Rigenerazione Urbana, Pan (Lega – LV): «Il Governo riveda l’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM)»
Venezia, 26 ottobre 2022 - «E’ necessario e urgente che venga rivisto dal Governo centrale l’indice di vulnerabilità sociale e materiale utilizzato attualmente e in base al quale, paradossalmente, i Comuni più virtuosi del Nord vengono discriminati ed esclusi dal contributo». Così il consigliere regionale di lega – LV, Giuseppe Pan, che illustra il senso della mozione presentata ieri: «Impegnare il Governo a modificare l’IVSM: il Pnrr prevede di fornire contributi ai Comuni per investimenti nella rigenerazione urbana, al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale nonché di migliorare la qualità del decoro urbano oltre che del contesto sociale e ambientale, ma i comuni del Nord ancora una volta sono stati esclusi dalla concessione dei contributi». Nel decreto del Ministero dell’Interno, il 21 febbraio 2022 è stata definita la modalità per la presentazione delle richieste di contributi, per l’annualità 2022, per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, per la riduzione appunto di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, e finalizzati al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. In base al provvedimento, entro il 31 marzo 2022 hanno richiesto contributi i comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che, in forma associata, presentino una popolazione superiore a 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro. La domanda dovrà essere presentata dal comune capofila. E ancora, i comuni che non risultano beneficiari delle risorse già attribuite con il decreto interministeriale del 30 dicembre 2021, nel limite massimo della differenza tra gli importi previsti dall’articolo 2, comma 2, del dpcm del 21 gennaio 2021 e le risorse attribuite dal predetto decreto interministeriale: «Ancora una volta il Nord viene lasciato in disparte. La graduatoria del 2022, come quella del 2021 ha premiato i comuni con meno di 15 mila abitanti delle regioni del Sud (Campania, Sicilia, Calabria e Puglia) escludendo intere regioni del Nord come Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Anche i contributi del 2022 (pari a circa 300 milioni) sono stati ripartiti utilizzando tra gli altri criteri come quell'“Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale” che per sua stessa natura finisce per premiare solo il Meridione d'Italia escludendo i progetti dei comuni del Nord pur in presenza di situazioni di emarginazione e degrado – sottolinea il consigliere di Lega – Lv, Giuseppe Pan -. E tutto questo nonostante le rassicurazioni del governo Draghi e svariati ordini del giorno approvati per cambiare i criteri di distribuzione dei fondi. I progetti dei comuni del Settentrione continuano a restare a bocca asciutta. L'indice utilizzato per l'assegnazione dei fondi ha di fatto penalizzato miriadi di Comuni virtuosi, ammessi alla graduatoria, ma esclusi per mancanza di finanziamento».
Autonomia, Villanova (Lega – LV): «Il nuovo Governo finalmente parla di autonomia: c’è nuova speranza nelle parole di Giorgia Meloni. Ora è il turno dei veneti».
Venezia, 26 ottobre 2022 - «Le parole del nuovo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in merito all’Autonomia ci danno finalmente fiducia. Dopo anni di promesse e rinvii, i Veneti hanno maturato del comprensibile scetticismo. Adesso attendiamo risposte concrete. E la migliore risposta ai dubbi sono i fatti, quelli veri, quelli concreti. Per tale motivo – sottolinea il Presidente dell’Intergruppo di lega – LV, Alberto Villanova - ci auguriamo davvero tutti noi Veneti che Giorgia Meloni faccia seguire gli atti alle promesse: ci sono territori, in Italia, che hanno già abbondantemente ricevuto. I Veneti chiedono solo di essere trattati alla pari: poi il tempo ci dirà chi è capace di gestire in casa le proprie risorse e chi no». E’ questo il commento di Alberto Villanova, Presidente dell’Intergruppo Lega – LV in Consiglio regionale del Veneto, in relazione alle dichiarazioni del Primo Ministro Giorgia Meloni sull’Autonomia: «Il Popolo Veneto si è già espresso con il più democratico degli strumenti, ovvero il Referendum, e nonostante una certa politica lo abbia contrastato, è stato riconosciuto anche dal Capo dello Stato. È da quel giorno che i Veneti attendono che la parola data venga mantenuta e si faccia rispettare la Costituzione, il documento fondamentale che consente di richiedere l’Autonomia in 23 materie. Se la legge lo consente, dunque, e se il Veneto ha compiuto tutti i passaggi come da Costituzione, ora ci deve essere l’assoluta volontà di andare avanti nel riconoscimento dell’Autonomia – ribadisce il Presidente dell’Intergruppo Lega – LV in consiglio regionale del Veneto - le parole della Meloni, in questo senso, mettono fiducia. Ma i Veneti vengono da tanti anni di aspettative deluse, e non vorremo mai che qualcuno possa vedersi riconosciuti ulteriori privilegi prima che venga riconosciuto quello che spetta al Veneto» conclude Villanova.
