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PROGRAMMA POLITICO
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16 Febbraio 2022
Sicurezza, Michieletto e Vianello: la concorrenza sleale nuoce agli artigiani veneti, bene le operazioni delle forze dell’ordine
Venezia, 16 febbraio 2022 - “La difesa della qualità e della eccellenza del nostro artigianato passa anche da azioni come quelle di questi giorni ad opera delle forze dell’ordine: il lavoro nero e i laboratori irregolari creano un danno a tutti gli imprenditori onesti. Che in Veneto, per inciso, sono la stragrande maggioranza. Ma quando c’è chi, come nel caso di questi impresari cinesi, vuole eludere le regole di sicurezza, il pugno deve essere durissimo”. Plaudono i due consiglieri regionali dell'Intergruppo Lega-Liga Veneta, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello,  alla notizia dell’operazione delle forze di polizia contro il lavoro irregolare in provincia di Venezia e che ha portato alla individuazione di 38 irregolari. “I Veneti che hanno una impresa, una azienda o una “bottega”, si alzano ogni mattina all’alba per combattere. Non bastasse la crisi e la pressione fiscale, in questi mesi ci si è messo pure il caro energia. Per questo motivo, chi bara alle regole, deve essere punito. Anche perché i Veneti di tasse ne pagano già tante, e certo non si può pensare di far pesare l’ammanco del gettito fiscale generato da chi le regole non le rispetta, sempre ai soliti. Per questo plaudiamo all’operazione di questi giorni nella nostra Provincia: il lavoro sommerso nuoce alla qualità del nostro artigianato, è pericoloso per la sicurezza e crea un danno economico” - chiudono i due consiglieri
16 Febbraio 2022
Concessioni balneari, Dolfin (Lega-LV): «Dal Consiglio dei ministri un primo passo per sbloccare uno stallo durato da troppo tempo. Ora al lavoro per tutelare le imprese storiche e gli operatori del settore»
Venezia, 16 febbraio 2022 – «Sulla questione balneari potremmo dire che, se non altro, quello di ieri è un inizio. Perché, finalmente, dopo attese e tentennamenti, il Consiglio dei ministri ha messo in discussione questo tema. Nel provvedimento licenziato ieri troviamo sicuramente dei correttivi che non erano del tutto scontati e fanno di fatto tirare un sospiro di sollievo agli stessi titolari delle concessioni, visto che hanno corso il rischio di essere fin da subito trattati da abusivi. La proroga, ricordiamo, scadrà il 31 dicembre 2023. Fino a quel momento potranno lavorare. Dopo ci saranno sei mesi di tempo in cui si andrà avanti a suon di decreti legislativi, in attesa che il Parlamento legiferi definitivamente. Ieri, dunque, è stata messa in sospeso la paura di tante famiglie di non vedere tutelato il proprio lavoro, di non poter rifarsi economicamente degli investimenti fatti, di vedere il frutto delle proprie fatiche in mano, improvvisamente, ad affaristi stranieri. Un primo passo, ricordiamo, ma non l’ultimo». Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, interviene con queste parole sulla questione delle concessioni balneari discusse ieri in Consiglio dei ministri. «È prevalso il buon senso, ma soprattutto l’interesse di salvaguardare gli operatori e l’intero indotto economico. Applicare fin da subito le direttive europee avrebbe fatto correre il rischio di perdere credibilità, oltre che importanti risorse economiche. La Direttiva Bolkenstein ormai è legge, e come tale va applicata anche in Italia. Sta ora al Governo proteggere chi già contribuisce, da anni, alla tutela del nostro litorale e delle attività storiche, ma soprattutto avviare le gare con precisi parametri di sostenibilità e qualità del servizio offerti. Si tratta naturalmente di una strada lunga: la politica, al fianco delle associazioni di categoria, dovrà far sentire la propria voce per migliorare il testo definitivo. Si tratterà di chiarire quali garanzie saranno offerte a chi ha operato e investito nelle attività balneari fino ad ora. Il punto di partenza non potrà non essere la tutela dell’intera filiera economica. La Regione del Veneto è in condizioni meno svantaggiate rispetto ad altri territori italiani, grazie a una lungimirante legge regionale, la 33 del 2015, che ha permesso di concedere, attraverso i Comuni, le concessioni balneari. Gli operatori del Veneto non hanno paura delle nuove gare: da sempre investono in qualità e servizi. Sarà doveroso, però, concedere indennizzi e riconoscimenti delle imprese a chi dovesse perdere le nuove concessioni. Il Turismo resta la prima fonte di ricchezza del Veneto, e la Regione è e sarà sempre al fianco dei propri operatori».
