Venezia, 29 novembre 2023 – “Le dichiarazioni del Consigliere Camani secondo la quale le organizzazioni criminali in Veneto trovano un terreno fertile e le porte spalancate per portare soldi è ignobile. A noi la mafia e tutti i sistemi di racket fanno schifo. Per questo insinuare il dubbio che il sistema produttivo veneto, un tessuto economico che produce miliardi di PIL, export e prodotti all’avanguardia, si avvantaggia con i soldi sporchi del malaffare della mafia, è riprovevole ed offensivo. Peggio, addirittura, far credere che la maggioranza che governa questa meravigliosa Regione, Presidente Luca Zaia in primis, si girerebbe dall’altra parte quando si accosta la mafia al Veneto”. Queste le dichiarazioni del consigliere regionale di Lega – LV, Filippo Rigo durante la discussione ieri del DEFR. “Una vergogna nella vergogna: il Presidente Luca Zaia non è mai stato toccato neanche lontanamente da una indagine con simili squallide accuse. E certo nessuno di noi consiglieri si compiace quando sente parlare in Veneto di pizzo da versare a qualche boss locale. E del resto, non si contano i protocolli che, nel corso anche degli anni recenti, sono stati sottoscritti e firmati dal nostro ente per contrastare e scongiurare la possibilità che la mafia si insinui nel nostro territorio. Per questo mi aspetto le scuse del consigliere Camani a tutti i Veneti: nessuno di noi ha mai sottovalutato la pericolosità che anche in Veneto si potesse introdurre un seme malato come la mafia. E nessuno di noi certo ha mai pensato di abbassare la guardia contro questo odioso fenomeno, che spesso leggiamo ancora oggi su articoli di cronaca nazionale! Ma le parole della collega, ieri, in aula, sono davvero troppo: due anni fa ci era toccato sentire le sconsiderate dichiarazioni secondo cui “il modello di sviluppo del Nord Est andava ripensato perché basato sullo sfruttamento dei lavoratori stranieri ed evasione fiscale”. E adesso la misura è ampiamente colma” conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Filippo Rigo.