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28 Giugno 2022
Finco (Intergruppo Lega – LV): “Sburocratizzare e semplificare, ma soprattutto incentivare la ripresa sulle piste da sci”
Venezia, 28 giugno 2022 – “Impianti a fune, ora si potranno snellire procedimenti inutilmente farraginosi, per i privati e la pubblica amministrazione”. Con queste parole il Vicepresidente del Consiglio regionale, Nicola Finco (Intergruppo Lega – Liga Veneta) spiega l’obiettivo del progetto di legge approvato dall’aula del Consiglio regionale del veneto di cui è il primo firmatario: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 21 novembre 2008, n. 21 “disciplina degli impianti a fune adibiti a servizio pubblico di trasporto, delle piste e dei sistemi di innevamento programmato e della sicurezza nella pratica degli sport sulla neve”. “Se non vi sono modifiche all’impianto – riassume Finco - non ha senso inondare gli uffici di carte di cui gli stessi sono già in possesso e a conoscenza. Se però vi sono state delle modifiche alla struttura, allora è necessario esibire tutta la documentazione relativa a quei cambiamenti”. Con l’approvazione in aula del progetto di legge, cambiano dunque alcune regole relative al rinnovo delle concessioni degli impianti a fune. “Occorre fare una premessa – spiega il vicepresidente - la procedura di rinnovo di una concessione pubblica avente ad oggetto un impianto a fune è particolarmente complessa. Questa proposta legislativa non è certo una ‘deregulation’ ma una semplificazione di buon senso: la concessione per un impianto di questo tipo può essere rinnovata verificando l’assenza di modifiche alla documentazione prevista dall’articolo 20 della Legge 21/2008, cioè nel caso in cui non vi siano state varianti significative all’impianto. Dunque, procedere al rinnovo aggiornando solo i documenti necessari. In caso contrario però, è necessario produrre la documentazione relativa alle modifiche apportate alla struttura”. “Parola d’ordine è sburocratizzare – aggiunge Finco - ma nel pieno rispetto delle regole e della sicurezza. Snellire non significa assolutamente chiudere un occhio, ma aggiornare e rendere “smart” un processo di burocratizzazione che fa perdere un sacco di tempo e qualche volta rischia di demotivare chi lavora sul territorio. Nel caso del rinnovo delle concessioni degli impianti a fune, significa evitare duplicati di documenti e tempistiche inutili, così da ripartire il prima possibile, soprattutto dopo le ultime stagioni lavorativamente critiche a causa della pandemia”.
28 Aprile 2022
Centenaro (Lega-LV): «Scuola e docenti, sia stilata una graduatoria di merito a esaurimento per i concorsi. Presentata una mozione»
Venezia, 28 aprile 2022 – «Personale docente, sia stilata una graduatoria di merito ad esaurimento con tutti gli insegnanti ritenuti idonei, e non più con un numero di candidati prestabilito, per tutti i concorsi». A chiederlo, con una mozione depositata in Consiglio regionale del veneto, è Giulio Centenaro, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta.  «Ricordiamo che le graduatorie di merito del concorso personale docente sono delle liste a cui accedono gli insegnanti in seguito a specifico concorso. In base al punteggio ottenuto della prova e a seconda dei requisiti in possesso, vale a dire titoli di studio, anzianità, anni di servizio o altre caratteristiche, i docenti si posizionano lungo la graduatoria a scorrimento. Attualmente entrano nelle graduatorie quei candidati che non solo sono stati ritenuti idonei, ma che si collocano in posizione utile, ovvero entro il numero di posti definito dal concorso, più il 10%, una riserva aggiuntiva di posti utile in caso di rinunce o decadenze dei vincitori. In questo periodo sono in corso le prove orali di un concorso infanzia-primaria che si sarebbe dovuto svolgere nel 2020 ma che è stato rimandato a causa pandemia. In questo periodo, però, molti insegnanti sono andati in pensione, e il fabbisogno di docenti è cresciuto a dismisura, rendendo di fatto insufficiente il numero di posti previsti dal