Rigo (Lega-LV): «Tradizione enogastronomica veneta: approvata la mia legge per istituire il logo della ristorazione tipica e la Settimana della tradizione enogastronomica veneta»
Venezia, 25 ottobre 2022 – «Valorizzare le tradizioni e l’identità venete attraverso quello che offrono le nostre tavole, puntando sul patrimonio custodito dai nostri ristoranti tipici, per incentivare il turismo e il nostro prestigioso settore enogastronomico. È questo lo scopo della nuova legge, da me proposta e approvata oggi dal Consiglio regionale del Veneto, che vuole valorizzare la ristorazione tradizionale di qualità del Veneto attraverso l’istituzione del logo “Ristorazione tipica del Veneto” e l’istituzione della “Settimana della tradizione enogastronomica veneta”». Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta così l’approvazione in aula consiliare della legge regionale da lui presentata.
«Tutelare le nostre tradizioni enogastronomiche culinarie vuol dire non solo proteggere il nostro passato, ma investire sul nostro futuro: l’enogastronomia è ricchezza, è attrazione, è turismo, è identità. La nostra cucina è estremamente varia e abbraccia ricette di mare, di montagna, di lago, ognuna legata a una parte del nostro vastissimo territorio e ognuna vecchia di secoli, tramandate di generazione in generazione. Conoscere questi piatti vuol dire conoscere meglio anche la nostra terra, le sue peculiarità, la sua storia. Negli ultimi anni si sta diffondendo un turismo sempre più consapevole di questi aspetti culturali, e i visitatori che arrivano in Veneto vogliono conoscere non solo i capolavori architettonici o i paesaggi mozzafiato, ma anche i piatti. È nostro dovere tutelare i ristoranti e le piccole osterie che, anche con grandi fatiche, dopo due anni di pandemia e in piena crisi energetica, offrono ai loro ospiti prodotti genuini, rispettosi della sostenibilità e dell’ambiente, ma anche della salute dei consumatori. La Regione del Veneto, che è sempre stata vicino ai produttori e ai ristoratori, aiutandoli anche in questa difficile congiuntura economica creata dalla pandemia e dalla guerra, vuole favorire la conservazione e trasmissione della cultura enogastronomica, per rafforzare il legame tra i prodotti tipici e i territori da cui essi provengono. Per raggiungere questo obiettivo, il ruolo dei ristoratori è fondamentale, perché sono loro a far da tramite tra i consumatori e le straordinarie eccellenze enogastronomiche venete. Per la preparazione di questa legge ho avuto modo di confrontarmi con le associazioni di categoria del settore. Le loro osservazioni e necessità sono confluite nel testo della legge e hanno portato all’istituzione del logo “Ristorazione tipica del Veneto”. Con questa legge, inoltre, creiamo la “Settimana della cultura enogastronomica veneta” che avrà l’obiettivo di diffondere nel migliore dei modi la conoscenza della cultura culinaria e che, sulla stregua di eventi simili nel resto d’Italia, potrà diventare un punto di riferimento internazionale, un appuntamento imperdibile per gli appassionati e i professionisti del settore».
