Rigo (Lega-LV): “Contrasto delle nutrie, solidarietà ai sindaci di Soave e Cazzano di Tramigna: noi non arretriamo di un passo”
Venezia, 6 aprile 2023 – “Esprimo solidarietà ai sindaci di Soave e Cazzano di Tramigna per gli attacchi degli animalisti, non arretriamo di un passo sul contrasto delle nutrie”.
Così il consigliere regionale veronese dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Filippo Rigo, commenta gli striscioni degli animalisti comparsi ieri notte a Soave e Cazzano di Tramigna.
“La salute delle rive del Tramigna va tutelata per il bene della cittadinanza, per il bene di tutti, e forse qualcuno dimentica gli episodi del passato in cui il fiume ha invaso l’abitato. Le nutrie, con la loro presenza invasiva, danneggiano e mettono gravemente a rischio le sponde del corso d’acqua del territorio soavese, così come di tanti altri nella nostra provincia. Le loro tane producono pericolosi cedimenti negli argini dei canali di bonifica e dei fiumi, con un pericolo costante non solo per il contenimento dei corsi d’acqua, ma anche per i mezzi di circolazione e i mezzi agricoli. Senza contare i grandi danni che infliggono alle coltivazioni, che si aggiungono alle già evidenti difficoltà che il settore agricolo sta attraversando in questo momento”.
“Il bando che abbiamo finanziato in Regione, grazie all’assessore Corazzari – prosegue Rigo - è un primo passo di un lungo lavoro per tutelare l’integrità di argini e terrapieni del nostro territorio, quindi la sicurezza dei cittadini e delle coltivazioni.
Occorre buon senso nelle decisioni politiche e amministrative, il dialogo e il confronto sono sempre bene accetti, ma sono da condannare azioni vigliacche come quella di ieri notte. Non ci lasciamo spaventare da blitz notturni come quelli di ieri e non arretriamo di un passo: il bando attivato dalla Giunta ha l’obiettivo di coprire gli acquisti e i costi effettuati dai diversi enti e amministrazioni locali nell’attività di eradicazione delle nutrie. Un impegno gravoso, ma necessario a garantire la sicurezza ai cittadini e ai territori”.
“Trovo inammissibile – conclude il consigliere - che un amministratore venga attaccato solo per aver svolto il proprio lavoro, per aver compiuto delle scelte per il suo territorio. Siamo al loro fianco”.
“Persone scomparse”, Silvia Maino (Lega – LV): “Depositato un progetto di legge statale per il contrasto al fenomeno delle persone scomparse. Un problema che tocca migliaia di famiglie in Italia”. “Dieci anni sono troppi per dichiarare la morte presunta di una persona scomparsa. Certamente la speranza di una famiglia nel ritrovare il proprio caro, dopo una sparizione inattesa, è sempre immensa, ma dal punto di vista legale e giuridico, attendere dieci anni per dichiarare la morte presunta di una persona sembra un tempo esageratamente dilatato – spiega Silvia Maino, consigliere regionale di Lega – LV, dopo aver depositato un progetto di legge statale per modificare le norme sulle persone scomparse -. La riduzione del termine previsto dal primo comma dell’articolo 58 del Codice civile da dieci a cinque anni per la dichiarazione di morte presunta mitigherebbe, soprattutto per i familiari, pesanti problematiche legali e giuridiche, tra le quali ad esempio, la possibilità di contrarre nuovo matrimonio piuttosto che procedere alla dichiarazione di successione e ripartizione dei beni nei confronti degli aventi diritto”. Ed è in tal senso che va la proposta di legge di modifica statale, con le nuove norme di contrasto al “fenomeno delle persone scomparse”, depositata dal consigliere regionale vicentino di Lega – LV, Silvia Maino. Che specifica ancora: “La morte presunta è un istituto giuridico in forza del quale, al ricorrere di specifiche condizioni, si attua un accertamento indiretto della morte di una persona che produce gli stessi effetti della morte biologica. Dal