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Sponda (Lega-LV): “Olio e olive un’altra produzione di qualità del Veneto, avanti con l’opera di valorizzazione”
Pubblicato il 18 Novembre 2024

Venezia, 18 novembre 2024 – “L’olio e l’olivicoltura in generale costituiscono una produzione d’eccellenza del Veneto, soprattutto di certe zone come la Val Mezzane. Per questo, come Regione Veneto porteremo avanti l’opera di valorizzazione della filiera e del prodotto finale, per farlo conoscere sempre più al pubblico”. Così la consigliera regionale della Lega – Liga Veneta Alessandra Sponda, a margine della Festa dell’Olio di Mezzane di Sotto (VR) in programma il fine settimana appena trascorso e il prossimo.

Sponda ha rappresentato la Regione al partecipato convegno ‘Il rilancio del settore olivicolo nazionale e veneto e bilancio fitosanitario del 2024’ dello scorso venerdì 15 novembre, tenutosi nella Sala Affreschi del Comune di Mezzane di Sotto (VR). A fare da relatori due esperti: Veronica Bertoldo della Direzione Agroalimentare della Regione del Veneto che ha illustrato il Progetto O.L.I.O., attualmente all’attenzione del Ministero dell’Agricoltura; ed Enzo Gambin direttore dell’AIPO Verona (Associazione Interregionale Produttori Olivicoli) che ha affrontato il delicato tema delle patologie dell’olivo.

“Si tratta in primo luogo di promuovere la cultura dell’olio tra i consumatori, avvicinandoli ai produttori come in occasione della Festa -continua la consigliera Sponda-. Il punto di partenza di ogni iniziativa resta la specificità degli uliveti del nostro territorio regionale: da noi abbondano piccoli appezzamenti collocati soprattutto nelle zone collinari, ma non per questo privi di potenzialità anche a livello paesaggistico e monumentale. Lo strumento di valorizzazione è invece la loro qualità riconosciuta, da diffondere sempre più anche con l’apposizione di marchi Dop e Igp. Questo, a maggior ragione perché caratterizzano alcuni territori del Veneto, come appunto la Val Mezzane. Quindi, sarà fondamentale diffondere e aumentare le conoscenze e competenze tecniche tra i produttori, specialmente quelli più giovani: si va dalla piantumazione alla cura delle piante, passando per la raccolta e i diversi utilizzi del prodotto finale; lo facciamo presente anche a fronte dell’ultima annata, abbastanza buona ma che ha dovuto fare i conti con un clima particolare, come ha ricordato Gambin. L’ulteriore passo avanti consisterà nel rinforzare la filiera regionale, con il coinvolgimento di tutti gli interessati”.