Pesca, Dolfin (Lega – LV): “In arrivo 8 milioni per la partita dell’acquacoltura, 1,5 milioni per investimenti sulla sicurezza e 750 mila euro per l’ammodernamento dei motori sui pescherecci”
Venezia, 6 novembre 2024 – “Oggi la Terza Commissione ha approvato i bandi e la seconda apertura dei termini per la presentazione delle domande di contributo nell’ambito del Piano nazionale FEAMPA 2021-2027. Questi bandi rappresentano un’importante opportunità per rafforzare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del settore della pesca e dell’acquacoltura, in linea con gli obiettivi strategici del Programma”.
Così Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e Capo Dipartimento Pesca per il partito in Veneto.
“Previsti incentivi per diversi obiettivi relativi al comparto esca, in particolare:
- 1, 5 milioni relativi ad investimenti per la sicurezza per l’obiettivo specifico 1.1: "Rafforzare le attività di pesca sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale", attraverso il sostegno a interventi che migliorano la sostenibilità complessiva delle attività di pesca nel nostro territorio.
- 750mila euro per l’obiettivo Specifico 1.2: "Aumentare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2" mediante la sostituzione o l'ammodernamento dei motori dei pescherecci, con un focus sull’innovazione e la transizione ecologica, per ridurre l’impatto ambientale del settore.
- Ben 8 milioni di euro per la partita dell’acquacoltura, in particolare per l’obiettivo Specifico 2.2: "Promuovere la commercializzazione, la qualità e il valore aggiunto dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura", e la trasformazione dei prodotti, favorendo la competitività e la crescita di un settore fondamentale per l’economia del Veneto.
La riapertura dei termini per la presentazione delle domande di contributo rappresenta una nuova e fondamentale opportunità per le imprese del settore ittico e per l’intera filiera, che potranno accedere a risorse cruciali per l’adozione di tecnologie innovative, il miglioramento della qualità e della sostenibilità ambientale delle attività di pesca. La nostra Regione si conferma attenta e proattiva nel sostenere un settore strategico, oggi in forte difficoltà, che svolge un ruolo importante non solo per l'economia locale, ma anche per la salvaguardia dell’ambiente e per la promozione di un’agricoltura e pesca sostenibile", ha dichiarato il Consigliere regionale.
“Il Programma FEAMPA 2021-2027, come previsto dal Regolamento (UE) n. 1139 del 7 luglio 2021, rappresenta una leva fondamentale per il rafforzamento del settore della pesca e dell’acquacoltura, in un'ottica di sostenibilità, efficienza e innovazione, a supporto di un futuro sempre più verde e resiliente”.
Elisa Cavinato (Lega-LV) presenta progetto ‘Fior d’Arancio Colli Euganei Docg e Padova Urbs Picta’, quando le donne guidano la promozione di un territorio patrimonio Unesco”
Venezia, 6 novembre 2024 - Il consigliere regionale Elisa Cavinato (Lega- LV) ha presentato oggi, a palazzo Ferro Fini, il progetto ‘Fior d'Arancio Colli Euganei Docg e Padova Urbs Picta al Femminile’, che celebra il ruolo delle donne nel nostro territorio, unendo le eccellenze del vino Fior d’Arancio Colli Euganei Docg e i Cicli pittorici di Padova Urbs Picta, patrimonio UNESCO. L'iniziativa propone un’esperienza unica che lega arte, storia e cultura vitivinicola, declinata al femminile."Sono felice di sostenere questo progetto che unisce le nostre tradizioni artistiche e vitivinicole in un'esperienza unica – ha affermato il consigliere Elisa Cavinato - Le donne raccontano una storia di passione e determinazione, in un contesto territoriale, quello padovano, che si caratterizza per gli importanti riconoscimenti UNESCO. Una esperienza che valorizza la nostra identità culturale, la nostra terra e le donne che l’hanno resa possibile".
Ideato da Catia Bolzonella, architetto e titolare dell'azienda Ca’ della Vigna, il progetto rappresenta uno strumento per valorizzare la storia e la cultura del nostro territorio attraverso il contributo femminile, sia nel passato che nel presente.
Le figure femminili protagoniste dei cicli pittorici del Trecento dialogano con le produttrici di Fior d’Arancio, un vino che nelle sue tre versioni, Spumante, Secco e Passito, incarna eleganza e grazia. Ogni tipologia di vino è associata a un volto femminile: la Giustizia di Palazzo della Ragione per lo Spumante, Maria della Cappella degli Scrovegni per il Secco e Caterina de Lupi alla Basilica del Santo per il Passito.
