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15 Febbraio 2023
Granchio blu, Dolfin: “Il nostro contributo allo studio: conoscerne il comportamento ci permette di tutelare specie come le nostre moeche”
Venezia, 15 febbraio 2023 - “La Regione è parte attiva nel progetto per studiare il granchio blu. Un’iniziativa importante, oserei dire indispensabile, per capire l’impatto che questa specie aliena, sempre più numerosa e forse pericolosa, può avere sul già fragile ecosistema delle nostre lagune venete, sulla flora e la fauna dell’ambiente marino in generale”. Con queste parole il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, Capo Dipartimento Pesca del partito nel Veneto, commenta il progetto di ricerca sul granchio blu di Fondazione della Pesca, Regione del Veneto, Università degli Studi di Padova. “Come Regione ci siamo subito attivati raccogliendo e dando la possibilità di concretizzarsi a questa preziosa iniziativa a cui partecipa anche il Comune di Chioggia. Sarà attivato un monitoraggio sulla distribuzione e il moltiplicarsi della specie, con i relativi impatti sulla pesca tradizionale. E’ la direzione giusta, è ormai un’esigenza conoscere il comportamento di questa specie aliena, anche ai fini di opportunità gestionali e di possibili commercializzazioni come già avviene su tanti mercati ittici”. “La Regione del Veneto, l’Università di Padova e Fondazione della Pesca di Chioggia, presieduta dal sindaco Mauro Armelao, sono uniti in questa mission che partirà presto per portarci dei risultati concreti, nella speranza che gli esiti dello studio siano rassicuranti. Questo studio può creare, da una parte, i presupposti per agire contro un possibile pericolo, derivante dal moltiplicarsi di questi crostacei delle coste atlantiche, verso altre specie, su tutte le nostre “moeche”. Solo così sarà possibile individuare gli strumenti utilizzati dai pescatori, come le reti o “cogoi”. Dall’altra, di mettere in campo azioni per la gestione, quindi una grande opportunità”. “Infine – conclude Dolfin - mi preme aggiungere che per tutelare alcune specie tipici dei nostri mari (granchi verdi, moeche, masanete, e piccoli crostacei, mitili o animali piccoli da fondale), siamo al lavoro, anche attraverso iniziative e riconoscimenti che presto presenteremo”.
15 Febbraio 2023
Cultura, Vianello (Lega – LV): “Riviera del Brenta si candida a Città veneta della Cultura: progetto di squadra eccezionale in grado di valorizzare tutta l’area”.
Venezia, 15 febbraio 2023 - “La candidatura della Riviera del Brenta quale Città Veneta della Cultura per il 2023 è un motivo di grande orgoglio per tutto il nostro territorio. Undici comuni uniti, con un progetto diffuso di livello culturale per promuovere una intera area, è la forza di questo territorio, conosciuto in tutto il mondo come il distretto calzaturiero di straordinaria eccellenza. E la cultura, come sappiamo, non manca nella Riviera del Brenta. Anzi, la nostra zona era stata scelta dalla nobiltà veneziana proprio per la armonia e la sua capacità di attirare artisti da tutta la Serenissima, e non solo. Le meravigliose ville lungo le acque del Brenta sono lì a ricordarci che la Riviera del Brenta sono e rimangono un biglietto da visita unico al mondo. Per questo la candidatura del nostro territorio è autorevole e di grande spessore”. Sono queste le parole del consigliere regionale, la veneziana Roberta Vianello (Lega – LV), nel commentare la notizia della candidatura dei Comuni della Riviera del Brenta come Città Veneta della Cultura 2023.
15 Febbraio 2023
Apicoltura, Puppato (Lega – LV): “Il Miele delle Dolomiti dop, una produzione di nicchia da sostenere e che nel bellunese, territorio fragile, produce economia”.
