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Siccità, Centenaro (Lega – LV): “Perché non pensare ai dissalatori per risolvere le emergenze relative alla siccità? Una proposta lanciata anche dal Presidente Luca Zaia”.
Pubblicato il 15 Marzo 2023

Venezia 15 marzo 2023 – “Fa piacere che anche il nostro Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ieri abbia avanzato l’ipotesi che, tra le soluzioni per risolvere la crisi idrica, ci sia quella del ricorso ai dissalatori, dopo aver firmato un’ordinanza relativa alla siccità. Un tema che avevo già lanciato lo scorso luglio quando la situazione di siccità nella nostra Regione del Veneto si era fatta sentire in modo pesante, come mai prima d’ora”. Lo afferma il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro. “Non solo il Veneto, ma anche altre regioni del Nord, come ad esempio la Liguria, stanno ragionando sul fatto che per risolvere la crisi idrica si potrebbe ricorrere all’uso dei dissalatori, ovvero gli impianti per rendere potabile l’acqua del mare. Da alcune ricerche effettuate, risulta che nel mondo sono circa 16 mila impianti di dissalazione diffusi in oltre 170 Paesi. Tra i Paesi europei all’avanguardia, c’è la Spagna. Il Paese iberico ricava circa il 10% della risorsa idrica per il fabbisogno della popolazione grazie all’acqua del mare resa potabile dagli impianti di dissalazione – specifica il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro – Come avevo già specificato lo scorso luglio quando ci eravamo trovati nel periodo di massima siccità, gli impianti di dissalazione in Italia potrebbero servire sia ad uso domestico che agricolo. C’è anche una proposta del Ministro dell’Agricoltura di costruire desalinizzatori per produrre acqua a scopo agricolo. Da tempo sostengo che i desalinizzatori sono in funzione da oltre cinquant’anni riuscendo in gran parte a risolvere i problemi di rifornimento idrico in molte aree del mondo nelle quali la siccità è endemica, a partire dal Medio Oriente e il Nord Africa.  Oltre alla scarsità di pioggia, a incidere sulla carenza d’acqua sono anche le perdite degli acquedotti: il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha stimato che il 41% della quota di acqua a uso civile sia dispersa dalle reti. E facendo due calcoli, ogni 5 litri immessi nell’acquedotto, 2 litri non arrivano al rubinetto e finiscono dispersi nel sottosuolo diventando così irrecuperabili – ragiona ancora l’esponente regionale leghista, il padovano Giulio Centenaro –. Tanti i problemi legati alla carenza di pioggia: dalla dispersione dell’acqua potabile negli acquedotti, al problema dell’acqua negli invasi idrici, che a causa della scarsità di pioggia faticano a riempirsi. Insomma è necessario intervenire subito” conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro.