini dei bandi e della chiusura dei lavori previsti, e un’automatica proroga dei termini di rendicontazione, sulla base di una motivata richiesta dei Comuni, così da non rischiare di perdere il contributo”.