Venezia, 22 novembre 2024 – “È evidente che il sistema di accoglienza e controllo non funziona. Le istituzioni devono adottare misure più rigide per garantire la sicurezza dei cittadini e la protezione delle forze dell’ordine. Non possiamo permettere che Padova, e il Veneto in generale, diventi un terreno di impunità per chi non rispetta le leggi italiane”.
Sono le parole di Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta), che commenta l’aggressione subita da due poliziotti da parte di due nigeriani richiedenti asilo, già noti per precedenti penali legati a reati di droga, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di armi.
“L’episodio di violenza che ha visto coinvolti due agenti della Polizia in via Nicolò Tommaseo è solo l’ultimo segnale di una situazione che è sfuggita di mano. Questo episodio segue altri fatti di cronaca, come risse, furti e rapine, che si concentrano spesso in zone come la stazione e i quartieri limitrofi. La nostra città non può continuare ad essere terra di impunità per chi, già noto alle forze dell’ordine, continua a commettere crimini senza alcun timore.
L’intervento dei due agenti, che si trovavano in via Nicolò Tommaseo per un’operazione contro lo spaccio, ha visto i poliziotti circondati, minacciati e costretti a chiamare rinforzi. Solo l’arrivo di altre forze dell’ordine ha evitato il peggio. Questo episodio è il sintomo di una crescente crisi di sicurezza a Padova. Non possiamo permettere che la nostra città sia un rifugio sicuro per chi ha alle spalle precedenti penali, soprattutto se si tratta di richiedenti asilo.
Il comportamento violento di questi individui, di questi delinquenti che si rifiutano di collaborare con le forze dell’ordine e minacciano la sicurezza pubblica, è intollerabile. È arrivata anche un’ambulanza per soccorrere gli agenti e uno dei due nigeriani che, una volta al pronto soccorso, ha aggredito i poliziotti e nella colluttazione ha perso a terra delle bustine di marijuana.
La questione sicurezza non può essere separata dal dibattito sull’immigrazione. È urgente mettere in campo strategie che assicurino integrazione per chi vuole rispettare le regole, ma anche procedure rapide ed efficaci per allontanare chi rappresenta una minaccia per la comunità. Auspichiamo una riunione urgente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica affinché si discuta di questi fatti allarmanti”.