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27 Febbraio 2023
Politica, Michieletto e Vianello (Lega – LV): “Vallotto nuovo segretario provinciale di Venezia della Lega: interprete della democrazia e dell’orgoglio veneziano, avanti con le battaglie della Liga”.
Venezia, 27 febbraio 2023 - “Estendiamo le nostre congratulazioni e un buon lavoro al nuovo segretario provinciale della Lega – Liga Veneta di Venezia, Sergio Vallotto. Dopo anni di logorante commissariamento, una giornata di democrazia era fondamentale. La partecipazione dei militanti è la dimostrazione che nella Lega c’è voglia di partire sempre dal basso. Vince il territorio: qualcuno sta cercando di prendersi la paternità del risultato, ma ieri ha vinto il Leone e la voglia di sentirsi prima di tutto Veneti”. Queste le dichiarazioni dei consiglieri regionali veneziani Gabriele Michieletto e Roberta Vianello dopo l’esito del congresso provinciale di Venezia. “Sergio Vallotto ha saputo cogliere e raccogliere le anime di tutti i principali rappresentanti della Provincia di Venezia finalmente unita. Per questi motivi la sua vittoria nasce e riporta tutti su Venezia e sulla Regione del Veneto – continuano i due consiglieri regionali di Lega – LV -. Il modello del buongoverno di Luca Zaia, ovvero quello di dialogare con tutti per trovare una convergenza, si dimostra ancora una volta vincente. Non è la vittoria di qualcuno per qualcun altro, di una posizione o di una linea: è una vittoria della base, della Liga, dell’autenticità del nostro essere Veneziani e Veneti. Sergio saprà senza dubbio sostenere le nostre battaglie del territorio e prima di tutto quella dell’Autonomia, ovvero la madre di tutti le battaglie della Liga Veneta” concludono i due consiglieri veneziani in Regione, di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello.
25 Febbraio 2023
La Marca: uno sguardo attraverso i numeri “Treviso locomotiva del Veneto”

Vittorio Veneto, 24 febbraio 2023 – Si è tenuto ieri sera sera, al Museo della Battaglia, a Vittorio Veneto (Treviso), l’evento promosso dal consigliere regionale Roberto Bet (Intergruppo Lega – Liga Veneta), dal titolo “La Marca: uno sguardo attraverso i numeri”, organizzato dall’Intergruppo Lega – Liga Veneta del Consiglio regionale del Veneto.

Sono intervenuti, oltre al consigliere regionale, il Direttore Direzione Sistema dei controlli e SISTAR (Sistema Statistico Regionale Veneto), Michele Pelloso, il Direttore U.O. del Sistema statistico regionale SISTAR, Francesco Alberti.

«Focalizzandoci sui dati, abbiamo potuto analizzare argomenti ad hoc per il territorio trevigiano – commenta Bet – dalla demografia al commercio, dal turismo all’occupazione fino alle dinamiche imprenditoriali. Abbiamo un quadro articolato e complesso del contesto socio-economico. Oggi siamo tutti tenuti a prendere decisioni: come e cosa fare, quando e perché. Si può scegliere in modo casuale e arbitrario, ma quando le decisioni che assumiamo hanno riflessi sulla popolazione e le risorse, diventa necessario compiere scelte informate. La statistica, come abbiamo visto stasera, è uno degli strumenti che ci offre dati attendibili e sistematizzati, indispensabile per capire, valutare, prevedere e decidere. Quotidianamente siamo sommersi da un volume di dati impressionante, fenomeno che i tecnici definiscono overload informativo, ma i dati devono essere elaborati e interpretati. Solo attraverso i numeri è quindi possibile svolgere delle approfondite analisi e le relative considerazioni sul contesto congiunturale socio-economico della Marca Trevigiana. E’ così possibile scoprire il Veneto attraverso l’andamento dei suoi settori trainanti, l’industria e il turismo, la crescita e l’export, ma anche poter avere una visione puntuale e concreta su aspetti meno conosciuti».

ALCUNI DATI

Tra i dati più interessanti, la variazione percentuale della popolazione residente in Veneto che negli ultimi 10 anni è complessivamente diminuita, ad eccezione della Provincia di Treviso. Dal 2011 al 2021 il Veneto registra -0,2%, a fronte di un -0,7% di media nazionale, ma nella provincia di Treviso si assiste ad un leggero incremento (+0,1%).

