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PROGRAMMA POLITICO
5/02/2025
Dolfin (Lega – LV): “Congratulazioni e auguri di buon lavoro a Silvano Bugno per la nomina a Presidente del Consorzio di Bonifica Bacchiglione”
Venezia, 5 febbraio 2025 - “Congratulazioni a Silvano Bugno per la nomina a Presidente del Consorzio di Bonifica Bacchiglione. Bugno, rappresentante di Coldiretti Venezia, guiderà il Consorzio per il quinquennio 2025-2029, assumendo un ruolo cruciale nella gestione e tutela della sicurezza idraulica dei 39 Comuni del comprensorio”. Così Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. “La nomina di Bugno, che subentra al Presidente uscente Paolo Ferraresso, segna un importante passo per il Consorzio Bacchiglione, un ente che da anni lavora per garantire la sicurezza idraulica e la gestione ottimale delle risorse naturali, in collaborazione con le amministrazioni locali, gli agricoltori e le realtà territoriali. Auguro a Silvano Bugno e al nuovo Consiglio di amministrazione buon lavoro, con la certezza che sapranno affrontare le sfide che li attendono con determinazione e competenza – aggiunge Dolfin - La sua esperienza e la sinergia creata con i sindaci dei Comuni coinvolti sono elementi fondamentali per portare avanti una gestione efficiente e responsabile delle risorse idrauliche e per promuovere un ambiente sano, essenziale per lo sviluppo dell'agricoltura e della nostra economia. Il Consiglio di amministrazione sarà impegnato in un percorso di continuità con i progetti già avviati, ma anche nell'elaborazione di nuove soluzioni per affrontare le criticità legate alla sicurezza idraulica e alla gestione delle acque. Auguro a tutti i componenti del nuovo Consiglio di amministrazione un percorso di lavoro fruttuoso, improntato sulla collaborazione e sulla difesa di un territorio che rappresenta una risorsa fondamentale per la comunità veneta”.
5/02/2025
Brescacin (Lega – LV): «Personale sanitario, in Veneto numeri superiori alla media nazionale e performance in crescita. Carenza legata ad annosi problemi di programmazione nazionale»
Venezia, 5 febbraio 2025 - «In quanto a personale sanitario, il Veneto può vantare numeri migliori rispetto alle altre regioni. E non lo dicono dati di parte elaborati dalla Regione, ma dati oggettivi, diffusi appena un mese fa dalla Fondazione Gimbe. Facile quindi parlare di carenza di medici e infermieri, generalizzando, senza citare i numeri e senza soprattutto ricordare le cause di una tale situazione, vale a dire l’errata programmazione universitaria portata avanti per 10 anni da governi di centrosinistra». Sonia Brescacin (Lega-Lv), presidente della Quinta commissione consiliare, interviene in merito alla problematica dei numeri del personale sanitario. «Secondo la Fondazione Gimbe, il Veneto conta 13,1 unità di personale dipendente del Sistema sanitario nazionale ogni mille abitanti contro una media nazionale di 11,6, e 5,89 infermieri per mille abitanti contro una media italiana del 5,06 per mille. Questo grazie al lavoro messo in atto dalla Regione del Veneto che, nonostante le difficoltà del momento, nel 2024 ha assunto 4773 dipendenti e ha bandito nel 2024 ben 112 concorsi per medici. Chi solleva il dubbio che in Veneto non si assumono medici perché non si vogliono assumere, o che i posti messi a bando siano insufficienti, dovrebbe ricordare che il problema è proprio la difficoltà nel trovare medici che partecipino ai concorsi. Il problema, quindi, è a monte, e non ci stancheremo mai di ribadirlo: la programmazione universitaria avrebbe dovuto essere più lungimirante. Nonostante questa carenza, però, è bene ricordare che il sistema non solo ha retto ma, a sostanziale parità di risorse umane, ha continuato ad aumentare le sue performances, con un aumento in numeri assoluti e in percentuale delle performance sanitarie. Un segno, questo, che in Veneto la gestione è stata virtuosa».
5/02/2025
Politica – Villanova (Lega – LV): «Burqa e niqab simboli inaccettabili di oppressione delle donne. In Regione Veneto già oggi vietati con un regolamento»
Venezia, 5 febbraio 2025 - «La proposta dei colleghi leghisti del Friuli-Venezia-Giulia di vietare burqa e niqab nei luoghi pubblici è una battaglia di civiltà. Già nel 2017, è stato approvato un regolamento regionale da me proposto per vietare l’accesso alle strutture pubbliche regionali, come gli ospedali ad esempio, alle persone che lo indossano. Entrare in luoghi pubblici con il volto coperto può favorire azioni illegali. Chi entra nei nostri palazzi regionali, quindi, grazie al mio regolamento, deve essere identificabile proprio per consentire di verificarne le generalità». A ricordarlo è Alberto Villanova, capogruppo Lega – Liga Veneta. «Non è solo una questione di sicurezza, bensì anche di civiltà. Quel velo nero non nasconde solo il volto: è un ostacolo alla piena integrazione, una barriera che tiene relegate le donne in un mondo separato. Se le comunità che vivono in Italia vogliono essere davvero integrate nel nostro Paese, devono accettarne regole, usi e costumi. Non possiamo accettare che nessuna religione discrimini donne o giovani studentesse: via qualsiasi velo che impedisca loro di mostrare il volto. Purtroppo, anche nelle stesse zone in cui vivo assistiamo a questo fenomeno sempre più spesso negli ultimi anni, anche a causa dell’attività in alcuni centri “culturali” islamici guidati da predicatori radicali. Voglio sperare che la sinistra ci sostenga in questa battaglia: il burqa è il simbolo di un medioevo culturale che discrimina le donne. Va abolito per sempre con una legge statale che lo vieti in modo chiaro».

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