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Polesine, Cestari (Lega – LV): “L’alluvione del Polesine del 1951 rivive in una tesi che presto diventa libro, una tragedia che voglio diventi patrimonio storico di tutto il Veneto”.
Pubblicato il 10 Ottobre 2023

Venezia, 10 ottobre 2023 – “Il Polesine, una ferita ancora aperta che il Veneto non può e non vuole dimenticare. È questo il senso di questa tesi di laurea presto libro. Ed è per questo che intendo lavorare ad una azione legislativa affinché il Polesine e la tragica alluvione del 1951 rimangano per sempre nella memoria collettiva, storica, culturale e sociale della Regione Veneto”. Così l’esordio di Laura Cestari, consigliere regionale di Lega – LV a palazzo Ferro Fini in occasione della presentazione della tesi di laurea diventata poi libro, della polesana Alessia Babetto, che con diligenza e competenza ha compiuto un lungo lavoro storiografico sui drammatici fatti avvenuti nell’area polesana nel 1951 e intitolata “Le voci del Polesine. Letteratura, cronaca, memoria dell’alluvione del 1951”. Numeri drammatici quelli del Polesine, terra martoriata che ancora si stava riprendendo dal secondo Conflitto Mondiale che dal 1951 al 1961 registrò l’emigrazione di più di centomila polesani; 180 mila furono i senzatetto, oltre al centinaio di morti causate dalle ondatre di piena, in una terra già duramente provata. “Ecco perché il Polesine deve essere ricordato. Perché tanto ha dato al nostro Veneto e troppo spesso si ritrova ad essere ultimo della lista. Il libro sul nostro Polesine è un lungo racconto della nostra terra ma visto con occhi diversi. Siamo usciti dal coro ovvero il coro è composto dalle voci che narrano dei giorni drammatici, ma è anche racconto di una quotidianità nuova, fatta di cose da salvare, di vite da salvare, di anime colte di sorpresa, di una vita che vuole vincere anche al di sopra di una natura che si ribella. Il Polesine nel 1951 ha dimostrato di potersi rialzare e lo ha fatto lavorando, con la forza degli stessi polesani ma anche grazie all’aiuto di chi ha teso una mano dentro e fuori dal nostro Paese. Ma il ricordo non vuole essere commiserazione per le fragilità vissute in quei giorni drammatici miste ad un eterno ricordo delle difficoltà ma una lezione di rinascita, solidarietà, coraggio e capacità di trovare il bello anche sotto il fango. Per questo motivo, da questa tesi, presto libro, io sarò da oggi al lavoro per fare in modo che il Polesine abbia un giusto riconoscimento per un evento che ha segnato non solo il mio territorio, ma tutta la storia del Veneto” ha concluso il consigliere regionale di Lega – LV, Laura Cestari.