Me.Ve., Favero: “Soddisfazione per l’approvazione in Consiglio Veneto della legge per valorizzare il Memoriale Veneto di Montebelluna e la ‘Grande guerra infinita’ come esperienza culturale e prodotto turistico del Veneto”
Venezia 25 ott. 2022 – Si chiama Me.Ve e ha sede a villa Correr Pisani di Biadene di Montebelluna, ai piedi del Montello. È il Memoriale Veneto contemporaneo della Grande Guerra, allestito in occasione del centenario del primo conflitto mondiale, e ‘baricentro’ di quel ‘museo diffuso’ di itinerari e di cicatrici di guerra che caratterizza il Veneto, ‘regione al fronte’ nello scontro trai Grandi imperi del Novecento. Il Consiglio regionale del Veneto, con la legge proposta da Marzio Favero (Lega-Lv) e approvata oggi all’unanimità, ha adottato il centro multimediale e interdisciplinare di Montebelluna come partner istituzionale per una duplice operazione: fare memoria e storia ragionata di un evento che ha condizionato tutta la storia contemporanea e i cui effetti, come un’onda sismica, arrivano ai nostri giorni; e promuovere la valorizzazione turistica dei luoghi e dei percorsi di guerra del Veneto, come ‘viaggio di formazione’ ed esperienza culturale, sull’esempio di innovative istituzioni museali europee come il Museo della Grande Guerra del Pays de Meaux, sulla Marna, e il Memoriale di Caen in Normandia. Un’operazione che – ha spiegato il relatore Favero, ex sindaco di Montebelluna e già presidente del Comitato per le celebrazioni del centenario della Grande Guerra – vuol dare continuità ai programmi di studio e di investimenti della Regione Veneto che negli ultimi trent’anni ha impegnato oltre 30 milioni di euro per tenere viva la memoria di quel massacro che ha cambiato per sempre il corso della storia.
“Non si tratta di celebrare la guerra, né tantomeno di coltivare nazionalismi e imperialismi – ha spiegato in aula il relatore – ma di capire che il portato di quel dramma militare, sociale, politico ed economico ha segnato l’inizio dell’età contemporanea, generando una guerra infinita i cui effetti perdurano tuttora”. Tra gli effetti alcuni destabilizzanti e forieri di morte, come nazionalismi, totalitarismi, massificazione e globalizzazione, altri innovativi e forieri di progressi come il senso di unità nazionale, le innovazioni tecniche, l’emancipazione delle donne, la soggettività delle masse che hanno rivendicato nuovi diritti, il sogno della costruzione di un’Europa unita e di un nuovo ordine mondiale fondato su pace e democrazia, unico antidoto alla ‘guerra perpetua’. “Non possiamo capire i processi di trasformazione degli Stati, l’avvento dei totalitarismi e l’evoluzione delle democrazie – ha riassunto Favero – se non comprendiamo a fondo il senso del primo conflitto mondiale. Con questa operazione di storia e cultura vogliamo demistificare la narrazione sulla Grande Guerra, e valorizzarne in modo organico i luoghi e gli effetti, grazie al coinvolgimento non solo della ricerca culturale ma anche degli operatori privati del turismo”.
Zecchinato (Lega – LV): “Legge Veneto cantiere veloce ancora in vigore, ora sensibilizziamo il nuovo Governo”
Venezia, 25 ottobre 2022 –“La legge Veneto cantiere veloce resta in vigore, solo l'articolo n.7 è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale. Lo ricordo ai colleghi di opposizione che hanno rilasciato dichiarazioni ambigue alla stampa, consigliando di leggere con attenzione la sentenza”.
Così il consigliere regionale Marco Zecchinato (Intergruppo Lega – Liga Veneta), relatore della legge, precisa la situazione e risponde alle dichiarazioni apparse sui media.
