Venezia, 3 novembre 2021 – “Abbiamo perso il conto degli scandali legati al reddito di cittadinanza.
Una vergogna senza fine, un altro capitolo indegno di un Paese che nella Costituzione parla di diritto di lavoro ma poi mantiene nullafacenti.
Oggi, poi, grazie alle forze dell’ordine, scopriamo pure che diamo da mangiare a dei camorristi.
Aiutare chi ha davvero bisogno è un conto, finanziare delinquenti e creare disoccupazione, un altro”.
Intervengono con queste parole i due consiglieri veneziani Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, del Gruppo Zaia Presidente in Consiglio regionale, sulla vicenda dei furbetti del reddito di cittadinanza scovati dopo l’ultima indagine della Polizia.
“I principi sono sempre condivisibili: chi potrebbe girarsi dall’altra parte di fronte a famiglie che hanno perso il lavoro e persone in difficoltà?
La proposta dei 5 stelle che avrebbe dovuto rivoluzionare il mercato del lavoro italiano è finita così solo per dare più impegni e pensieri alle forze dell’ordine, distratti da un colabrodo di norme che favoriscono solo i farabutti.
E’ il tempo di dire basta: il reddito di cittadinanza va riscritto daccapo, solo se finalizzato a sostenere chi ne ha veramente bisogno può essere uno strumento socialmente utile. Viceversa, meglio chiuderla qui ed aiutare piuttosto disoccupati ed aziende che vogliono assumere”- chiudono i due consiglieri.