15 Febbraio 2022
Sandonà (Lega-LV): «Politica di Coesione 2021-2027, il voto in Consiglio pone un ulteriore passo in avanti nell’investimento di oltre 2 miliardi per un Veneto più sostenibile»
Venezia, 15 febbraio 2022 – «Oltre 2 miliardi di euro a disposizione del Veneto per la politica di coesione economica, sociale e territoriale. A tanto ammontano le risorse complessive che verranno investite nell’ambito del PR FESR e FSE+ e a cui il Consiglio regionale del Veneto ha dato il via libera oggi. Nel dettaglio, parliamo di 2.062.577.018 euro che saranno equamente divise tra PR FESR, il Fondo europeo di sviluppo regionale per lo sviluppo regionale e urbano, e il FSE+, il Fondo sociale europeo per sostenere l’aumento della competitività. Con il voto di oggi la palla torna in mano alla Giunta regionale che presenterà in sede di Commissione Europea quelle che sono le linee programmatiche della Regione e le sfide per il futuro che ci predisponiamo ad affrontare. Un voto, quindi, decisivo ed estremamente soddisfacente che fissa le priorità del Veneto di oggi e gli obiettivi per i prossimi sette anni». Luciano Sandonà (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Prima commissione consiliare, commenta così l’approvazione della Pda Programmazione 2021-2027. «Spicca subito il consistente aumento delle risorse complessive messe a disposizione per le Politiche di coesione rispetto alla scorsa programmazione. Se nel periodo 2014-2020, tra finanziamento europeo nazionale e regionale i fondi ammontavano a 1.364.342.538 euro, oggi questa cifra è consistentemente cresciuta. È aumentata la quota europea, passata dai 682 milioni del periodo 2014-2020 agli 825 milioni del periodo 2021-2027. Cresce anche la quota della Regione: nella scorsa programmazione il Veneto metteva a disposizione 205 milioni (il 15% del totale), mentre oggi questa cifra sale a 371 milioni (il 18%). Fondi che saranno quindi a disposizione per iniziative all’insegna dell’inclusione sociale, della valorizzazione culturale e turistica, dell’implementazione dell’occupazione, con un occhio di riguardo ai nostri giovani, e della rigenerazione urbana. Un settore, quest’ultimo, che abbraccia diversi ambiti, dal trasporto pubblico alla digitalizzazione. Il tutto in base al principio fondamentale del Do Not Significant Harm: ciò vorrà dire che FESR e FSE+ sosterranno attività che non arrecheranno danni significativi all’ambiente». Il percorso in Consiglio regionale, sottolinea ancora il presidente della Prima commissione, è iniziato mesi fa. «Già ad ottobre era stata presentata una versione preliminare del documento: tutte le Commissioni consiliari hanno dato il loro significativo apporto, e oggi riconsegniamo nelle mani della Giunta un documento molto ricco. Una volta che la Commissione europea avrà dato il suo via libero alla strutturazione della ripartizione dei fondi, si potrà partire con i bandi veri e propri che, materialmente, porteranno queste cifre in Veneto e che permetteranno alla nostra regione una ulteriore spinta verso il progresso e la sostenibilità sociale, ambientale ed economica».
