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PROGRAMMA POLITICO
5/02/2025
Politica – Villanova (Lega – LV): «Burqa e niqab simboli inaccettabili di oppressione delle donne. In Regione Veneto già oggi vietati con un regolamento»
Venezia, 5 febbraio 2025 - «La proposta dei colleghi leghisti del Friuli-Venezia-Giulia di vietare burqa e niqab nei luoghi pubblici è una battaglia di civiltà. Già nel 2017, è stato approvato un regolamento regionale da me proposto per vietare l’accesso alle strutture pubbliche regionali, come gli ospedali ad esempio, alle persone che lo indossano. Entrare in luoghi pubblici con il volto coperto può favorire azioni illegali. Chi entra nei nostri palazzi regionali, quindi, grazie al mio regolamento, deve essere identificabile proprio per consentire di verificarne le generalità». A ricordarlo è Alberto Villanova, capogruppo Lega – Liga Veneta. «Non è solo una questione di sicurezza, bensì anche di civiltà. Quel velo nero non nasconde solo il volto: è un ostacolo alla piena integrazione, una barriera che tiene relegate le donne in un mondo separato. Se le comunità che vivono in Italia vogliono essere davvero integrate nel nostro Paese, devono accettarne regole, usi e costumi. Non possiamo accettare che nessuna religione discrimini donne o giovani studentesse: via qualsiasi velo che impedisca loro di mostrare il volto. Purtroppo, anche nelle stesse zone in cui vivo assistiamo a questo fenomeno sempre più spesso negli ultimi anni, anche a causa dell’attività in alcuni centri “culturali” islamici guidati da predicatori radicali. Voglio sperare che la sinistra ci sostenga in questa battaglia: il burqa è il simbolo di un medioevo culturale che discrimina le donne. Va abolito per sempre con una legge statale che lo vieti in modo chiaro».
5/02/2025
Sport, Bet (Lega – LV): “27 milioni di investimento per lo sport tra impiantistica sportiva ed eventi e un ritorno economico sul territorio veneto importante. Perché lo sport oltre a movimentare l’economia della nostra regione ha un ruolo educativo e sociale fondamentale”
Venezia, 5 febbraio 2025 - “Nel 2024 la Regione del Veneto era stata insignita dell’importante riconoscimento da parte di Aces Europe quale Regione Europea dello Sport. Perché il Veneto è a tutti gli effetti terra di sport, di eventi e di campioni. Il grande appuntamento delle Olimpiadi invernali Milano – Cortina 2026 è ormai dietro l’angolo e solo pochi giorni fa a Losanna il Cio ci ha pure assegnato le Olimpiadi Giovanili del 2028. Segno che investire sullo Sport come attrattiva turistica ma anche come investimento nel sociale, nell’educazione dei giovani e nella crescita di una comunità sana. Basti pensare anche alla visibilità che può dare una tappa del Giro d’Italia al nostro Veneto o comunque ai grandi eventi”. Lo dice Robert Bet, consigliere regionale trevigiano di Lega – LV. “Lo sport in Veneto muove grandi risorse economiche ma lo sport è anche cultura. Basti solo pensare al Museo a Colle Umberto dedicato al corridore trevigiano Ottavio Bottecchia che nel 1924 e nel 1925 vinse consecutivamente due Tour de France. Il museo, un piccolo gioello di storia e cultura, per cui domenica ricorre il primo anno dalla sua apertura, ha già attirato duemila visitatori che per visitarlo sono arrivate dalla Francia, Spagna, Germania, Austria, Ungheria e altri paesi europei ed è all’interno di un percorso cicloturistico mappato. Quindi importante anche recuperare la storia sportiva degli atleti e dei grandi campioni Veneti o degli eventi per crearne cultura e un percorso della memoria alla stregua, ad esempio, del Museo della FiFa a Zurigo o quello Olimpico a Losanna. Nel 2024, nell’anno del Veneto regione Europea dello Sport si sono organizzati duemila eventi sportivi organizzati in tutte le province venete, e ricordiamo che ben 54 atleti hanno preso parte la scorsa estate alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024 di ben 54 atleti, e in quasi tutte le discipline sportive. La Regione del Veneto terra di sport ha stanziato oltre 27 milioni di euro per ammodernare l’impiantistica sportiva e adeguarla con nuove tecnologie agli impianti moderni e realizzandovi diverse centinaia di eventi sportivi. Nei 27 milioni di euro di investimenti nello sport 2,38 milioni di euro sono stati destinati alla pratica sportiva, attrezzature ed eventi, mentre 24,65 milioni di euro sono stati investiti appunto per l’ammodernamento e la costruzione di impianti sportivi”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, il trevigiano Roberto Bet.    
4/02/2025
Rizzotto (Lega-LV): “Concessioni per la produzione di energia idroelettrica, le proroghe per garantire il servizio”
Venezia, 4 febbraio 2025 - “L’energia di derivazione idroelettrica dev’essere sempre garantita alle comunità e alle aziende venete. Per questo, vogliamo che vengano prorogate le concessioni scadute il 31 luglio scorso, perlomeno fino all’indizione dei nuovi bandi”. Con queste parole la presidente della II Commissione consiliare, Silvia Rizzotto consigliere della Lega - Liga Veneta, riassume il nuovo progetto di legge in tema concessioni, sintesi dei precedenti pdl 221, 283 e 291. “Noi ci rivolgiamo direttamente alla Giunta Regionale per un aggiornamento della normativa in questione. Le direttive europee in tema di concorrenza, come la Bolkenstein, richiedono l’indizione di bandi per l’affido delle derivazioni idroelettriche a nuovi concessionari. La ricerca di soggetti adeguati presuppone però parecchio tempo, perché gli stessi sono decine e decine e devono avere le dovute competenze: non per caso, prima di espletare le procedure di gara, occorre effettuare la ricognizione delle opere, dei beni e degli impianti afferenti; inoltre, le stesse concessionarie devono essere in grado di realizzare eventuali interventi di mitigazione ambientale. E in questo lasso temporale non possiamo lasciare scoperto un servizio essenziale come la produzione elettrica. A maggior ragione, se consideriamo quanto siano problematiche per l’ambiente e costose economicamente altre forme di approvvigionamento energetico, in primis quelle provenienti da combustibili fossili. Pertanto, dopo aver riunito precedenti progetti di legge, abbiamo modificato degli articoli per permettere una serie di proroghe degli affidi attuali. Per le piccole derivazioni idroelettriche, spostiamo il termine al 31 luglio 2029, cioè di un quinquennio. Per quelle grandi, invece, chiediamo direttamente alla Giunta di stabilire nuovi termini per la prosecuzione dell’esercizio, sia per le concessioni in scadenza che per quelle già scadute”.  

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