punto di vista giuridico, si persegue così la certezza del diritto – prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino –. Facendo cessare quella insostenibile situazione di precarietà relativa alla sfera giuridica della persona scomparsa (si pensi alla risoluzione del rapporto di lavoro, alle pendenze relative al trattamento pensionistico ed alla situazione patrimoniale). In questo progetto di legge statale, oltre a ridurre da 10 a 5 anni la dichiarazione di morte presunta propongo anche l’istituzione di un fondo di solidarietà nazionale per i familiari degli scomparsi finalizzato al ristoro delle spese legali e all’assistenza medico/psicologica e l’estensione l’istituto della “cessione dei riposi e delle ferie” anche ai familiari delle persone scomparse. Infine, viene proposta la modifica del Regolamento che disciplina il funzionamento della banca Dati Nazionale del DNA, allo scopo di rendere più agevole e immediato un suo utilizzo” prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino: “Nel corso degli anni il fenomeno delle persone scomparse ha raggiunto dimensioni impressionanti, tali da non poter più essere considerato “emergenziale” ma “strutturale” – chiosa il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino -. Basti pensare che, secondo quanto riportato nell’ultimo Report del Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse, nell’ anno 2022, le denunce di scomparsa sono state 24.369 con un incremento del 26,46% rispetto al 2021, con una media di 67 denunce al giorno. Nel periodo dal 1974 al 2012 le denunce di scomparsa sono state 121.676 (una media di 3202 all’anno) ed i ritrovamenti 104.790 (corrispondenti all’86,12%). A tal proposito è lodevole il lavoro che, da anni, svolgono tutte le Associazioni che fanno parte delle Consulta del Commissario Straordinario, suggerendo misure per ritrovare le persone scomparse o per prevenirne la sparizione. In particolare, il mio speciale ringraziamento va all’Associazione “Penelope”, la prima associazione nata nel 2002 a Potenza grazie alla tenacia del fratello di Elisa Claps, per dare voce ai familiari degli scomparsi, che tanto ha fatto per sensibilizzare le istituzioni e le autorità su questo fenomeno. L’attività si è poi concretizzata nel 2007 con l’istituzione della figura del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse ed è proseguita nel 2012 con l’approvazione della legge 203, la prima in Italia recante “Disposizioni per la ricerca delle persone scomparse”, alla quale sono poi seguiti numerosi interventi quali linee guida, piani provinciali, protocolli di intesa, convegni di sensibilizzazione sul fenomeno” conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino.
Venezia, 6 aprile 2023: “Dieci anni sono troppi per dichiarare la morte presunta di una persona scomparsa. Certamente la speranza di una famiglia nel ritrovare il proprio caro, dopo una sparizione inattesa, è sempre immensa, ma dal punto di vista legale e giuridico, attendere dieci anni per dichiarare la morte presunta di una persona sembra un tempo esageratamente dilatato – spiega Silvia Maino, consigliere regionale di Lega – LV, dopo aver depositato un progetto di legge statale per modificare le norme sulle persone scomparse -. La riduzione del termine previsto dal primo comma dell’articolo 58 del Codice civile da dieci a cinque anni per la dichiarazione di morte presunta mitigherebbe, soprattutto per i familiari, pesanti problematiche legali e giuridiche, tra le quali ad esempio, la possibilità di contrarre nuovo matrimonio piuttosto che procedere alla dichiarazione di successione e ripartizione dei beni nei confronti degli aventi diritto”. Ed è in tal senso che va la proposta di legge di modifica statale, con le nuove norme di contrasto al “fenomeno delle persone scomparse”, depositata dal consigliere regionale vicentino di Lega – LV, Silvia Maino. Che specifica ancora: “La morte presunta è un istituto giuridico in forza del quale, al ricorrere di specifiche condizioni, si attua un accertamento indiretto della morte di una persona che produce gli stessi effetti della morte biologica. Dal punto di vista giuridico, si persegue così la certezza del diritto – prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino –. Facendo cessare quella insostenibile situazione di precarietà relativa alla sfera giuridica della persona scomparsa (si pensi alla risoluzione del rapporto di lavoro, alle pendenze relative al trattamento pensionistico ed alla situazione patrimoniale). In questo progetto di legge statale, oltre a ridurre da 10 a 5 anni la dichiarazione di morte presunta propongo anche l’istituzione di un fondo di solidarietà nazionale per i familiari degli scomparsi finalizzato al ristoro delle spese legali e all’assistenza medico/psicologica e l’estensione l’istituto della “cessione dei riposi e delle ferie” anche ai familiari delle persone scomparse. Infine, viene proposta la modifica del Regolamento che disciplina il funzionamento della banca Dati Nazionale del DNA, allo scopo di rendere più agevole e immediato un suo utilizzo” prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino: “Nel corso degli anni il fenomeno delle persone scomparse ha raggiunto dimensioni impressionanti, tali da non poter più essere considerato “emergenziale” ma “strutturale” – chiosa il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino -. Basti pensare che, secondo quanto riportato nell’ultimo Report del Commissario Straordinario del Governo per le Persone Scomparse, nell’ anno 2022, le denunce di scomparsa sono state 24.369 con un incremento del 26,46% rispetto al 2021, con una media di 67 denunce al giorno. Nel periodo dal 1974 al 2012 le denunce di scomparsa sono state 121.676 (una media di 3202 all’anno) ed i ritrovamenti 104.790 (corrispondenti all’86,12%). A tal proposito è lodevole il lavoro che, da anni, svolgono tutte le Associazioni che fanno parte delle Consulta del Commissario Straordinario, suggerendo misure per ritrovare le persone scomparse o per prevenirne la sparizione. In particolare, il mio speciale ringraziamento va all’Associazione “Penelope”, la prima associazione nata nel 2002 a Potenza grazie alla tenacia del fratello di Elisa Claps, per dare voce ai familiari degli scomparsi, che tanto ha fatto per sensibilizzare le istituzioni e le autorità su questo fenomeno. L’attività si è poi concretizzata nel 2007 con l’istituzione della figura del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse ed è proseguita nel 2012 con l’approvazione della legge 203, la prima in Italia recante “Disposizioni per la ricerca delle persone scomparse”, alla quale sono poi seguiti numerosi interventi quali linee guida, piani provinciali, protocolli di intesa, convegni di sensibilizzazione sul fenomeno” conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino.
Sandonà (Lega-LV): «Fusione di Comuni in Veneto, dal percorso che può portare alla nascita di Polesella Veneta una rinnovata spinta verso la razionalizzazione delle risorse e un potenziamento dei servizi»
Venezia, 05 aprile 2023 – «Grazie alla seduta odierna di Commissione, il tema delle fusioni dei Comuni è tornato con forza al centro dell’attenzione del Consiglio regionale: un argomento decisivo per quanto riguarda il futuro dell’assetto territoriale del Veneto». Sono le parole del Presidente della Prima commissione permanente dell’Assemblea legislativa veneta Luciano Sandonà (Intergruppo Lega-Liga Veneta), a margine dei lavori odierni della Commissione alla quale ha partecipato anche l’assessore regionale con delega ai Rapporti con gli enti locali Francesco Calzavara e che ha sentito in audizione i Sindaci di Polesella e di Guarda Veneta, Leonardo Raito ed Erminio Colò.
