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21 Ottobre 2021
Sandonà (ZP): «Cittadinanza onoraria a Bolsonaro, gesto per rimarcare le origini venete di un presidente e di tanti discendenti di migranti, non per esprimere giudizi sul suo operato»
Venezia, 21 ottobre 2021 - «Le accuse rivolte dalla collega Camani al presidente del Brasile Bolsonaro sono decisamente esagerate. La consigliera dovrebbe ricordare che stiamo pur sempre parlando di un presidente eletto dal popolo e che ha un grande seguito del Brasile». A dirlo è Luciano Sandonà, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente e presidente della Prima commissione consiliare. «Il conferimento della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Anguillara Veneta – continua Sandonà -, non vuole essere un giudizio sul suo operato, ma un rimarcare il legame del presidente di uno degli Stati più popolosi del pianeta con il Veneto, in rappresentanza dei discendenti dei tanti migranti che, nel corso del secolo scorso, hanno lasciato la nostra terra. Non sta a noi dare giudizi».
20 Ottobre 2021
Bisaglia (ZP): “Al via il nuovo piano triennale degli interventi a favore della lingua dei segni”
Venezia, 20 ottobre 2021 - “Interventi per l'inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile. Piano triennale 2021-2023”. Si intitola così la proposta di deliberazione amministrativa presentata oggi in aula Consiliare dalla consigliera regionale Simona Bisaglia del gruppo Zaia Presidente. “La sordità – ha spiegato Bisaglia - è definita anche deficit “invisibile” perché non immediatamente evidente alla nascita e purtroppo diagnosticato tardivamente. Spesso rimane nascosta e riconoscibile solo al momento di una comunicazione diretta. La diagnosi tempestiva rimane una delle priorità ribadite anche nel Rapporto mondiale dell'udito, pubblicata nel marzo 2021 dall’OMS. La visione della sordità vista come “deficit da curare” – ha proseguito la consigliera - si è oggievoluta in una visione di disabilità da normalizzare e con questo piano triennale vogliamo dare continuità agli interventi attuati della legge regionale n. 11 del 2018 che promuove l’inclusione e l’integrazione sociale delle persone sorde, sordocieche, con disabilità uditiva o con deficit di comunicazione e di linguaggio, come nei disturbi generalizzati dello sviluppo ed altre patologie del sistema nervoso centrale. Legge che abbiamo promosso nella scorsa legislatura e persegue gli obiettivi attraverso l’abbattimento delle barriere della comunicazione, il riconoscimento della lingua dei segni italiana (LIS) e della lingua italiana dei segni tattile (LIS tattile), ma anche con la prevenzione e la cura dei deficit uditivi, la diffusione di ogni altra tecnologia per favorire un ambiente accessibile nelle famiglie, nella scuola, nella comunità e nella rete dei servizi”. Tutti interventi che “passano dalla redazione di un Piano triennale – ha ricordato Bisaglia - coinvolgendo le associazioni maggiormente rappresentative operanti a livello regionale. Con il bagaglio del primo triennio di operatività daremo continuità alle attività e interventi in ambito scolastico, sanitario e lavorativo, per abbattere le barriere della comunicazione e considerando l'attuale contesto epidemiologico”. I contributi. 3, 6 milioni per gli interventi in ambito sanitario nel 2021. Le azioni d'intervento sono poste in essere da parte delle ULSS ai fini dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza relativi alle prestazioni e servizi di prevenzione, cura e riabilitazione della sordità e sordocecità. Dal punto di vista finanziario tali azioni trovano copertura nelle risorse di cui alla Missione 13 “Tutela della salute”, Programma 01 “Servizio sanitario regionale-finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA”, Titolo 1 “Spese correnti”: valore indicativo stimato dalla legge pari a € 3.609.095,00 per l’annualità 2021; 7 milioni per gli interventi in ambito scolastico nel 2021. Le azioni sono realizzate mediante il servizio di assistenza integrativa scolastica a favore degli alunni e studenti con disabilità sensoriale frequentanti le scuole di ogni ordine e grado e nei centri di formazione professionale accreditati in