15 Febbraio 2022
Politica regionale di coesione 2021-2027 – Favero (Lega-LV): «Con un ordine del giorno chiesto di prevedere un maggiore coinvolgimento del Consiglio regionale nel controllo e nel reindirizzamento nella progressiva attuazione di PR FESR e PR FSE+»
Venezia, 15 febbraio 2022 – «Permettere al Consiglio regionale di svolgere fino in fondo il suo ruolo di controllo e di reindirizzamento nella politica di coesione 2021-2027: è questo l’obiettivo di un ordine del giorno alla Proposta di deliberazione amministrativa del PR FESR E PR FSE+ approvato oggi dall’aula consiliare. In questo modo il Consiglio potrà essere pienamente coinvolto in quello che sarà il più grande investimento di risorse su cui si giocherà il futuro della nostra Regione e dell’intera comunità veneta nella fase post pandemica». Con queste parole Marzio Favero, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta l’odg nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale del Veneto. «Si deve considerare che la programmazione ha due caratteristiche: ha un approccio essenziale e flessibile perché, avendo un raggio di azione articolato nell’arco di sette anni, deve sapersi adeguare alle accelerazioni e alle trasformazioni della nostra società. E ha un approccio organico, perché nasce sulla base di una forte partecipazione territoriale, con audizioni delle associazioni di categoria e delle parti sociali andate avanti per ben due anni. La legge prevede che il Consiglio regionale svolga la funzione di sorveglianza, indirizzo e programmazione, anche tramite le sue Commissioni. L’ordine del giorno presentato dal presidente della Prima commissione Luciano Sandonà e dai consiglieri Alberto Villanova e Giuseppe Pan prevede quindi sostanzialmente alcune novità. Innanzitutto chiediamo alla Giunta regionale di informare regolarmente, con cadenza semestrale, il Consiglio sullo stato di avanzamento del percorso attuativo della programmazione comunitaria per consentire una migliore collaborazione tra Consiglio e Giunta. Inoltre impegniamo la Giunta regionale a prevedere la partecipazione di tre consiglieri, uno in rappresentanza della minoranza e due della maggioranza, alle sedute del Comitato di sorveglianza. Un coinvolgimento maggiore, quindi, rispetto al passato, quando a sedere nel Comitato era un unico consigliere. Infine si prevede l’individuazione di una struttura del Consiglio regionale, un gruppo di lavoro tecnico a supporto del politico, che svolga funzioni di raccordo con le strutture competenti della Giunta regionale. È essenziale assicurare un coinvolgimento del Consiglio nella progressiva attuazione del PR FESR E PR FSE+, un coinvolgimento che sia ispirato al principio democratico del leale confronto tra maggioranza e minoranza. Gli oltre 2 miliardi di euro che verranno investiti in politiche sociali, culturali, lavorative, di rigenerazione urbana, e che saranno poi integrate dai fondi messi a disposizione dal PNRR, rappresentano la vera partita della nostra amministrazione regionale, la sfida più grande per il futuro nostro e della nostra terra».
11 Febbraio 2022
Villanova (Lega-LV): «Il caso Prosecco-Prosek approda in Parlamento europeo. Il made in Italy non si copia, l’Europa faccia il suo dovere e protegga i prodotti tipici»
Venezia, 11 febbraio 2022 – «L’Europa discuterà la prossima settimana, nel corso di una seduta plenaria del Parlamento, la messa in pericolo del buon nome del Prosecco. Mi auguro che la Commissione Europea, che sarà chiamata a intervenire, comprenda che, se si autorizzasse la brutta copia di un prodotto di eccellenza come il Prosecco autorizzando il riconoscimento del croato Prosek, si creerebbe un pericoloso precedente e si creerebbero danni incalcolabili a tutto il made in italy». Alberto Villanova commenta così la notizia della presenza, tra gli ordini del giorno della seduta plenaria del Parlamento europeo della prossima settimana, anche della vicenda del Prosecco e della richiesta della Croazia per il riconoscimento del Prosek. «Non bastasse il drammatico rincaro energetico, i nostri produttori vitivinicoli devono affrontare anche questo ulteriore pericolo. Ma se la stessa Europa si dichiara a difesa e tutela dei prodotti tipici e delle specificità, davvero qualcuno a Bruxelles vuole autorizzare la copia di uno dei vini più apprezzati al mondo? Il fatto che la prossima settimana la questione sia tra i punti in discussione del Parlamento, è certamente una ottima notizia. Ma non basta: mi auguro che tutti i rappresentanti politici italiani, a prescindere dal loro schieramento, si impegnino per difendere il Prosecco. Perché dopo il nostro Prosecco, potrebbe toccare al Prosciutto di Parma, alla bufala campana o al Chianti toscano: non possiamo permettere – conclude Villanova - che migliaia di imprese e secoli di orgogliosa tradizione vengano spazzati via da qualche burocrate europeo».
