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Pfas e acque potabili – Zecchinato (ZP), Ciambetti (ZP), Finco (LV), Cecchetto (LV), Giacomin (ZP), Maino (ZP): «L’Ue fissa limiti ben più alti di quelli stabiliti dal Veneto. Presenteremo una mozione per spingere il governo italiano a fare propri i suggerimenti della nostra Regione e stabilire valori più rigorosi»
Pubblicato il 17 Dicembre 2020

Venezia, 17 dicembre 2020 – «Da lungo tempo la Regione del Veneto chiede al governo italiano di fissare nuovi limiti, in base agli ultimi studi, dei Pfas e di altre sostanze inquinanti nelle acque potabili. Ora anche una direttiva UE ha stabilito i quantitativi massimi di Pfas, totale 0.5 μg/l e somma di Pfas 0.1 μg/l. Questi limiti, in realtà, sono però ben più alti rispetto a quelli già fissati dal Veneto. Ora quindi non dobbiamo abbassare la guardia: dobbiamo continuare a vigilare perché l’Italia, che ha due anni di tempo per adottare la direttiva, stabilisca valori più rigorosi, facendo propria l’esperienza e gli studi della nostra Regione». A dirlo sono tutti i consiglieri vicentini dei gruppi Zaia Presidente e Liga Veneta per Salvini Premier, Marco Zecchinato (ZP), Roberto Ciambetti (ZP), Nicola Finco (LV), Milena Cecchetto (LV), Stefano Giacomin (ZP) e Silvia Maino (ZP).

«Anche in questo settore la Regione del Veneto si è mossa con largo anticipo rispetto al resto d’Italia – continuano i consiglieri -. Non ci fermeremo qui: presenteremo una mozione in Consiglio regionale del Veneto per continuare a batterci in tal senso, insieme alla Giunta regionale e all’assessore Gianpaolo Bottacin, e far sì che l’Italia tenga alto il livello di guardia e faccia propri i nostri suggerimenti».