Venezia, 17 dicembre 2020 – «Sono giorni ormai che i pasticcieri sono all’opera per preparare i loro pandori, panettoni, focacce in vista del Natale. Dolci artigianali della tradizione che, benché piccoli, racchiudono un lungo lavoro, fatto di materie prime delicate e costose e di preparazioni e lievitazioni lente. Ora, a pochissimi giorni dall’inizio delle festività, quando tutte le fatiche avrebbero potute essere ripagate economicamente, il governo ancora non ha deciso se chiudere o no le pasticcerie e i bar. Potranno ancora lavorare per l’asporto, ma le vendite saranno ridotte al minimo, con un’ulteriore perdita economica che potrebbe essere fatale per molti di questi artigiani. Non vogliamo mettere a rischio la salute delle persone, ma chiediamo con forza al governo che stavolta destini alle nostre attività economiche ristori economici che non siano solo simbolici. Ne va della loro sopravvivenza». A dirlo è Filippo Rigo, consigliere regionale del Gruppo Liga Veneta per Salvini Premier.
«Mentre la grande distribuzione continuerà a lavorare – continua Rigo -, quindi i consumatori avranno più possibilità di acquistare prodotti industriali a tutto discapito invece di quelli fatti in laboratorio da maestri che dedicano, ad ogni singolo dolce, anche due giorni e mezzo se non di più. L’ennesimo ritardo decisionale di Roma rischia di dare il colpo di grazia alle nostre eccellenze gastronomiche. Ho già presentato le istanze dei pasticcieri all’assessore alle Attività economiche Roberto Marcato – conclude Rigo – che ha assicurato di non far venire meno, anche in questa occasione, il sostegno della Regione del Veneto. È dovere di tutti noi tutelare i nostri artigiani che preservano la tradizione».