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7 Giugno 2023
Dolfin (Lega-LV): «I Fasolari riconosciuti Friend of the Sea. Un prestigioso riconoscimento per l’organizzazione chioggiotta a tutela del prodotto e della sostenibilità ambientale»
Venezia, 7 giugno 2023 – «I Fasolari, l'Organizzazione di Produttori della Pesca di Fasolari dell’Alto Adriatico Soc. Coop, ha ottenuto la prestigiosa certificazione di sostenibilità Friend of the Sea®. Un riconoscimento importante che conferma il duro lavoro svolto dall’organizzazione, che ha sede a Chioggia, nel promuovere la tradizione della raccolta di molluschi, con un occhio alla sostenibilità ambientale e all’alto livello qualitativo del prodotto, a tutela del consumatore». Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e capo dipartimento pesca per il partito in regione, si complimenta con queste parole per la certificazione ottenuta dall’organizzazione I Fasolari. «Essere “amici del mare” significa dimostrare rispetto per quella che è la nostra risorsa più grande, la laguna appunto, valorizzando al contempo un prodotto quale quello dei fasolari, prestigioso e apprezzato dagli intenditori in tutto il mondo. Questo riconoscimento, insieme a un importante lavoro di promozione come, ad esempio, gli stand appositi nelle Sagre del Pesce e in manifestazioni internazionali come il Vinitaly, permetteranno ai pescatori e produttori di crescere ulteriormente e di far conoscere ancora di più quella che è una tradizione tutta veneziana».
6 Giugno 2023
Brescacin (Lega-LV): «Dalla Regione oltre 95 milioni in tre anni per RSA. Dalle opposizioni una narrazione falsa che non tiene conto dei dati oggettivi»
Venezia, 6 maggio 2023 – «Gli ultimi tre anni sono stati particolarmente complessi per il settore del Sociale tutto e per quello delle Case di riposo in particolare: la pandemia prima, e la guerra in Ucraina poi, hanno aumentato i costi della residenzialità e dell’assistenza ai non autosufficienti. La Regione, nonostante le accuse prive di fondamento delle opposizioni, ne è ben consapevole, e nel triennio 2020-2022 si è spesa molto per porre rimedio a questa situazione e garantire il livello di assistenza, arrivando a investire circa 95 milioni di euro per le RSA. A questi si aggiungono ulteriori interventi normativi e legislativi che, se non portano una dotazione finanziaria in modo diretto, aiutano in maniera indiretta l’assistenza. Tutto ciò dimostra l’attenzione costante dell’amministrazione regionale verso i cittadini che hanno più bisogno di aiuto. Altro che chiedere aiuto al governo: in Veneto facciamo la nostra parte, anche là dove altri non lo fanno». Sonia Brescacin, presidente della Quinta commissione consiliare e consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, interviene con queste parole al margine della discussione in aula sul progetto di legge statale per l’applicazione dell’IVA agevolata al 10% per l’erogazione di energia elettrica e fornitura di gas all’interno di strutture di accoglienza collettive quali centri di servizio case di riposo, residenze sanitarie assistenziali. «Nel triennio 2020-2022 la Regione è intervenuta attraverso l’erogazione di contributi straordinari COVID pari a 40.436.749 euro. A questo si aggiunge l’aumento della quota sanitaria della retta da 49 a 52 euro, che ha inciso sulle casse regionali per 43.986.399 euro. Infine, con la legge di stabilità regionale 2023, la Regione del Veneto ha rideterminato nella misura del 3,9% l’aliquota IRAP per le IPAB, relativamente all’esercizio delle attività istituzionali, per un valore di circa 9 milioni di euro. Se a tutto ciò affianchiamo le azioni del governo, il confronto è decisamente sfavorevole: ricordiamo che lo Stato ha competenza sulla non autosufficienza e sul Sociale. I vari governi, e anche e soprattutto quelli di centro sinistra, nonostante la falsa narrazione dei consiglieri di minoranza, non hanno prestato la giusta attenzione al tema dell’autosufficienza. Lo stesso PNRR si è concentrato solo sull’assistenza domiciliare, tralasciando la residenzialità. Fortunatamente per le famiglie degli assistiti, la Regione del Veneto è stata attiva su questo fronte, e continuerà ad esserlo».