relazione ai percorsi per l’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione, già pianificate e implementate dalle Province e dalla città metropolitana di Venezia, riallocate in capo alla Regione del Veneto in attuazione della L.R. n. 11/2001 e, a partire dall’anno scolastico 2018-2019 delegate dalla stessa Regione alle Aziende ULSS, nel cui territorio insiste il Comune capoluogo di Provincia. Per quanto concerne l’ambito finanziario tali azioni trovano copertura nelle risorse di cui alla Missione 12 “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” - Programma 02 “Interventi per la disabilità” - Titolo 1 “Spese correnti”: valore indicativo stimato dalla legge pari a € 7.000.000,00 per l’annualità 2021; 10 milioni per gli interventi in ambito lavorativo. Le azioni sono realizzate nell’ambito del quadro delle agevolazioni e contributi previsti dalla DGR n. 1125 del 6/8/2020 e orientate ad iniziative volte alla promozione dell'inserimento nel contesto lavorativo delle persone con disabilità, garantendo pari opportunità e accessibilità ai luoghi di lavoro. Sotto il profilo finanziario tali azioni trovano copertura nelle risorse di cui alla DGR sopra citata pari a complessivi € 10.000.000,00 stanziati sul capitolo 23030 “Fondo regionale per l’occupazione dei disabili (Art. 14, L. 12/03/1999 n. 68 – L.R. 03/08/2001 n. 16 – art. 34, L.R. 13/03/2009 n. 3)” del bilancio di previsione 2020-2022; 271.700,00 per gli interventi in ambito di accessibilità e abbattimento delle barriere alla comunicazione. Le azioni sono concretizzate con riferimento alle iniziative già programmate e sviluppate dalle aziende sanitarie nell’obiettivo di favorire l’accesso ai servizi sanitari, in particolare ai pronto soccorso e ai servizi sociosanitari e in generale l’accesso a servizi di pubblica utilità, attraverso l’utilizzo di canali comunicativi linguistici e supporti tecnologici; le azioni di cui all’articolo 3, comma 1, lett. n), sono attuate con riferimento alle iniziative già programmate e implementate sia da enti pubblici che soggetti privati nell’obiettivo di garantire la maggior inclusione sociale alle persone ex art. 2 della L.R. n. 11/2018 attraverso la presenza di interpreti LIS e LIS tattile, di soluzioni/supporti tecnologici in modalità testuale, audio e video in LIS che consentono l’utilizzo da parte di tali persone dei contenuti culturali e informativi su città d’arte, musei, ville, parchi, percorsi enogastronomici o naturalistici; le collaborazioni di cui all’articolo 3, comma 1, lett. o), si collocano nell’ambito delle attività e progettualità sviluppate dagli Enti di cui alla Tab. B del DPR n. 616/1977 nella loro qualità di associazioni, organismi ed enti che esercitano compiti di rappresentanza e tutela delle persone sorde, sordocieche, con disabilità uditiva in generale e con deficit di comunicazione o di linguaggio, che a tal fine valuteranno possibili forme di promozione e sviluppo delle azioni di cui alle lettere d), e), f), g), h), l), m) e n) dell’articolo 3, comma 1 della legge. Dal punto di vista finanziario tali azioni trovano copertura nelle risorse di cui alla Missione 12 “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” - Programma 02 “Interventi per la disabilità” - Titolo 1 “Spese correnti”: valore indicativo stimato dalla legge pari a € 271.700,00 per l’annualità 2021 (capitolo 100016 “Fondo regionale per le politiche sociali – Trasferimenti per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali (L.R. n. 11/2001, art. 133, comma 3, lett. a)”). “L’identificazione delle priorità d’intervento da implementare nel triennio 2021-2023 – aggiunge Bisaglia - avverrà in continuità anche con le esperienze pregresse, già promosse e avviate sul territorio regionale”. Gli interventi che si realizzeranno in attuazione della L.R. n. 11/2018 e del presente Piano triennale, troveranno copertura finanziaria nel Bilancio di previsione relativo al periodo 2021-2023, nell’ambito delle risorse allocate nella Missione 12 “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” - Programma 02 “Interventi per la disabilità” - Titolo 1 “Spesa corrente”, laddove è previsto lo stanziamento di € 200.000,00 per l’annualità 2021”.
