Venezia, 25 ottobre 2025 – “Un convegno internazionale alla camera di Commercio di Verona, di cui sono stato promotore, dedicato ai Musei del Vino tra Cultura, Innovazione e Promozione Territoriale. Un appuntamento importante per tutto il territorio veronese e Veneto, regione votata al settore vitivinicolo. E che grazie al traino del settore enologico sta vivendo momenti di grande sviluppo anche dal punto di vista del turismo legato al vino”. Così Enrico Corsi, consigliere regionale di Lega – LV, che sta lavorando molto sul Museo del Vino di Verona, centro enologico strategico della nostra regione grazie anche al Vinitaly. “Durante l’evento che ho organizzato abbiamo avuto l’opportunità di esplorare alcune delle più rilevanti esperienze museali internazionali dedicate al mondo del vino, insieme ad altre realtà museali di spicco a livello nazionale. Un appuntamento questo del convegno internazionale veronese che si è proposto quale momento di scambio e confronto su tematiche fondamentali come l’enoturismo, le tradizioni vinicole e la valorizzazione dei territori. Un’occasione unica per approfondire il legame tra cultura, innovazione e promozione del territorio attraverso il patrimonio vitivinicolo, con la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e operatori culturali. Abbiamo avuto l’opportunità, durante questa intensa giornata, di ascoltare i massimi esperti del settore del vino a livello mondiale e le esperienze sui territori. Con il convegno ho voluto raccontare il progetto Muvin, museo del vino a Verona e il suo impatto sul territorio e sull’economia veneta portando anche le esperienze dei musei del vino che ci sono in varie parti d’Europa e del mondo, la dimensione culturale dei musei del vino, il business che si può creare tra innovazione e cultura stessa del vino e le esperienze imprenditoriali e le analisi sull’impatto economico che un museo del vino può portare a Verona e al Veneto”, prosegue Enrico Corsi, consigliere regionale di Lega – LV, e promotore del convegno veronese sui musei del vino. Che sottolinea anche il parterre molto ricco di presenze: “Molto ricco il panel degli ospiti, tra i quali la Cité du Vin, Bordeaux; i siti UNESCO delle Cantine della Moldavia e delle Colline del Prosecco di Conegliano e di Valdobbiadene, il Tempio del Brunello di Montalcino ed il Museo e Archivio Storico della Birra Peroni. La Fondazione è ente senza scopo di lucro, formata da Associazioni economiche del territorio, degli agricoltori – Coldiretti, Confagricoltura e Cia –, Associazione Avive, che unisce tutti Consorzi delle DOC e DOCG della provincia di Verona, le Associazioni dei Commercianti, Confcommercio, Confesercenti –, della piccola Industria, con API, e del mondo cooperativo, con Confcooperative”. L’evento finanziato grazie al contributo della Regione Veneto è il seguito dell’approvazione di una proposta di legge presentata dal consigliere regionale di Lega – LV, Enrico Corsi che ha autorizzato la giunta regionale a concorrere alle iniziative assunte dalla Fondazione per realizzare il Museo Internazionale del Vino. “Nel 2020 il Consiglio Regionale all’unanimità ha approvato la legge sugli ecomusei del Veneto – ha detto Corsi – L’Italia, unico grande produttore d’Europa a non avere un museo internazionale del vino, ha oggi l’opportunità di costruire un hub culturale di ultima generazione e allineato ai linguaggi più moderni della multimedialità e del nuovo turismo culturale”, ha concluso il consigliere regionale di Lega – LV, Enrico Corsi.