Ulteriore dato della provincia di Treviso che balza subito all’occhio sono i 125.886 addetti che lavorano in attività manifatturiere, settore trainante nell’occupazione che riveste il 36,7% della quota totale.

Riguardo all’Export Veneto, nel 2021 si è raggiunto un nuovo record, con una crescita costante a livello regionale e trevigiano. I primi settori sono quello della Meccanica, Moda, Arredamento e Apparecchi elettrici e i paesi che importano di più dalla provincia di Treviso sono: Germania, Francia, Usa e Regno Unito.

Altro dato interessante è la ripresa del turismo, in costante crescita dopo l’emergenza sanitaria, sia per il 2021 che per il 2022. I turisti che hanno visitato i 12 comuni delle “Colline del Prosecco” sono arrivati, nel 2021, per il 61,7% dall’Italia, per l’11% dall’Austria e per il 9,4% dalla Germania. Ripresa che, come spiegano i dati, non riguarda solo il settore turistico, ma il livello occupazionale in generale, basti pensare che negli ultimi anni nella provincia di Treviso il tasso di occupazione è salito al 68,2%, così come le assunzioni (la percentuale di variazione 2021/2022 vede una crescita dell’8,7%).

Altri temi affrontati nel corso dell’evento sono stati quelli dell’energia e della transizione digitale: i consumi di energia in Veneto, gli obiettivi sulle rinnovabili, la povertà energetica, le sfide per la pubblica amministrazione.

Quale è la situazione generale dell'economia, e del Veneto in particolare?

«Siamo in una fase congiunturale ancora di incertezza – spiega Michele Pelloso, direttore della Direzione Sistema dei Controlli e SISTAR - da un lato, il 2022 ha goduto della riduzione delle restrizioni pandemiche e il conseguente aumento della produzione industriale e dei consumi, oltre che l’intensificarsi del mercato internazionale; anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha portato nuovi investimenti. Dall’altro lato, il 2022 è stato scosso prepotentemente dal conflitto tra Russia e Ucraina che ha portato, oltre che lutti e macerie, pesanti conseguenze economiche ancora in atto, accentuate dal rialzo dei prezzi delle materie prime, in primis quelle energetiche; prezzi che, negli ultimi giorni, hanno registrato una brusca quanto positiva contrazione. L’inflazione continua a giocare un ruolo di incertezza, anche se i segnali positivi che stanno arrivando dalla riduzione del prezzo del gas e da un clima di maggior fiducia fanno propendere, con cautela, ad un 2023 con risultati in miglioramento rispetto alle attese».

Come è la situazione nella provincia di Treviso?

«La provincia di Treviso – spiega Pelloso - raccoglie il 18,1% della popolazione veneta e rappresenta il 18,4% dell’intera ricchezza prodotta in Veneto; in valore assoluto, si tratta di oltre 27 miliardi di Euro. Particolarmente significativa è il ruolo della dorsale manifatturiera: nella provincia di Treviso l’industria pesa per il 33% del valore aggiunto regionale, 4 punti percentuali in più del dato regionale; siamo nel cuore del tessuto produttivo costituito dalla rete delle PMI, alcune delle quali vere e proprie eccellenze a livello internazionale.

Le esportazioni si confermano con valori superiori ai livelli pre-pandemici; i settori di punta sono le apparecchiature elettro-meccaniche, la moda, l’arredamento e, negli ultimi anni, i beni agroalimentari. La Germania rimane saldamente il primo mercato. Buone notizie anche dal turismo, in piena ripresa, a livelli quasi pre-pandemici per quanto riguarda gli italiani, mentre gli stranieri stanno tornando più lentamente.

Prospettive interessanti derivano dal sito Unesco “Le colline del Prosecco”, riconosciuto nel 2019, che rappresenterà un elemento di ulteriore valorizzazione del territorio della Marca».