19 Ottobre 2021
Finco (LV): “La comunità di Schiavon e il Bassanese piangono una grande combattente”
Venezia, 19 ottobre 2021 – “La comunità di Schiavon e il Bassanese piangono una grande combattente”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale, il vicentino Nicola Finco, ricorda il sindaco di Schiavon Mirella Cogo, mancata nella notte. “Da 12 anni e mezzo sindaco di Schiavon, dal 2009, e prima in Consiglio Comunale, dal 1999. Mirella è stata uno dei primi amministratori che ho conosciuto nella mia carriera politica e di cui ho sempre apprezzato le qualità umane e professionali. Ha saputo distinguersi per il suo lavoro e determinazione, in Comune e all’interno del Consiglio di sorveglianza di Etra. Ha combattuto e vinto molte battaglie – prosegue Finco - per la sua comunità senza mai perseguire obiettivi d’ambizione personale. Capace e combattiva, aveva una spiccata capacità decisionale e una concretezza che si traduceva nella fattibilità delle opere pubbliche che ha portato a termine. Mi stringo al cordoglio della famiglia e di tutta la comunità, Schiavon perde un bravo sindaco e una grande persona”.
19 Ottobre 2021
Cecchetto (LV): “Istituire un elenco dei comandanti e dei responsabili di polizia locale per aiutare le amministrazioni e valorizzare i ruoli”
Venezia, 19 ottobre 2021 - Istituire un elenco dei comandanti e dei responsabili di polizia locale. Questa la finalità del progetto di legge presentato oggi in aula dalla consigliera regionale del gruppo Liga Veneta per Salvini premier, Milena Cecchetto, che è stato votato dall’aula all’unanimità. Il Pdl si intitola “Modifiche della Legge regionale 23 giugno 2020, n. 24 “Normativa regionale in materia di polizia locale e politiche di sicurezza” per istituire un elenco dei comandanti e dei responsabili di polizia locale”. “Questo progetto di legge – ha spiegato Cecchetto – ha il fine di agevolare gli enti locali nell’individuazione di agenti in possesso di comprovata professionalità ed esperienza, ai quali affidare la direzione delle strutture di polizia locale. Un elenco già previsto in altre regioni da altre leggi regionali, ad esempio in Lombardia e in Emilia Romagna, in Friuli-Venezia Giulia”. “Da sindaco in passato ho avuto bisogno di trovare un comandante della polizia locale, una ricerca che si è rivelata problematica: come è successo a me, sarà successo anche ad altri amministratori. Auspico che la nascita di questo elenco sia d’aiuto a tutti i sindaci e agli assessori del Veneto”. La gestione dell’elenco veneto, la raccolta e la conservazione dei dati personali avviene nel rispetto della normativa dell’Unione europea e statale in materia di gestione e protezione dei dati personali. “In questo periodo di emergenza Covid la Polizia locale ha svolto, oltre a tutte le mansioni ordinarie, anche un ruolo fondamentale– ha detto Cecchetto - nell’aiutare le persone in difficoltà e nell’affrontare le criticità, nel controllare e attenuare le eventuali tensioni e nel fornire una risposta efficace alle domande e ai bisogni dei cittadini. Un’azione e uno stile che sono stati generalmente compresi e apprezzati. Riteniamo sia quindi utile istituire un elenco di agenti che possiedono i titoli e le competenze per rivestire ruolo di vertice nella polizia locale, così da velocizzare anche la ricerca di queste figure nelle pubbliche amministrazioni”. “L’anno e mezzo che abbiamo alle spalle – ha ricordato la consigliera - ha richiesto al Corpo della Polizia locale uno sforzo importante e ben superiore rispetto alle attività ordinarie, dovendo affiancare all’attività quotidiana di presidio del territorio e contrasto all’illegalità, anche il controllo e la gestione, assieme alle altre forze dell’ordine, delle città nei periodi dell’emergenza sanitaria scanditi dai Dpcm, in cui le restrizioni delle libertà hanno toccato i cittadini, lunghi mesi in cui sono emerse necessità e problematiche mai affrontate prima. Mai come in questo periodo ci si è resi conto del lavoro e dell’importanza dei comandanti della polizia locale, nell’attività di coordinamento e controllo, anche di attenzione, ascolto e dialogo con i nostri cittadini”. Di seguito i numeri della polizia locale in Veneto, forniti dalla Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale: i comandi di Polizia locale presso i Comuni del Veneto sono 563. I distretti di polizia locale in Veneto sono 81, così suddivisi: 8 a Belluno, 12 a Treviso, 9 a Venezia, 6 a Rovigo 14 a Padova, 16 a Vicenza e altrettanti a Verona. Nel dettaglio:  