Venezia, 15 febbraio 2023 - “Ieri, con mia grande soddisfazione, è stato approvato all’unanimità il sottoprogramma relativo all’apicoltura in Veneto. Un settore in grande crescita soprattutto nel bellunese e nelle zone a confine con la pedemontana trevigiana. Conosciamo benissimo la fondamentale importanza delle api per la biodiversità e la sopravvivenza del mondo e della natura grazie a questi insetti. Ho quindi apprezzato molto le parole di elogio nei confronti del programma dell’apicoltura veneta espresse dal Consiglio regionale del Veneto” commenta Giovanni Puppato, consigliere regionale di Lega – LV, che con altrettanto orgoglio fa conoscere l’ennesimo prodotto di qualità del territorio e della montagna bellunese, frutto della produzione agricola in una zona di grande fragilità: “Il “Miele delle Dolomiti Bellunesi” una DOP di altissima qualità, viene prodotto nell’intero territorio della Provincia di Belluno, nel cuore delle Dolomiti patrimonio dell’Umanità. La maggior parte degli Apicoltori opera nella Vallate Bellunese e Feltrina, di pregio anche le produzioni dell’Alpago, Agordino, Cadore,  Zoldano, Comelico e Ampezzano. Alcuni produttori operano inoltre in alta quota, producendo un miele particolarmente pregiato, quale il miele di Rododendro. A seconda delle diverse specie botaniche che fioriscono scalarmene durante il periodo di produzione, si possono distinguere le seguenti tipologie di “Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP”: Tarassaco, Acacia, Tiglio, Castagno, Rododendro, Millefiori”. Il Miele insomma produce economia, seppure di nicchia, anche nel bellunese, come sottolinea il consigliere regionale di Lega – LV, Giovanni Puppato, che parla anche di un disciplinare avviato per il miele bellunese: “I mieli a marchio dop in Italia sono solo 3: il Miele delle Dolomiti dop, il Miele della Lunigiana dop e il Miele Varesino dop. Limana ad esempio, dove ha sede l'Ente promotore della Dop, è stata definita alcuni fa "Paese del Miele", aderendo alle " citta del Miele" ( ass.ne nazionale con sede in Veneto a Lazise del Garda) per promuovere il dop. Il Miele delle Dolomiti rappresenta il miele prodotto e confezionato nel territorio della provincia di Belluno da arnie sottoposte a un piano di controlli da parte di un ente certificatore. Si tratta del massimo riconoscimento europeo per un prodotto agricolo. Sono attualmente in atto le procedure di modifica del "Disciplinare di produzione " su proposta dei produttori, con l'aggiunta delle MELATE, oltre alle 6 tipologie di miele già comprese nella denominazione. I mieli di Melata derivano da altre sostanze zuccherine, diverse dal nettare di fiori, che le api raccolgono in primavera ed in estate sugli alberi in seguito all'attacco di alcuni insetti che si nutrono della linfa delle piante. Insomma un mondo e un nuovo tipo di economia da sviluppare in quei territori che rischiano lo spopolamento”.
15 Febbraio 2023
Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Giacomin, Maino, Zecchinato (Lega – LV): “E’ necessario un intervento delle istituzioni perché si attivino a favore dei risparmiatori della Popolare di Vicenza e Veneto Banca per lo smobilizzo dei 545,3 milioni di euro rimasti”.
Venezia, 15 febbraio 2023 - “Chiediamo un impegno da parte della Giunta Regionale del Veneto perché si attivi a favore dei risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca e affinché venga effettuato lo smobilizzo dei 545,3 milioni di euro rimasti, dopo il riparto già avviato dalla Consap nel biennio 2020 – 2022”. E’ la richiesta scritta in una mozione e depositata ieri dai consiglieri regionali di Lega – LV, Stefano Giacomin, Silvia Maino, Marco Zecchinato che hanno offerto ancora una volta la propria solidarietà ai creditori dei due istituti bancari veneti al centro di una difficile e intricata questione fallimentare. Sabato scorso infatti, nel corso della partecipata assemblea dei creditori dei due istituti bancari, tenutasi a Vicenza e organizzata dall’Associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza ed in Veneto Banca”, che ha riunito circa 1.350 ex risparmiatori dei due istituti di credito veneti, è stata ribadita nuovamente la necessità che anche le istituzioni facciano la propria parte. “Con la legge n.145 del 30 dicembre del 2018 è stato istituito presso il M.E.F. il fondo indennizzo risparmiatori (F.I.R.) che è chiamato a indennizzare i risparmiatori che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e loro controllate con sede in Italia e poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima dell’1 gennaio 2018 – spiegano nella mozione i tre consiglieri regionali di Lega – LV, Stefano Giacomin, Silvia Maino e Marzo Zecchinato -. Dopo il riparto già avviato dalla Consap nel biennio 2020 – 2022 (che con una prima distribuzione ha riconosciuto ai richiedenti importi pari al 30% del prezzo d'acquisto dei titoli azzerati in seguito al default degli istituti) risultano ancora a residuo €.545.3 milioni. Con decreto del 29 dicembre scorso è stata prorogata al 30 giugno 2023 l'operatività della Commissione tecnica per il completamento delle attività del Fondo Indennizzo Risparmiatori (Fir) e tra gli argomenti principali sul tavolo di detta commissione vi è l'ulteriore ripartizione degli oltre 500 milioni residuati dal Fir stesso – chiosano ancora i tre consiglieri di Lega – LV, Stefano Giacomin, Silvia Maino, Marco Zecchinato – siamo a richiedere che quanto già erogato e quanto ancora residua non costituiscono inaspettati guadagni ma solo un parziale indennizzo di perdite subite” concludono i tre consiglieri regionali di Lega – LV, Stefano Giacomin, Silvia Maino, Marzo Zecchinato.