bando di concorso originale. Inoltre sono stati anche esauriti gli altri elenchi di docenti, i Gae, le graduatorie ad esaurimento in cui convogliavano i docenti che avevano superato il concorso ma che erano rimasti esclusi dal posto di ruolo. In molte regioni, come il Veneto, l’eventuale graduatoria di merito addirittura nemmeno basterebbe per poter coprire tutti i posti resisi disponibili dopo i pensionamenti. I posti banditi nel Decreto Direttoriale n.498 del 21 aprile 2020 sono infatti 639 per la scuola primaria, ai quali vanno aggiunti i pensionamenti dell’anno 2020 (774), quelli del 2021 (710) e quelli previsti per il prossimo settembre 2022 (543), per un totale di 2027 pensionamenti. Il paradosso è che i partecipanti all’orale sono solo circa 1600, per cui tutti gli idonei potrebbero ottenere il ruolo essendo pari ad un numero sicuramente inferiore alla somma dei posti banditi (639) e ai 2027 posti resisi disponibili con i pensionamenti. Per questo chiedo alla Giunta regionale di farsi portavoce presso i Ministeri competenti affinché possa essere stilata una graduatoria di merito ad esaurimento per questa e per le future procedure concorsuali, in modo tale da rimpinguare il corpo docenti e assicurare ai nostri bambini una continuità didattica, senza dover ogni anno dover ricorrere a supplenti diversi per mancanza di docenti di ruolo. Si tratta – conclude il consigliere Centenaro - di provvedimenti che non prevedono scostamenti di bilancio per lo Stato, visto che la graduatoria si esaurirebbe in più annualità, mantenendo quindi gli stanziamenti concessi dal Mef».
28 Aprile 2022
Agricoltura – Bisaglia e Pan (Lega-LV): «Seme certificato, siano dati sostegni accoppiati per la coltivazione di frumento, mais, riso, e di soia, leguminose da granella e foraggio: una risorsa per il settore e una maggior tutela di ambiente e consumatore»
Venezia, 28 aprile 2022 – «Siano inseriti sostegni accoppiati, gli aiuti legati alla produzione del nuovo sistema dei pagamenti diretti della PAC (Politica agricola comune dell’UE), per il frumento duro, il mais, il frumento tenero, il riso, e per la soia, leguminose da granella e da foraggio. La concessione dei pagamenti accoppiati all’uso di seme certificato porterebbe ad una serie di notevoli vantaggi per tutti i sistemi produttivi, non soltanto per quanto riguarda gli aspetti qualitativi, ma soprattutto per quanto riguarda il deficit produttivo del nostro Paese e per la certezza di utilizzare solo sementi che hanno superato i controlli ufficiali». A chiederlo è la consigliera regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta Simona Bisaglia, in una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto, insieme al collega Giuseppe Pan.  «I grandi vincoli ambientali cui è sottoposta l’agricoltura, con un uso limitato di fitofarmaci e una maggior tutela della biodiversità, richiedono una innovazione costante nella ricerca di prodotti sani e sicuri tanto per l’ambiente quanto per il consumatore – continuano i consiglieri -. Il seme certificato, frutto della ricerca, risponde a queste caratteristiche: è sano, conveniente, legale, sostenibile, garantito. Una risorsa, quindi, per l’intera filiera produttiva, in quanto permetterebbe di aumentare la resa, seminare in sicurezza, senza alcun ricorso a manipolazioni di prodotti chimici. Questa proposta aiuterebbe davvero molto le imprese agricole, soprattutto quelle di piccole dimensioni, considerando i già ampi problemi legati alla siccità che rendono difficili, quest’anno più che mai, la semina di riso e mais. Il mais, in modo particolare, è a rischio, visto anche l’obbligo di rotazione delle coltivazioni imposto dalle politiche comunitarie per evitare l’impoverimento del terreno. Nella PAC 2023-2027 viene confermata la possibilità di destinare una percentuale del massimale nazionale ad aiuti accoppiati. Per questo motivo, concedere sostegni a chi fa ricorso di semente ufficialmente certificata rappresenta una scelta razionale in favore sia dell’agricoltore che dell’ambiente in cui le colture sono realizzate».
