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PROGRAMMA POLITICO
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Sandonà (Lega-LV): «Prima commissione, soddisfacente giornata di audizioni su programmazione UE 2021-27 e proposte FESR e FSE+»
Pubblicato il 26 Gennaio 2022

Venezia, 26 gennaio 2022 – «È stato un momento importantissimo quello vissuto ieri nell’ultima seduta della Prima commissione che ha sentito in audizione quasi 50 soggetti in rappresentanza delle diverse categorie portatrici d’interesse in merito alla PDA n. 36 relativa alla politica regionale di coesione 2021-2027 e alle proposte di PR FESR e FSE+». Il Presidente della Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto Luciano Sandonà (Intergruppo Lega – Liga Veneta) commenta così la seduta di ieri della commissione.

«Quello che stiamo esaminando è un documento fondamentale perché riguarda una programmazione strategica che arriva fino al 2027, prevede risorse per 2.062 milioni di euro suddivisi tra i due filoni programmatori, e comprende uno sforzo da parte della Regione del Veneto che arriva a 371 milioni di euro. Quella di ieri, quindi, è stata una giornata soddisfacente che rappresenta anche un punto d’arrivo di un percorso iniziato dalla Giunta, prima della formulazione del documento, che aveva già visto il coinvolgimento dei portatori d’interesse tramite il tavolo del partenariato presso il quale il provvedimento era stato analizzato e costruito. È stato coinvolto il mondo produttivo, delle professioni, gli enti locali, che saranno tra i protagonisti delle prossime sfide, e il mondo della sanità, del sociale e del terzo settore. Tutti saranno chiamati a confrontarsi sugli obiettivi della programmazione che, nel FSE+, saranno quelli dell’occupazione, dell’istruzione, della formazione e dell’inclusione sociale, e nel FESR, quelli della digitalizzazione, della decarbonizzazione, della riduzione dell’inquinamento e dello sviluppo delle aree interne».

«Si tratta di un documento aggiornato alle nuove sfide – conclude Sandonà – e rivolto al futuro, che non guarda solo agli obiettivi dell’Unione Europea, ma che può ricevere e accogliere i nuovi e specifici input che provengono dal mondo sociale, economico e professionale del nostro Veneto».