14 Febbraio 2023
Vino, Corsi (Lega – LV): «Il vino nel Veneto è cultura, storia, territorio, tipicità. Un Ecomuseo del Vino potrebbe dare grande valore a questa risorsa economica del nostro Veneto. E su tale materia è stata presentata una mozione».
Venezia, 14 febbraio 2023 - «Approvata in Consiglio regionale del Veneto la mia mozione sull’Eco Museo del Vino internazionale con sede a Verona. L’istituzione di ecomusei riguardanti la cultura vitivinicola non rappresenta una novità assoluta sul piano internazionale: in altre regioni d’Europa, celebri per la loro produzione vitivinicola di eccellenza, sono state istituite esperienze museali dedicate. Basti pensare alla “Città del Vino” di Bordeaux in Francia, al “World of Wine” a Oporto in Portogallo e Vivanco a Briones in Spagna. Tornando alla nostra regione, nel Veneto il vino e la vite sono a tutti gli effetti parte integrante della cultura e della storia del territorio, inarrivabili interpreti di quelle tradizioni e tipicità locali che contraddistinguono il variopinto mosaico culturale di cui è composta la nostra regione – illustra il consigliere regionale di Lega – LV, Enrico Corsi -. Il Veneto infatti può vantare nei confronti delle altre regioni italiane una cultura enologica identitaria, che affonda le proprie radici in quella varietà di territori a loro volta indiscussi protagonisti delle produzioni vitivinicole di eccellenza, che rendono celebre e conosciuta la nostra regione in tutto il mondo. Una eterogeneità di produzioni imprescindibilmente connesse tra loro, le quali costituiscono un traino economico di fondamentale importanza, in grado di assicurare al Veneto i vertici della classifica per produzione del vino». Nella mozione viene ricordata la legge regionale n. 17/2019, che prevede la possibilità, da parte della Giunta regionale, di promuovere e disciplinare gli ecomusei e la loro istituzione sul territorio, come organizzazioni culturali connotate da identità geografiche, da peculiarità storiche, paesaggistiche e ambientali visibili nei patrimoni di cultura materiale e immateriale espressi dalle comunità locali. Inoltre nella legge regionale n. 19/2020 si parla di iniziative per la promozione della cultura materiale della vite e del vino e per la valorizzazione della tradizione enologica veneta e l’istituzione di ecomusei del vino e patrocinio regionale ad associazioni operanti per la cultura del vino. «Nella mozione che ho presentato e sottoscritta dall’intero Consiglio Regionale– sottolinea il consigliere regionale di Lega – LV, Corsi – viene chiesto che la Giunta si impegni a farsi  parte attiva in ogni sede, al fine di sostenere ogni modalità e misura possibile per la realizzazione dell’ecomuseo internazionale di Verona (MuVin), anche attraverso il coinvolgimento di enti regionali come Veneto Agricoltura - Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore primario. Perché a Verona? Perché la provincia di Verona si conferma come una delle province di riferimento in tutta Italia anche nella produzione del vino, grazie a una produzione che si attesta oramai da due anni (2020-21) a circa 3 milioni di ettolitri, se non oltre. E anche perché a Verona si svolge ogni anno una manifestazione di richiamo internazionale per la promozione del vino e della sua cultura, ovvero il Vinitaly. Il vino in sostanza, e con esso la cultura che ci gravita attorno, anche grazie all’istituzione di un Ecomuseo del Vino, deve diventare sempre di più baricentro economico veneto e traino anche per i flussi turistici nella nostra regione, attirati dall’indotto enologico che il vino stesso è in grado di creare. L’Ecomuseo del Vino oltre ad attirare migliaia di turisti diventerà un importante punto di riferimento per rafforzare la presenza strategica di Vinitaly a Verona. Inoltre non sarà solamente un museo fine a sé stesso ma diventerà uno dei principali “hub” di promozione dell’enoturismo a livello nazionale. E il tutto servirà a far ancor più da traino all’indotto enogastronomico, diventando così un rafforzativo affinché il Vinitaly continui a radicarsi sempre più a Verona» conclude il consigliere Corsi.  