«I dati ci dicono che la provincia di Treviso è la locomotiva del Veneto – commenta Roberto Bet – il 18,4% dell’intera ricchezza prodotta nella nostra regione proviene dalla Marca. I dati ci danno soddisfazione, parlano di ricrescita post-pandemia in molti settori. Il turismo è in piena ripresa, nei primi 10 mesi del 2022 c’è stato un aumento, rispetto al 2021, del 110,5% di arrivi da parte degli studenti stranieri sul territorio trevigiano. Numeri in salita, che riguardano anche il settore occupazionale, ma non basta “cavalcare” l’onda, bisogna anche stimolare la ricrescita. Oggi la nostra sfida più importante, per quanto riguarda settori trainanti come la manifattura, è di improntarla ai principi dell’innovazione digitale e tecnologica, oltre che al green, quindi maggior sostenibilità ed economia circolare.

E’ stata una lettura interessante quanto utile del territorio trevigiano, grazie all’analisi e alla comprensione di questi dati è possibile assumere decisioni importanti sulle migliori azioni da intraprendere, politicamente e strategicamente sul territorio. I dati sono fondamentali, ma devono essere elaborati dalla politica ed interpretati per programmare e operare le migliori scelte per il territorio».

24 Febbraio 2023
Trapianti, Michieletto e Vianello (Lega – LV): “La Banca degli Occhi di Mestre è una vera eccellenza per riacquistare l’uso della vista. Grazie di cuore alle famiglie dei donatori”..
Venezia, 24 febbraio 2023 -  “La sanità veneta rimane un’eccellenza anche nel settore dei trapianti. La notizia che undici neonati, residenti sia nel nostro Paese che all’estero, potranno vedere grazie al lavoro della Banca degli Occhi di Mestre, fa immenso piacere. Un grazie a tutta l’équipe che lavora alla Fondazione che ha sede a Mestre e si conferma una vera eccellenza internazionale che porta ancora più lustro alla nostra sanità regionale. Ma un grazie ancora più grande va alle famiglie dei donatori, che in un momento di lutto e di tragedia vissuto all’interno della propria famiglia, decidono in pochi istanti di donare una parte preziosa del corpo del proprio defunto per permettere ad altre persone di tornare a vedere. Un gesto anche questo di grande generosità e sensibilità. Così come alla Fondazione Banca degli Occhi di Mestre per il prezioso lavoro di sensibilizzazione e di comunicazione nel delicato settore della donazione degli organi”. E’ il commento dei consiglieri regionali di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello al lavoro reso noto dalla Fondazione Banca degli Occhi di Mestre con numeri importanti per quanto riguarda la donazione di cornee.
24 Febbraio 2023
Brescacin (Lega-LV): «Dimissioni dei sanitari, necessario rivedere la retribuzione nei contratti collettivi nazionali. La Regione continuerà a valorizzare i propri medici»
Venezia, 24 febbraio 2023 – «Il fenomeno delle grandi dimissioni in sanità, purtroppo, è un tema già ampiamente conosciuto. I numeri diffusi da Anaao Assomed oggi riguardo la perdita di specializzandi meritano tutto l’interesse dell’amministrazione regionale che già sta lavorando, all’interno delle sue competenze, per migliorare le condizioni lavorative dei medici e rendere più “attraente” la professione. La Regione già da anni ha facilitato l’accesso alle borse di studio, in un momento in cui era quello il vero grande problema, e poi ha permesso ai medici al quarto e quinto anno di specializzazione di lavorare negli ospedali. Il Covid ha cambiato tutto, aprendo ulteriormente l’accesso, ma ha anche portato maggiore stress ai professionisti del settore. Basandosi esclusivamente sui numeri, tra il 2018 e il 2022 complessivamente le nuove assunzioni risultano maggiori delle dimissioni, 17.540 nuove assunzioni contro 12.820 dimissioni. Questo però non ci fa distogliere l’attenzione dal problema. Come Regione continueremo a sollecitare il governo perché vengano attuate le richieste dei medici, e infatti a novembre i dirigenti della sanità si sono trovati per un convegno sul tema per comprenderne le motivazioni e dare il via a nuovi approcci per la gestione e la valorizzazione delle risorse umane». Sonia Brescacin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Quinta commissione Sanità, interviene con