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25 Luglio 2022
Economia, Vianello e Michieletto (Lega  -LV): “Vetrerie di Murano patrimonio da sostenere, Caro Energia e crisi affossano il settore”
Venezia, 25 luglio 2022 - “Il recente fallimento di una storica vetreria di Murano deve riaccendere i riflettori su un settore ed una attività, quella del vetro artistico, che è orgogliosamente veneziana. Ma, purtroppo, terribilmente in crisi. La Regione ha già fatto una parte importante, il caro energia ora però sta spegnendo un patrimonio di secoli” E’ questo il commento dei due consiglieri regionali Roberta Vianello e Gabriele Michieletto (Intergruppo Lega – Liga Veneta) sulla recente notizia del fallimento di una nota vetreria di Murano. “I rincari energetici hanno accelerato ulteriormente una crisi già in atto da tempo. L’inflazione e il corto circuito dei viaggi aerei si aggiungono a problemi già evidenti e certo non aiutano. Venezia vive di turismo, anche in questo lembo di arte che è Murano. Non possiamo rischiare di veder sparire questo patrimonio inestimabile. Imprenditori ed imprese come quelle di Murano sono un vanto del Veneto, il loro lavoro, e la loro voce, hanno un peso straordinario. E’ doveroso che chiunque, ad ogni livello, si attivi non solo a parole, per difendere con le unghie e con i denti le vetrerie di Murano” - concludono i due consiglieri.
25 Luglio 2022
Centenaro (Lega – LV): «Desalinizzare e sfruttare l’acqua del mare: nuove opportunità in caso di grave carenza idrica. L’allarme della mancanza d’acqua si fa sentire anche sul Muson dei Sassi».
Venezia, 25 luglio 2022 - «La desalinizzazione: un argomento che torna prepotentemente alla ribalta durante questo periodo di siccità. Serve un ragionamento a livello centrale sulle opportunità, grazie anche alle innovazioni tecnologiche. Sfruttare l’acqua del mare da utilizzare in caso di emergenze per l’irrigazione e altri scopi umani potrebbe essere davvero utile». Questo il pensiero del consigliere regionale, esponente dell’Intergruppo Lega – LV in merito alla dissalazione delle acque marine, pratica molto utilizzata in altre parti del mondo sofferenti in modo grave per carenza idrica. Lo stesso consigliere nei giorni scorsi aveva sollevato il problema facendo svolgere anche una puntale ricerca sui vantaggi del dissalare l’acqua del mare alla luce delle innovazioni tecnologiche che non impatterebbero sull’ambiente e potrebbero sfruttare l’eolico o il sistema fotovoltaico, tanto caro agli indirizzi della Regione del Veneto che in merito al fotovoltaico ha appena approvato una legge importante. Il consigliere Centenaro nei giorni scorsi aveva fotografato il Muson dei Sassi, tra Camposampiero e Loreggia, in una situazione drammatica. Lo stesso allarme è stato lanciato anche dai sindaci rivieraschi al Muson dei Sassi, per tanti anni al centro di piene e allagamenti e ora miseramente in secca. Numerosi gli appelli per intervenire sulla grave carenza idrica e ripresi dalla stampa locale. Tra questi anche gli allarmi di Centenaro che ricorda come nel Muson sino a poche decine di anni fa si nuotava e si pescava, e che rilancia la sua proposta di investire negli impianti di desalinizzazione. «Siamo sull'orlo dello stato di emergenza per la siccità; la situazione è davvero grave e, ad incidere sulla carenza d'acqua ci sono anche le perdite delle reti idriche: il 41% della quota d'acqua ad uso civile immessa in rete va dispersa». Una possibile soluzione, secondo il consigliere della Lega, potrebbe essere «investire sulla desalinizzazione dell'acqua marina per renderla potabile», spiega Centenaro. «Il ricorso all'acqua desalinizzata è una pratica molto diffusa in Giappone, Israele, Paesi Arabi, Egitto, Cipro ed aree turistiche dell'Africa. Ci sono vantaggi e rischi, ma invito Governo e autorità competenti a considerare il grande potenziale della desalinizzazione, perfezionando i processi e lo sviluppo dei materiali».
