Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
PROGRAMMA POLITICO
Torna alle news
Scatto (Lega – LV): “Una normativa speciale per salvare il tribunale di Venezia che preveda concorsi ad hoc e incentivi”
Pubblicato il 25 Febbraio 2022

Venezia, 25 febbraio 2022 – “La giustizia a Venezia è al collasso. Al limite della capacità di gestione per carenza di personale sia tra i magistrati che tra gli amministrativi. E’ necessario intervenire con urgenza”.

Così la Presidente della Sesta Commissione in Consiglio regionale, Francesca Scatto (Intergruppo Lega – Liga Veneta), commenta la mozione che ha presentato in Consiglio regionale a seguito dell’incontro della settimana scorsa con il presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Venezia, Federica Santinon.

“Vi sono evidenti problemi di organici che riguardano tutti i tribunali – spiega Scatto – e poi vi sono quelli aggiuntivi, specifici, che riguardano la sede di Venezia centro storico: la scomodità, la carenza e il costo dei parcheggi, gli affitti elevati per chi decide di trasferirsi viverci. E’ quindi necessaria una proposta ad hoc per questa specificità che ho presentato nella mozione. Oltre a questo però – prosegue Scatto – da avvocato devo purtroppo evidenziare, in questi anni, di aver toccato con mano quella che non è solo una carenza di organico ma anche di attenzione e sensibilità per quanto riguarda il Tribunale dei Minori e la Volontaria Giurisdizione. Tempi lunghissimi, anche di anni, per decisioni che incidono sulla vita delle famiglie e sulla crescita dei bambini, situazioni di stallo e incertezza, attese che provocano enormi dolori alle famiglie. Ho personalmente segnalato l’inefficienza con cui mi sono trovata a scontrarmi e non è accettabile: va rimessa mano al settore”.

Nella mozione la presidente chiede alla giunta regionale di attivarsi al Governo affinchè vengano predisposte le seguenti misure per sopperire alla carenza di magistrati: “Serve subito una normativa speciale per Venezia, che riconosca – al pari di quanto già avviene per il personale della Polizia Penitenziaria (che fa capo al medesimo Ministero della Giustizia) – un’indennità per “sede disagiata” al personale degli Uffici Giudiziari. Inoltre, vanno previsti incentivi economici o concreti (abbonamenti, alloggi, posti auto, sgravi fiscali) per il personale assegnato al Tribunale di Venezia. E appositi concorsi, riservati esclusivamente alla sede di Venezia, onde evitare, come è già accaduto, la dispersione delle risorse ad altre sedi della terraferma”.

Per il personale amministravo invece la mozione chiede: “La mobilità verso i tribunali – spiega Scatto – con scopertura del 40% anche nei casi in cui il personale non abbia maturato l’anzianità quinquennale (ex art 35 dlgs 165/2001) e che in quelle sedi si rimanga a lavorare per almeno 5 anni”.