6 Giugno 2023
Raggi cosmici, Sandonà (Lega – Liga Veneta): “I raggi cosmici, un aiuto in agricoltura per individuare l’umidità e l’acqua nei terreni e anche nella prevenzione delle frane e dei terreni fragili”.
Venezia, 6 giugno 2023 - “L’innovazione è di casa nel Veneto. La tecnologia che utilizza la fisica nucleare per il controllo idrico e la gestione dell’acqua sul territorio è stata sperimentata nella nostra regione del Veneto e da qui parte una sfida a livello mondiale soprattutto in campo agricolo e di risparmio di acqua”. A spiegarlo è il Presidente della prima Commissione e consigliere regionale di Lega – LV, Luciano Sandonà che ha presentato a Palazzo Ferro Fini l’équipe dell’Università di Padova, dipartimento di Fisica e Astronomia, guidata dal professor Luca Stevanato il progetto per trovare l’acqua nei terreni, verificare perdite idriche da acquedotti, controllare umidità e flusso delle acque sotterranee grazie ai raggi cosmici. Insomma, la tecnologia “made in Veneto” ha fatto passi da gigante, passando dal radbomante che cercava l’acqua con il bastone alla ricerca che utilizza la fisica nucleare per misurare l’acqua presente nei terreni. La ricerca del fisico nucleare Luca Stevanato dell’Università di Padova sta avendo successo a livello mondiale e può essere un valido aiuto per l’agricoltura, permettendo di evitare allagamenti di campi con conseguente marcimento delle coltivazioni o per contro asfissia delle piante a causa della poca acqua. “Un modo per regolare anche l’attività dei campi seguendo proprio con certezza scientifica la presenza di acqua. Interessante anche la possibilità di monitorare e mappare le perdite sotterrane degli acquedotti in brevissimo tempo con gli strumenti che catturano i raggi cosmici quando invece, con gli strumenti attuali ci si impiegherebbero mesi se non anni in aree particolarmente vaste” prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Luciano Sandonà. Il progetto, in sintesi, riguarda la nuova modalità di misurare la quantità d’acqua presente nel terreno utilizzando i raggi cosmici, utile per fronteggiare i periodi di siccità, con applicazioni ad esempio in agricoltura. In particolare, detto progetto consente di annaffiare il terreno solo laddove il quantitativo d’acqua risulti inferiore a determinati limiti, permettendo risparmi di risorse preziose. La tecnica inoltre è applicabile per quanto concerne l’analisi dei rischi di incendi nonché dei rischi di smottamento dei terreni. La misurazione avviene attraverso una sonda in grado di rilevare: umidità del suolo; contenuto di acqua nella biomassa; contenuto di acqua nella neve.” Un’idea, una start up partita come Università di Padova e che sta ottenendo un notevole interesse anche al di fuori dei confini nazionali. Con questi strumenti ci può essere anche un notevole risparmio di tempo e denaro nell’individuare perdite d’acqua sotto le strade e fragilità dei terreni” conclude il Presidente della Prima commissione consiliare, di Lega – LV, Luciano Sandonà.
6 Giugno 2023
Vino, Corsi (Lega – LV): «Approvato all’unanimità in Consiglio regionale del Veneto il progetto di legge regionale per il finanziamento rivolto alla promozione per la realizzazione del Museo del Vino, con sede a Verona”.