Il progetto, vincitore di un bando del Comitato dell’Imprenditoria Femminile della CCIAA di Padova, prende vita in un'esperienza che unisce visite guidate ai luoghi di Padova Urbs Picta e degustazioni delle tre versioni di Fior d’Arancio.
Le protagoniste della degustazione saranno le stesse produttrici di Fior d’Arancio, che guideranno il pubblico attraverso un viaggio sensoriale unico.
Tra le voci di questa esperienza: Laura Selmin, Catia Bolzonella, Elisa Dilavanzo, Alice Spimpolo, Gloria Noviello e Claudia Veronese, donne che con la loro passione e competenza raccontano il Fior d’Arancio Colli Euganei Docg in tutte le sue sfaccettature.
“Questo progetto è un dono al nostro territorio, che vede le donne protagoniste nella valorizzazione dell'arte e del vino – ha affermato Catia Bolzonella, Ca’ della Vigna, ideatrice del progetto, donna del Fior d’Arancio – E’ nato grazie a un concorso indetto dall’imprenditoria femminile per valorizzare il ruolo della donna nell’impresa vitivinicola, unendo il vino e l’arte. Il Fior d’Arancio ha una grandissima potenzialità, che ha tanto da dire e da comunicare, in linea con la comunicazione tipicamente femminile. Oltre alla cantina che rappresento, hanno partecipato attivamente altre cinque cantine: assieme, abbiamo creato un gruppo coeso e molto organizzato, facendo collaborare enti pubblici e privati, coinvolgendo ristoranti e soprattutto le persone, che sono al centro di questa progettualità. Abbiamo voluto valorizzare il ruolo della donna, con una apertura verso il territorio. Grazie a otto eventi, andiamo alla scoperta del territorio Padova Urbs Picta, visitando gli affreschi che hanno come protagoniste le figure femminili. Ogni appuntamento è accompagnato da una degustazione di vini, con appositi abbinamenti. E ricordo che abbiamo chiesto e ottenuto il marchio ‘Padova Urbs Picta’”.
“Il prossimo appuntamento – ha annunciato Elisa Cavinato – si terrà domenica 24 novembre, quando è prevista una visita al Battistero del Duomo e una degustazione di Fior d'Arancio. Un'esperienza che si trasforma in uno strumento di vero marketing territoriale”.
Laura Selmin, Il Pianzio, donna del Fior d’Arancio, ha spiegato che “la nostra è una realtà aziendale a conduzione familiare che da quattro generazioni lavora le vigne nel territorio di Galzignano Terme. In questo progetto ho colto due pilastri della mia azienda: il Moscato Giallo, che ci ha regalato tante soddisfazioni, e la figura della donna, che da noi è fondamentale: le donne del Pianzio, infatti, sono sempre state protagoniste nel valorizzare le tante potenzialità che abbiamo”.
Claudia Veronese, Vigna Vecchia, donna del Fior d’Arancio, ha confidato che “questa è la prima volta, per me e l’azienda, di adesione a un progetto, molto ambizioso, capace di unire in modo forte diverse realtà: il connubio tra arte e vino si sposa benissimo con i Colli Euganei e la città di Padova. Mi piace sottolineare che, se è vero che il Fior d’Arancio è un vino che si adatta molto bene a quelli che sono i gusti femminili, è altrettanto vero che ai nostri eventi è nutrita la presenza maschile, anche grazie agli abbinamenti fatti durante le degustazioni”.
Elisa Dilavanzo, Maeli, donna del Fior d’Arancio, ha evidenziato che “la nostra azienda porta avanti la cultura e la promozione del Moscato Giallo, in cinque versioni diverse. Questo progetto è affascinante: grazie a un vino, costruiamo un ponte tra presente e passato, accostando appunto il vino alla presenza femminile di Padova Urbs Picta; in questo modo, valorizziamo il ruolo femminile, ma anche la cultura e la storia, e tutte le eccellenze che Padova e i Colli Euganei sanno esprimere molto bene. Credo che questa iniziativa possa ispirare le generazioni future nella valorizzazione del territorio”.
