Venezia, 30 novembre 2023 – “Da tempo assistiamo alla cancellazione di alcuni degli appuntamenti pubblici, tradizionali veronesi, soprattutto in ambito identitario” sostiene la veronese Alessandra Sponda (Lega – LV), Consigliere Segretario del Consiglio Regionale del Veneto. “Il caso più eclatante riguarda la grande stella natalizia installata all’interno dell’arena per uscire in Piazza Bra, che quest’anno avrebbe festeggiato i suoi primi quarant’anni. Il 23 gennaio 2023, il sovrintendente Vincenzo Tiné ha rilevato un distacco della base che poggia sull’anfiteatro, che ha provocato dei danni al monumento. L’area è stata dissequestrata dalla Procura, il 12 Aprile 2023”, sottolinea il consigliere regionale di Lega – LV, Alessandra Sponda. “La “Iron Beton” di Valentino Reuben Fedrigo si era offerta di sistemare la struttura crollata lo scorso gennaio per riposizionarla in Piazza Bra, in tempo per queste festività. Ma la giunta Tommasi aveva già deciso di cercare alternative, calpestando la sensibilità di moltissimi cittadini e associazioni, che hanno protestato vivacemente, così come ha fatto tutto il centrodestra scaligero. Se è vero, come appare dai media locali, che i tempi di restauro e installazione sarebbero garantiti per tempo, rimane inspiegabile come sia possibile che la maggioranza di centrosinistra abbia preferito spendere ben 170.000 euro dei contribuenti per sostituire la Stella cometa dalle luminarie di dubbio gusto, soprattutto perché sono di una tipologia anonima e neutra, che non ha nulla a che fare col Natale, ma, forse, con una qualsiasi sagra di paese. Danneggiamento e tempi ristretti sono forse la scusa per una ignobile “cancel culture” dei simboli cristiani, cui la popolazione è maggiormente affezionata?” incalza ancora il consigliere regionale di Lega – LV, Alessandra Sponda. “La domanda che sorge spontanea – prosegue il Consigliere Regionale Alessandra Sponda – è avere una celere risposta dal Sindaco Damiano Tommasi in merito al costo effettivo preventivato per l’installazione della storica stella, così da poterlo raffrontare. Altrimenti – conclude laconicamente il consigliere Sponda – non vorrei neppure ascoltare cattivi pensieri, in merito a quella cifra, decisamente eccessiva, che potrebbe apparire un’autentica “mangiatoia” per qualcuno, per cui ci sembrerebbe necessario chiedere chiarezza alla Giunta e alla magistratura veronesi”.