Provincia NUMERO DISTRETTI AGENTI ISTRUTTORI ISPETTORI UFFICIALI OPERATORI TOTALE
BELLUNO 8 87 15 10 8 120
PADOVA 14 395 69 20 99 583
ROVIGO 6 94 21 0 20 135
TREVIVSO 12 235 65 25 65 390
VENEZIA 9 403 155 7 156 721
VERONA 16 407 62 9 120 598
VICENZA 16 284 55 46 73 458
TOTALE OPERATORI DISTRETTI IN VENETO 81 1905 442 117 541 3005
19 Ottobre 2021
Cestaro (ZP): «Approvata la legge per la tutela delle minoranze linguistiche ladina, cimbra e friulana. Un ulteriore passo in avanti per il riconoscimento delle specificità culturali del nostro Veneto e per favorire l’autogoverno del territorio»
Venezia, 19 ottobre 2021 - «Oggi si è aggiunto un nuovo tassello nella valorizzazione delle specificità culturali della nostra regione. Il Consiglio regionale del Veneto ha infatti approvato il mio progetto di legge per la tutela delle minoranze linguistiche cimbra, ladina e friulana. Per la provincia di Belluno è un importante passo in avanti, perché si vede riconosciuta la possibilità di gestire, in accordo con la Federazione Ladina, i contributi che la Regione assegnerà. Sarà quindi Palazzo Piloni a coordinare tutte le iniziative finalizzate a valorizzare il patrimonio culturale ladino. Inoltre l’ente, nel 2021, potrà contare anche su un finanziamento speciale di 50 mila euro erogato da Venezia per l’acquisizione del patrimonio bibliografico – culturale dell’Istituto Ladin de la Dolomities di Borca di Cadore. Per quanto riguarda invece le minoranze cimbra, appartenente a ceppo linguistico germanico della Lessinia e del Cansiglio, e friulana, nel portogruarese tra il Livenza e il Tagliamento, sarà la Regione stessa a gestire i finanziamenti agli organi di rappresentanza». A spiegarlo è Silvia Cestaro, consigliere regionale del Gruppo Zaia e primo firmatario della nuova legge regionale. «Con questa nuova legge si aggiorna la normativa sulla tutela delle minoranze linguistiche, si regolamenta in modo più preciso l’erogazione dei fondi e si aumenta il contributo annuo messo a disposizione di ladini, cimbri e friulani. Più nel dettaglio, i contributi, aumentati rispetto al passato, garantiranno l’uniformità di risorse a tutti gli organismi storici che si occupano di minoranze erogando il 20% dell'intero budget per le spese vive delle associazioni. Il restante 80% sarà destinato allo sviluppo dei vari progetti, programmi e iniziative. Oggi riconosciamo ulteriormente l’enorme patrimonio culturale delle varie comunità che compongono il nostro Veneto, assegnando tutti gli strumenti per promuovere le nostre radici culturali, finanziando progetti che riguardano la ricerca storica e linguistica, la pubblicazione di studi, l’organizzazione di corsi di cultura locale, la valorizzazione della lingua e della toponomastica, ma anche manifestazione legate a usi e costumi tradizionali. Inoltre verranno favorite iniziative per riportare l'uso della lingua di minoranza, sempre associata all'italiano, negli enti locali, nell'editoria, nei mezzi di comunicazione e nelle scuole, per quanto di competenza della Regione. Grazie al voto di oggi, diamo così attuazione alle sei competenze previste dalla legge regionale 25 del 2014 sulla specificità del Bellunese. La Lega ha sempre posto particolare attenzione alla tutela dell’autonomia e degli strumenti di autogoverno dei territori e ancora una volta dimostriamo con i fatti che autogoverno significa buon governo».
18 Ottobre 2021
Economia, Michieletto e Vianello (ZP): vetrerie di murano patrimonio mondiale, la transizione ecologica non può distruggere la nostra tradizione
Venezia, 18 ottobre 2021 - "Il grido d'allarme delle vetrerie di Murano è drammatico. Non si rischia solo uno stop di una delle produzioni artigianali più tipiche e caratteristiche del Veneto e dell'Italia, ma la perdita di un patrimonio di storie e tradizioni che il mondo ci invidia. Per questo il Ministro Cingolani ha il dovere di ascoltare con urgenza e grande attenzione questo grido di dolore". Con queste parole i consiglieri veneziani Gabriele Michieletto e Roberta Vianello (Zaia Presidente) espongono il loro punto di vista su una vicenda che a Venezia sta creano grandissima preoccupazione. "Che la transizione verde sia un tema importante per il nostro futuro, è indiscutibile. Che però, evidentemente, non si sia tenuto adeguatamente conto dei costi di transizione dalle fonti più tradizionali, è altrettanto evidente. L'impennata del costo del gas è fuori controllo, tanto da rischiare di mettere al tappeto uno dei settori più importanti di Venezia e del suo turismo. Le rivoluzioni devono essere accompagnate con risorse, investimenti ma, soprattutto, senza pericolosi strappi: il gas è un elemento essenziale nel contesto produttivo di Murano, il Ministro Cingolani intervenga per sostenere gli operatori del settore"- concludono i due esponenti veneziani.
18 Agosto 2021
Cinghiali, Giacomin (ZP): “Una soluzione per contrastare la crescita del fenomeno è l’utilizzo dei “chiusini” comandati a distanza”
Venezia, 18 agosto 2021 – Per contrastare il fenomeno in crescita dei cinghiali, diffondere l’utilizzo della trappola “chiusino” con comando a distanza. Questo l’argomento della mozione presentata dal consigliere regionale Stefano Giacomin del gruppo Zaia Presidente che, al fine di incrementare il prelievo degli ungulati, impegna la giunta regionale “A fornire un contributo economico a quei soggetti (singoli operatori abilitati, proprietari/conduttori/agricoli, istituti di gestione venatoria locale costituiti da Ambiti Territoriali di Caccia e Comprensori Alpini) che intendessero dotarsi del sistema “chiusini” con comando a distanza. Inoltre, ad attivare, anche solamente a livello sperimentale in Provincia di Vicenza, una decina di chiusini attrezzati e gestiti opportunamente e, una volta constatati i risultati, estenderlo a tutte le province del Veneto”. “Le problematiche dovute alla presenza del cinghiale sul territorio Veneto si sono acuite in modo significativo nell’ultimo decennio – spiega Giacomin - soprattutto con riferimento ai danni provocati all’attività agricola”.  Nella sola provincia di Vicenza, si legge nella mozione, i danni periziati sono passati da € 188.491 (nell’anno 2017) a € 443.859 (anno 2019) con prelievi/abbattimenti passati da 302 (anno 2017) a 788 (anno 2019). La modalità principale di abbattimento dei cinghiali, a Vicenza, è quella da postazioni fisse, praticata dai cacciatori iscritti nell’apposito albo provinciale degli abilitati al controllo del cinghiale. “L’attività di abbattimento da postazione fissa non è sufficiente a limitare significativamente la popolazione di cinghiali – ricorda Giacomin – la situazione e i danni sono davanti agli occhi di tutti. Un’alternativa per incrementare le catture può essere l’utilizzo di trappole specifiche, i cosiddetti “chiusini” comandati a distanza, che attualmente sono attivati in poche unità anche per il loro costo”. “In Provincia di Vicenza, ad esempio, c’è l’esperienza di due operatori volontari che utilizzando 2 chiusini, uno fornito dalla Provincia ed uno realizzato artigianalmente a proprie spese con comando del meccanismo di scatto a distanza, da luglio 2020 a luglio 2021 hanno realizzato 91 catture di capi di cinghiali. L’ostacolo principale alla realizzazione di chiusini comandati a distanza, oltre alla necessità di una oculata gestione, è il loro costo, circa € 2.000 per singolo chiusino, comprensivo di videocamera e sistema di comando a distanza del meccanismo di cattura tramite cellulare”. Per questi motivi il consigliere invita la giunta regionale ad attivare in via sperimentale il sistema dei “chiusini” comandati a distanza a Vicenza e aiutare economicamente gli operatori interessati al loro acquisto.