Alice Spimpolo, Emo Capodilista, a Montecchia, donna del Fior d’Arancio, ha posto l’accento sul fatto che “il progetto si è presentato subito nella sua essenza poliedrica, come lo è la figura femminile che sa valorizzare bene: si parla di arte e di storia e la nostra azienda, giunta alla 22^ generazione, è ormai una realtà storica del territorio. Abbiamo sempre fatto vino, in particolare il Moscato Giallo”.
Gloria Noviello, Buso dei Briganti, donna del Fior d’Arancio, ha evidenziato come si tratti di “un progetto che ci permette di valorizzare le uve del Moscato Giallo nelle sue diverse versioni. Una progettualità che, in particolare, promuove il lavoro delle donne all’interno delle aziende agricole e il Fior d’Arancio”.
Elena Morello, presidente Imprenditoria Femminile di Padova, ha messo in risalto come “questo progetto apra una finestra sul mondo delle imprese e delle donne. L’obiettivo che ci siamo posti è la valorizzazione delle imprese agricole femminili, portando avanti una comunicazione integrata che coinvolga i turisti nella riscoperta del territorio grazie al connubio tra arte ed enogastronomia, sotto il segno della sostenibilità e della transizione green”.
Gianluca Carraro, presidente del Consorzio Vini Colli Euganei, ha dichiarato di “supportare in modo convinto questo progetto di marketing territoriale che gratifica e rende onore alle donne del Fior d’Arancio. L’impegno del nostro Consorzio è continuare ad appoggiare l’ottimo lavoro di queste imprenditrici che vogliono valorizzare le eccellenze del territorio dei Colli Euganei che è giusto far conoscere quanto più possibile. Solo alcuni dati significativi: il Consorzio abbraccia 3 mila ettari, produce 30 vini diversi che derivano da 15 differenti vitigni”.
Cecchellero (Lega – LV): “Al via il piano regionale per l’invecchiamento attivo: autonomia, formazione e collaborazione tra generazioni diverse”
Venezia, 5 novembre 2024 - “Promuovere e valorizzare l’invecchiamento attivo per noi è una forma di civiltà, ma soprattutto un modo intelligente per gestire i mutamenti sociali in atto. Per questo diamo l’ok agli interventi del Piano Triennale 2024-2026 della Regione Veneto. Un Piano che ha allargato le proprie linee strategiche e ambiti d’azione rispetto a prima, includendo la collaborazione e la conoscenza tra le diverse generazioni” con queste parole il consigliere regionale della Lega – Liga Veneta Andrea Cecchellero riassume la proposta di deliberazione amministrativa approvata oggi in Consiglio regionale.
“Alla base c’è un concetto di una terza età non più come forma di ritiro sociale, bensì come parte attiva delle varie comunità -prosegue Cecchellero-. E, soprattutto, come l’occasione per riscoprire passioni e relazioni. Come pure sussiste la consapevolezza dell’invecchiamento progressivo della popolazione veneta, sulla scia del resto d’Italia e d’Europa: per il 2023, le rilevazioni dell’Istat davano 195 anziani ogni 100 giovani. Partendo da questi presupposti, il Piano si muove lungo quattro diverse tipologie di iniziative. In primis, l’autonomia degli appartenenti alle fasce più anziane grazie al raggiungimento o il mantenimento del benessere psicofisico. Significa, più in dettaglio, incentivare la cultura e le pratiche della prevenzione, promuovere il vicinato sociale, favorire la mobilità e i trasporti. La seconda è la partecipazione attiva, eliminando i rischi di isolamento e incentivando la mobilità e l’impegno nel volontariato. La terza tipologia consiste in una formazione strutturata in due direzioni: da una parte a beneficio degli anziani, in particolare sulle nuove tecnologie e per abbattere sempre più il divario digitale; dall’altra nell’impiego degli anziani stessi come formatori, pronti a mettere a disposizione le proprie competenze e conoscenze, come artigiani ed ex insegnanti. Ma in questo nuovo Piano si presta pure attenzione specifica all’aspetto dell’intergenerazionalità, agevolando le relazioni di scambio tra anziani, scolari e studenti nelle scuole per una maggiore consapevolezza reciproca”.
Conclude Cecchellero: “Il tutto sarà finanziato con un milione di euro, distribuiti su 25 progetti complessivi che verranno realizzati da Ulss, Ipab, Comuni e Unioni di Comuni, nonché privati”.