14 Febbraio 2023
Economia, Michieletto e Vianello (Lega – LV): “Stop a veicoli a combustione, l’Europa si consegna alla Cina, ci costringe a spendere molto di più per ogni auto e uccide un settore all’avanguardia”.
Venezia, 14 febbraio 2023 - “Lo stop ai veicoli inquinanti di nuova immatricolazione a partire dal 2035 approvato oggi al Parlamento Europeo segna la fine di migliaia di posti di lavoro e di un settore tecnologico di primo ordine. Con questa mossa, Bruxelles ha consegnato la politica industriale di casa nostra alla Cina, leader e monopolista dell’auto motive elettrico. Avremo dovuto competere con loro, ma è stato deciso di suicidarsi: una euro-follia”. È questa la posizione dei consiglieri regionali veneziani di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello sul via libera di oggi dal Parlamento europeo per lo stop alle vendite di auto inquinanti dal 2035. “La scelta di oggi metterà in grossa difficoltà milioni di cittadini: è già costoso comprare una auto a combustione, figuriamoci un veicolo elettrico il cui costo è attualmente più elevato. L'auto diventerà quindi un prodotto solo per i ricchi. Non solo, ma il settore dell’elettrico è in mano da anni alla Cina: dalla produzione ai pezzi di ricambio, la filiera è ad est. Distruggiamo così un comparto nazionale di punta, un know how di cui siamo sempre stati grandi e stimati produttori. Un diesel di ultima generazione ha un costo ambiente nettamente inferiore rispetto a un'auto elettrica, a chi giova cancellare un settore nel quale siamo leader assoluti? L’atteggiamento della Russia, che al momento opportuno ha utilizzato, purtroppo, la sua leadership energetica per ricattarci, evidentemente per qualcuno non è ancora stata sufficiente per comprendere l’importanza della sovranità industriale in un campo così importante come l’auto motive” concludono i due consiglieri veneziani in Regione del Veneto, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello (Lega – LV).    
14 Febbraio 2023
Dolfin (Lega – LV): “Nuovo servizio ferroviario sulle linee Adria-Mestre-Venezia, Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona: la nostra Regione verso una mobilità sempre più integrata e sostenibile”
Venezia, 14 febbraio 2023 - “Oggi a Palazzo Balbi è stato presentato un nuovo servizio ferroviario sulle linee Adria-Mestre-Venezia, Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona: la nostra Regione procede a grandi passi verso una mobilità sempre più integrata e sostenibile”. Questo il commento del consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, all’uscita dalla conferenza stampa a Palazzo Balbi per presentare il nuovo servizio di trasporto ferroviario sulle linee  Adria-Mestre-Venezia, Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona. “Aggiudicandosi la gara Europea – spiega Dolfin – Trenitalia d’ora in poi gestirà anche questo servizio, che coinvolge un territorio vasto (39 comuni) e l’offerta del nuovo contratto si attesta a regime su 92 collegamenti/giorno (periodo scolastico). Trenitalia è una garanzia e il servizio sarà sempre più integrato e omogeneo, con miglioramenti in termini di comfort di viaggio. Il rinnovamento complessivo della flotta vedrà infatti un maggior numero di posti a sedere, più posti bici, maggiore sostenibilità (elettrificazione della linea Adria-Mestre), affidabilità, integrazione ferro-gomma (nuovi collegamenti in periodo scolastico, nuove corse in periodo estivo, autobus ibridi), integrazione modale dei servizi”. “Un ringraziamento all’assessore De Berti per aver sempre seguito con attenzione la questione del trasporto ferroviario che mi vede interessato per i cittadini di Chioggia e Rovigo. Non ultimo – conclude Dolfin – ricordo che nell’estate 2024 sarà avviato il treno del mare “CHIOGGIA LINE” che nel fine settimana collegherà Verona con Chioggia. Questo darà a un gran numero di veneti una comoda, ulteriore, possibilità di raggiungere le nostre meravigliose spiagge e località.  Con lo stesso treno vedrà la luce anche il “DELTA DEL PO Link”, che offrirà la possibilità di raggiungere il Delta del Po in bicicletta scendendo ad Adria, dove sarà attivo un servizio integrato ferro-gomma”.