11 Febbraio 2022
Pesca, Dolfin (Lega – LV): “Al fianco dei pescatori nella protesta: saremo cassa di risonanza nelle istituzioni, #salviamolapesca”
Venezia, 11 febbraio 2022 – “Caro energia, caro gasolio, fermo pesca e restrizioni, una “tempesta perfetta”: siamo al fianco dei pescatori nella protesta, da mesi abbiamo sollevato le varie questioni al governo lanciando l’allarme sulle difficoltà del settore”. Così il consigliere regionale veneziano Marco Dolfin, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, e Capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto interviene a margine della manifestazione che si è tenuta oggi al mercato Ittico di Chioggia con la partecipazione di alcuni rappresentanti delle istituzioni. Con Dolfin anche il sindaco di Chioggia Mauro Armelao che hanno manifestato solidarietà e vicinanza da parte della Regione del Veneto e del Comune. “Gli operatori del settore hanno fatto suonare le sirene dei loro pescherecci – spiega Dolfin - un grido d’aiuto per richiamare l’attenzione sugli ostacoli che rendono impossibile ormai lavorare. Da mesi abbiamo sollevato il problema che deve trovare risposta a livello europeo e governativo, da mesi partecipo a tavoli e incontri, intervengo a convegni e sui quotidiani, per accendere i riflettori sulla crisi che sta mettendo in ginocchio il settore: da una parte il caro energia e il caro gasolio, dall’altro le restrizioni europee, le difficoltà burocratiche, i costi elevati, il Covid, ma anche la concorrenza sleale e il Mose. Queste le difficoltà e gli ostacoli che il settore pesca nel veneziano deve affrontare e se non si prende di petto la situazione per un’inversione di tendenza, si rischia il collasso del sistema nazionale”. “La recente estensione della Cisoa (Cassa integrazione straordinaria operai agricoli) al settore pesca non basta a garantire ai pescatori un reddito per un possibile periodo di fermo – aggiunge il Capo dipartimento - in attesa di una calmierazione dei prezzi. Le imprese del settore, vittime di un’incredibile congiunzione avversa, avanti di questo passo non resisteranno a lungo. L' aumento del caro gasolio al 60% significa che i pescherecci non salperanno più dalle banchine, creando contraccolpi su tutta la filiera e l'economia delle comunità costiere. La Lega è al fianco dei pescatori in questa battaglia, assieme all'Amministrazione Comunale di Chioggia. Ci faremo parte attiva ai tavoli regionali e nazionali, una cassa di risonanza per le Istituzioni Governative a tutti i livelli. Dobbiamo salvare la pesca #Salviamolapesca”.
11 Febbraio 2022
Favero, Zecchinato, Centenaro (Lega – LV): “Una mozione per scongiurare il blocco degli interventi di edilizia scolastica con l’aumento dei costi delle materie prime”
Venezia, 11 febbraio 2022 – “Edilizia scolastica: adeguare i finanziamenti all’aumento dei costi delle materie prime e prorogare i termini di chiusura lavori”. Si intitola così la mozione presentata dal consigliere regionale Marzio Favero, primo firmatario, con i colleghi Marco Zecchinato e Giulio Centenaro (Intergruppo Lega – Liga Veneta). Tre consiglieri regionali di tre province diverse (Favero di Treviso, Zecchinato di Vicenza e Centenaro di Padova) hanno raccolto le istanze dai territori per sollevare il problema in Consiglio regionale. “Le difficoltà ci sono state segnalate dagli amministratori locali – spiegano i tre consiglieri – ed è urgente intervenire per far fronte al problema: molti sono i comuni in Veneto che hanno già avviato i lavori su progetti di opere pubbliche sostenuti da contributi nazionali o regionali, riguardanti sia il settore scolastico sia le opere pubbliche in generale, ma l’attuale difficoltà di reperimento e consegna dei materiali comporta degli inevitabili ritardi nell’esecuzione dei lavori e, di conseguenza, nella chiusura e rendicontazione degli stessi. Ritardi che non sono attribuibili ai beneficiari dei contributi, ma sono loro a rischiare di non poter rendicontare nei termini stabiliti e pertanto di vedersi revocare il contributo concesso”. “Una situazione destinata ad implodere – proseguono Favero, Zecchinato e Centenaro – e per questo, con la mozione, impegniamo la giunta regionale ad attivarsi con i Ministeri competenti sull’iter dei progetti ammessi ai finanziamenti, per valutare l’impatto dell’aumento dei costi delle materie prime sugli interventi. Inoltre, interrogare gli stessi Ministeri competenti sulla possibilità di integrare i finanziamenti originari, così da permettere di fronteggiare l’aumento dei costi e consentire la concreta e completa attuazione dei progetti approvati, anche avvalendosi delle risorse previste dal PNRR. Infine – concludono i consiglieri - ad autorizzare una proroga ragionata ai termini dei bandi e della chiusura dei lavori previsti, prevedendo ance un'automatica proroga dei termini di rendicontazione sulla base di una motivata richiesta dei Comuni al fine di salvaguardare il contributo concesso”.
