Dolfin (Lega – Liga Veneta): “Onore alla Polizia Locale di Chioggia: presidio di sicurezza e legalità al servizio della comunità”
Venezia, 11 marzo 2025 – “Oggi ho avuto l’onore di partecipare alla celebrazione dell’88° anniversario della rifondazione del Corpo di Polizia Locale di Chioggia, un’occasione per rendere omaggio al prezioso lavoro svolto quotidianamente dagli agenti a tutela della sicurezza e del rispetto delle regole nella nostra città. Il loro impegno costante rappresenta un presidio insostituibile per il nostro territorio e per la tranquillità dei cittadini.”
Così Marco Dolfin, consigliere regionale di Chioggia (Lega – Liga Veneta), presente alla cerimonia di oggi, alla quale hanno partecipato anche il Prefetto di Venezia, il Comandante generale della Polizia Locale di Venezia e comandanti di altri capoluoghi.
“La Polizia Locale di Chioggia – prosegue Dolfin – si distingue per professionalità, dedizione e capacità di intervento. Il bilancio dell’attività svolta nel 2024 testimonia un lavoro straordinario: dalla gestione degli incidenti stradali al contrasto del commercio abusivo, dal controllo ambientale alla sicurezza urbana. Un’attività che richiede competenza, senso del dovere e un forte legame con la comunità.
Un momento particolarmente toccante della giornata – prosegue Dolfin - è stato il riconoscimento regionale assegnato agli agenti che hanno prestato servizio durante il periodo del Covid. Un tributo doveroso a chi, nei momenti più difficili della pandemia, ha garantito ordine, sicurezza e assistenza ai cittadini, dimostrando un’incredibile dedizione e spirito di sacrificio.
La Regione Veneto è da sempre al fianco della Polizia Locale, investendo in formazione, strumenti tecnologici e mezzi per garantire un servizio sempre più efficiente e moderno. Continueremo su questa strada, consapevoli del ruolo fondamentale che gli agenti rivestono nel garantire ordine, sicurezza e legalità nei nostri territori.
Desidero esprimere un sentito ringraziamento – conclude Dolfin - a tutti gli uomini e alle donne della Polizia Locale di Chioggia per il loro lavoro instancabile. Il loro contributo è essenziale per la qualità della vita della nostra città e per la tutela della nostra comunità. La loro presenza quotidiana rappresenta un punto di riferimento per i cittadini, che sanno di poter contare su professionisti capaci e sempre pronti a intervenire.”
Cecchetto (Lega-LV): “Gemellaggi patrimonio culturale per le comunità, via libera dal Consiglio ai finanziamenti e all’albo regionale”
Venezia, 11 marzo 2025 - “Il gemellaggio è più di una forma di collaborazione: è un 'legame simbolico' per sviluppare relazioni politiche, economiche, sociali e umane tra due o più comunità. Un dialogo interculturale e intergenerazionale, che mantiene le specificità di ogni collettività, che favorisce l’arricchimento reciproco. Il progetto di legge da me promosso nasce da queste premesse, forte della storia di una Repubblica, la Serenissima, che aveva fatto degli scambi il suo punto di forza. Ecco perché, in quest'occasione, parliamo di sostegni economici e di un registro regionale dei gemellaggi”. Così il consigliere regionale della Lega – Liga Veneta Milena Cecchetto ha introdotto il pdl 265 sui gemellaggi.
“La conoscenza e lo scambio di culture sono la base per costruire ponti tra popoli diversi, specialmente in un momento come quello attuale in cui si sente bisogno della pace -continua Cecchetto-. Il senso di appartenenza e l'orgoglio identitario, tuttavia, possono coesistere con l'incontro di altre culture. Il gemellaggio è la chiave di volta per questo equilibrio: un presidio culturale per un territorio che si intreccia con la storia di un altro territorio. Perché può diventare un’importante istituzione strategico-sociale, in grado di raggiungere periferie e luoghi meno praticati dalla cultura di massa.
La promozione dei gemellaggi segue lo spirito della Repubblica di Venezia, che per secoli ha governato queste terre con modalità precise: lasciare ampia autonomia alle comunità territoriali, ma collaborando con ognuna di esse, anche le più lontane; e rispettando allo stesso tempo cultura e tradizioni delle stesse, nonché valorizzando gli scambi, le peculiarità e le virtù e ogni forma di comunicazione. Il confronto con la Serenissima è imprescindibile, a maggior ragione visto che i gemellaggi aiutano a non disperdere i nostri legami storici e le nostre radici. Basti pensare ai nostri antenati, che dopo l'Unità d'Italia hanno dovuto lasciare la nostra campagna veneta e partire per l’America Latina: ancora oggi, i loro discendenti sono entusiasti di riabbracciare chi risiede nei luoghi d’origine.
Questo progetto, però, è anche un piccolo segnale verso l’Europa, il continente che viviamo, che amiamo e di cui andiamo fieri. Lo vogliamo promuovere con questo atto, mettendoci alle spalle per un attimo Direttive e Regolamenti. E guardando il futuro verso un'Europa non della burocrazia, bensì delle culture, delle tradizioni, dei popoli".
Cecchetto (Lega – LV): «Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne, la nomina a presidente di Gino Cecchettin è riconoscimento del suo lavoro e dell’importanza del suo esempio»
Venezia, 11 marzo 2025 - «La nomina di Gino Cecchettin a Presidente onorario dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne è un riconoscimento del grande lavoro svolto da un padre colpito da un dolore immenso. Quest’uomo ha saputo trarre una forza enorme dalla tragedia che lo ha colpito, la sua azione costante è un esempio e uno stimolo a noi rappresentanti delle istituzioni per fare sempre di più». Milena Cecchetto, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta così il voto con cui l’Aula consiliare ha nominato Gino Cecchettin, padre di Giulia, presidente onorario dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne.
«Oggi Cecchettin non ha potuto essere presente in Consiglio, ma ha mandato un messaggio toccante all’Aula che ho avuto l’onore di leggere, in cui ha ribadito il suo desiderio di esprimere un contributo in questa battaglia. Come ha detto, quello della violenza sulle donne è un problema che riguarda tutti, ogni famiglia, ogni persona, e non un semplice fatto di cronaca lontano da noi. Siamo tutti chiamati a dare il massimo. E l’Osservatorio sarà uno strumento essenziale per monitorare, supportare le vittime e chi deve fornire loro aiuto, e per portare avanti questo cambiamento culturale».