queste parole sul tema delle dimissioni dei medici specializzandi. «Purtroppo sulle grandi dimissioni pesano anche le esigenze personali che spingono molti medici provenienti da fuori Regione a voler riavvicinarsi alla propria terra di origine, ora che sono ripresi i processi di reclutamento dopo anni di blocco delle assunzioni nelle regioni del Sud Italia. È quindi essenziale puntare su una valorizzazione della professione, sia dal punto di vista del miglioramento delle condizioni lavorative che di quelle economiche – continua Brescacin -, a livello di contratto collettivo nazionale. È poi necessario eliminare il limite all’incremento dei fondi contrattuali. I tetti alla spesa del personale sono fermi al 2014. Questo fa sì che i medici, richiamati dai maggiori vantaggi economici del settore privato, lascino gli ospedali. E su questo fronte, l’amministrazione regionale si è già mossa, alzando a 100 euro la remunerazione per gli ospedalieri pubblici che si rendono disponibili a coprire turni oltre il loro orario di lavoro in pronto soccorso, al posto dei 40/60 euro di prima. Non si tratta, però, solamente di una questione economica. La Regione del Veneto sta puntando sul capitale umano già da anni, con l’ultimo piano socio-sanitario, valorizzando il ruolo dei medici specializzandi all’interno delle strutture ospedaliere, e questo nonostante le critiche arrivate dalle opposizioni che hanno parlato di “dottorini”, sminuendone le competenze. Le convenzioni con le Università strette dalla Regione daranno ancora più peso agli specializzandi. È però necessario rendere strutturale la possibilità di assumere specializzandi dal terzo anno, possibilità avviata con l’emergenza Covid e che, al momento, scadrà a fine 2023. Ascoltare le esigenze dei medici è un dovere di tutti coloro che si occupano di programmazione sanitaria, per poter mantenere il livello di eccellenza per cui le nostre strutture ospedaliere sono conosciute».  
24 Febbraio 2023
Siccità, Michieletto, Vianello, Boron (Lega – LV): “E’ bene ricordare a chi dice che la Regione Veneto si deve attivare in materia di carenza idrica, che l’iter del PDL 163 sugli interventi per mitigare gli effetti della siccità procede veloce nelle commissioni”.
Venezia, 24 febbraio 2023 - “A chi in questi giorni di carenza idrica in Veneto sostiene che la Regione si dovrebbe attivare per l’efficientamento e manutenzione costante delle reti idriche, per investimenti su sistemi di recupero e di conservazione delle acque meteoriche e realizzazione di impianti di depurazione delle acque per il ciclico riuso e il razionamento dell’utilizzo dell’acqua in ambiti non essenziali volevamo ricordare che in Consiglio Regionale del Veneto esiste già il PdL 163 relativo alla disciplina delle acque meteoriche e alla gestione e agli interventi per mitigare gli effetti di siccità e precipitazioni intense grazie alla creazione di invasi. Ve ne è anche un altro, il Pdl 161 relativo alla disciplina per la raccolta e l’utilizzo dell’acqua piovana. Ribadiamo che il Pdl numero 163, a firma di Gabriele Michieletto, Roberta Vianello e Fabrizio Boron, ha già avuto il parere favorevole in terza e seconda commissione”. E’ il commento dei tre consiglieri regionali di Lega – LV, Gabriele Michieletto, Roberta Vianello e Fabrizio Boron, firmatari del provvedimento per la creazione di invasi per il recupero e il riutilizzo delle acque meteoriche e del Pdl 161 per l’accumulo e il riuso dell'acqua per scopi civili non ovviamente potabili dell’acqua piovana, come l’irrigazione di orti e giardini, il lavaggio delle automobili, gli scarichi dei bagni. “La  Regione del Veneto ha da sempre dimostrato grande sensibilità anche in questa materia, tanto che con celerità sta portando avanti, nelle commissioni consiliari preposte il progetto di legge per il recupero delle acque meteoriche. Vista la carenza d’acqua di questo periodo e il rischio di periodi siccitosi sempre più frequenti è bene iniziare ad intervenire con una politica di recupero delle acque meteoriche. Le piogge che scendono sempre più sotto forma di bombe d’acqua e non più con frequenza cadenzata stagionale vanno arginate e conservate ottenendo la messa in sicurezza del territorio e la conservazione di un bene sempre più prezioso. Pertanto rassicuriamo chi in Consiglio regionale del Veneto non lo avesse ancora capito, che il Pdl 163 sta compiendo il proprio corso in modo celere per non far trovata impreparata la Regione in questo senso”
