Venezia, 14 febbraio 2023 – “Molto impegno e responsabilità, minima retribuzione e sempre meno tempo a disposizione da far coincidere con il lavoro e la famiglia. Nei Comuni sono sempre meno le persone che desiderano fare gli amministratori locali. La buona volontà e il senso civico a volte non basta, di questi tempi è anche difficile far coincidere gli impegni con il lavoro quotidiano. Per questo motivo ho deciso di presentare un progetto di legge per concedere tre ore di permesso al mese ai Consiglieri comunali dei piccoli Comuni che hanno una delega dal sindaco, così da permetter loro di svolgere le funzioni di mandato. Auspichiamo che la proposta legislativa che è stata votata all’unanimità dal Consiglio regionale venga accolta all’interno della modifica del Testo Unico degli enti locali”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Nicola Finco (Intergruppo Lega – Liga Veneta), commenta il progetto di legge di cui è primo firmatario appena votato in Consiglio regionale, dal titolo: “Modifiche al Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.
“Nessuna maggiorazione di indennità o gettone di presenza, ma un bene prezioso per chi vuole fare attività pubblica e lavorare bene per i propri cittadini: un po’ di tempo. In questo modo si vuol dare la possibilità agli amministratori comunali di svolgere al meglio il proprio lavoro, in base alle proprie deleghe e funzioni”.
“E’ infatti sotto gli occhi di tutti – spiega il vicepresidente – cosa sta accadendo nei Comuni: sono sempre meno le persone che intraprendono la carriera di amministratori, e non perché manchi la passione. Molte responsabilità, minima retribuzione e infinito impegno di tempo richiesto. Questo vale per soprattutto per i consiglieri comunali, che percepiscono un minimo gettone di presenza in Consiglio e nelle Commissioni, irrisorio, con strutture di supporto sottodimensionate, così il tempo libero non basta all’esecuzione delle loro funzioni”.
“Proprio i consiglieri comunali spesso si vedono assegnare deleghe che per mancanza di tempo non riescono a seguire adeguatamente. Il tutto esponendosi a critiche, cittadine e mediatiche. Il rischio concreto è che tra qualche anno nessuno voglia più avere incarichi nei Comuni. Per questo motivo ho ritenuto doveroso permettere che i consiglieri comunali possano dedicare del tempo alle proprie deleghe, all’attività per la quale sono stati eletti democraticamente dai cittadini”.
“Il progetto di legge riconosce il diritto del Consigliere comunale e circoscrizionale di assentarsi dal posto di lavoro per un massimo di 3 ore al mese per ogni delega conferitagli dal sindaco tramite decreto, fino ad un massimo di 12 ore mensili. Nel caso in cui lo stesso consigliere ricopra l’incarico di: vicepresidente del Consiglio comunale, presidente di Commissione oppure di Capogruppo consiliare, sono previste altre sei ore al mese, per un totale massimo di 18 ore mensili”.