«Il tema affrontato oggi - ricorda il Presidente Sandonà - era limitato, per ora, all’illustrazione del Progetto di legge 192, istitutivo del nuovo Comune di Polesella Veneta in provincia di Rovigo, qualora avesse buon esito l’iter di approvazione, e la relativa consultazione referendaria prevista per il prossimo ottobre. Il nuovo Comune dovrebbe nascere dalla fusione degli attuali due Comuni di Polesella, 3700 abitanti, e di Guarda, 1100 abitanti. Ma altri progetti di fusione sono in cantiere in diverse province del Veneto: si tratta di processi che consentono, se portati a termine attraverso un iter condiviso dagli amministratori e partecipato dalle comunità, di fornire maggiori e più efficaci prestazioni a favore dei cittadini, soprattutto nei Comuni più piccoli, dove alle volte mancano risorse oppure manca il personale per erogare i servizi fondamentali. In questo senso, il territorio di Rovigo fu tra i precursori, in Veneto, grazie alla nascita tra il 1994 e il 1995 del comune di Porto Viro, frutto della fusione di Donada e Contarina, così come accadde, sempre nel 1995, in provincia di Padova, che vide la nascita del nuovo comune di Due Carrare dalla fusione di Carrara San Giorgio e di Carrara Santo Stefano. Nella scorsa legislatura, furono dieci i processi di fusione portati a termine dalla Commissione. Ora il tema è tornato sul tavolo con rinnovata forza: in futuro avremo la possibilità di analizzare il PRT, il Piano di riordino territoriale del Veneto, e il disegno di legge che abbasserà il quorum necessario a considerare valido il referendum».
«Dal progetto illustrato dai sindaci di Polesella e Guarda Veneta, che stanno lavorando per la nascita di Polesella Veneta - conclude Sandonà - giunge quindi un nuovo stimolo e uno sguardo favorevole alle fusioni e al processo di razionalizzazione dei 563 comuni presenti nel Veneto. La condizione è che le aggregazioni siano progressive e partecipate: la Regione del Veneto in questo senso è pronta a fare la propria parte».
Pro Loco, Scatto (Lega – LV): “Approvato in Sesta Commissione il bando a favore del sostegno delle Pro Loco: promuovono le attività culturali, il turismo, lo sport e l’identità e le tradizioni venete”.
“Nel nostro Veneto vi è una forte presenza e radicamento delle Pro Loco e delle associazioni territoriali che hanno primariamente il compito di promuovere iniziative di carattere culturale, turistico, sportivo, sociale, di identità e tradizioni, e di folklore. Svolgono un lavoro prezioso per mantenere vive le nostre tradizioni tramandandole e coinvolgendo anche le nuove generazioni. E pertanto la Regione del Veneto attribuisce loro grande valore sociale e a loro va il mio ringraziamento in qualità di Presidente della Sesta Commissione Cultura”. Ad affermarlo è il consigliere regionale di Lega – LV, Francesca Scatto, Presidente della Sesta Commissione Cultura: “Oggi abbiamo dato il via libera al bando regionale 2023 per il sostegno delle attività svolte dalle 521 Pro loco del Veneto. Il bando è stato approvato a larga maggioranza mette a disposizione 290 mila euro, di cui 150 mila per i 7 Comitati provinciali e 140 mila per i Consorzi di Pro Loco. Somme destinate alle Pro Loco e associazioni con l’obiettivo di promuovere e finanziare l’attività culturale, turistica e di valorizzazione ambientale, folcloristica ed enogastronomica del territorio veneto svolta dai soci delle Pro Loco stesse – continua il Presidente della Sesta Commissione, Francesca Scatto -. Un sostegno che incentiva alla valorizzazione delle attività svolte sul territorio veneto e che ha grande valenza sociale e di aggregazione delle comunità locali” conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Francesca Scatto.
Sicurezza stradale su e – bike, Dolfin (Lega – LV): “Depositato un mio progetto di legge statale con il decalogo sulla sicurezza stradale relativo alla circolazione delle e – bike e bici a pedalata assistita”.