Venezia, 6 giugno 2023 – «L’Italia e il Veneto sono tra i primi posti al mondo per produzione del vino. E l’Italia in particolare è l’unico paese privo di un Museo del Vino, dedicato a questo tipo di produzione agricola, a differenza di quelli esistenti in Francia, Spagna e Portogallo. Infatti, Francia, Spagna e Portogallo sono nazioni votate alla promozione e produzione del vino che hanno già questo tipo di esperienze. La realizzazione del Museo del Vino, oltre all’importante presenza sul territorio, creerà un centinaio posti di lavoro e diventa strategica come supporto alla manifestazione internazionale del Vinitaly. Ora la Regione del Veneto ha dimostrato di fare la propria parte iniziando, con questo contributo, a ragionare sull’importanza di un Museo del Vino sul nostro territorio. Ora ci aspettiamo che dal Comune di Verona e dal Governo ci sia pieno coinvolgimento per la realizzazione del più grande Museo del Vino internazionale presente in Europa nella città di Verona» è il commento del consigliere regionale di Lega – LV, Enrico Corsi. «Il vino in Veneto è cultura, storia, territorio, tipicità. Un Museo del Vino che offrirà grande valore a questa importante risorsa economica del nostro Veneto. «L’istituzione di musei riguardanti la cultura vitivinicola non rappresenta una novità assoluta sul piano internazionale: in altre regioni d’Europa, come si diceva, conosciute e apprezzate per la loro produzione vitivinicola di eccellenza, sono state istituite esperienze museali dedicate. Basti pensare alla “Città del Vino” di Bordeaux in Francia, al “World of Wine” a Oporto in Portogallo e Vivanco a Briones in Spagna. Tornando alla nostra regione, nel Veneto il vino e la vite sono a tutti gli effetti parte integrante della cultura e della storia del territorio, inarrivabili interpreti di quelle tradizioni e tipicità locali che contraddistinguono il variopinto mosaico culturale di cui è composta la nostra regione – illustra il consigliere regionale di Lega – LV, Enrico Corsi -. Il Veneto, infatti, può vantare, nei confronti delle altre regioni italiane una cultura enologica identitaria, che affonda le proprie radici in quella varietà di territori a loro volta indiscussi protagonisti delle produzioni vitivinicole di eccellenza, che rendono celebre e conosciuta la nostra regione in tutto il mondo. Una eterogeneità di produzioni imprescindibilmente connesse tra loro, le quali costituiscono un traino economico di fondamentale importanza, in grado di assicurare al Veneto i vertici della classifica per produzione del vino». Nelle iniziative presentate dal consigliere regionale di Lega – LV, Enrico Corsi, si punta pertanto a promuovere e disciplinare i musei e la loro istituzione sul territorio, come organizzazioni culturali connotate da identità geografiche, da peculiarità storiche, paesaggistiche e ambientali visibili nei patrimoni di cultura materiale e immateriale espressi dalle comunità locali. Importanti sono la promozione della cultura materiale della vite e del vino e per la valorizzazione della tradizione enologica veneta e l’istituzione di musei del vino e patrocinio regionale ad associazioni operanti per la cultura del vino. «Per quanto votato in aula all’unanimità – sottolinea il consigliere regionale di Lega – LV, Corsi – si chiede che la Giunta si impegni a farsi parte attiva in ogni sede, al fine di sostenere ogni modalità e misura possibile per la realizzazione del museo internazionale di Verona (MuVin), anche attraverso il coinvolgimento di enti regionali come Veneto Agricoltura - Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore primario. E con un intervento finanziario di 350 mila euro per tre anni. Importante anche la collaborazione con le Università venete per il sostegno ad iniziative di ricerca e sviluppo e al trasferimento tecnologico delle risultanze nel settore vitivinicolo. Perché a Verona? Perché la provincia di Verona si conferma come una delle province di riferimento in tutta Italia anche nella produzione del vino, grazie a una produzione che si attesta oramai da due anni (2020-21) a circa 3 milioni di ettolitri, se non oltre. E anche perché a Verona si svolge ogni anno una manifestazione di richiamo internazionale per la promozione del vino e della sua cultura, ovvero il Vinitaly. Il vino in sostanza, e con esso la cultura che ci gravita attorno, anche grazie all’istituzione di un Museo del Vino, deve diventare sempre di più baricentro economico veneto e traino anche per i flussi turistici nella nostra regione, attirati dall’indotto enologico che il vino stesso è in grado di creare. Il museo del Vino, oltre ad attirare migliaia di turisti diventerà un importante punto di riferimento per rafforzare la presenza strategica di Vinitaly a Verona. Inoltre, non sarà solamente un museo fine a sé stesso ma diventerà uno dei principali “hub” di promozione dell’enoturismo a livello nazionale. E il tutto servirà a far ancor più da traino all’indotto enogastronomico, diventando così un rafforzativo affinché il Vinitaly continui a radicarsi sempre più a Verona», conclude il consigliere regionale veronese di Lega – LV, Enrico Corsi.    