11 Febbraio 2022
Dolfin (Lega – LV): “Sopralluogo nella Basilica di San Marco per vedere la situazione dei lavori: una boccata d’ossigeno lo stanziamento del Governo”
Venezia, 11 febbraio 2022 – “Ieri sono stato in visita e sopralluogo alla Basilica di San Marco accompagnato dal Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin: i lavori per la realizzazione dell’opera di protezione stanno riprendendo dove possibile, ma molto è ancora da fare. I 3,3 milioni da parte del Ministero della Cultura sono certamente una boccata d’ossigeno che va nella direzione auspicata: con questo importante contributo si potrà restaurare l’edificio simbolo di Venezia in tutto il mondo”. Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega- Liga veneta, Marco Dofin, commenta il sopralluogo nella Basilica di San Marco svolto ieri, 10 febbraio, accompagnato da Carlo Alberto Tesserin, Primo Procuratore di San Marco. “Ho potuto vedere da vicino la situazione dei lavori, guidato da Tesserin che mi ha illustrato a che punto sono giunti gli interventi. Per quanto riguarda i lavori per la realizzazione dell’opera di protezione a difesa dell’acqua alta – spiega Dolfin - sono in corso delle verifiche approfondite: Università e Soprintendenza sono al lavoro e la speranza è di ripartire quanto prima”. La settimana scorsa il consigliere regionale aveva depositato una mozione proprio per chiedere lo sblocco dei cantieri e  “Smuovere una situazione di stallo che mette a rischio la Basilica di San Marco”, chiedendo alla giunta regionale di fasi portavoce al governo per consentire la ripresa dei lavori con urgenza e realizzare l’opera a protezione dell’edificio. “Sto seguendo personalmente la vicenda che attenzioniamo a livello regionale – spiega Dolfin – riteniamo necessario intervenire con urgenza per proteggere l'area dagli allagamenti più frequenti, per restaurare la pavimentazione, risanare il sottosuolo. Venezia ha bisogno di rispetto per la sua specificità che è anche fragilità, e tutti i ritardi si rivelano dannosi nei confronti della Basilica di San Marco, emblema di Venezia nel mondo.  Il progetto della Provveditoria di San Marco, lo ricordiamo, ha passato il vaglio della Soprintendenza ai Beni culturali e del Provveditorato alle opere pubbliche: può piacere o meno, ma è una soluzione concreta che permetterà di scongiurare, grazie anche al Mose, che l’acqua entri nell’area tra la facciata e le navate, dove sono presenti i mosaici”.