25 Luglio 2022
Centenaro (Lega – LV): «Al via la riqualificazione degli ospedali di Camposampiero, Cittadella e Piove di Sacco: diventeranno vere e proprie eccellenze nella sanità veneta»
Venezia, 25 luglio 2022 – «La persona deve essere centrale negli interessi della Regione del Veneto così come lo è la Sanità. Il benessere alla persona deve essere primario. Mi complimento pertanto con l’Uls 6 Euganea per aver avviato finalmente l’iter per la progettazione della ristrutturazione ex novo dei tre ospedali territoriali, da Camposampiero a Cittadella e Piove di Sacco» così Giulio Centenaro, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta sull’inizio dell’iter progettuale per la riqualificazione dei tre ospedali padovani afferenti all’Uls 6 Euganea. «Come ho sempre sostenuto gli ospedali e i presidi ospedalieri veneti e padovani in particolare sono delle vere e proprie eccellenze sanitarie sul territorio nazionale e la loro riqualificazione strutturale era ormai necessaria. Complimenti alla dirigenza sanitaria e ai nostri vertici regionali per aver saputo intercettare i fondi dal Pnrr e dal riparto nazionale per l’edilizia sanitaria erogati poi dalla Regione del Veneto sulla base del programma di investimenti dando vita così ad una riqualificazione e a un restyling necessario a rendere ancor più competitive le nostre strutture e per quanto mi riguarda in particolare quella di Camposampiero» prosegue Centenaro. Verranno riqualificate vecchie strutture ed edifici pronti per essere riutilizzati e rimessi in funzione. Un pacchetto da circa 140 milioni di euro, di cui circa 49 destinati ai lavori su Cittadella e garantiti dal Pnrr mentre la restante parte rientra nei fondi del cosiddetto articolo 20, ovvero il riparto nazionale per l'edilizia sanitaria che viene poi erogato dalla Regione sulla base del suo programma di investimenti. Il timing dei cantieri si aprirà con Cittadella nel 2023 mentre per Camposampiero e Piove di Sacco l'avvio dei lavori è previsto per il 2024. La delibera 85/2020 della Regione del Veneto aveva a suo tempo aggiornato il programma di investimenti in conto capitale per opere di edilizia sanitaria di interesse regionale, inserendovi anche i lavori di restyling dell'ospedale di Camposampiero. Il tutto è stato riparametrato alle esigenze attuali di spazi e posti all’interno della struttura sanitaria; per quanto riguarda i costi, per la struttura di Camposampiero si parla di un investimento totale di 49,5 milioni di euro. Verranno svolti lavori di adeguamento sismico per l’ospedale di Camposampiero, che taglia il traguardo dei 164 anni. E in oltre 150 anni di vita ha subito numerosi rimaneggiamenti ed adeguamenti: «Serve pertanto un riordino totale della struttura per alcuni aspetti ormai vetusta per essere rilanciato in ambito regionale come ospedale di eccellenza in alcune sue peculiarità» conclude Centenaro.
21 Luglio 2022
Michieletto (Lega-LV): “Emergenza gas: risposta inadeguata per aziende e vetrerie. È arrivato il tempo di abbandonare la retorica ambientalista”
Venezia, 21 luglio 2022 - “La richiesta della Commissione Europea di ridurre del 15% i consumi del gas è il modo perfetto per aumentare la recessione in atto. Un suicidio economico, con annesso regalo alla Cina. Le nostre aziende, partendo dagli altiforni, alla siderurgia, alle vetrerie di Murano, non hanno bisogno di meno gas, bensì di gas meno costoso”. Queste le dichiarazioni di Gabriele Michieletto, Consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta che aggiunge: “L’unico modo per ovviare a questa problematica, che ci piaccia o no, sarebbe l’utilizzo di carbone, così come già sta facendo la Germania. E non è di certo un caso. Peraltro, la riduzione del 15% sull’uso del gas per compensare le minori forniture russe non sposterebbe minimamente il problema. Ogni anno l’Europa utilizza 155 miliardi di metri cubi di gas russo: una riduzione del 15% del gas europeo, invece, farebbe risparmiare 60 miliardi di MC. Ne mancherebbero al conto totale comunque 95 per riuscire a dichiararci autonomi dalla Russia. Di cosa stiamo parlando? Fino a quando Bruxelles continuerà a fare scelte e adottare decisioni sulla base delle visioni ultra-ambientaliste, i risultati saranno questi”. “Le nostre aziende - conclude Michieletto - vogliono lavorare a prezzi competitivi con costi sostenibili. Non basta spegnere un condizionatore per uscire da questa crisi”.
