Venezia 20 luglio 2021 – “La riforma della giustizia non sarebbe mai stata fatta in questo Paese, se l’Europa non avesse posto la condizione all’Italia per ottenere i fondi del Recovery Fund”.
Inizia così l’intervento in aula del capogruppo di Liga Veneta per Salvini premier Giuseppe Pan: “Se, cari amici del Pd, foste voi all’interno dei nostri gazebo, il sabato e la domenica, sotto il solleone, sentireste la voce del popolo, quella dei cittadini veneti, che ci pregiamo tutti di rappresentare. Sono delusi, arrabbiatissimi dalla lungaggine dei processi civili, dai continui rinvii, dai magistrati che non arrivano e che cambiano continuamente, dalle spese assurde di una causa civile che può durare per lustri. La delusione dei cittadini dà la misura dello sconforto, a volte, davanti alle porte del tribunale. Il problema non è solo nazionale, ma internazionale. E’ cosa nota che in Italia non arrivino molti investimenti da parte di imprese estere, perché hanno paura di scontrarsi con cause legali di tutti i tipi.
Questa è una limitazione anche nell’economia del nostro Paese. Oggi, quindi, cari colleghi, siamo qui in Consiglio a discutere di un tema importantissimo. E’ sotto gli occhi di tutti la necessità di un sistema giudiziario efficiente e veloce, e oggi non si può dire sia così. Basti pensare agli organici dei magistrati e del personale amministrativo dei tribunali, a quanto siano carenti in tutta Italia. Negli anni sono stati tagliati anche i tribunali in tante città del nostro Veneto, tra cui Cittadella, Bassano, ecc. Ma aver concentrato tutto sulle città capoluogo non ha fatto altro che allungare di nuovo, forse anche di più, i processi sia civili che penali”.
“Il Veneto e l’Italia necessitano di un sistema giudiziario efficiente, veloce, ma oggi non si può dire sia così. Un sistema giudiziario efficace, che costituisce il primo presupposto, essenziale, per la sicurezza del paese e per infondendo fiducia nei cittadini. Nelle ultime settimane, nei tre week-end trascorsi, come Lega abbiamo raccolto più di 300mila firme in 1600 piazze italiane in centinaia e centinaia di gazebi. Firme che fanno la rivoluzione, perché di questa riforma si parla da anni e non ne siamo mai venuti fuori. E significa rendere più snello l’apparato della giustizia, un miglioramento complessivo del settore, sia nel penale che nel civile.
La Riforma della giustizia presentata dal Ministro Marta Cartabia è una riforma seria che arriva in Parlamento per utilizzare bene e velocemente i fondi europei dell’Europa e che taglia i tempi del processo civile e penale. Noi rispondiamo agli italiani che chiedono e vogliono riforme, invocano la certezza della pena, i colpevoli in galera. E se qualcuno vorrà azzoppare la riforma o rallentarla ci saranno i referendum ad accelerarla. Questo rispondo alle opposizioni, questa riforma va approvata al più presto, entro l’estate. Con questa riforma infatti vogliamo colpire il “correntismo”, fermare lo strapotere delle correnti e il condizionamento della politica sulla giustizia.
Ormai tutti conosciamo 6 i punti da sottoscrivere. In sintesi, la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, responsabilità diretta dei magistrati, equa valutazione dei magistrati, separazione delle cariche dei magistrati, limiti agli abusi sulla custodia cautelare e abolizione del decreto Severino.
Onestamente non capisco la sinistra che rincorre ideologie del passato, nemmeno applicabili nel presente. Questi referendum sono una bella sfida democratica, che può aiutare il paese a rimettere in piedi un sistema in difficoltà, che ha visto scemare la fiducia dei cittadini, anche per le continue polemiche che hanno colpito la magistratura.
I temi sono la responsabilità civile, la valutazione professionale dei magistrati e dare più spazio alla componente non togata, come anche la separazione delle carriere tra pm e giudici.
Essendo sempre sul territorio come Consigliere Regionale, ho visto in questi ultimi 3 wee-kend, una nuova fiducia negli occhi dei cittadini. Per attuare il Piano nazionale di Ripresa e resilienza bisogna cominciare dalle riforme che sono imprescindibili per il destino del nostro paese. La sinistra smetta di fare allarmismi di professione, la Lega c’è. Questa è la prima riforma seria che arriva in Parlamento – conclude Pan – per utilizzare bene e velocemente i fondi dell’Europa e che taglia i tempi del processo civile e penale. Quindi rinnoviamo il massimo sostegno a Draghi e, per quello che riguarda la Lega, non si tocca neanche una virgola del testo”.