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6 Aprile 2022
Michieletto e Vianello (Lega-LV): «De Luca bugie e lacrime di coccodrillo, la buona sanità si ottiene con il duro lavoro»
Venezia, 7 marzo 2022 – «De Luca deve le scuse a tutti i Veneti, personale medico in primis. Perché ridurre i risultati della nostra sanità a un presunto maggiore rimborso, è indegno ed immorale. Il Presidente della Regione Campania può solo imparare dai Veneti nella gestione delle risorse pubbliche, lezione da lui non ne abbiamo bisogno». Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, consiglieri della Lega – Liga Veneta, commentano così le parole del Presidente campano sui fondi della sanità. «Non si possono sentire le parole di un Presidente di Regione che accusa il Veneto di incassare di più della Campania per la propria sanità. Noi i soldi per la nostra sanità li sappiamo gestire, e bene, con oculatezza e trasparenza: non è un caso che la sanità del Veneto sia un modello per tutto il Paese. Forse De Luca prima di parlare ed esprimere giudizi avventati dovrebbe informarsi meglio. L’Autonomia, vero tabù per il Presidente Dem, non potrebbe che portare dei vantaggi proprio alla sua Regione: più si amministra con le risorse proprie, senza aspettare gli aiutini da Roma, più ci si deve tirar su le maniche per fare meglio», concludono i due consiglieri Michieletto e Vianello.
6 Aprile 2022
Villanova (Lega-LV): «Sanità veneta modello di trasparenza ed efficienza, non può essere ridotta a un rimborso di pochi euro. Autonomia il miglior strumento per responsabilizzare i territori»
Venezia, 06 aprile 2022 – «Il Veneto ha una sanità di primo ordine, grazie a migliaia di operatori, medici, docenti e primari, che si impegnano quotidianamente per lavorare ogni giorno meglio del giorno prima. Una macchina ben oliata, grazie anche a una amministrazione regionale che, nonostante gli ottimi livelli raggiunti, non smette mai di puntare a un continuo miglioramento. Ridurre un servizio di un tale livello a una mera questione di pochi euro di rimborso, sinceramente è offensivo. Siamo disposti ad ospitare il presidente De Luca per dimostrargli come si gestisce la sanità regionale con efficienza. Siamo consapevoli che si può fare di più: si può sempre migliorare. E siamo disposti a fare ulteriori sforzi in tal senso e a metterci in discussione. Ma sappiamo anche che c’è uno strumento che ci permetterà di fare grandi passi in avanti, e che questo strumento è l’Autonomia». Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, interviene così in merito alla polemica scatenata dalle parole del presidente campano sui fondi della sanità. «È difficile commentare con equilibrio le dichiarazioni del presidente De Luca. Non solo perché sono prive di un qualsiasi sostegno tecnico, ma anche e soprattutto perché sono offensive nei confronti di chi ha contribuito a fare della nostra sanità un modello di riferimento che travalica i confini della nostra regione. Si potrebbe ricordare al presidente De Luca che il Veneto non ha mai avuto rilievi della Corte dei Conti per dissesti finanziari. Credo, piuttosto, che il tentativo del presidente de Luca sia indirizzato a cercare di smontare la richiesta dell’autonomia regionale e che, non avendo argomentazioni valide a sostegno della sua tesi, abbia esagerato nell’arrampicarsi sugli specchi. Perché ancora una volta De Luca sbaglia: l’Autonomia non vuole essere una scorciatoia, serve soprattutto a chi deve migliorare il livello di servizio, responsabilizzando chi deve gestirlo. Come facciamo noi, da sempre», conclude Villanova
6 Aprile 2022
Villanova (Lega – LV): “Solidarietà agli alpini per gli attacchi di fascismo dei siti russi, vergognoso tentativo di propaganda che fa leva sull’ignoranza”
Venezia 6 aprile 2022 – “Pensavamo di averne già sentite di tutti i colori, invece scopriamo, con disgusto e amarezza, che i nostri alpini e la loro storia sono stati accusati di fascismo da alcuni siti web russi”. Così il presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Alberto Villanova, commenta la notizia apparsa oggi sui quotidiani. “La guerra purtroppo è anche questo – afferma Villanova – campagna di disinformazione e fake news per distorcere la verità, aizzare gli animi e fomentare reazioni di sdegno contro tutti coloro che non sono alleati, che non appoggiamo la guerra. Cosa ancora più grave è che nel mirino della propaganda russa sia finito il ponte dell'amicizia costruito dagli Alpini bresciani nel 2018 e il monumento che, a Rossosch, ricorda tutti i caduti nelle guerre in Russia. Vi sono foto che ritraggono, appunto, una lettera “Z” apposta sulle sagome degli Alpini che costituiscono le sponde del ponte. Ponte che è stato donato alla cittadinanza dall'associazione nazionale Alpini (Ana), a cui oggi a nome dell’Intergruppo che rappresento nel Consiglio regionale del Veneto, esprimo grande solidarietà e vicinanza per l’oltraggioso attacco. Se le penne nere sul cappello degli alpini sono diventate simboli fascisti, è perché si sta giocando sull’ignoranza del passato e si fa leva sulla rabbia, distorcendo la memoria a favore di sentimenti d’odio verso chiunque non sostenga l’invasione. Il nostro compito è non lasciar correre e rispondere con la verità, affinché ciò che di buono è stato fatto dai nostri Alpini non venga manipolato, né dimenticato”.
5 Aprile 2022
Monumenti della memoria in Veneto, Finco (LV): “Approvata all’unanimità la mia mozione per sbloccare gli interventi sui monumenti sacrali, nuovo impulso per la ripresa delle attività”
Venezia 5 aprile 2022 – “Si chiamano “luoghi della memoria” ma vengono spesso dimenticati da Roma: l’approvazione all’unanimità della mia mozione oggi in Consiglio regionale ha un importante significato, sbloccare gli interventi per fruire del patrimonio culturale e storico del Veneto”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Nicola Finco, dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta, commenta la mozione di cui è primo firmatario che è stata appena approvata all’unanimità dall’aula e che mira a rendere accessibili e fruibili i monumenti sacrali e gli ossari oggi chiusi totalmente o in parte, per necessità di restauri e messa in sicurezza. “Da anni gli interventi di recupero e risanamento conservativo dei monumenti sacrali in Veneto sono fermi – spiega Finco - o procedono troppo a rilento: ricordo il Tempio Ossario di Bassano del Grappa, chiuso per lungo tempo, e di tanti altri, come il sacrario militare del Montello. E’ quindi necessario avviare i lavori in tutti questi luoghi della memoria e sbloccare gli interventi che erano già in programma, come ad esempio quelli per il Sacrario Militare di Cima Grappa e per quello di Asiago. Finco ricorda che nel 2008 era stato siglato il primo accordo tra il Comune di Bassano del Grappa, la Regione del Veneto ed i Ministeri della Difesa e dei Beni e delle Attività Culturali per gli interventi riguardanti il Tempio Ossario di Bassano del Grappa, “I fondi sono risultati insufficienti e la nuova stima per il completamento dell’opera richiede un ulteriore stanziamento di oltre 2 milioni di euro”. “Nel corso del 2014 è stato siglato un accordo tra la Regione Veneto e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – con il quale la Struttura di missione per gli Anniversari di interesse nazionale si impegnava a realizzare un programma di interventi connessi alla commemorazione del centenario della Prima guerra mondiale, tra cui il restauro di alcuni monumenti sacrali del Veneto per un costo complessivo stimato di tredici milioni di euro”. “Negli mesi scorsi – riprende il consigliere - la Struttura di missione ha comunicato l’aggiornamento delle attività di restauro dei monumenti, ma la previsione di conclusione dei lavori resta incerta. Per questo motivo ho depositato una mozione che impegna la Giunta Regionale a riaprire un dialogo con la Struttura di missione ministeriale per aver contezza della partenza e durata degli interventi manutentivi, così da rendere quanto prima accessibili e fruibili questi luoghi della memoria, recuperando il forte ritardo accumulato negli anni”. “Chiedo vengano adottate misure concrete ed urgenti per rispettare l’accordo siglato nel 2014, quindi avviare i restauri e la messa in sicurezza dei monumenti. E’ evidente – ribadisce Finco – che le numerose problematiche, rilevate nel corso dei primi interventi sulle opere, possano aver comportato un rallentamento delle attività così come la pandemia e la relativa crisi economica. Tuttavia, è giunto il momento di rimettere al centro degli obiettivi nazionali e regionali la memoria storica del Nostro Paese e la riqualificazione dei monumenti che la rappresentano, dando loro una nuova vita”.
5 Aprile 2022
Rigo (Lega – LV): “Approvata all’unanimità la mia mozione per dare ulteriori sostegni alle persone che soffrono di disturbi dello spettro autistico”
Venezia, 5 aprile 2022 – “Unanimità dell’aula per dare più sostegni alle persone che soffrono di disturbi dello spettro autistico, la Regione del Veneto dimostra ancora una volta grande sensibilità e attenzione a temi importanti come questi”. Così il consigliere regionale Filippo Rigo, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta l’approvazione della mozione che è stata votata poco fa dall’aula consiliare all’unanimità e lo vede primo firmatario. “E’ una mozione – spiega Rigo – che ha tre obiettivi: impegna la giunta regionale alla formazione degli operatori pubblici, come ad esempio i vigili e le forze dell’ordine che hanno diretto contatto con questo tipo di utenza. Inoltre prevede il supporto, anche tramite l’erogazione di contributi, ad enti locali, organizzazioni afferenti al terzo settore e istituzioni scolastiche, per avviare progetti finalizzati alla sensibilizzazione e formazione sulle tematiche legate ai disturbi dello spettro autistico. Infine – conclude il consigliere regionale veronese – impegna la giunta a garantire un miglior raccordo e coordinamento tra tutte le aree operative del territorio regionale coinvolte negli interventi e servizi relativi all’autismo, per migliorare le prestazioni della rete dei servizi e assicurare la continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali nel corso della vita della persona affetta da disturbi dello spettro autistico”. “Ringrazio l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin per l’ascolto e il recepimento di questa mozione – prosegue Rigo - per il dialogo con le associazioni sul territorio che è indispensabile per capire le esigenze reali di queste persone e delle loro famiglie. La mozione nasce infatti dalla raccolta d’istanze sul territorio veronese – prosegue il consigliere - che ho avuto modo di compiere grazie a incontri con i referenti delle realtà associative e istituzionali, in particolare con il Coordinamento Autismi Verona. Esprimo soddisfazione, da parte di tutti i soggetti coinvolti, per l’approvazione di questa mozione che ha un obiettivo importante”. “A Verona, è bene ricordarlo, vi sono due centri di eccellenza per la cura dell’autismo – prosegue Rigo - unici nella nostra Regione, come il Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e il Centro Diagnosi Cura e Ricerca per l’Autismo dell’Azienda Ulss 9. Oggi è stato fatto un grande passo avanti – conclude Rigo – e chiediamo uno sforzo in più in un’ottica di miglioramento delle rispettive potenzialità, cioè un unico coordinamento tra i due centri per l’ottimizzazione del trattamento dei pazienti e dell’impiego delle risorse disponibili”.
5 Aprile 2022
Cecchetto (Lega  – LV): “Z attorno alla casa in cui vive una donna ucraina: gesto di stupidità, inciviltà e ingiustificabile cattiveria da condannare”
Venezia, 5 aprile 2022 – “Oggi nel Comune di Montecchio Maggiore uno o più vandali hanno tappezzato di “Z” la base del palazzo in cui vive una donna ucraina: un gesto di stupidità e inciviltà ingiustificabili. Se qualche residente o passante ha visto qualcosa, lo prego di rivolgersi alle autorità affinché i responsabili vengano rintracciati e puniti”. Così la consigliera regionale Milena Cecchetto, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneto in Consiglio regionale, lancia un appello a fronte del vandalismo ad un palazzo nel suo Comune, Montecchio Maggiore. “Episodi come questi sono un insulto per tutti i cittadini del nostro Comune – riprende Cecchetto, già sindaco di Montecchio Maggiore – una nostra concittadina ha esposto una bandiera ucraina dalla finestra, segno di vicinanza e preoccupazione per i parenti che stanno vivendo la guerra. Qualche idiota, perché non si può definirlo che così, armato di bomboletta spray ha imbrattato tutta la base del palazzo in cui questa donna vive con la sua famiglia e i suoi bambini, circondandolo con tutta una serie di “Z”, simbolo dell’invasione russa a sostegno della guerra in Ucraina. Spero che i responsabili vengano individuati e denunciati, che la punizione sia esemplare – afferma Cecchetto – oltre a far loro ripulire gli imbrattamenti". "Montecchio Maggiore è un Comune conosciuto per solidarietà e accoglienza – aggiunge la consigliera - questo gesto è sintomo di stupidità, inciviltà e ignoranza, oltre che cattiveria. Invito qualsiasi residente, condomino o passante che abbia assistito alla scena a fornire dettagli alle forze dell’ordine affinché i colpevoli vengano individuati”.
5 Aprile 2022
Brescacin (Lega-LV): «Emergenza infermieri: approvata una mozione per potenziare la formazione universitaria e il piano delle assunzioni e adeguare le retribuzioni»
Venezia, 5 aprile 2022 – «Lo stato di emergenza legato alla pandemia sarà pure finito, ma oggi più che mai la categoria degli infermieri ha bisogno di attenzione e di risposte che vadano in diverse direzioni: dal potenziamento della formazione universitaria all’ampliamento dei posti autorizzati dal ministero, passando anche dalla valorizzazione economica con il riconoscimento dell’indennità di esclusività mai ricevuta. La mozione da me presentata e approvata oggi dal Consiglio regionale vuole proprio andare in questa direzione e segnare un cambio di passo». Sonia Brescacin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Quinta commissione consiliare Sanità, commenta con queste parole la sua mozione approvata oggi all’unanimità dall’aula consiliare. «Sono diversi i punti affrontati in questa mozione – continua Brescacin -. Prima fra tutti, la sollecitazione di un potenziamento della formazione universitaria: chiediamo infatti alla Giunta di attivarsi in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, per mettere in atto una pianificazione attenta dei posti disponibili per gli studenti nelle Università e del numero di infermieri docenti, migliorando così la qualità della formazione. Ad oggi, c’è solo un infermiere-docente ogni 1350 studenti, contro uno su sei di media nelle altre discipline. Inammissibile. Allo stesso modo, è fondamentale aumentare il numero dei posti autorizzati dal Ministero dell’Università. Dopo quanto accaduto negli ultimi due anni, non si può avere ancora una scarsa risposta nella programmazione universitaria dei posti. Ho inoltre chiesto anche una vera valorizzazione economica del lavoro dell’infermiere: nonostante le promesse e le assicurazioni, gli infermieri non hanno mai ricevuto l’indennità di esclusività prevista per legge. La mozione vuole inoltre andare anche oltre, sollecitando il Governo affinché si valuti il superamento del vincolo di esclusività al servizio sanitario pubblico per permettere una gestione più flessibile del personale che, così, potrebbe essere condiviso tra i diversi setting assistenziali. Altro aspetto affrontato nella discussione di oggi è la necessità di favorire l’accreditamento delle strutture residenziali quali sedi di tirocinio dei corsi di laurea, in modo tale da specializzare la formazione anche per questo settore». «La Regione del Veneto, da parte sua, sta facendo quanto in suo potere: ha previsto con specifico provvedimento che le Ulss venete possano continuare ad assegnare temporaneamente il proprio personale infermieristico a supporto dei centri di servizi per anziani non autosufficienti accreditati, per fornire sostegno dell'assistenza nelle strutture extraospedaliere per anziani, e ha pensato a una formazione dedicata in modo particolare alle strutture residenziali per anziani. Un mondo, questo – conclude la presidente della Quinta commissione -, che ha estremo bisogno di personale ad hoc, in grado di trattare i nostri anziani con competenza e umanità».
4 Aprile 2022
Rigo (Lega-LV): «Settore del legno e del mobile: presentato a Verona il nuovo corso dell’Its Academy per la formazione di nuovi manager. Straordinaria opportunità per giovani e imprese»
Venezia, 4 aprile 2022 – «Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi, e oggi è diventato realtà: con l’attivazione a Verona del corso dell’Its Academy per la formazione di nuovi manager e specialisti della lavorazione del legno, dotiamo questo settore così importante per l’economia veneta di un nuovo strumento per crescere ulteriormente e per confermare nel mondo la sua fama di eccellenza». A dirlo è Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, a margine della conferenza stampa di presentazione del corso Its “Design Manager legno-arredo” a Verona, cui è intervenuto insieme alla vicepresidente della Regione del Veneto, Elisa De Berti, e all’assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità Elena Donazzan. «E’ passato più di un anno da quando, insieme all’associazione Lignum Verona, ente riconosciuto dalla Regione che rappresenta il distretto del Mobile veronese con oltre 60 aziende rappresentate, abbiamo posto le basi di questo corso di formazione per il legno-arredo. Frutto di questo lavoro è, appunto, il corso di istruzione tecnica superiore per tecnici e manager del legno e dell’arredo, frutto della collaborazione tra la Fondazione ITS RED (area tecnologica dell’efficienza energetica - risparmio energetico e nuove tecnologie) e distretto del mobile Lignum. Oggi affidiamo alle aziende del territorio una grande opportunità di trovare addetti altamente specializzati, e ai giovani di ottenere competenze uniche e raggiungere così nuove opportunità lavorative in un settore, quale quello dell’artigianato Made in Italy, così ricercato all’estero».
4 Aprile 2022
Villanova (Lega – LV): “Il Circuito degli Assi torna a Valdobbiadene, risultato importante per il territorio grazie al lavoro di squadra”
Venezia, 4 aprile 2022 - “Il fior fiore del Giro d’Italia pedalerà sulle Colline del Prosecco. Una notizia strepitosa, un ritorno atteso da tempo e che testimonia l’eccellente lavoro di squadra tra la Regione Veneto e l’Associazione Unesco”. Sono le parole di un soddisfatto Alberto Villanova, Presidente dell’intergruppo Lega- Liga, nel commentare la notizia del Circuito degli Assi che torna, a distanza di anni, sul territorio trevigiano. “L’iniziativa non è una novità ma una tradizione che si rinnova: a Giro d’Italia concluso, i migliori ciclisti si cimentano in una sorta di “passerella” in notturna per l’entusiasmo dei tifosi. Valdobbiadene è stata per tre volte tappa del Giro d’Italia: lo scenario naturale e suggestivo delle nostre colline, unito alla consolidata passione per il pedale, ha reso quasi naturale la scelta di portarvi gli assi del Giro”. “Il tutto è stato reso possibile – spiega il presidente - grazie ad un lavoro di squadra tra la Regione e le associazioni del territorio che, nell’ottica di sostenere il turismo, hanno riportato questa gara a Valdobbiadene, nel cuore delle nostre Colline. Un traguardo importante e niente affatto scontato, che celebra e unisce sport e natura, dimostrando, ancora una volta, l’interesse nel valorizzare e promuovere le bellezze dei nostri territori, la volontà e la forza nel saper fare sinergia. Nello sport sapere fare squadra è alla base di una buona partita ed è la chiave per la vittoria, anche in partite come questa l’unione dei singoli intenti per un obiettivo comune ha portato il risultato:  lo sviluppo locale passa e passerà sempre più da una programmazione territoriale condivisa”- conclude Villanova.
1 Aprile 2022
Cavinato (Lega-LV): «Chiusura dei Punti Blu nella rete autostradale: presentata una mozione per continuare a garantire un servizio efficiente ai cittadini»
Venezia, 1 aprile 2022 - «In tutta Italia, e il Veneto non fa eccezione, si sta rilevando una tendenza di degli enti gestori delle reti autostradali alla chiusura dei Punto Blu e più in generale dei Centri di assistenza autostradale, accelerata talvolta dall’epidemia da Covid-19 e dall’adozione delle misure restrittive di contenimento del contagio, nel tentativo di ovviare alle ricadute negative sul traffico autostradale in tempo di pandemia. Ciò comporta un rischio, per gli utenti delle autostrade, di ricevere un’assistenza minore o addirittura insufficiente. Per questo ho presentato una mozione per chiedere alla Giunta di attivarsi con il Governo e la società “Autostrade per l’Italia S.p.A.” affinché siano affrontate le criticità rilevate nella Regione del Veneto, garantendo una maggiore efficienza dei servizi telematici finora erogati dai Punto Blu, nonché a promuovere forme di cooperazione tra il Gruppo Telepass e gli istituti finanziari convenzionati, per assicurare ai cittadini maggiori informazioni e servizi, conseguenti alla chiusura dei Punto Blu». Elisa Cavinato, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, presenta così la mozione da lei depositata in Consiglio regionale del Veneto questa mattina. «Ricordiamo che i Punto Blu, distribuiti lungo tutta la rete autostradale nazionale, sono dei punti vendita e assistenza per il cittadino. Rappresentano un’importante interfaccia per chiunque usufruisca del servizio autostradale, supportando l’automobilista in caso di problemi o di particolari necessità, come per esempio la stipula di un contratto telepass o l’inoltro di reclami e segnalazioni. Attualmente i Centri di assistenza per l’utente che usufruisce della rete autostradale dislocati nel territorio della Regione del Veneto ammontano a sette, sei dei quali siti nella rete autostradale delle società “Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova S.p.A”, “C.A.V. S.p.A. Concessioni Autostradali Venete”, “Autovie Venete S.p.A.”, ed “Autostrada del Brennero S.p.A.”. Per quanto riguarda la rete autostradale della società “Autostrade per l'Italia S.p.A.”, ad oggi risulta attivo nella Regione del Veneto il solo Punto Blu di Treviso Nord, in virtù della recente chiusura del Punto Blu di San Pelagio Ovest (Padova). La chiusura dei Punto Blu in tutta Italia è stata denunciata anche dalle conseguenti proteste delle associazioni sindacali locali, che ne hanno invece additato la causa a meri scopi speculativi, oltre agli inevitabili problemi riconducibili agli esuberi ed al ricollocamento del personale. Non si possono privare i cittadini di un servizio così utile, né si può mettere a rischio il futuro lavorativo delle persone che lavorano a questi presidi».