14 Febbraio 2023
Turismo, Scatto (Lega – LV): “Approvato in Sesta Commissione il Piano annuale del Turismo 2023. Un piano che valorizza il settore del turismo nella nostra regione, vera e propria voce dell’industria veneta”

Venezia, 14 febbraio 2023 - “Il turismo in Veneto è da sempre una grande risorsa economica. E l’approvazione del piano turistico annuale 2023, passato oggi a maggioranza dalla Sesta Commissione ne è la controprova. Il turismo è business, è industria, è dare valore al nostro territorio veneto, nel quale sono presenti anche importanti siti Unesco di valore mondiale, ovviamente partendo da Venezia e dalle Dolomiti, passando per le Colline di Conegliano e Valdobbiadene, toccando le Ville Storiche per non parlare di tanti altri territori come il Lago di Garda e molti altri comporta una serie di impegni. Il nostro territorio è composto da comunità, da persone, che insieme lavorano per rendere accogliente e appetibile dal punto di vista turistico il nostro Veneto” spiega Francesca Scatto, consigliere regionale del Veneto (Lega – LV) e presidente della Sesta Commissione Turismo. “La Sesta Commissione illustrato ha dato il via libera ad un piano del turismo fondamentale per la nostra regione del Veneto, nel quale si sostiene l’organizzazione dell’offerta turistica e delle destinazioni turistiche sulle piattaforme digitali, che si impegna a rafforzare la competitività delle PMI con investimenti di rigenerazione delle strutture ricettive e il mondo fieristico utile a creare delle vetrine in questo settore” prosegue il consigliere regionale Francesca Scatto, consigliere regionale di Lega – LV e presidente della Sesta Commissione snocciolando alcuni dati: “Il piano prevede uno stanziamento complessivo di 3.721.000 euro, destinati in larga parte (3.111.000 euro) alla comunicazione e alle iniziative promozionali e commerciali di sostegno all’offerta turistica veneta. Dopo tre anni difficili finalmente il comparto turistico tira un sospiro di sollevo: è in via di ripresa e lo dicono i numeri con milioni di presenze turistiche sia italiane che straniere nel solo 2022, superando in numeri record del 2019” conclude il consigliere regionale Francesca Scatto (Lega – LV).

14 Febbraio 2023
Cavinato (Lega-LV): “Edilizia produttiva, commerciale e direzionale, approvata all’unanimità la mia mozione per aggiornare la circolare regionale 13 del 1997”
Venezia, 14 febbraio 2023 – “Subito una riforma della norma per stare al passo con i tempi e con le aziende venete. Va aggiornata al più presto la circolare regionale n. 13 del 1997 che obbliga tutte le aziende che occupano più di tre lavoratori a comunicare preventivamente allo SPISAL dell'ULSS di riferimento l'intenzione di costruire, adattare o ampliare locali per uso lavorativo. Una circolare, ricordiamo, che risale al 1987, aggiornata poi nel 1997 ma che oggi andrebbe nuovamente rivista, perché troppo datata”. Così Elisa Cavinato, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, in seguito all’approvazione all'unanimità della sua mozione in aula consiliare: “revisione e aggiornamento della circolare regionale N. 38/1987 “Criteri generali di valutazione dei nuovi insediamenti produttivi e del terziario”. “E’ una questione da non sottovalutare – precisa Cavinato - che va presa in mano con urgenza visto che le aziende venete corrono a 100 chilometri all'ora riguardo a nuove tecnologie e welfare aziendale, comfort lavorativo. Cerchiamo dunque di facilitare il lavoro alle realtà che operano sul territorio e agli operatori pubblici e privati, fornendo loro in un unico strumento, aggiornato, i requisiti igienico sanitari minimi a tutti i luoghi di lavoro classificabili come impianti produttivi”. “La normativa di riferimento, come ben sa chi è del settore, è nazionale, ma le Regioni a loro volta redigono delle circolari che ridisciplinano la materia, anche alla luce delle novità tecniche giunte nel frattempo. L’ultima circolare veneta, però, risale appunto a 25 anni fa. È quindi fondamentale aggiornarla, anche per evitare che emergano interpretazioni difformi e discordanti da parte degli stessi Dipartimenti di Prevenzione delle varie aziende sanitarie, e più in generale dei liberi professionisti e dei cittadini che si trovano a dover adempiere a questo obbligo, circa l’applicazione dei principi e delle norme di legge sovraordinate. È necessario un documento aggiornato che uniformi e standardizzi i requisiti igienico-sanitari, sia riferiti agli interventi edilizi su impianti produttivi, sia allo svolgimento delle attività produttive, soprattutto in un momento in cui l’edilizia, complici i bonus e l’aumento dei costi e delle materie prime, sta vivendo un periodo intenso e per molti versi critico sul fronte della burocrazia”.
