“Chiedono una Commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia, ma non la vogliono su tutto il periodo della pandemia. Dicono di voler informare i veneti, ma si offendono se proponiamo di rendere pubblica la seduta. E’ uno strano balletto quello delle opposizioni, che denota una chiara agitazione e difficoltà nell’affrontare la situazione che hanno creato e che, dopo le spiegazioni dei tecnici in Commissione Sanità, faticano a sostenere”.
Interviene così il capogruppo di Zaia Presidente Alberto Villanova dopo le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza in Consiglio regionale.
“La loro Pda (proposta di deliberazione amministrativa) aveva delle gravi mancanze – riprende Villanova – lacune che avrebbero reso inutile il lavoro stesso della Commissione, perché non è possibile analizzare la gestione di un’emergenza sanitaria valutandone solo una parte, senza avere le basi, senza verificare quanto accaduto durante la prima ondata, quando il virus è arrivato. Sono interessati solo alla seconda fase dell’epidemia, ma nemmeno a tutta, dal 1 ottobre al 31 dicembre, tralasciando anche i mesi successivi in cui i contagi hanno iniziato a calare. Ma senza il prima e il dopo, senza un confronto sui dati e senza una verifica a 360 gradi, a quali risultati avrebbe potuto giungere la Commissione?”
“Sono chiaramente in difficoltà – prosegue il capogruppo – ci accusano di spettacolarizzazione quando oggi chi ha tenuto la conferenze stampa avrebbe dovuto impegnarsi in Commissione per lavorare proprio sulla Pda: è chiaro che non sono interessati a nient’altro che uscire sui giornali, come quando hanno abbandonato l’aula consiliare in segno di protesta”.
“Parlano di “sopruso” da parte nostra, perché per loro la Commissione d’inchiesta è una sorta di giocattolo che temono di perdere, una palla da lanciare dove preferiscono, mentre il nostro è un approccio diverso, che punta all’indagine su basi scientifiche e non può prescindere dai dati e da tutte le fasi della pandemia. D’altra parte estrapolare dai contesti solo le parti che fanno comodo sta diventando un’abitudine delle opposizioni, come già accaduto con lo studio di Crisanti – aggiunge Villanova – e sempre quando riescono, almeno, a citare lo studio giusto”.
“Siamo felici di constatare – conclude Villanova – che alcuni esponenti della minoranza oggi in Commissione si siano dissociate dal Pd per accettare di convocare la Commissione d’inchiesta a porte aperte”.