“Il sonoro ceffone a cui fa riferimento qualcuno dell’opposizione – spiega il consigliere - non lo hanno preso i consiglieri della Lega, ma purtroppo chi attendeva da tempo una norma come questa, che avrebbe risolto un problema reale. Cantar vittoria a discapito delle aziende e dei cittadini che attendevano questa norma non è certo un bel segnale istituzionale – ribadisce Zecchinato - abbiamo approvato Veneto cantiere veloce con l'obiettivo di aiutare i cittadini a risolvere i problemi relativi alle proprie abitazioni, portando finalmente avanti i tanti sospirati lavori di ristrutturazione. Noi siamo quelli del fare, pensiamo a lavorare, a risolvere i problemi, cercando di trovare delle soluzioni”.
“Veneto Cantiere Veloce è una legge utilizzata che sta dando benefici, quindi dire che la Legge è stata bocciata è sbagliato, fuorviante e crea solo confusione. Che l’articolo 7 potesse essere considerato al limite della competenza tra Regione e Stato era una possibilità di cui avevamo tenuto conto, ma andava data una risposta, occorreva intraprendere un percorso e trovare una soluzione ad una necessità, lo abbiamo fatto razionalmente e non ideologicamente”.
“Ora che la Corte Costituzionale si è espressa su questo articolo, non resta che sensibilizzare il nuovo Governo rispetto ad un problema reale che è necessario risolvere”.
Gazzabin, Villanova (Lega – LV): “La scomparsa di Fabio Gazzabin, un grande dolore per tutti noi veneti. E’ stato un grande dirigente e politico. Un abbraccio anche al nostro presidente Luca Zaia”
Venezia, 25 ottobre 2022 - “E’ con grandissimo dolore che apprendo della scomparsa dell’amico Fabio Gazzabin – le parole commosse di Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega – LV in Consiglio regionale del Veneto - Una figura immensa che ha dato grandissimo lustro alla nostra Regione del Veneto. Fabio Gazzabin ha percorso tantissimi gradini della politica, da consigliere provinciale nel consiglio provinciale di Treviso ad assessore al bilancio, e sempre al fianco del nostro presidente Luca Zaia anche come vice presidente provinciale. Successivamente ha preso in mano le redini dell’ente provincia diventandone il direttore generale dell’Ente. Quando Luca Zaia diventò prima vice presidente della Regione Veneto e successivamente presidente, Fabio Gazzabin ha sempre gestito, con competenza e correttezza e alto senso del dovere le redini della direzione regionale del presidente Zaia. E quando il nostro Luca Zaia diventò Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Fabio Gazzabin fu nominato capo segreteria del Ministro a Roma. Una figura fondamentale per noi tutti della Lega, sempre pronto a mediare e sempre pronto a rispondere ad ogni richiesta, a fornire consigli e indicazioni. Negli ultimi due anni aveva scelto di fare il sindaco nel suo comune di residenza, Arcade, dove era stato presente, in precedenza, in qualità di vice sindaco, lui, padovano di nascita (era nato infatti a Monselice). Con Fabio Gazzabin ci lascia una figura di spicco della politica trevigiana e non solo. E un profondo vuoto nella comunità veneta. Siamo vicini alla famiglia, alla moglie e alle figlie, e al nostro Presidente Luca Zaia che ha legato la sua carriera politica anche ai preziosi consigli dell’amico Fabio. In qualità di Presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta del Consiglio della Regione del Veneto e a nome di tutti i consiglieri regionali di Lega – LV, sono profondamente addolorato per la perdita del nostro caro Fabio che ricorderemo sempre come fulgido esempio di “buona politica”
Siccità, Michieletto e Vianello (Lega – LV): «Correre ai ripari visti i rischi sempre più incalzanti di situazioni di siccità: urgente realizzare bacini di raccolta idrica di acque meteoriche. Depositato un progetto di legge sulla materia».
Venezia, 24 ottobre 2022 - «Alla luce della ciclicità delle variazioni climatiche è assolutamente urgente prevenire gli effetti della siccità e mitigare i danni causati dal maltempo che con frequenza colpisce i nostri territori. L’acqua è un bene da preservare e che da problema, se gestito, può essere incanalato in bacini idrici funzionali al bene dei nostri territori». E’ questo il senso del progetto di legge presentato dai consiglieri Gabriele Michieletto e Roberta Vianello (Lega – LV) volto a trattenere più acqua possibile sui terreni in caso di precipitazioni atmosferiche con lo scopo di fare riserva d’acqua in caso di siccità: «L’acqua che cade al suolo in quantità enormi e improvvise deve essere assolutamente incanalata per farne riserva preziosa evitando così nel contempo danni di grave entità a centri abitati, colture agricole, aree produttive e strutture». I due consiglieri di Lega – LV, spiegano anche le azioni concrete da mettere in atto: «Le azioni da intraprendere per mitigare entrambi i problemi sono simili: trattenere più acqua possibile sul territorio rallentandone la corsa verso i canali e agire attraverso il drenaggio dei fiumi. Insieme ad opere urbanistiche finalizzate al trattenimento delle acque meteoriche». Per trattenere le acque meteoriche secondo Michieletto e Vianello si può fare quindi ancora molto: «Golenature, wetland, bacini di fitodepurazione (utili anche per migliorare la qualità dell’acqua), servendosi all’occorrenza di cave dismesse: con queste opere, l'acqua in eccesso da problema idrico diventa una risorsa. È il caso di ripensare dopo 60 anni, all’eventualità di realizzare dighe serbatoio, per contenere acqua dolce e di produrre energia, e di farlo sulla base delle esperienze, anche drammatiche, che abbiamo vissuto. La tragedia del Vajont, ad esempio, non ci deve mai far dimenticare come una opera, se studiata male o peggio, realizzata in un luogo inadatto, può diventare un arma terribile».
Pnrr, Centenaro (Lega – LV): «Fondi per la rigenerazione urbana. Ancora una volta penalizzato il Veneto. Una stortura che deve essere modificata»
Venezia, 24 ottobre 2022 -«Ancora una volta i comuni veneti saranno penalizzati dalla ripartizione dei fondi Pnrr per la rigenerazione urbana. Al Veneto non andrà nemmeno un centesimo. E’ necessario, con questo nuovo Governo, alzare la voce». Così Giulio Centenaro, consigliere regionale di Lega – LV. «In merito al bando sulla rigenerazione urbana assistiamo in questi giorni alla protesta dei sindaci veneti, guidati dal primo cittadino di Treviso, Mario Conte, che è anche presidente dell’Anci Veneto. I sindaci sottolineano che la spartizione dei fondi fa chiaramente delle discriminazioni nei confronti dei comuni virtuosi, in particolare di quelli veneti, e a Roma finora si è ignorato come il Veneto sia identificato da sempre quale locomotiva produttiva ed economica d’Italia - prosegue il consigliere padovano di Lega – LV, Centenaro -. È colpa dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) che “premia” i territori del sud, e lo abbiamo già riscontrato con l’assegnazione dei fondi ai Comuni sopra i 15.000 abitanti. E’ una stortura che deve essere modificata, sono certo che il nuovo Governo sistemerà questa situazione già affrontata precedentemente dai Parlamentari leghisti». Lo scorso 19 ottobre il decreto del Capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, di concerto con il Capo del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze, è stato pubblicato con i relativi allegati 1 e 2, con il titolo: «Individuazione dei comuni, inferiori a 15.000 abitanti, richiedenti e di quelli beneficiari del finanziamento di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale», ed è stato diffuso nella sezione «I Decreti» mentre il relativo avviso è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Pnrr, Vianello e Michieletto (Lega – LV): «Rigenerazione urbana: i comuni veneti migliori di chiunque , ma per Roma la meritocrazia è una colpa».