18 Agosto 2021
Villanova (ZP): “Solidarietà a Marcato, la strada del rispetto, della riconoscenza e della dignità per noi è l’unica possibile”
Venezia, 18 agosto 2021 – “Solidarietà all’assessore Roberto Marcato, collega ed amico, colpito dalla rabbia e dalla stupidità di chi non vuole capire che la Lega non c’entra nulla (perchè nulla ha da spartire) con il fascismo”. Così il capogruppo di Zaia Presidente in Consiglio regionale, Alberto Villanova, commenta la scritta apparsa sui muri dell’Appiani contro l’assessore Roberto Marcato. “Auspico che le forze dell’ordine trovino la mano di chi ha commesso questo gesto  vigliacco – aggiunge Villanova – probabilmente è la stessa che ha dato via alle offese sui social di qualche giorno fa. Ancora più grave – afferma Villanova - è che sia stato un messaggio di cordoglio per una persona scomparsa a dar vita a tanto rancore e a tanta rabbia. Ci si può trovare d’accordo o no sulle linee politiche, ma davanti alla morte tutti dovrebbero portare rispetto e questo dà il senso dell’intelligenza e dell’umanità di questi attivisti dell’estrema destra”. “Vicinanza al nostro assessore, la strada che sta percorrendo, quella del rispetto, della riconoscenza e della dignità umana per noi è l’unica possibile. E per citare il verso dantesco: Non ti curàr di lór, ma guarda e passa.
18 Agosto 2021
Ospedale di Padova, Pan, Sandonà, Cavinato e Centenaro (LV) (ZP): “Un’altra promessa mantenuta dalla giunta regionale sul percorso iniziato dall’amministrazione Bitonci” 
Venezia, 18 agosto 2021 – “Soddisfazione e una punta di orgoglio per l’approvazione della delibera in giunta regionale che definisce la copertura finanziaria dell’intervento e avvia, di fatto, la nascita del nuovo polo della salute a Padova. Un percorso iniziato con l’allora amministrazione comunale Bitonci, portato avanti a grandi passi dall’amministrazione regionale: un successo che condividiamo con l’assessore Marcato: il progetto vedrà la luce, i lavori potrebbero iniziare già nel 2023 e la sua realizzazione avrà una rilevanza internazionale”. Così i consiglieri regionali padovani Giuseppe Pan, capogruppo di Liga Veneta per Salvini premier, Luciano Sandonà, Presidente della I Commissione (gruppo Zaia Presidente), Elisa Cavinato (Zaia Presidente) e Giulio Centenaro (Zaia Presidente), commentano l’approvazione della delibera in giunta regionale con cui è stato varato il finanziamento per il nuovo ospedale di Padova. “Condividiamo la preoccupazione di possibili rallentamenti burocratici sull’iter che porterà alla realizzazione della struttura – proseguono i consiglieri regionali – e la proposta di poteri commissariali per velocizzare i tempi. Dobbiamo accelerare anche sulla viabilità non solo attorno alla nuova struttura ospedaliera che sorgerà a Padova Est ma anche con il raddoppio della SR 308 e il suo successivo collegamento alla Pedemontana recentemente ultimata”. “Mai come in questo periodo di emergenza sanitaria le strutture ospedaliere si sono rivelate fondamentali – affermano i consiglieri – il nuovo polo della salute avrà una dotazione di 963 posti letto, arrivando a 1.732 con il già esistente ospedale Giustinianeo, più 50 posti letto extra regione, sarà tecnologicamente avanzato e diverrà un punto di riferimento clinico regionale ed internazionale. I lavori, come annunciato dal presidente Zaia, potrebbero iniziare già nel 2023. E’ stato fatto un grande passo avanti, questo risultato è un successo per il territorio di Padova e per tutta la regione. Ancora una volta l’amministrazione regionale ha mantenuto gli impegni e le promesse, ha investito concretamente sulla salute e le cure ai cittadini: il nuovo ospedale sarà finanziato con risorse proprie della Regione e in parte con un finanziamento esterno.  