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Pan (LV): «Riduzione delle giornate di pesca decise dall’UE: Saremo al fianco dei nostri pescatori e delle loro famiglie per tutelare un settore fondamentale per l’economia e la tutela della specificità veneta»
Pubblicato il 14 Dicembre 2020

Venezia, 14 dicembre 2020 – «Come consigliere regionale non posso che esprimere tutto il mio appoggio all’Alleanza delle Cooperative italiane Pesca che hanno rivolto un accorato appello al governo italiano, e in particolare al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, per salvare la loro attività. Davvero risulta incomprensibile l’atteggiamento di chiusura della Commissione Europea che sembra intenzionata a voler ridurre le giornate di pesca a strascico non solo nel Mediterraneo occidentale, ma anche nell’Adriatico, addirittura fino al 30%. Una decisione che non solo creerebbe danni irreparabili al comparto della pesca, così prezioso per la nostra regione, ma produrrebbe a cascata enormi problematiche per tutto il settore alimentare».

A dirlo è Giuseppe Pan, capogruppo in Consiglio regionale del Veneto del Gruppo Liga Veneta per Salvini Premier.

«E’ fondamentale far sentire la nostra voce in vista del Consiglio dei ministri europei Agricoltura e della pesca del 16 dicembre. Saremo al fianco dei nostri pescatori per sostenerli in questa battaglia – continua Pan -, dal momento che una decisione del genere colpirebbe in modo sproporzionato il nostro Adriatico, lasciando invece praticamente intoccato i mari del Nord Europa. Troppo volte Bruxelles si è dimostrata insensibile alle problematiche reali del nostro territorio. Negli ultimi 15 anni le politiche comunitarie hanno portato a una drastica riduzione della flotta peschereccia veneta. Eppure la filiera della pesca marittima non è solo un custode della tradizione e delle specialità della nostra terra: rappresenta un mondo di imprese e occupati, con le sue circa 3.800 imprese che ruotano attorno ai sei mercati ittici. E non stiamo parlando solo di grandi pescherecci, ma anche di piccole imbarcazioni che fanno il sostentamento di singole famiglie. Forse è arrivato il momento di uscire dai palazzi del potere e di rendersi conto di come alcune decisioni possono avere conseguenze drammatiche sulla vita delle persone che chiedono solo di poter lavorare».