28 Aprile 2022
Michieletto e Vianello (Lega-LV): «Bandiera Veneta al Questore di Venezia, orgoglio e Pace nel dna del nostro Popolo» 
Venezia, 28 aprile 2022 – «Pax Tibi Marce, Evangelista Meus. È il messaggio della nostra bandiera, è l’animo dei Veneti. È il messaggio che, insieme al millenario Gonfalone, vogliamo far avere al Questore di Venezia». Con queste parole i consiglieri Gabriele Michieletto e Roberta Vianello (Intergruppo Lega-Liga Veneta) commentano la loro decisione di regalare la bandiera di San Marco al Questore di Venezia. «La giornata del 25 Aprile in Veneto non è una data come le altre. E, allo stesso modo, per i Veneti la bandiera con il leone alato, non è una bandiera come le altre, tutt’altro. In essa ci sono due tra le più importanti peculiarità del nostro Popolo: la fierezza del leone e la parola Pace. Una parola che accompagna da sempre la nostra gente, orgogliosa del suo temperamento, tanto vanitosa nel rammentare le proprie origini, quanto mite nel temperamento e nel modo verso chiunque. Un messaggio, quello della pace, che i Veneti portano quindi sempre con loro, anche quando, con orgoglio, celebrano il loro Santo Patrono nella città che per lunghissimi secoli ha governato i mari. Un omaggio che, siamo certi, sarà apprezzato da un rappresentante delle istituzioni italiane come il Signor Questore di Venezia», concludono i due consiglieri veneziani.
26 Aprile 2022
Pan e Cecchetto (Lega-LV): «Nuove minacce e offese contro Zaia a Vicenza, massima solidarietà al presidente contro questi vili che si nascondono nell’anonimato»
Venezia, 26 aprile 2022 – «Ancora minacce e offese contro il presidente Zaia, e anche in questo caso, come già accaduto la scorsa settimana a Padova, vergate nel cuore della notte, protette dall’anonimato. La viltà non ha infatti il coraggio di uscire allo scoperto. Ci auguriamo, però, che le telecamere abbiano registrato tutto, in modo tale da rendere nota l’identità di chi preferisce creare paura nascondendosi dietro una sigla e un collettivo “no vax”. Noi continuiamo ad appoggiare il nostro presidente e i suoi sforzi per la sicurezza sanitaria di tutti i veneti». Lo dichiarano Giuseppe Pan e Milena Cecchetto (Intergruppo Lega-Liga Veneta) che commentano con queste parole le nuove minacce comparse sui muri della sede della Lega a Vicenza e indirizzate al presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. «Siamo di fronte a persone che non sanno con chi prendersela e che arrivano a negare la scienza e l’evidenza pur di vedere confermate le loro assurde teorie complottiste. Speriamo che, proprio come già accaduto a Padova, le forze dell’ordine riescano a risalire ai responsabili di questo vile gesto, dando un nome e un volto a chi, proprio come i leoni da tastiera, non ha il coraggio di esprimere le proprie opinioni alla luce del sole, argomentandolo con tesi valide. Il dissenso è legittimo, ma la violenza non può mai essere tollerata».
26 Aprile 2022
Michieletto e Vianello (Lega-LV): «Veneti in piazza per San Marco, nella nostra bandiera la parola pace valore del nostro Popolo»
 Venezia, 26 aprile 2022 – «Rammarica, e non poco, sapere che per scendere in Piazza con il leone veneto si possa arrivare a rischiare una denuncia. Nessuno dei manifestanti ieri a Venezia aveva intenzioni bellicose ma solo voglia di rendere un omaggio al nostro Santo Patrono, San Marco. Men che meno ieri: è assolutamente normale che un Veneto possa voler recarsi in Piazza per festeggiare San Marco il giorno del 25 Aprile». Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, consiglieri della Lega – Liga Veneta, commentano così quanto accaduto ieri. «Non si tratta di una pericolosa intenzione, ma di una millenaria tradizione. Auspichiamo che si tenga conto di questo nella eventuale scelta di provvedimenti. Ci permetteremo di omaggiare il Questore di Venezia con una bandiera di San Marco. Sulla quale, capeggia una parola prima di ogni altra: PAX, pace. A testimonianza dell’incrollabile fede dei Veneti nel loro Santo e in un valore che è patrimonio del nostro essere Veneti».