E’ questa la direzione giusta – concludono i consiglieri padovani – ancora una volta quella dell’eccellenza della sanità Veneta, il nostro ringraziamento al presidente Luca Zaia”.
18 Agosto 2021
Cronaca, Maino (ZP): “Carcere di Vicenza: da tempo si conoscevano i punti critici di una struttura obsoleta e carente negli organici e professionalità”
Venezia, 18 agosto 2021 – “Ribadisco quanto avevo sostenuto ancora un mese fa: il carcere di Vicenza o, meglio, la casa circondariale Filippo Del Papa presenta problemi strutturali, organizzativi e di organigramma che devono essere affrontati. Ancora a luglio, dopo l’ennesima aggressione subita da un agente di Polizia penitenziaria,  avevo già denunciato l’insostenibile turn over dei dirigenti,  che acuisce le difficoltà organizzative e gestionali dettate da una struttura inadeguata alle esigenze contemporanee e oggi si  capisce la gravità i quanto avevo detto”. Silvia Maino, consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente da tempo sta seguendo le problematiche del carcere vicentino e dopo il suicidio di Renato Grisotto si dice “amareggiata e scossa ma non esattamente sorpresa. Casomai mi sorprendo davanti a tante reazioni scandalizzate di tanti quando i responsabili sindacali della Polizia penitenziaria veneta avevano già tempo individuato e denunciato i punti critici di uno scenario complesso di una struttura obsoleta e carente negli organici e professionalità specialistiche. Con uno sforzo difficilmente comprensibile da chi non conosce le dinamiche della  casa circondariale vicentina, proprio gli agenti avevano tentato di porre rimedio alle evidenti lacune  anche con turni e carichi di lavoro insostenibili, sopportando aggressioni e intimidazioni.  Non dobbiamo mai dimenticare il lavoro che hanno fatto e fanno in condizioni incredibili: bisogna ribadire la solidarietà e il sostegno a tutto il personale penitenziario che cerca di fare il meglio, pur in condizioni estreme e di crescente difficoltà, per assolvere al proprio dovere.  Ripeto – conclude Maino -  quello che dico da tempo: la casa circondariale  di via della Scola  è una struttura sorta negli anni Ottanta del secolo scorso come carcere di massima sicurezza  e questo significa  un carcere nato con caratteristiche strutturali particolari ed esigenze specifiche, compresa la dotazione di  organico del personale, ben diverse dalla realtà attuale. Nato per ospitare pochi detenuti il carcere vicentino oggi è sovraffollato e sottodimensionato negli organici, senza poter contare su  quelle professionalità necessarie per affrontare situazioni determinate dalla presenza di detenuti con chiare problematiche psichiatriche difficilmente gestibili nello scenario attuale: il caso del suicidio di Renato Grisotto purtroppo è la conferma, amara, amarissima,  di ciò. I nodi stanno venendo al pettine: decine di aggressioni e intimidazioni agli agenti erano segnali chiari di una situazione che stava degenerando e alla quale non si è voluto porre rimedio”.