14 Febbraio 2023
Istituzione dell’Albo delle imprese agromeccaniche – Rigo (Lega-LV): «La nuova legge regionale riconosce il ruolo fondamentale di questo settore e punta sulla formazione, sulla sicurezza e sull’eccellenza. Conferenza stampa insieme al presidente della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani Gianni Dalla Bernardina»
Venezia, 14 febbraio 2023 – «Semplificazioni per l’iscrizione all’albo delle imprese agromeccaniche, sostegni economici per l’ammodernamento di macchine e attrezzature così essenziali nell’agromeccanica, formazione e aggiornamento del personale che le utilizza. Sono queste le novità della nuova legge regionale 2 febbraio 2023, n. 2 “Modifica della legge regionale 7 febbraio 2014, n. 6 “Disposizioni per la qualificazione delle imprese che svolgono attività agromeccanica”. Finalmente viene ufficialmente riconosciuto il ruolo di queste imprese senza cui la moderna agricoltura non può essere concepita. Un settore che però necessita di alta qualificazione e formazione costante. La Regione del Veneto ha colto l’importanza di questo settore e si è quindi mossa per esaltarne le competenze e assicurare la sicurezza sul lavoro. Sono ormai passati 20 giorni dall’approvazione della legge, e da allora abbiamo avuto molti riscontri positivi da addetti ai lavori e dalle associazioni di categoria. Un ulteriore segnale di quanto questa modifica sia utile». Così Filippo Rigo, consigliere reginale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, illustra la legge di cui è stato primo firmatario e che è stata approvata due settimane fa nel corso di una conferenza stampa in Consiglio regionale del Veneto. Insieme a lui, anche il Presidente nazionale della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani, Gianni Dalla Bernardina, i rappresentanti provinciali del Veneto e i rappresentanti di Emilia Romagna e Lombardia. «Per noi è una grande soddisfazione che va a coronare un lavoro iniziato da anni – spiega Dalla Bernardina -: senza i “professionisti dell’agricoltura”, come possiamo definire gli specialisti dell’agromeccanica, non potrebbe essere svolto il lavoro dei campi. Questa nuova legge regionale riconosce il loro ruolo e la loro importanza. Il Veneto così si affianca a Lombardia ed Emilia Romagna nell’istituzione dell’albo: una grande novità, visto il peso che questa regione riveste nella produzione lorda vendibile a livello nazionale. Anche altre amministrazioni regionali dovrebbero seguirne l’esempio». «L’Iscrizione all’albo – continua il consigliere Rigo – permetterà non solo di redigere un elenco di professionisti qualificati e in regola, garantendo così l’eccellenza del servizio e quindi del prodotto finale, ma permetterà anche di poter investire nella formazione e nella sicurezza. I macchinari utilizzati dal settore sono infatti estremamente complessi: è necessaria una grande competenza per il loro utilizzo. I fondi sbloccati andranno proprio in questa direzione: investire sui lavoratori per investire sulla qualità di un settore, quello agroalimentare, che il resto d’Italia e d’Europa ci invidia».