Venezia, 24 ottobre 2022 – «I comuni veneti che vengono sciolti o commissariati sono inesistenti, pagano regolarmente le fatture ai fornitori ed eseguono i lavori pubblici che mettono a bilancio. In un Paese normale questo è un merito: per Roma no, per Roma è una colpa da espiare a discapito di chi dilapida e sperpera. Il riparto dei fondi di rigenerazione urbana per i Comuni sotto i 15 mila abitanti è solo l'ultimo capitolo di un libro di ingiustizie che va avanti da sempre. Il Veneto e il Nord tutto non sono il bancomat delle cicale». Con queste parole i consiglieri di Lega – LV, Roberta Vianello e Gabriele Michieletto intervengono sul caso del riparto dei fondi di rigenerazione urbana, a vantaggio delle regioni del meridione e che esclude totalmente le regioni del centro-nord. «Lo zelo di Roma nel riscuotere tasse e gabelle del Veneto è un modello per gli orologiai svizzeri. Quando però di tratta di distribuire, l'efficienza romana ricorda molto uno scolapasta bucato. Che, come sempre, annaffia certe regioni e lascia a secco noi. Quanta pazienza ancora i Veneti dovranno portare prima che i Veneti siano considerati al pari di tutti gli altri? Vogliamo augurarci che i rappresentanti eletti in Veneto alle ultime elezioni politiche si oppongano e rimedino all'ennesimo torto a discapito del nostro Popolo. I Veneti sono esausti di questa arrogante superficialità» chiudono i due consiglieri veneziani di Lega – LV, Vianello e Michieletto
Agricoltura, Cecchetto (Lega – LV): «L’agricoltura verticale, uno sguardo al futuro e all’innovazione. La Regione interviene sull’innovativo metodo di coltivazione, sia idroponica che acquaponica».
Venezia, 21 ottobre 2022: «Cambiamenti climatici e aumento della popolazione mondiale ci costringono ad un nuovo modo di pensare anche l’agricoltura tradizionale basata per la maggior parte sui sistemi produttivi intensivi ed estensivi. Ma l’agricoltura, settore primario da sempre fondamentale per l’economia veneta sta cercando sempre più nuovi sistemi per lo sviluppo delle cosiddette colture fuori suolo, investendo sempre di più in agricoltura verticale». Così sintetizza Milena Cecchetto, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, che ha depositato un progetto di legge che studia le misure a sostegno dell’agricoltura verticale, modificando la legge regionale del 12 dicembre 2003, numero 40, che trattava proprio di agricoltura: «La Regione del Veneto, con la nuova modifica alla legge regionale 40/2003, vuole introdurre nell’ordinamento regionale una nuova disciplina riguardante il settore primario, con particolare attenzione all’innovativa “Agricoltura verticale”. E per agricoltura verticale si intendono anche le colture idroponiche, acquaponiche e aeroponiche, ossia quelle colture caratterizzate da tecniche di coltivazione, convenzionali quanto innovative, senza uso di terre, in camere di crescita chiuse a controllo ambientale totale – illustra il consigliere regionale di Lega – LV, Milena Cecchetto -. Il progetto di legge che ho depositato, segna il solco di una serie di esigenze accomunate dalla necessità di adottare politiche e strategie di investimento innovative e di ricerca sulla vertical farming, il tutto votato alla ricerca della sostenibilità sia economica che ambientale» prosegue il consigliere Cecchetto. «Il settore primario dell’agricoltura è in continua evoluzione e soggetto a grandi ricerche tecnologiche e negli ultimi anni ha sollevato forti problematiche legate alla produzione alimentare e al costante aumento del fabbisogno mondiale, intesa come una delle sfide più importanti del prossimo futuro, oppure alla limitata disponibilità di superfici naturali o agricole o alla necessità di ridurre il consumo di acqua, in considerazione della sempre maggiore scarsità delle risorse idriche. Tutte considerazioni che ci hanno spinto a modificare la legge sull’agricoltura tuttora in essere apportando delle migliorie e inserendo così nuovi sistemi di coltivazione».