21 Luglio 2022
Vianello (Lega – LV): «Turismo fluviale in secca a causa della siccità. Il dramma della carenza di piogge e di conseguenza della mancanza di acqua colpisce anche questo settore produttivo, molto florido in Riviera del Brenta. Il tutto va ad aggiungersi ai danni causati all’agricoltura, e agli incendi scoppiati in questi giorni»
Venezia, 21 luglio 2022 - «Gli imprenditori della Riviera del Brenta lanciano l’allarme: la navigazione turistica fluviale è ferma a causa della mancanza d’acqua come nel caso del Naviglio del Brenta. I battelli sono fermi causa livello troppo basso dei fiumi. Un dramma quello della carenza di pioggia e di conseguenza d’acqua che colpisce anche questo settore molto florido della Riviera del Brenta, già colpito da due anni di pandemia. Il tutto va a sommarsi ai danni che questa situazione meteorologica sta creando al mondo dell’agricoltura e agli incendi scoppiati in questi giorni anche nella nostra Regione del Veneto», così commenta il grave disagio che stanno subendo gli imprenditori della Riviera del Brenta, Roberta Vianello consigliere regionale Lega – LV. «Sono solidale e vicina a loro, alle loro famiglie e a tutte le imprese del comparto, ennesime vittime di una siccità mai vista prima di oggi. Una siccità che sta creando gravi conseguenze a più livelli, su settori e comparti». Il grido d’allarme degli operatori turistici legati alla navigazione interna dei fiumi, è forte. Il livello dell’acqua è talmente basso, da impedire l’operatività delle imbarcazioni. Una situazione senza precedenti per la Riviera del Brenta: «Il fiume Naviglio infatti, che normalmente scorre grazie a una importante corrente, serve non solo per la irrigazione, ma per la navigazione turistica che permette di visitare in un’area di grande pregio artistico e storico, le innumerevoli ville antiche, edifici pubblici, ristoranti, e hotel – sottolinea Vianello - Nel complesso, quindi, si tratta di vittime di una crisi, quella dell’acqua, che stiamo vivendo da mesi e che dobbiamo inserire nel settore economico tra i comparti in crisi», conclude Vianello. Per tale motivo, nel complesso tema della siccità, si dovranno valutare e assumere delle iniziative pensando anche a loro.