24 Febbraio 2023
Zecchinato (Lega-LV): «Bene la risoluzione UE sulla Cycling Strategy: il Veneto già da anni va in questa direzione e punta su una mobilità dolce e sostenibile»
Venezia, 24 febbraio 2023 – «L’approvazione della risoluzione europea sulla Cycling Strategy che chiede alla Commissione di sviluppare una strategia che porti, entro il 2030, al raddoppio del numero di chilometri percorsi in bici, è un’ottima notizia. La Regione del Veneto, grazie anche all’impulso della vicepresidente e assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti, punta già da anni sugli investimenti nelle infrastrutture ciclabili e sullo sviluppo di un turismo lento e sostenibile che vede nelle biciclette il proprio mezzo di elezione. La risoluzione europea mira anche a sviluppare politiche industriali che mettano al centro il settore della bicicletta, e questo potrà sicuramente dare un rinnovato slancio a una strada già intrapresa dalla nostra amministrazione regionale». A dirlo è Marco Zecchinato, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta. «Il Veneto non si farà cogliere impreparato in questa sfida lanciata dall’UE – commenta Zecchinato -: già nel 2019 ha approvato una legge regionale per la promozione del cicloturismo e l’istituzione del logo "Venice bike lands". Solo pochi mesi fa la Regione ha approvato un accordo di programma con Veneto Strade per la realizzazione dei secondi lotti funzionali delle 5 ciclovie nazionali che attraversano il territorio regionale, la Ciclovia Vento, la Ciclovia del Sole, la Ciclovia del Garda, la Ciclovia Adriatica e la Ciclovia Trieste Venezia. Sono in corso di realizzazione inoltre i lotti funzionali di completamento della ciclabile Treviso-Ostiglia, con tre cantieri aperti contemporaneamente tra le province di Verona e Vicenza. Promuovere la mobilità sostenibile e il turismo “dolce” attraverso l’uso della bicicletta migliorerà sia la mobilità in generale che la sostenibilità del nostro settore turistico, tutelando anche l’ambiente e valorizzando i territori che normalmente restano fuori dalle grandi rotte turistiche, come gli antichi borghi rurali, le ville venete o i nostri meravigliosi colli Veneti, permettendo ai visitatori di apprezzarne in modo più approfondito le tradizioni tutte le bellezze che hanno da offrire».
23 Febbraio 2023
Brescacin (Lega-LV): «Recupero liste d’attesa, i dati dimostrano lo sforzo organizzativo della Regione. Essenziale puntare su medicina territoriale e su una nuova programmazione dell’accesso alle professioni sanitarie»
 Venezia, 23 febbraio 2023 – «I dati sul recupero delle prestazioni in lista di attesa presentati oggi dall’assessore Lanzarin dimostrano il grande impegno e sforzo organizzativo della Regione del Veneto e di tutto il personale sanitario. L’essersi dati per il recupero un orizzonte temporale così limitato, di un anno, a fronte di un’emergenza sanitaria che ha costretto le nostre strutture a virare sulla lotta al virus, mette in evidenza le capacità dell’amministrazione regionale nella programmazione delle prestazioni. C’è ancora molto da fare a livello nazionale per implementare la macchina nazionale, prima fra tutte la compensazione della carenza di personale sanitario, ma anche lo sviluppo della medicina territoriale, primo vero filtro per evitare il sovraccarico delle strutture ospedaliere. Un percorso che la Regione del Veneto ha intrapreso fin dagli anni Settanta, con la sinergia tra sistema sanitario e sistema sociale che la caratterizza, e che sta portando avanti con la programmazione della nuova organizzazione territoriale a seguito dell’approvazione del DM 77 e della riforma legata al PNRR». Sonia Brescacin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e presidente della Quinta commissione consiliare, commenta l’audizione dell’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin in merito all’abbattimento delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie. «I numeri del recupero delle prestazioni sono noti – aggiunge il