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Pan: «Con la guerra l’Europa radical chic si risveglia dal torpore: necessario investire sull’agricoltura, settore primario e strategico»
Pubblicato il 15 Marzo 2022

Venezia, 15 marzo 2022 – «Il periodo storico che stiamo vivendo, con la guerra in Ucraina, ci ha fatto aprire gli occhi sul fallimento di quella filosofia europea sulla sostenibilità, new Green Deal e fotovoltaico».

Così Giuseppe Pan, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta a margine del suo intervento in aula consiliare.

«Ci risvegliamo da un torpore, l’Europa si accorge che in questi ultimi decenni sono state smantellate intere filiere: ricordiamo le acciaierie trasferite in Cina, la Chimica di base inviata in India, il settore tessile in Bangladesh. Sono solo alcuni esempi di cosa è stato trasferito e prodotto altrove. Ed ora l’Europa che era radical chic, l’Europa del lusso, l’Europa che fa produrre da una parte all’altra del mondo, ormai una Finanziaria a livello globale, che importa da questo o quell’altro paese e fa fare questo e quell’altro, si rende conto della situazione. Ora che siamo in difficoltà, dobbiamo capire cosa fare del nostro futuro europeo: perché se poi gli ungheresi non ci danno più il loro frumento e i loro cereali, se poi i russi non ci danno più il gas, cosa facciamo? Dobbiamo dotarci di un esercito europeo per difenderci, come di un Piano strategico di investimenti sui settori importanti, proprio come quello il primario. Settore che mai come oggi diventa assolutamente fondamentale – conclude l’ex assessore regionale all’Agricoltura – nel futuro e per la sussistenza del nostro Paese».