20 Luglio 2022
Pesca, Dolfin (Lega – LV): “Circa 140mila presenze alla Sagra del Pesce di Chioggia, un successo per l’iniziativa in un difficile momento per il comparto”
Venezia, 20 luglio 2022 - “Sagra del Pesce di Chioggia, circa 140mila presenze in 10 giorni. Un successo per l’iniziativa in un momento difficile per il comparto: sono stati raggiunti gli standard delle precedenti edizioni nel 2017 e 2018, prima del Covid”. Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, annuncia i numeri dell’83^ edizione della Sagra del Pesce di Chioggia, che si è tenuta quest’anno dall’8 al 17 luglio. “I pasti a base di pesce – spiega Dolfin - serviti ai tavoli, in questi dieci giorni, sono stati circa 46mila, le presenze invece molte di più, basti pensare a chi ha optato per le 2 cicchetterie in cui assaporare i tipici “cicchetti”. E’ una partecipazione che dimostra, ancora una volta, quanto la tradizione enogastronomica dei nostri piatti tipici sia sentita e richiesta sul nostro territorio. Dopo due anni di interruzione, dovuti all’emergenza Covid 19, l’amministrazione comunale ha infatti organizzato la 83° edizione della sagra con la collaborazione della locale proloco “Chioggia Sottomarina”. Un evento cominciato l’ultimo giorno degli Stati Generali della Pesca, dunque la prosecuzione di quell’attenzione e promozione di un settore in crisi che va assolutamente aiutato, anche con iniziative come questa che valorizzano le risorse naturali e culturali e delle nostre tradizioni locali, dei prodotti gastronomici tipici della nostra economia ittica, orticola e della panificazione”. “La presenza del presidente Luca Zaia – sottolinea il consigliere - e dell’assessore alla Pesca Cristiano Corazzari, quest’ultimo reduce dalle quattro giornate degli Stati Generali della Pesca, dimostrano l’attenzione e la vicinanza della Regione del Veneto agli operatori del settore in questo difficile momento”. “La sagra del Pesce ha dimostrato come decine di migliaia di visitatori sono pronti ad assaporare i piatti e le ricette della tradizione culinaria locale negli stand e nei ristoranti. Un motore di attrazione, anche turistica, che va oliato: per questo è fondamentale continuare a lavorare affinché da Roma e dall’Europa arrivino aiuti concreti mirati alla sopravvivenza del comparto”. “Un connubio tra gli stand che ha visto operare assieme produttori e associazioni del terzo settore – conclude il consigliere – in cui si sono potute degustare bontà gastronomiche del nostro territorio, dall'antipasto al dolce: fritture di pesce di mare e di laguna, il “saore”, il pasticcio di pesce, i “peoci”, le vongole in “cassopipa”, le seppie in umido con polenta, il fasolaro crudo o gratinato, il radicchio di Chioggia, la cipolla bianca, le carote, i “bossolà”, i “papini”, la “ciosota”, le “bisiole” e tanto altro. Eccellenza che fanno parte della nostra tradizione e cultura”.
20 Luglio 2022
Siccità, Centenaro (Lega – LV): “Un terzo dell’acqua che va negli acquedotti viene disperso prima di arrivare ai rubinetti. Per risolvere le emergenze si potrebbe pensare a impianti di desalinizzazione”
Venezia 20 luglio 2022 - “Ci troviamo in un momento particolarmente dedicato per quanto riguarda la carenza di acqua. L'Italia tutta è ormai sull’orlo dello stato di emergenza per la siccità. Una situazione davvero grave, da ogni lato. Ma la scarsità delle piogge sembra non essere l'unica responsabile di tale situazione. A incidere sulla carenza d’acqua sono anche le perdite degli acquedotti: il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha stimato nei giorni scorsi che il 41% della quota di acqua a uso civile sia dispersa dalle reti". A lanciare l'allarme 'emergenza idrica' e a suggerire strategie di intervento è il consigliere regionale Giulio Centenaro, dell'intergruppo lega-Liga veneta. Il primo problema da affrontare, per Centenaro, è la dispersione nella rete idrica: "Facendo due calcoli, ogni 5 litri immessi nell'acquedotto, 2 litri non arrivano al rubinetto e finiscono dispersi nel sottosuolo diventando così