5 Giugno 2023
Politica, Michieletto e Vianello: “CGIL contro Autonomia, posizione ideologica contro interesse dei lavoratori veneti”.
Venezia, 5 giugno 2023 - “L’Autonomia non è un capriccio di qualche fan della Lega, ma la volontà di un Popolo, quello Veneto, che ha scelto in massa, qualche anno fa, di avere un Paese migliore e più moderno. Chi contesta la richiesta di Autonomia, contesta la più alta forma di democrazia, ovvero il Referendum, e si schiera contro la Costituzione. Landini e compagni ne fanno una questione politica, ma qui si tratta della volontà dei cittadini che si sono espressi con un referendum appunto, in merito all’Autonomia. È incredibile che chi scende in piazza il 1° Maggio per difendere, a parole, i lavoratori, non voglia sedersi in modo costruttivo ad un tavolo di concertazione per dare più diritti e più risorse a chi lavora in catena di montaggio. Abbiamo il massimo rispetto per chi per otto ore al giorno si trova a lavorare in catena di montaggio; ci auguriamo che i lavoratori veneti iscritti alla CGIL chiedano spiegazioni al loro sindacato rispetto ad una posizione che è contro i loro interessi”. Questo il commento dei consiglieri regionali di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello.
1 Giugno 2023
Dolfin (Lega – LV): “Ottantamila euro dalla Regione per riqualificare le aree dell’ex Cichito a Sottomarina e dell’ex stabilimento balneare ad Isola Verde: inizia la fase esecutiva”
Venezia, 1 giugno 2023 - “Ottantamila euro dalla Regione del Veneto al Comune di Chioggia per riqualificare l’area dell’ex discoteca Cichito a Sottomarina e l’ex stabilimento ad Isola Verde. C’è molta soddisfazione per questo risultato che ora vedrà partire la fase esecutiva, un intervento di pulizia e bonifica che i residenti della zona chiedevano da tempo. Dopo tanti anni, finalmente, si passa dalle parole ai fatti per mettere la parola fine all’annoso problema di degrado nell’area dell’ex discoteca Ocean, prima Cichito, che negli anni era diventa discarica e ritrovo di balordi”. Così il consigliere dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, commenta la fase operativa dell’intervento di riqualificazione delle due aree, possibile grazie al contributo ottenuto dal bando regionale rivolto alle amministrazioni comunali del Veneto. Un bando che individua le modalità di assegnazione di contributi derivanti dal trasferimento di competenze, di cui al D.Lgs 31 marzo 1998, 112, a sostegno di interventi di rimozione e smaltimento rifiuti. “La Regione ha assegnato il massimo importo previsto dal bando – riprende Dolfin – 80mila euro a fronte di una spesa ammissibile di 100mila euro per sistemare le due aree, un tempo di proprietà del Demanio e poi passate al Comune di Chioggia. Grazie alla Regione e al Comune questo risultato porterà un grande beneficio in termini di riqualificazione per la comunità. Ringrazio gli uffici Ecologia e Ambiente del Comune di Chioggia che hanno operato in sinergia per presentare la documentazione necessaria e centrare questo importante obiettivo”. “L’area dell’ex Cichito – prosegue Dolfin - è purtroppo nota a tutti i cittadini per lo stato di degrado in cui versa, negli anni si è trasformata in una discarica abusiva e le immagini di oggi parlano di una situazione inaccettabile per un Paese civile: strutture fatiscenti e mobili abbandonati accatastati all’aperto, anche vetture e camper abbandonati, cumuli di copertoni e pezzi d’auto lasciati a terra, sedie e rifiuti di ogni genere e materiali. Tutto questo ora sarà finalmente rimosso e l’area qualificata grazie al contributo regionale che permetterà al Comune di intervenire e ridare all’area la stessa dignità di altre zone nella nostra bellissima Sottomarina”.
