Venezia, 17 novembre 2022 – “Nessuna donna dovrebbe morire per il tumore della cervice uterina. Disponiamo degli strumenti tecnici, medici e politici per eliminarlo. Con questa premessa da parte degli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 17 novembre 2020 è stata lanciata la “Strategia globale per accelerare l’eliminazione del tumore cervicale come problema di salute pubblica” per sconfiggere la malattia, più comunemente conosciuta come tumore al collo dell’utero, entro il 2050”.
Con queste parole la presidente della Commissione Sanità, Sonia Brescacin, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, ha ricordato in Commissione il 2° anniversario dal lancio della strategia promossa dall’OMS e approvata dai 194 Paesi membri, invitando ad una riflessione sul tema e ricordando come si sta muovendo la Regione del Veneto.
“Uno dei fattori principali nella lotta al tumore al collo dell’utero – ha detto la presidente – resta la prevenzione. Non è un caso che la mortalità più elevata per questa neoplasia si riscontri nei Paesi più poveri, dove il sistema sanitario non prevede forme di screening e dove, naturalmente, accedere alle terapie è più complicato per la popolazione media. Bisogna puntare sullo screening: l’OMS spera di riuscire a prevenire la gran parte dei casi di cancro alla cervice uterina e trattare tempestivamente le diagnosi che dovrebbero emergere precocemente, proprio grazie agli screening. Solo in questo modo sarà possibile eliminare il tumore dalla faccia della terra”.
“Il Veneto – ha evidenziato Brescacin – è fortemente impegnato nella campagna di prevenzione contro il Papilloma Virus (HPV), che può colpire non solo il genere femminile, provocando principalmente il tumore al collo dell’utero, ma anche il genere maschile. La nostra regione promuove la campagna vaccinale rivolta principalmente ai giovani, dodicenni, di entrambi i sessi. Ad oggi in Veneto è infatti prevista l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro il papilloma virus (HPV) agli adolescenti di sesso femminile e maschile della coorte del 12° anno di età fino al compimento dei 18 anni; ai soggetti di sesso femminile e a quelli di sesso maschile che non abbiano aderito o completato il ciclo vaccinale, fino al compimento del 25° anno di età. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni”.
“Al fianco della vaccinazione – ha aggiunto la presidente – vi è un’importante attività di prevenzione, lo “screening oncologico cervicale”, rivolto alle donne che hanno residenza in Veneto, a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Finora è stata riscontrata una notevole capacità di garantire livelli qualitativi elevati delle prestazioni e ottimi risultati sul piano della prevenzione e della diagnosi precoce. I “Programmi di Screening” hanno lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), accrescendo così le possibilità di cura e di guarigione, per ridurre la mortalità e nel contempo accrescere le possibilità di cura e di guarigione”.
“Colgo dunque l’occasione di questa giornata – prosegue Brescacin – per ribadire l’impegno della Regione per raggiungere gli obiettivi sanciti dall’OMS e dalla Commissione Europea per l’eliminazione dei tumori da HPV, ma anche per porre ancora una volta l’attenzione sulla fondamentale importanza della prevenzione e della corretta, capillare, informazione, soprattutto alle giovani generazioni, nella lotta contro questo tipo di tumore. Le procedure previste sono efficaci e gratuite ma serve diffondere l’informazione e la consapevolezza, già in giovane età, sull’importanza degli strumenti offerti. Un ringraziamento al presidente Ciambetti che, come Coordinatore della Conferenza dei Presidenti, si fa promotore ogni anno della call-to-action dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul tema dell’eliminazione dei cancri da papillomavirus, incentivando iniziative regionali di sensibilizzazione sul tema, una fra tutte l’illuminazione del nostro Palazzo sede del Consiglio regionale, che anche quest’anno si tingerà di “teal” (letteralmente “foglia di tè”), simbolo della sensibilizzazione alla prevenzione del cancro cervicale”.