irrecuperabili - ragiona l'esponente leghista padovano - Per affrontare il problema della dispersione dell’acqua dagli acquedotti, il Pnrr prevede uno stanziamento valutabile sui 900 milioni di euro. Oltre alla dispersione dell’acqua potabile negli acquedotti, si pone anche il problema dell’acqua negli invasi idrici, che a causa della scarsità di pioggia faticano a riempirsi. In questo periodo così grave di emergenza siccità, in molti invocano anche la possibilità di mettere in funzione dei dissalatori per desalinizzare acqua di mare o acque variamente salmastre, rendendo così disponibile l’acqua “filtrata” ad uso delle attività umane: una soluzione concreta e realistica per soddisfare almeno parte della sete di acqua dolce a livello planetario. Il ricorso all'acqua desalinizzata è una pratica molto in uso nei paesi del Medio Oriente, Giappone, Israele, Paesi Arabi, Egitto, Cipro, e paesi turistici come le Maldive ad esempio, della costa mediterranea e in Africa. In quelle aree, che rappresentano contesti economicamente sviluppati e ricchi, sono infatti concentrati la gran parte dei circa 16.000 impianti di dissalazione disseminati per il mondo". Una proposta che - ragiona Centenaro - presenta vantaggi e rischi: "Il consumo pro capite di acqua è pari a 628.000 litri d'acqua l'anno per ogni singolo abitante della Terra: il 70% va nella produzione di cibo, il 20% per le produzioni industriali o manufatturiere, il 10% per tutte le attività domestiche, cittadine, sociali, ludiche. A livello globale, a fronte dei 95 milioni di metri cubi di acqua dolce filtrata negli impianti di desalinizzazione, si registrano ben 142 milioni di metri cubi di salamoia ipersalina al giorno come esito di lavorazione. In un anno la salamoia prodotta sarebbe sufficiente a coprire mezza Italia sotto 30 centimetri di melma caustica, definibile alla stregua di scorie industriali pericolose. La salamoia smaltita in mare altera la salinità dell'acqua in prossimità delle coste con il rischio di compromissione dell'ambiente marino. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalle diverse opportunità economiche per la salamoia: può essere usata per irrigare specie tolleranti al sale, per esempio, e in acquacoltura; dalla melma si potrebbero inoltre recuperare sali, metalli e altri elementi in percentuali significative, come magnesio, gesso, cloruro di sodio, di calcio, di potassio, di bromo, di litio. Inoltre, le nuove tecnologie hanno migliorato l’efficienza dei dispositivi di dissalazione dell’acqua marina, riciclando l’energia termica persa nelle varie fasi di procedimento". "Il Governo è al lavoro per rispondere all’emergenza idrica che sta colpendo l’Italia - prosegue Centenaro - ma punta prevalentemente su misure di water saving ed efficientamento delle infrastrutture idriche. La produzione di acqua dissalata in Italia vale oggi appena lo 0,1% del prelievo di acqua dolce. Eppure con il processo di desalinizzazione sarebbe possibile rendere potabile l’acqua di mare: peccato chema nella recente Legge “Salvamare”, approvata l'11 maggio scorso, tale soluzione non solo non venga promossa, ma sembri essere penalizzata da un percorso complesso dell’iter autorizzativo. Invece andrebbero considerati i vantaggi ambientali della dissalazione in termini di sostenibilità nel lungo periodo. Le rinnovabili oggi più usate per la dissalazione sono solare ed eolico, a volte combinate tra loro e con fonti tradizionali per assicurare continuità di funzionamento all’impianto. Lo sviluppo dei dissalatori è stato finora limitato a impianti di dimensioni medio-piccole, che si trovano prevalentemente in Sicilia, Toscana e Lazio, già esistenti da tempo. Invito governo e autorità competenti a riprendere in considerazione il grande potenziale della dissalazione - conclude il consigliere - grazie al perfezionamento dei processi e allo sviluppo dei materiali: basti pensare che le zone aride, dove i dissalatori sono più usati, sono anche quelle con il maggior irraggiamento solare, e quindi più adatte al fotovoltaico".
