Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
PROGRAMMA POLITICO
Torna alle news
Giustizia – Bet (ZP): «Il Veneto ha bisogno di un sistema giudiziario efficiente: servono più magistrati e personale amministrativo, con concorsi su base regionale. Approvata la mia mozione»
Pubblicato il 10 Novembre 2021

Venezia 9 novembre 2021 –   «La carenza di personale nei nostri tribunali è ormai risaputa. Nel distretto della Corte di Appello di Venezia, che comprende i circondari di Venezia, Verona, Padova, Treviso, Vicenza, Rovigo e Belluno, la situazione ha assunto contorni particolarmente preoccupanti. La mancanza di personale amministrativo e di magistrati, infatti, ha determinato una riduzione dell’efficienza del settore e non permette alcuna programmazione del lavoro. Pensiamo solo che nell’anno 2019/2020 la durata media dei procedimenti civili in Corte di Appello di Venezia è stata di 853 giorni per quelli definiti con sentenza e di 736 per quelli complessivamente definiti. Questa situazione non è più sostenibile. C’è bisogno di incrementare i posti messi a concorso per l’accesso alla magistratura, pensando anche a specifici bandi su base regionale che evitino la continua diaspora del personale verso i luoghi di origine». A dirlo è il Consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente Roberto Bet dopo l’approvazione della sua mozione che impegna la Giunta regionale a farsi portavoce presso il Governo perché venga trovata finalmente una soluzione a questo annoso problema.

«Nello scorso anno giudiziario 2019/2020 – ricorda il Consigliere – la Corte di Appello di Venezia e i Tribunali del distretto hanno avuto circa il 10-15% dei posti da magistrati scoperti, a cui si aggiungono gli esoneri e le assenze a vario titolo. Inoltre il turn over dei magistrati è stato tra i più elevati a livello nazionale. L’aver aumentato di 11 unità l’organico dei magistrati della Corte è bastato a poco: il divario tra carichi di lavoro e numero di personale impiegato della Corte di Appello di Venezia resta uno dei più alti del nord Italia e, più in generale, dell’intero Paese. Anche la giustizia civile sta attraversando un momento di particolare sofferenza. Secondo i dati presentati da Confartigianato, elaborati in base ai dati forniti dal Consiglio Superiore della Magistratura e dal Ministero della Giustizia, Treviso risulta ancora una volta la provincia con il peggior rapporto tra giudici civili e popolazione (un magistrato ogni 22.721 abitanti), ma anche per quello con le imprese. C’è poi da considerare un altro aspetto: negli ultimi anni si è assistito a un notevole sviluppo dei sistemi informatici negli uffici giudiziari che potrebbe semplificare e snellire i procedimenti amministrativi. A questo salto tecnologico, però, non è corrisposto un adeguamento delle capacità informatiche del personale amministrativo, spesso ancora drammaticamente digiuno delle nuove tecnologie. È quindi necessario, nel corso delle nuove procedure concorsuali, valutare il possesso delle adeguate conoscenze informatiche, cui al contempo vanno affiancati nuovi investimenti per sostenere lo sviluppo dei sistemi informatici. Potrebbe essere davvero utile, inoltre, prevedere un regime speciale per le sedi di Venezia, da sempre particolarmente colpite dalla carenza di personale, estendendo alle persone qui in servizio lo stesso trattamento previsto per altri dipendenti del Ministero della Giustizia che operano in sedi disagiate. Una società civile e un’economia sviluppata come le nostre non possono permettersi passi falsi in tal senso. Un sistema giudiziario efficiente costituisce un presupposto essenziale per la creazione di un ambiente favorevole agli investimenti e alle imprese, infondendo fiducia in tutto il ciclo economico. La tempestività delle decisioni in questo settore è essenziale per le imprese, gli investitori e i consumatori».