1 Giugno 2023
Maino (Lega – LV): “Primo sì della Camera risponde alla mia risoluzione per vietare il ricorso alla maternità surrogata”
Venezia, 31 maggio 2023 – “Accogliamo con gioia il primo sì alla Camera alla maternità surrogata come reato universale. In commissione Giustizia, la battaglia contro la Gestazione per altri (che è già vietata in Italia ma il cui divieto si vuole estendere ed inasprire) è finalmente, davvero, iniziata. Venerdì scorso ho depositato una risoluzione, in Consiglio regionale per dire No all’utero in affitto, alla mercificazione del bambino e della donna che, nella maternità surrogata, è evidente”. Queste le parole del consigliere dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Silvia Maino, che venerdì ha depositato in Consiglio regionale del Veneto una risoluzione dal titolo: “Universalizzazione del divieto di ricorso alla surrogazione di maternità da parte del cittadino italiano”. “Nella maternità surrogata – spiega Maino - una donna porta avanti una gravidanza per conto di una coppia committente, definita genitori intenzionali. Si è creata una vera e propria industria: gameti, embrioni, madri surrogate e committenti sono trasportati da un Paese o da un continente a un altro e le diverse fasi del processo (fornitura di gameti, impianto di embrioni, gravidanza e nascita) vengono organizzate per eludere restrizioni e per usufruire di buone condizioni infrastrutturali”. “I rapporti tra genitori committenti e madre surrogata – prosegue il consigliere - sono regolati da contratti che generalmente includono clausole coercitive. Ad esempio, è previsto che la madre surrogata debba sottoporsi a controlli periodici, assumere determinati farmaci, seguire una dieta precisa o alloggiare nel luogo indicato dalla clinica, che raramente coincide con quello di residenza. I facoltosi committenti sono in una posizione di forza, tale da poter sovrastare la dignità della donna, le caratteristiche proprie della maternità, il legame oggettivo che si stabilisce fra la madre e il figlio, e le esigenze oggettive del figlio stesso, se questi elementi non risultano funzionali all'ottenimento del “desiderio” ad avere un figlio”. La mercificazione del bambino e della donna è evidente e non sembra un’esagerazione accostare la maternità surrogata a vere e proprie nuove forme di schiavitù”. “La maternità surrogata non è solo contro la dignità della donna – continua Maino -  è al tempo stesso gravemente lesiva del “superiore interesse del minore”, come si legge nella Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (New York, 20 novembre 1989, ratificata dall'Italia con la legge 27 maggio 1991, n. 176) nel “diritto ad un nome, ad acquisire una cittadinanza e, nella misura del possibile, a conoscere i suoi genitori ed a essere allevato da essi”, inoltre che “gli Stati parti vigilano affinché il fanciullo non sia separato dai suoi genitori contro la loro volontà”. Nella maggior parte dei casi di maternità surrogata, al nascituro vengono negati diritti, quali la possibilità di conoscere le proprie origini, il proprio corredo genetico familiare, e la propria madre, ossia colei che lo ha portato in grembo e che lo ha messo al mondo. Infatti, il Parlamento europeo ha già adottato una posizione chiara contro la maternità surrogata che compromette la dignità umana della donna”. “In Italia – prosegue Maino - ai sensi dell'articolo 12, comma 6, della legge 19 febbraio 2004, n. 40, la pratica della maternità surrogata è considerata un reato punibile con la pena della reclusione da tre mesi a due anni e con pena pecuniaria da 600.000 a 1 milione di euro. Divieto che tuttavia opera solo a livello nazionale e nulla prevede per i casi in cui la pratica della maternità surrogata sia praticata all’estero, nei Paesi in cui essa è tollerata o addirittura permessa. Per colmare questa lacuna normativa sono state presentate alcune proposte di legge finalizzate ad ostacolare qualunque pratica che possa configurarsi come traffico commerciale di bambini, prevedendo l’introduzione di un esplicito divieto per gli italiani di accesso alla pratica della maternità surrogata anche in Paesi Stranieri. “La mia risoluzione – conclude Maino - esprime ferma condanna nei confronti di coloro che si affidano alla pratica dell’utero in affitto incentivando lo sfruttamento del grembo di una donna per fini economici e la mercificazione di bambini, esortando un veloce iter per l’introduzione, nella legge della Repubblica Italiana, del divieto universale di accesso alla pratica della maternità surrogata anche in Paesi stranieri.
