Venezia, 24 gennaio 2023 – “Presenterò una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta di aderire all’Osservatorio Natalità e Famiglia nato dal protocollo di collaborazione tra Anci Veneto, INPS, Fondazione Leone Moressa e associazioni delle famiglie, per favorire lo scambio di dati sulla natalità e le famiglie”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Finco (Intergruppo Lega – Liga Veneta).
“L’obiettivo – spiega Finco – è misurare i processi di sviluppo demografico regionale e il monitoraggio delle politiche strategiche su natalità e famiglia nel nostro territorio. La nostra Regione farebbe bene ad aderire a questo progetto e partecipare al neo costituito Osservatorio Natalità e Famiglia favorendo così lo scambio di informazioni e dati statistici sulle nascite e le famiglie venete”.
“Da tempo ormai seguo il problema della natalità che affligge il Veneto e non solo. Occorre intervenire subito per ribaltare le prospettive di squilibrio demografico italiane. Altri paesi europei hanno infatti già messo in campo risorse straordinarie. E’ arrivato il momento di dare un altro segnale concreto, dimostrando, ancora una volta, come la nostra Regione sia vigile e attenta alle iniziative di valore che nascono nel nostro territorio. Ringrazio per questo il Forum delle Associazioni Familiari del Veneto e il suo Presidente, Adriano Bordignon, per il costante impegno profuso nell’affrontare queste tematiche, in favore della promozione e della salvaguardia dei valori della famiglia.
E’ un’opportunità che bisogna cogliere – insiste il Vice Presidente Finco – avere un legame diretto con i vari interlocutori e le informazioni che essi possono fornire per adottare le misure migliori per il nostro territorio, e affrontare con concretezza il problema della denatalità”.
“Per questo motivo depositerò nel prossimi giorni una mozione in cui chiedo espressamente alla Giunta regionale di farsi parte attiva e chiedere ad ANCI Veneto, al Forum delle Associazioni Familiari del Veneto, e agli altri partner firmatari di poter aderire al protocollo di collaborazione sottoscritto. Sarà così possibile avere un vero e proprio strumento di lavoro per i Comuni e a quelle organizzazioni che si occupano di servizi alla famiglia. Un’azione sinergica per affrontare il problema della denatalità che permetterà di avere un filo congiunto tra gli aderenti”.