22 Aprile 2022
Villanova (Lega-LV): «Autonomia, il PD ha come obiettivo quello di far perdere la Lega e allontanare la riforma, non il bene dei Veneti. Comico che la Camani voglia ora dettare la linea»
Venezia, 22 aprile 2022 – «Chi ha definito gli imprenditori veneti come evasori fiscali e sfruttatori dovrebbe nominare con molta cautela la parola “Autonomia” in Veneto». Alberto Villanova, Presidente dell’intergruppo Lega – Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto, ribatte così alle dichiarazioni della collega di opposizione Vanessa Camani, intervenuta oggi sulla questione dell’Autonomia. «L’unica persona che ha alzato bandiera bianca in Veneto, sull’Autonomia, è proprio la consigliera Camani, che già nel 2018, dopo il fallito tentativo del suo PD di boicottare il Referendum, si trovava con i suoi compagni di partito in incontri pubblici definendo sui volantini di invito il voto di due milioni di veneto “una farsa”. E, purtroppo per lei, la carta rimane. Ancora conserviamo questi volantini. Già il fatto che un esponente del PD definisca lo strumento più democratico del nostro Paese in con queste parole, la dice lunga sulla serietà delle proposte ora avanzate e sulla volontà di procedere fino in fondo sulla strada di questa riforma. Che ora poi, dopo anni di sabotaggi, sia proprio Camani a pretendere di dettare una linea sull’Autonomia, è quasi comico. Perché l’Autonomia che i Veneti vogliono si basa, soprattutto, su pilastri come il residuo fiscale e la sanità». «E qui – aggiunge il presidente dell’Intergruppo - Camani dovrebbe spiegarci: andrà lei nei capannoni e tra i nostri artigiani, quelli che lei ha ripetutamente dileggiato, a dire che il Veneto rinuncia a tutti i soldi versati nelle casse romane? Sono sempre più convinto che le “proposte” del PD sull’autonomia, ribadite oggi dalla consigliera Camani, siano più ispirate al federalismo secondo De Luca, Presidente della Campania, che alle legittime aspirazioni del Popolo Veneto. È quindi cristallino e chiaro: il PD gioca la partita dell’Autonomia nella speranza di far perdere la Lega e soprattutto di non raggiungere questo obiettivo, non certo di far vincere i Veneti. Faremo di tutto per non dare loro questa soddisfazione», chiude Villanova.  
22 Aprile 2022
Dolfin (Lega-LV): «Strade sicure, il ministero non ridimensioni questo fondamentale presidio per la sicurezza delle nostre città. Presentata una mozione in Consiglio regionale»
Venezia, 22 aprile 2022 – «Mantenere in piedi l’Operazione “Strade Sicure”, senza ridimensionare il numero dei militari impegnati, per mantenere in vita un presidio essenziale per la sicurezza delle nostre città, senza scaricare ulteriore peso sulle forze di polizia già in sofferenza per carenze di organico». A chiederlo, con una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto, è il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta Marco Dolfin. «Dal 2008 questa operazione ha permesso migliaia di militari, donne e uomini dell’Esercito Italiano, di essere a disposizione dei Prefetti per svolgere servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili. Pensiamo, per esempio, ai centri per l’immigrazione, oppure ai servizi resi in occasioni particolari, come l’Expo 2015, il Giubileo, i diversi terremoti che hanno colpito il centro Italia, ma anche per presidiare luoghi particolarmente delicati, come siti artistici o porti e stazioni. Nel corso degli anni il numero di militari impegnato è stato progressivamente aumentato, fino ad arrivare a un massimo di 7.803 unità. Ora, però, il ministero della Difesa vorrebbe ridurre il contingente dispiegato, portandolo a 5mila militari. Un errore che porterebbe a una eccessiva diminuzione delle donne e degli uomini impegnati per la sicurezza delle nostre città, con il rischio di scaricare ancora una volta sulle Polizie locali un carico di lavoro insostenibile. È bene quindi non eliminare un contributo significativo a favore del Paese, la cui efficacia è stata determinata dalla tempestività di intervento, dalla capillare distribuzione delle forze sul territorio nazionale e dalla capacità di rischieramento delle unità in ogni condizione ambientale, fattori decisivi che in molteplici circostanze hanno assicurato la salvaguardia della vita umana e la tutela del bene comune».