1 Giugno 2023
Maino (Lega-LV): «Vicenza, nuovi medici in arrivo nel quartiere di Laghetto. Grazie a Francesco Rucco e alla collaborazione tra enti l’emergenza è rientrata»
Venezia, 1 giugno 2023 – «Arriveranno quattro nuovi medici nel centro di Laghetto. Il sindaco Rucco si era attivato subito, appena diffusa la notizia dei pensionamenti e dei trasferimenti che avrebbero lasciato scoperto il Centro Medico in via Lago di Lugano, e ha fatto in modo che la struttura ambulatoriale potesse essere riaperta. Grazie quindi a Francesco Rucco che ha dimostrato come, con una proficua collaborazione tra enti, si possano risolvere i problemi». È il commento del consigliere regionale vicentino Silvia Maino (Intergruppo Lega-Liga Veneta). «La salute e il benessere dei cittadini è stata la priorità principale per Rucco, e lo ha dimostrato ancora una volta, attivandosi immediatamente affinché il quartiere non rimanesse senza una figura così essenziale come quella dei dottori. Un grande ringraziamento a Francesco Rucco e un augurio di buon lavoro ai nuovi medici».
31 Maggio 2023
Pesca, Dolfin (Lega – LV): «I pescatori non sono pirati e non vanno trattati da “sorvegliati speciali”»
Venezia, 31 maggio 2023 - «Sembra che l’Unione Europea non smetta di complicare la vita ai pescatori, continuando ad alzare l’asticella delle richieste e delle sanzioni. L’accordo sulla revisione del regolamento ‘Controlli’ per la pesca che è stato raggiunto nella notte a Bruxelles va nuovamente in quella direzione. Nel testo è previsto l’obbligo di installare telecamere a bordo di pescherecci di lunghezza superiore a 18 metri che vengono considerati, secondo l’Ue, un serio rischio all’applicazione dell’obbligo di sbarco». Sono le parole di Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e Capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto. «Mi unisco alle considerazioni preoccupate – prosegue Dolin - di Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, e Lorenzo Viviani, capo dipartimento Pesca in Lega. Sembra che i nostri pescatori siano particolarmente attenzionati se non addirittura “sorvegliati speciali” e dovranno fare i conti con un forte inasprimento delle regole sul cosiddetto ‘margine di tolleranza’, cioè le maggiori sanzioni per i pescatori per la minore flessibilità accordata nelle operazioni di trasbordo e di cattura accidentale del pescato. Inoltre, l’imposizione delle telecamere su quello che per loro è di fatto il luogo di lavoro è assurdo. L’Ue voleva imporre questo “Grande Fratello” a partire dai 12 metri, e se è stato alzato a 18 metri, il merito è dei parlamentari della Lega. E sempre grazie alla Lega verrà garantita maggiore tracciabilità nella filiera e maggiori informazioni sul prodotto ittico. Un intervento che favorisce il pescato di qualità, cioè quello delle nostre marinerie, oltre a prevedere maggiori controlli e sanzioni per chi, non essendo professionista, pesca e vende il prodotto ittico in modo irregolare». «L’Europa continua ad alzare l’asticella delle difficoltà e delle richieste ai pescatori - conclude Dolfin - quando il settore sta già attraversando numerose criticità e senza considerare che, di questi tempi, è sempre più difficile trovare persone che vogliano intraprendere questo mestiere».
