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Sanità, Maino (Lega – LV): “Approvata la legge per riutilizzare i risparmi in Sanità”
Pubblicato il 11 Gennaio 2022

Venezia, 11 gennaio 2022 – “La nostra è una regione virtuosa, e come tale potrà riutilizzare per finalità sanitarie i risparmi di spesa disponibili che riguardano i LEA (Livelli essenziali di assistenza)”.
Così la consigliera regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneto, Silvia Maino, commenta la Legge appena approvata dall’aula consiliare di Palazzo Ferro Fini di cui è stata relatrice, dal titolo “Risparmi di spesa in Sanità”.

“Il Veneto è in cima alla classifica e considerato Regione benchmark ai fini del riparto del Fsn 2021. Basta vedere il monitoraggio dei LEA realizzata dal Ministero della Salute: nel 2021, con riferimento all’anno 2019, risultano valutate positivamente, ottenendo un punteggio uguale o superiore a 160, in base alla Griglia LEA, 17 Regioni. In particolare, le dieci che raggiungono un punteggio superiore a 200 sono: Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Umbria, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Lazio. Il monitoraggio attesta per la nostra Regione Veneto un punteggio pari a 222 che secondo i parametri di riferimento fissati dal Comitato Lea risulta ampiamente positivo e in miglioramento rispetto al trend considerato. Il Veneto è riuscito a raggiungere questo alto livello di servizi essenziali di assistenza anche con risparmi di spesa di fondi assegnati dallo Stato”.

“Come purtroppo sappiamo – spiega Maino – la pandemia da Covid-19 ha fortemente stressato il Servizio sanitario regionale. Se ne è fatto carico il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che indica, tra le proprie Missioni, la n. 6 che ha ad oggetto la salute. È certo che per realizzare la serie di interventi richiesti dallo Stato, la Regione del Veneto dovrà attingere alle proprie risorse finanziarie, tra le quali è compreso l’avanzo di amministrazione. Ecco che in questa prospettiva questa legge assume importante valenza ed urgenza, perché come stabilito dalla sentenza n. 132/2021 – relativa a una vicenda che ha interessato il Veneto, l’attivazione del corso di laurea in medicina e chirurgia nell’Azienda Ulss n. 2 Marca Trevigiana a seguito dell’approvazione della legge regionale 14 aprile 2020, n. 10 – la Corte costituzionale ha stabilito che “laddove le Regioni gestiscano in maniera virtuosa ed efficiente le risorse correnti destinate alla garanzia dei LEA, conseguendo sia la qualità delle prestazioni erogate, sia i risparmi nel bilancio, le stesse possono legittimamente mantenere i risparmi ottenuti e destinarli a finalità sanitarie più ampie rispetto ai LEA, già adeguatamente garantiti”. Così intendiamo fare: la nostra regione si è collocata stabilmente tra le Regioni più virtuose, nella parte più alta della classifica: è stata al vertice. E’ infatti previsto – aggiunge Maino – che per le Regioni non sottoposte a piano di rientro, “eventuali risparmi nella gestione del Servizio sanitario nazionale (…) rimangono nella disponibilità delle Regioni stesse per finalità sanitarie”. Questo ci permette di dare copertura ad altre finalità sanitarie attraverso i risparmi, la logica è quella del buon padre di famiglia, la stessa che guida tutte le scelte dell’amministrazione Zaia”.