Venezia, 10 gennaio 2023 – «La West Nile è ancora presente in Veneto nonostante si sia in pieno inverno. Serve un impegno concreto della Giunta regionale del Veneto nel farsi portavoce presso il Governo per richiedere un piano di contenimento delle specie volatili ovvero i maggiori veicolatori del virus». Lo chiede il consigliere regionale di Lega – LV, Giuseppe Pan con una mozione discussa in Consiglio regionale del Veneto. I dati resi noti nei giorni scorsi parlano chiaro: i casi registrati sino alla settimana scorsa e presenti nel nuovo bollettino di Sorveglianza delle Arbovirosi, emesso dalla Direzione regionale Prevenzione, ammontano ad un totale di 500 casi di West Nile registrati e confermati in Veneto, dei quali 322 di febbre WNF e 178 della forma neuroinvasiva WNND. I casi confermati nei donatori di sangue che vengono testati prima della donazione sono 32. I decessi sono 22, l’età media delle persone malate è di 82,8 anni e il 72,7% è di sesso maschile. «Un problema da affrontare con serietà e competenza anche perché le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari – commenta ancora il consigliere di Lega – LV, Giuseppe Pan -. Serve pertanto, con celerità, un piano di contenimento, anche perché i serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, e le punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma anche cani, gatti, conigli etc. Ad oggi in Veneto le zone più colpite sono il padovano, il veneziano, il vicentino, alcune zone del trevigiano e del rodigino. Nel Delta del Po e nei comuni della bassa rodigina. Anche la bassa veronese ne è colpita in quanto ricca di risaie e ristagni d’acqua. E’ una situazione che richiede interventi decisi» prosegue il consigliere di Lega – LV, Giuseppe Pan: «Sono stati stanziati dalla Giunta regionale un milione di euro per la lotta alla febbre del Nilo, con interventi straordinari e immediati per contrastare la malattia. Nelle aree interessate sono previsti interventi di disinfestazione, larvicidi e adulticidi, è stata potenziata la diagnostica di laboratorio per individuare tempestivamente i casi. Inoltre sarà adottato un nuovo strumento di valutazione integrata del rischio, in accordo con Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità. Sono previste anche campagne comunicative per sensibilizzare la popolazione e cercare di evitare la proliferazione delle zanzare. L’ULSS 6 del padovano registra addirittura il record europeo di contagi da West Nile, con la più alta prevalenza di forme neuroinvasive. La provincia di Padova ha censito inoltre un considerevole aumento dei volatili tra cui soprattutto colombacci che qualche anno fa erano molto rari, e una proliferazione di tortore, portatori quindi di virus. La mia mozione chiede quindi l’impegno della Giunta nel farsi portavoce di questo problema presso il Governo e che colpisce in modo particolare la nostra Regione del Veneto» conclude il consigliere regionale padovano di Lega – LV, Giuseppe Pan.