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Pan (Lega – LV): “L’Italia ha bisogno di medici: approvata la mia mozione per chiedere al Governo l’abolizione del numero chiuso al corso di laurea e aumentare i posti di specializzazione”
Pubblicato il 16 Novembre 2021

Venezia, 16 novembre 2021 – “Oggi più che mai l’Italia ha bisogno di medici: il Governo abolisca il numero chiuso all’università di Medicina e aumenti i posti di specializzazione”.

A chiederlo con una mozione che è stata approvata dal Consiglio regionale è Giuseppe Pan, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. “Un tema sul quale siamo già intervenuti e che a fronte dell’emergenza sanitaria in corso, assume ancor più rilevanza”.

“La crisi pandemica – ha spiegato Pan – ha reso ancor più evidenti tutti gli effetti negativi delle restrizioni all’accesso ai corsi di laura in ambito sanitario e dell’insufficiente dotazione di risorse per le borse di studio delle specializzazioni. Il numero programmato per l’accesso alla laurea in Medicina e Chirurgia, ma anche in veterinaria, in odontoiatria e nelle professioni sanitarie, istituito dalla legge n.264 del 1999, è ormai superato: il problema della carenza cronica di operatori sanitari va affrontato subito e a monte, proprio da quel sistema di selezione. Proprio questo “numero chiuso” ha prodotto conseguenze negative per il sistema universitario che già presenta un numero complessivo di laureati inferiore a quello degli altri Paesi europei. E’ infatti uno dei motivi per cui paghiamo lo scotto della “fuga di cervelli” all’estero”.

“Dal 2013 il numero dei contratti per la formazione specialistica – ricorda il consigliere – è inferiore a quello dei medici laureati e abilitati, oltre che al fabbisogno espresso dalle Regioni. E’ un sistema che ormai sta implodendo, basti pensare che i neo laureati esclusi ritentano il concorso negli anni successivi, ma in questo modo aumenta progressivamente sia il numero dei candidati che il numero degli esclusi dalla formazione specialistica. Un numero destinato ad aumentare creando quell’ “imbuto formativo” che di anno in anno si restringe. Ogni anno circa 1500 laureati restano “ingabbiati” nel limbo formativo in Italia e si trasferiscono in altri Paesi europei o addirittura oltreoceano per accedere a corsi di specializzazione”.

Secondo lo studio “Programmazione del fabbisogno di personale medico regionale, proiezioni per il periodo 2018-2025: curve di pensionamento e fabbisogni specialistici nelle singole Regioni italiane” realizzato dall’Anaao Assomed e ripreso nella mozione, la carenza di specialisti dipendenti del Servizio sanitario nazionale è valutabile in 16.700 posti entro il 2025.

“I contratti di formazione che il Governo ha finanziato per il 2020 sono stati di 8.300 borse di specializzazione a fronte di un reale bisogno di almeno 11 mila borse di specializzazione mediche: insufficienti”.

La mozione presentata da Pan impegna la Giunta regionale a intervenire presso il Governo affinché “siano abrogate le disposizioni in materia di numero programmato per l’accesso ai corsi universitari di cui agli articoli da 1 a 5 della legge 264 del 1999”. Inoltre, ad incrementare le borse di studio di specializzazione “Necessarie per aumentare la capacità formativa – ha concluso Pan – e quindi garantire nuove energie a tutto il servizio sanitario”.