11 Febbraio 2022
Rigo (Lega – LV): “Maggiori sostegni per chi soffre di disturbi dello spettro autistico: informazione e formazione abbattono le barriere culturali”
Venezia, 11 febbraio 2022 – “Ulteriore sostegno alle persone con disturbi dello spettro autistico”. Si intitola così la mozione presentata oggi dal consigliere regionale Filippo Rigo, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. “E’ una mozione con tre obiettivi – spiega Rigo – impegna la giunta regionale alla formazione degli operatori pubblici, come ad esempio i vigili e le forze dell’ordine che hanno diretto contatto con questo tipo di utenza. In secondo luogo si prevede il supporto, anche tramite l’erogazione di contributi, ad enti locali, organizzazioni afferenti al terzo settore e istituzioni scolastiche, per avviare progetti finalizzati alla sensibilizzazione e formazione sulle tematiche legate ai disturbi dello spettro autistico. Infine – conclude il consigliere regionale veronese – la mozione impegna la giunta alla garanzia di un miglior raccordo e coordinamento tra tutte le aree operative del territorio regionale coinvolte negli interventi e servizi relativi all’autismo, per migliorare le prestazioni della rete dei servizi e assicurare la continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali nel corso della vita della persona affetta da disturbi dello spettro autistico”. “La mozione – aggiunge Rigo – nasce dall’ascolto e dalla raccolta d’istanze sul territorio che ho avuto modo di compiere grazie a vari incontri e contatti, con i referenti delle associazioni e istituzionali, come Coordinamento Autismi Verona, la consigliera comunale di Verona, Laura Bocchi, Vice presidente della Commissione comunale Politiche Sociali e sanitarie, per la collaborazione in tal senso. A Verona, è bene ricordarlo, vi sono due centri di eccellenza per la cura dell’autismo, unici nella nostra Regione, come il Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e il Centro Diagnosi Cura e Ricerca per l’Autismo dell’Azienda Ulss 9. Oggi però miriamo a un passo in più – prosegue Rigo – in un’ottica di miglioramento delle rispettive potenzialità, cioè un unico coordinamento tra i due centri per l’ottimizzazione del trattamento dei pazienti e dell’impiego delle risorse disponibili”. “Sono convinto – prosegue il consigliere regionale - sia necessario sostenere, con azioni mirate alla valorizzazione e inclusione delle persone con disturbi dello spettro autistico, iniziative volte a sensibilizzare la comunità locale sul tema dell’autismo, e questo per far sì che ogni singolo cittadino possa farsi portatore e promotore di conoscenza su questi disturbi, al fine di ridurre e rimuovere limiti e barriere culturali ancora esistenti”.
11 Febbraio 2022
Boron (Lega – LV): “Via libera al progetto di realizzazione delle case di comunità”
Venezia, 11 febbraio 2022 – “Un impegno profuso affinché i nostri territori si sentano ascoltati, soprattutto su temi sociali che toccano da vicino tutti noi. Ieri con il parere positivo della Commissione Sanità alla Delibera che individua le Case di comunità e l’aggiornamento delle schede di dotazione degli Ospedali di Comunità in attuazione al PNNR, si dà avvio alla nuova rete assistenziale della sanità veneta che diverrà punto di riferimento territoriali del sistema socio sanitario”. Queste le parole del consigliere regionale Fabrizio Boron, Intergruppo Lega – Liga Veneta. “L’Ulss 6 Euganea – prosegue il consigliere - avrà 20 case di comunità dislocate in tutto il suo territorio: Noventa Padovana, Piove di Sacco, Pontelongo, Saonara, Padova, Limena, Selvazzano Dentro, Rubano, Abano Terme, Maserà di Padova, Camposampiero, Carmignano di Brenta, San Martino di Lupari,  Campo San Martino, Trebaseleghe, Vigonza, Este, Monselice, Conselve, Montagnana. Noto con piacere che nella lista dei progetti approvati vi è anche la Casa di Comunità di Pontelongo, dove sono stato di recente in visita, assieme al Sindaco  Roberto Franco e al Consigliere Comunale Donatello Magagnato. Tale visita ha avuto lo scopo di attenzionare e creare sinergia tra le istituzioni, in quanto si fa sempre più crescente il bisogno di servizi verso le persone con malattie croniche debilitanti, considerando anche il fatto che il processo di invecchiamento sta mutando velocemente nella nostra società”. “La realizzazione delle Case della Comunità – prosegue il consigliere - consentirebbe, in particolare ai malati fragili e cronici, di accedere a strutture dotate di team multidisciplinari con medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e assistenti sociali, per beneficiare di vari servizi sanitari, senza aggravare ulteriormente sugli ospedali e riducendo il numero di ricoveri inappropriati e sul sistema famiglia, creando un sistema di sinergie assistenziali affinché il paziente si possa sentire accolto in un ambiente protetto e familiare”. “La decisione di situare una casa di Comunità nel Comune di Pontelongo, assieme a quella nel Comune di Pove di Sacco – conclude Boron -  fornirà una presenza capillare e territoriale del sistema socio sanitario Veneto che diventerà punto di riferimento per tutti i cittadini della Saccisica”.