20 Luglio 2022
Sandonà (Lega-LV): «West Nile, il Comune di Padova permetta un maggiore ricorso ai trattamenti adulticidi per ridurre il numero di zanzare nei giardini e parchi privati»
Venezia, 20 luglio 2022 – «Con la crescita del numero dei casi conclamati di virus West Nile nel Padovano, cresce anche la preoccupazione della popolazione che, quindi, si sta affrettando a chiedere maggiori interventi di disinfestazione di parchi e giardini, pubblici ma anche condominiali e privati. Il problema è che un’ordinanza del Comune di Padova, datata 13 aprile, che pure permette trattamenti larvicidi seppur con delle precise indicazioni, impone restrizioni troppo stringenti per l’utilizzo di trattamenti adulticidi, più radicali ma anche più efficaci in caso di un numero elevato di esemplari di zanzare, vettori del virus. Il Comune quindi dovrebbe valutare un allentamento delle restrizioni per questo tipo di trattamento, visto il periodo emergenziale, in modo tale da evitare un peggioramento della situazione attuale». A chiederlo è Luciano Sandonà, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta. «Quest’anno, in base alle indicazioni del Comune, le ditte di disinfestazione che si occupano della bonifica di condomini o aree private prima di poter far ricorso a trattamenti adulticidi, devono applicare la tecnica dell’human landing, un’esca umana che permetta il campionamento di zanzare, inviando poi in Comune una documentazione con foto, ora e luogo dell’intervento di campionamento. Una procedura, però, costosa e particolarmente complessa che in genere viene effettuata da tecnici specializzati come quelli dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Vista però la situazione di emergenza, sarebbe bene ampliare il trattamento larvicida e, al contempo, permettere che il trattamento adulticida sia effettuato dopo un normale sopralluogo dei tecnici delle ditte, eventualmente prevedendo controlli a campione del Comune durante la procedura. Ricordiamo, tra l’altro, che parliamo di personale specializzato e autorizzato, in grado quindi di valutare il livello di rischio. È giusto salvaguardare altri animali e insetti che potrebbero essere messi a rischio da trattamenti disinfestanti estremi, ma in caso di emergenza, come quello appunto dovuta al West Nile, si dovrebbe permettere il ricorso a trattamenti più radicali, come gli adulticidi, per tutelare la salute dei cittadini».  
20 Luglio 2022
Michieletto e Vianello (Lega-LV) – “Cultura veneta: nella nostra terra le storie di grandi eroi e vittorie. E’ un patrimonio da valorizzare nelle nostre scuole”
Venezia, 20 luglio 2022 - "La battaglia di Lissa, combattuta il 20 luglio 1866, è solamente uno dei tanti esempi di storia locale che, purtroppo, viene quasi dimenticata tra le materie di studio nelle scuole medie inferiori e superiori. Poco tempo e poche righe vengono dedicate allo studio della Serenissima e della sua importanza nell’arco di mille anni di storia dalla sua fondazione. Eppure eventi come Lissa, o la più nota Lepanto, e la drammatica storia di Marcantonio Bragadin, piuttosto che l’orazione di Perasto, ebbero conseguenze importanti per la storia di noi Veneti” così i consiglieri di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello sulla battaglia navale di Lissa, che si disputò nelle acque dell’omonima isola in Adriatico. “Ecco, i programmi scolastici devono avere sempre più considerazione di questi fatti: sono parte della nostra millenaria storia, una parte importante di noi – sottolineano i due consiglieri -. La storia della Repubblica di Venezia e del Veneto, lunga centinaia di anni, è corredata da episodi straordinari. Non ci riferiamo solo a quella di Lepanto, che per i suoi risvolti drammatici è ben nota, ma è giusto ricordare con onore anche ai veri eroi della nostra storia, come il già citato Marcantonio Bragadin, il cui martirio fu un esempio di fedeltà e di incredibile coraggio a San Marco e alla Serenissima. Infatti chi si reca oggi in vacanza a Cipro scopre testimonianze importanti della presenza veneziana, di quando l’isola, nei secoli gloriosi della Serenissima, era un avamposto strategico fondamentale dei territori veneti “da mar”: e non è un caso che, secoli dopo, i turchi abbiano invaso l’isola greca conquistandone una parte. Territori considerati strategici nell’area mediterranea. Perché questi eventi fondamentali per la storia sia di Venezia che per quella di tutto il Mediterraneo non si conoscono?”. Lo scorso settembre, concludono nel comunicato i consiglieri Michieletto e Vianello, la Regione del Veneto ha firmato un protocollo per lo studio della storia veneta, ovvero una base importantissima e molto utile da cui è necessario partire con entusiasmo e grande determinazione: “Dobbiamo portare quanta più storia veneta nelle nostre scuole, perché della nostra storia e di quello che ha comportato la millenaria Serenissima nel bacino del Mediterraneo e nel mondo allora conosciuto (senza dimenticare anche Marco Polo) ne siamo orgogliosi. I nostri ragazzi e i nostri figli devono conoscere a fondo non solo i sette re di Roma, ma anche il nostro passato veneto, e soprattutto chi siamo stati”. Termina così la nota dei due consiglieri regionali Michieletto e Vianello.