Venezia, 31 marzo 2023 - “La sicurezza sulle strade, prima di tutto, sia per chi va in bicicletta “muscolare” o su monopattino e negli ultimi tempi anche sulle biciclette a pedalata assistita, definite anche e - bike. Non parliamo di mondo agonistico e di gare bensì di normale circolazione stradale: è arrivato il momento che ci sia totale rispetto delle regole sia per gli automobilisti che per chi si muove sulle due ruote senza motore. Ribadisco, ci vogliono regole e un buon decalogo di norme di comportamento, esattamente come già esistono nel Nord Europa, dove la bicicletta è un’icona, un mezzo di trasporto ad altissima diffusione”. Lo dice il consigliere veneziano in consiglio regionale del Veneto, Marco Dolfin che ha depositato un progetto di legge statale in cui, in merito alle nuove disposizioni per la guida a pedalata assistita propone delle modifiche alla Legge 160 del 27 dicembre 2019 relativa a “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale 2020 – 2022” in materia di velocipedi a pedalata assistita. “Nella legge 160 è stato disciplinato l’utilizzo dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica. Disposizioni che possono valere, in modo analogo, anche per l’uso dei velocipedi a pedalata assistita (e-bike) disciplinato dall’art.50 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada). Ma l’articolo 50 non contempla delle regole per le e – bike come quelle del dotarsi di apposite luci per illuminare il mezzo e la strada, e nemmeno di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità (da mezz'ora dopo il tramonto e durante tutto il periodo dell'oscurità). Inoltre per la guida delle e-bike non è previsto il requisito di un’età minima (14 anni) come invece è previsto per i monopattini elettrici, oltre all’obbligo del casco sino all’età di 18 anni. E questo è il punto fondamentale quando si parla di viabilità su bicicletta o come le indentifica il codice della strada, “velocipedi”. Si punta sempre di più ad un Veneto e più in generale all’Italia, come ad un paese bici – freendly, dove le piste ciclabili aumentano, in cui i progetti di viabilità lenta, eco – sostenibile, turismo su due ruote sono sempre più apprezzati e incentivati anche dalle pubbliche amministrazioni: basti pensare al nuovo progetto approvato in Regione del Veneto di sistema ciclistico, ma bisogna ragionare anche in termini di sicurezza. Basti pensare che si, i monopattini elettrici sono pericolosi ma dall’ultimo rapporto Aci – Ista sugli incidenti stradali in Italia relativi al 2021, i sinistri registrati con le bici elettriche hanno causato in proporzione molte più vittime rispetto ai monopattini. Ed è giusto che vengano dettate delle nuove regole, vista la velocità che possono raggiungere le bici a pedalata assistita” puntualizza il consigliere regionale di Lega – LV, Marco Dolfin. “Ed ecco il perché della mia proposta di legge statale: il fine è quello di introdurre una maggiore sicurezza sull’uso dei velocipedi a pedalata assistita e una soglia di età per il loro utilizzo, estendendo la normativa statale in materia di monopattini elettrici ai menzionati velocipedi a pedalata assistita (e-bike). Inoltre chiedo, con una apposita istruttoria, di introdurre l'obbligo di assicurazione sulla responsabilità civile per i danni a terzi derivanti dalla circolazione dei predetti velocipedi a pedalata assistita. Nella mia proposta di legge statale ho sintetizzato pertanto le seguenti prescrizioni, che vanno tutte nell’interesse della collettività, della sicurezza stradale e dell’incolumità dell’utilizzatore di e – bike, non ovviamente per quanto riguarda l’uso in eventi agonistici o non agonistici e riunite in una sorta di decalogo chiedendo che: 1) le e-bike siano dotate di luce bianca o gialla fissa e posteriormente di luce rossa fissa, entrambe accese e ben funzionanti; 2) il conducente del velocipede a pedalata assistita circolari indossando il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità; 3) l’uso delle e-bike sia consentito solo da utilizzatori che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età; 4) l’uso di idoneo del casco protettivo, sia conforme alle norme tecniche armonizzate UNI EN 1078 o UNI EN 1080, per i conducenti di età inferiore a diciotto anni; 5) il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, in collaborazione con il Ministero dell'interno e con il Ministero dello sviluppo economico, avvii una apposita istruttoria finalizzata alla verifica della necessità dell'introduzione dell'obbligo di assicurazione sulla responsabilità civile per i danni a terzi derivanti dalla circolazione dei monopattini elettrici e dei velocipedi a pedalata assistita” conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Marco Dolfin