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Sponda (Lega-LV): “Prima scuola veneta dell’intreccio: salvaguardiamo l’artigianato tramandandone conoscenza e passione alle nuove generazioni”
Pubblicato il 11 Gennaio 2023

Venezia, 11 gennaio 2023 – “Non lasciar scomparire una tradizione veneta, coinvolgendo le nuove generazioni e tenendo in vita il patrimonio di conoscenza degli artigiani cestai”.

Questo il commento della consigliera regionale Alessandra Sponda (Intergruppo Lega – Liga Veneta) alla conferenza stampa di oggi, in provincia di Verona, che ha visto presentare la prima scuola veneta dell’Intreccio a Belfiore (VR).

“Accogliamo con gioia e un pizzico di orgoglio la nascita del primo ciclo di corsi dedicato all’arte dell’intreccio per la salvaguardia degli antichi mestieri – spiega la consigliera veronese – a partire da quello del cestaio, grazie alla sinergia tra Gruppo Cestai e Cestaie italiane, Veronautoctona e il comune di Belfiore. Un progetto possibile grazie all’impegno di Giovanni Claudio Zuffo, meglio conosciuto come Caio il Cestaio”.

“Un mestiere di cui oggi si sente parlare poco e rischiava di andare perduto, ma che può appassionare molti giovani ad un’attività manuale ed inclusiva, che richiede concentrazione e promuove l’aggregazione. Le iscrizioni sono quasi tutte al completo. Si tratta – riprende la consigliera – di un ciclo di corsi dedicati all’intreccio con vari livelli di difficoltà. I primi inizieranno il 14 gennaio, in collaborazione con il CTG – Centro Turistico Giovanile”.

“E’ questo un primo importante tassello per costituire una vera e propria scuola dell’intreccio, accreditata presso la Regione del Veneto che potrà rilasciare dei diplomi professionalizzanti. Non stiamo solo salvaguardando un’attività manuale tipica della nostra tradizione e territorio, stiamo custodendo e tramandando un vero e proprio tesoro di conoscenze attraverso. L’auspicio e che il successo di questa prima edizione abbia un seguito sempre più strutturato che coinvolga la Regione del Veneto e possa portare presto a nuovi posti di lavoro per nuovi professionisti”.