22 Aprile 2022
Sponda (Lega-LV): «Abbattimento barriere architettoniche, avviato un nuovo bando della Giunta per i Comuni del Veneto»
Venezia, 22 aprile 2022 – «Abbattimento delle barriere architettoniche, la Regione del Veneto, su impulso dell’assessore al Sociale Manuela Lanzarin, ha aperto nuovi bandi per assegnare contributi ai Comuni per la revisione e la redazione dei PEBA. Parliamo, appunto, dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, vale a dire quei piani che mirano a ridurre ogni ostacolo ambientale e sociale per una totale partecipazione alla vita sociale ed economica dei cittadini diversamente abili. In tal senso, fin dal 2018 la Giunta regionale del Veneto ha proposto un cofinanziamento degli enti locali. Un cofinanziamento rinnovato anche per il 2022, per un totale di 300mila euro. Cifre preziose soprattutto in un momento in cui le casse comunali sono particolarmente provate da due anni di pandemia e per cui ringraziamo di cuore l’assessore». A dirlo è Alessandra Sponda, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta. «Con queste somme la Regione del Veneto arriva in aiuto delle amministrazioni comunali là dove i finanziamenti statali sono, purtroppo, insufficienti. Già nei mesi scorsi, infatti, avevo presentato una mozione al riguardo. Ora però i Comuni potranno presentare domanda entro il 19 maggio all’indirizzo
llppedilizia@pec.regione.veneto.it. Potranno così partecipare al bando che assegnerà contributi per un massimo di 10mila euro (per i comuni sotto i 10mila abitanti), 15mila euro (per i comuni tra i 15 e i 30mila abitanti), e di 30mila euro per quei comuni sopra i 30mila abitanti. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito della Regione del Veneto. Ancora una volta l’amministrazione regionale ha dimostrato una grande sensibilità. È essenziale fare tutto il possibile per abbattere tutti gli ostacoli e permettere che venga concesso, anche ai diversamente abili, di condurre una vita agevole e nel rispetto della propria dignità».
22 Aprile 2022
Maino (Lega-LV): «Persone scomparse, anche ai loro familiari arrivate le multe per la mancata vaccinazione anti-Covid. Assurdità provocata dalla burocrazia italiana»
Venezia, 22 aprile 2022 – «In questi giorni, tra le tante multe inviate dal Ministero della Salute per il mancato adempimento dell’obbligo vaccinale Covid per gli over 50, ci sono anche quelle arrivate alle famiglie delle persone scomparse del Veneto, alcune delle quali anche da anni. Un paradosso che, oltre a confermare l’assurdità della burocrazia italiana, rinnova ulteriormente un dolore mai sopito per chi, da tempo, non ha mai smesso di cercare e soffrire per i propri cari». Lo rende noto il consigliere regionale Silvia Maino (Intergruppo Lega-Liga Veneto). «C’è il caso di una donna, per esempio, che si è vista recapitare la sanzione per il figlio scomparso dal 1995. O chi, come un’altra signora il cui marito è sparito nel nulla nel 2015, ha ricevuto a nome del coniuge due avvisi di mancata vaccinazione. Per ognuna di queste persone, ricevere comunicazioni simili vuol dire, ogni volta, risvegliare una grande sofferenza, oltre al dover risolvere l’ennesimo pasticcio burocratico. Ho già predisposto, al riguardo, un progetto di legge statale per dimezzare a 5 anni la dichiarazione di morte delle persone scomparse e permettere alle famiglie di andare avanti. Purtroppo i lunghi tempi attuali fanno sì che i familiari debbano ogni giorno scontrarsi con grandi ostacoli, primo fra tutti la tutela della privacy delle persone scomparse. Un eccesso di tutela che, in questo caso, rende impossibile superare assurdità burocratiche come, appunto, la comunicazione alle ULSS di riferimento delle generalità di chi è sparito nel nulla. Da tempo l’associazione Penelope Italia Odv - Associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse, che segue le famiglie piombate in quest’incubo, denuncia al Garante per la privacy questa situazione. Mi auguro che, se non altro, l’assurdità di queste lettere possa servire a porre attenzione sul dramma che i familiari di scomparsi vivono ogni giorno».