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Tragedia Brenta, Sandonà (Lega – LV): “Ho salvato quattro persone una decina di anni fa dal rischio di annegare in quel tratto maledetto di Brenta. Deve essere chiuso. E diamo a Cristoiu Bogdan un riconoscimento per il suo gesto di altruismo che gli è costato la vita”.
Pubblicato il 15 Luglio 2024

Venezia, 15 luglio 2024 – “Dobbiamo registrare l’ennesima tragedia sul Brenta a pochi passi da dove abito io. Da ieri sera sono qui operativo al fianco dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine che hanno lavorato faticosamente per recuperare le salme del ragazzo cingalese e stamattina Cristoiu Bogdan, un ragazzo rumeno, che si è coraggiosamente lanciato per salvare Ramesh. Un dramma nel dramma. Ricordo ancora come fosse oggi, quando dieci anni fa richiamai a riva quattro operai stranieri che in piena estate si erano tuffati per trovare refrigerio nelle acque del fiume mentre stavano per rischiare di annegare come accaduto ieri”. È ancora impressionato il Presidente della Prima Commissione, il padovano Luciano Sandonà per l’ennesima tragedia accaduta nel tratto di fiume maledetto appena valle del ponte di Campo San Martino sul Brenta, a pochi passi dalla sua abitazione. “Sono stato allertato ieri sera dai miei familiari che qualcosa di grave era accaduto. Purtroppo, a rimetterci la vita in quel tratto chiamato ormai punto della morte sono quasi sempre stranieri. Lo scorso anno è accaduto con un tunisino, nel 2018 con un pakistano. Purtroppo, non rispettano i divieti di balneazione spiegati nei cartelli, non conoscono i pericoli e le insidie del fiume, i mulinelli che ti trascinano sotto acqua e la forza delle acque. Chi è nato su queste sponde ne conosce i pericoli ed è per questo che ci sono i segnali. Ma quel tratto di fiume della morte deve essere chiuso al transito. Per questo chiedo un vertice urgente con il Genio Civile e tutti gli enti preposti per inibire il passaggio e l’accesso al fiume in quel punto particolare. Ma chiedo anche di proporre un riconoscimento postumo per Cristoiu Bogdan, il ventinovenne rumeno che con sprezzo del pericolo e a rischio della propria vita si è gettato nel fiume per salvare Ramesh Ganegedara, cingalese di 23 anni, che cercava solo un po’ di refrigerio in questa estate rovente. Cristoiu viveva a Villanova di Camposampiero, era perfettamente integrato nella nostra comunità, era un campione nello sport. Ai suoi familiari e amici va la nostra riconoscenza per un gesto così eroico e di raro altruismo. A lui dobbiamo sicuramente attribuire un ricordo”, conclude il Presidente Prima Commissione, Luciano Sandonà.