19 Luglio 2022
Villanova (Lega – LV): “Questa è una Regione che non fa investimenti? La Camani si contraddice”
Venezia, 19 luglio 2022 - «Abbiamo la doppia parifica, lo scopriamo oggi dall’intervento della collega Camani. Ma l’assessore Calzavara, che aveva completato il proprio compito con la parifica della Corte dei Conti, e il sottoscritto, veniamo a scoprire che noi abbiamo una doppia parifica: anche quella della collega Camani, che, devo dire, ci dà sempre un pungolo molto importante nel migliorare e per questo la ringrazio, perché noi, pensiamo che l’opposizione abbia questo compito, cioè spingere la maggioranza a migliorare. Non è d’accordo, pazienza». Lo sottolinea il presidente dell’Intergruppo Lega – LV, Alberto Villanova, durante il Consiglio regionale. Che prosegue nel suo intervento: “Quando l’opposizione prende in prestito un’osservazione della Corte dei Conti, che è quella del magazzino per i DPI (dispositivi di protezione individuale) e non va a verificare per quale motivo questi DPI sono stati acquistati, si va a mettere un pizzico di malafede. La pandemia non è finita, lo ha sottolineato anche la Camani. I DPI non scadono domani, sono DPI che possono essere utilizzati anche nell’attività ordinaria. Mentre questa Amministrazione compra DPI e fa magazzino, magari c’è qualcuno che pensa di istituire ulteriori Commissioni d’inchiesta Covid, per chiedere poi come mai non erano stati acquistati i DPI che sarebbero serviti” prosegue Villanova. “Questa è una Regione che non fa investimenti? una Regione ferma? – incalza Villanova replicando alla Camani – ma ci critica perché abbiamo dato il via all’apertura della Strada Pedemontana Veneta ovvero il più grande intervento infrastrutturale del nostro Paese. L’assessore di comparto non ha ricevuto nessun rilievo dalla Corte dei Conti sulla Pedemontana ma li ha fatti la consigliera Camani che ci ha dichiarato: ma come, voi pensate di fare un’infrastruttura strategica unendo Treviso e Vicenza? Ma è ciò che ci chiede la comunità. Le Olimpiadi una spada di Damocle? Sono invece un’opportunità che lancia il nostro territorio a livello internazionale portando un miliardo di euro di investimenti infrastrutturali in Veneto. Sbaglia la sinistra quando mette l’ideologia invece di pensare alla vera situazione veneta. L’aliquota IRPEF come vuole la sinistra rilancerebbe il nostro territorio? Di tutto abbiamo bisogno fuorché di nuove tasse. La sinistra descrive il Veneto come il nuovo deserto post nucleare, i ragazzi scappano, le industrie chiudono, gli artigiani non vogliono andare avanti, c’è spopolamento, tutti vanno verso le altre regioni perché sono migliori di noi, purtroppo la situazione economica mondiale la dice lunga. Ed è per questo che abbiamo bisogno di autonomia». E conclude il presidente dell’Intergruppo: “Parliamo di sanità. Quando con sarcasmo il Pd dice che lo Stato mette 10,9 miliardi, il Veneto mette 7 milioni, allora che collaborino nel portare avanti la richiesta di autonomia nel nostro territorio. Facciamo in modo che questi fondi siano utilizzati in piena autonomia della nostra Regione e dopo vediamo come riusciamo a portare avanti la sanità, comprese le liste d’attesa. Dateci la possibilità di portare a casa la contrattazione regionale per gli stipendi dei medici, perché è troppo facile venire qui a dire “i medici prendono troppo poco” sapendo che i contratti sono a livello nazionale. Collaborate nel portare a casa l’autonomia. Fate votare il vostro partito a favore quando arriverà in Parlamento, se mai qualcuno avrà la volontà di portarlo in Parlamento. Solo allora ci sarà confronto vero: quando ci sarà questa possibilità, potremo di conseguenza pagare di più i nostri medici per quello che fanno, e allora si potrà parlare di smaltimento di liste d’attesa”.