Venezia, 30 ottobre 2024 – “Ieri con grande soddisfazione abbiamo approvato, in Consiglio regionale del Veneto, la risoluzione n. 118 di cui sono primo firmatario, per ottenere un riconoscimento e una tutela della Vespa come marchio di fondamentale valore storico, culturale, economico e artistico per l’Italia. La Vespa non è solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo del nostro Paese, un’espressione del genio italiano nel design e nella manifattura. Vista la sua storia e la quantità di estimatori in tutto il mondo, è doveroso preservarla dalle politiche comunitarie legate al Green Deal, che potrebbero metterne a rischio l’esistenza con sanzioni mirate alla riduzione delle emissioni inquinanti”.
Sono le parole di Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta).
“A febbraio il Ministro Salvini ha consegnato la prima targa storica ad una Vespa del 1965, un gesto simbolico che dimostra l’importanza di questo scooter nell’immaginario collettivo e nella tradizione italiana. Con questa risoluzione, vogliamo riconoscere formalmente l’alto valore culturale e artistico della Vespa, e il ruolo chiave che ha svolto nella storia dell’industria italiana.
I numeri parlano chiaro: dal 1946 sono stati prodotti 19 milioni di esemplari, con un design riconosciuto e apprezzato a livello globale; in Italia abbiamo 615 Vespa club, di cui 29 solo in Veneto, con un totale di circa 93mila tesserati. Senza dimenticare l’importante valore economico del marchio. E’ questo un patrimonio che va difeso e valorizzato. Ricordo che a marzo, in occasione della conferenza stampa per presentare la risoluzione abbiamo portato a Venezia, ed esposto davanti all’aula del Consiglio regionale, una Vespa Piaggio storica.
La risoluzione approvata ieri – prosegue Pan – sarà trasmessa al Presidente del Consiglio dei ministri, al Presidente del Senato e al Presidente della Camera dei deputati, affinché le istituzioni possano sostenere il riconoscimento della Vespa come marchio simbolo dell’identità culturale e industriale italiana, proteggendola dagli effetti delle politiche europee in materia di riduzione delle emissioni”.