31 Maggio 2023
Corsi (Lega-LV): «Tradizione, eccellenza, bontà e bellezza: presentata in Consiglio regionale la Quinta Fiera dei prodotti agricoli della Val D’Alpone e Val Tramigna»
Venezia, 31 maggio 2023 – «Valorizzare un territorio, quello del Nord Est veronese, ricco di storia, tradizioni, bellezze naturali ed eccellenze enogastronomiche. È questo lo scopo della Quinta fiera dei prodotti agricoli della Val D’Alpone e Val Tramigna che si terrà a Montecchia di Crosara il 10 e l’11 giugno. Un’occasione per esplorare un territorio ricchissimo di prodotti, unendo le forze e le risorse degli enti locali». Enrico Corsi, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, illustra con queste parole la Fiera dei prodotti agricoli della Val D’Alpone e Val Tramigna, presentata stamattina con una conferenza stampa a Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto. «Il fatto che sia una fiera itinerante che, anno dopo anno, tocca tutti i paesi delle vallate, dà ancora più forza alla manifestazione, perché dimostra come l’unione tra amministrazioni è vincente – continua Corsi -. Stiamo parlando di un territorio strategico, da assaporare e vivere, in modo lento e rilassato, e manifestazioni come questa Fiera permettono di esplorarlo, scoprire le tradizioni e apprezzare tutte le eccellenze che qui si possono trovare». Insieme al consigliere regionale, sono intervenuti in conferenza anche i rappresentanti del territorio e dei produttori e i sindaci e i delegati degli otto Comuni coinvolti: Roncà, Soave, Cazzano di Tramigna, San Bonifacio, Vestenanova, San Giovanni Ilarione, Montecchia di Crosara, Monteforte d’Alpone. «La manifestazione è iniziata cinque anni fa come una scommessa – interviene Patrizio Dal Cero, delegato all’Agricoltura del Comune di Montecchia – e si è dimostrata vincente, al punto che allargheremo in futuro il numero dei paesi partecipanti. Il nostro è un bacino ricco di prodotti, dal vino, con ben dieci tra DOC e DOCG tra cui il Soave, il più antico DOC d’Italia, alle ciliegie. Scopo della Fiera è valorizzare un territorio dalla radicata tradizione agricola e che ha sempre fatto del duro lavoro la sua caratteristica principale». «Il vino è un elemento fondante in grando di plasmare un territorio e fornire reddito – spiega Igor Gladich, direttore del Consorzio Soave DOC e Consorzio Tutela Vini del Lessini Durello -. I viticoltori sono fondamentali per mantenere la vitalità della nostra economia. Siamo orgogliosi di essere presenti in questa Fiera, per restare ancorati alle tradizioni di eccellenza, guardando al mercato». «Insieme a tutti i sindaci della zona abbiamo deciso di lavorare in sinergia, perché siamo convinti che solo in questo modo si ottengono i risultati – commenta Attilio Dal Cero, sindaco di Montecchia di Crosara -. È un’occasione preziosa per ricordare che dobbiamo essere guidati dalle “3 E”, etica, ecologia ed economia: dobbiamo lavorare con coscienza, sapendo che abbiamo ricevuto la terra dai genitori e che la dovremo tramandare ai figli, e con un pensiero all’economia, per andare sempre avanti». «La nostra parte di territorio veneto – aggiunge Giampaolo Provoli, sindaco di San Bonifacio - è orgogliosamente inserita in quelli che sono i valori della tradizione italiana, nei suoi elementi di qualità di vita: gustare prodotti fantastici in luoghi fantastici. L’invito è quello di visitare il nostro territorio e le sue bellezze». «La Fiera serve per tenere unito un territorio, far conoscere i nostri prodotti speciali – aggiunge Luisa Guadin, sindaco di Cazzano -: con questa manifestazione vogliamo invitare tutti a venire a trovarci, ad ammirare le nostre opere artistiche, bellezze naturali. Abbiamo lavorato insieme, come un gruppo affiatato, proprio per far conoscere e crescere il nostro territorio». «La Regione del Veneto è sempre molto vicina ai suoi amministratori – conclude il consigliere regionale Corsi -: vedere la grande voglia di fare di tutti i sindaci per la promozione del territorio è di stimolo, e come amministrazione regionale non faremo mai mancare il nostro appoggio».