presidente della Commissione Sanità -: recupero dell’83 per cento delle prestazioni sanitarie programmabili, del 100% dell’attività specialistica ambulatoriale, del 90% nella chirurgia ambulatoriale, del 97% nello screening. Risultati importanti ottenuti nonostante le purtroppo ben conosciute problematiche legate al personale sanitario, medici o infermieri. La dimensione di questi dati permette quindi di apprezzare ulteriormente lo sforzo organizzativo, l’impegno delle persone che lavorano per il bene dei pazienti e l’utilizzo virtuoso delle risorse messe a disposizione. Parallelamente a un aumento del personale sanitario, possibile in prospettiva anche grazie a un ampliamento dei posti nelle facoltà di Medicina e Infermieristica, è fondamentale continuare a puntare sullo sviluppo della medicina territoriale: la presa in carico sul territorio dei pazienti, seguiti da una rete di professionisti facenti capo al distretto, permetterà sempre di più di sgravare le strutture ospedaliere della pressione derivata dal trattamento degli acuti, facilitando così la programmazione delle prestazioni. La Regione sta andando proprio in questa direzione, e questo ci permette di guardare al futuro con una rinnovata soddisfazione ed entusiasmo nel procedere con il nostro lavoro».
23 Febbraio 2023
Brescacin (Lega-LV): «Azienda Zero, via libera della Commissione alle sue attività: si conferma il ruolo essenziale di governance del sistema socio-sanitario»
Venezia, 23 febbraio 2023 – «La Quinta commissione Sanità oggi ha espresso il parere in merito al provvedimento che determina gli indirizzi per l’attività di Azienda Zero per il 2023 nel supporto alla gestione ordinaria delle Aziende e Istituti del SSR. Ricordiamo che, la legge regionale n19 del 2016 stabilisce una divisione di compiti tra Regione e Azienda Zero: la prima ha in carico la programmazione, mentre la seconda supporta le Aziende e gli Enti del servizio sanitario regionale e svolge un ruolo di governance del sistema e di esecuzione di attività gestionali tecnico-specialistiche. E, in base alle linee approvate oggi, si conferma il compito fondamentale di Azienda Zero: garantire il coordinamento di progettualità volte all’efficientamento e al perseguimento di obiettivi della programmazione regionale e nazionale, e supportare le ULSS nella realizzazione degli obiettivi di salute e funzionamento dei servizi. Un’unica programmazione, quindi, un'unica guida socio-sanitaria, con una burocrazia più snella che permetterà, così, alle ULSS di concentrarsi solo sulle prestazioni sanitarie». A darne notizia è Sonia Brescacin (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Quinta commissione. «Il provvedimento discusso oggi, nello specifico, formula precisi indirizzi che orientano l’azione di Azienda Zero al raggiungimento degli obiettivi della programmazione socio sanitaria, definita anzitutto dal Piano Socio Sanitario regionale 2019 – 2023, ma anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Si prevede dunque un supporto alla Regione e alle Aziende Sanitarie per la gestione dei progetti del PNRR e i relativi acquisti; la realizzazione del Piano di sviluppo del Sistema Informativo Socio-Sanitario Regionale, con particolare riferimento alla sicurezza informatica e alla protezione dei dati; l’innovazione e implementazione delle modalità di reclutamento del personale. Per rispondere nel migliore dei modi ai bisogni di salute della popolazione, si prevede lo sviluppo con le Aziende Sanitarie di strumenti e progetti organizzativi, con particolare attenzione alla gestione delle liste d’attesa. Compito di Azienda Zero sarà anche quello di supportare la governance dell’area sanitaria e farmaceutica per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva ed erogativa e la realizzazione di piattaforme informatizzate, e la Commissione Regionale per l'Investimento in Tecnologia ed Edilizia (CRITE), per quanto riguarda l’efficientamento delle pianificazioni di gare e concorsi e lo sviluppo del sistema informativo ospedalizzato. Tra le azioni approvate oggi figura anche l’implementazione del sistema dei costi standard e sviluppo di un sistema di governo economico, con responsabilizzazione delle Aziende Sanitarie nell’ambito delle risorse assegnate dalla Regione. A questo si aggiunge la raccomandazione a garantire le attività di supporto, analisi dati e proposte su richiesta e in accordo con l’Area Sanità e Sociale della Regione del Veneto, nonché la prosecuzione delle attività già prese in carico negli anni precedenti».
23 Febbraio 2023
Pesca, Dolfin (Lega – LV): “Piano d’azione UE: nuove difficoltà per le nostre attività, a rischio la nostra tradizione enogastronomica. Daremo battaglia”
Venezia, 23 febbraio 2023 - “Un nuovo giro di vite che mette in difficoltà la pesca italiana. Il rischio è la cancellazione, per impossibilità di lavorare, di intere filiere ittiche made in Italy, e il tutto a tutto vantaggio delle importazioni di quei paesi fuori dall’Europa che già pescano nel Mediterraneo senza rispettare le nostre stesse regole sulla sostenibilità. Questo rischia di cambiare anche le nostre tradizioni enogastronomiche e cancellare le nostre abitudini alimentare, perché sulle nostre tavole avremo sempre più pesce d’importazione”. E’ arrabbiato il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, capo Dipartimento Pesca per il partito in Veneto. “La Commissione Europea – spiega il consigliere - ha pubblicato il piano d’azione che dovrebbe proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente, una comunicazione sulla transizione energetica della pesca e dell’acquacoltura e la valutazione sull’implementazione della Politica Comune sulla Pesca e l’Organizzazione comune dei mercati dall’ultima riforma del 2013. Un Piano che invece di avviare interventi efficaci contro le maggiori minacce per i mari, dall'inquinamento al riscaldamento degli oceani e cambiamenti climatici, penalizza ulteriormente la pesca a strascico che Italia rappresenta il 20% della flotta”. “Il Piano infatti, chiede agli Stati membri di adottare misure contro gli attrezzi da fondo. Per l’Italia – afferma Dolfin - il divieto di pesca a strascico nelle aree marine protette c’era già, ma l’Europa vuole aumentare ancor più i divieti, aumentando gli spazi soggetti a protezione, così da lasciare sempre meno margine alla pesca professionale. Daremo battaglia con i nostri europarlamentari, in primis Rosanna Conte che si è già attivata a riguardo. L’Ue sta penalizzando sempre più la pesca a strascico, che già sta vivendo in questi anni numerosissime difficoltà. Un settore che in Italia rappresenta il 20% della flotta, garantendo l’80% della produzione”.
23 Febbraio 2023
Villanova (Lega-LV): «24 febbraio, l’Europa continui nel sostegno all’Ucraina, ma sia protagonista nel cercare il cessate il fuoco»
Venezia, 23 febbraio 2023 - «Un anno di guerra, migliaia di morti innocenti, centinaia di interi paesi rasi al suolo e danni per miliardi di euro. L’aggressione russa non ha giustificazioni, ma solo pesantissime conseguenze. È un dovere sostenere il diritto di difesa del popolo ucraino, ma allo stesso tempo è sempre più urgente sedersi ad un tavolo per costruire un percorso che porti ad una tregua».  Alberto Villanova, Presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto, commenta così l’anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina. «L’evolversi della situazione sulla linea del fronte e i continui capovolgimenti degli equilibri fanno temere che questa guerra sia ormai diventata un conflitto di posizione di lunga durata. È uno scenario da scongiurare ad ogni costo, perché rischierebbe di congelare uno scontro che ha già ucciso troppi innocenti. L’Europa, insolitamente unita nel rispondere alla ingiustificabile prepotenza di Putin, deve ora impegnarsi per porre fine a questo massacro: la posizione di vaso di terracotta fra vasi di ferro in cui si trova Bruxelles è di giorno in giorno più evidente. Fino a quando l’Unione Europea non si imporrà da protagonista con una sola voce sul campo della diplomazia, ci sarà sempre qualcuno che si arrogherà il diritto di interferire nel continente europeo, spogliando così l’UE della sua sovranità. Dobbiamo perseguire i fini per cui è stata creata l’Europa unita, sorta sulle ceneri di due conflitti mondiali per assicurare, prima di ogni altra cosa, pace e stabilità. Perché – conclude Villanova - solo con pace e stabilità può esserci progresso, per l’Ucraina e per l’Europa».