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22 Aprile 2022
Boron (Lega-LV): «Autonomia ragione sociale della Liga Veneta, impegnarsi con coraggio per obiettivo dei Veneti»
Venezia, 22 aprile 2022 – «L’Autonomia del Veneto non è un capriccio, ma la ragione per cui da anni dedichiamo il nostro tempo, le nostre forze, la nostra passione. Per questo non c’è dubbio che la stella polare di ogni rappresentante che ha l’onore di rappresentarla, deve essere uno ed uno solo: l’interesse dei Veneti». Con queste parole il consigliere regionale Fabrizio Boron, dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta. torna sul tema dell’Autonomia del Veneto, al centro del dibattito di questi giorni. «La Liga Veneta, nata a Padova, si fonda e basa su un presupposto ineludibile: il bene dei Veneti. Chi è più giovane, non può e non deve scordare il lascito dei padri fondatori, che è sempre stato quello di lavorare e dare battaglia per i diritti di chi vive in Veneto. Oggi i diritti dei Veneti si chiamano Autonomia. Per cui è fatto obbligo per tutti di lavorare per questo obbiettivo, senza farsi distrarre mai dalle pericolose e sinistre sirene romane», chiude Boron
22 Aprile 2022
Michieletto e Vianello (Lega-LV): “25 aprile, celebriamo la festa dei Veneti lavorando per il bene della nostra terra, l’Autonomia”
Venezia, 22 aprile 2022 -  "Per il Popolo Veneto, il 25 Aprile è una giornata di grande festa, perché quel giorno noi festeggiamo il nostro patrono. Un Santo, San Marco, che è nella nostra bandiera, simbolo per antonomasia di ogni Popolo. Rappresentare i Veneti, in ogni istituzione, e’ un grande orgoglio, ma anche una grande responsabilità, perché impone a chiunque di fare, prima di tutto, il bene e gli interessi dei Veneti. Oggi quel bene si chiama Autonomia, una volontà che i cittadini della nostra Regione hanno votato in modo plebiscitario, e che aspettano da tanto, troppo, tempo. Ci auguriamo quindi che questo 25 Aprile rappresenti non solo l’orgoglio di essere Veneti, ma anche il coraggio di continuare, in ogni sede, in ogni momento, a lottare con forza a testa alta per quelle che sono le battaglie storiche del nostro Popolo! Par Tera, par Mar, San Marco!!!”. Così i consiglieri Gabriele Michieletto e Roberta Vianello (Intergruppo Lega - Liga Veneta) sui festeggiamenti del prossimo 25 Aprile, che aggiungono: "Veneti, non dimenticate di donare un "bocolo" di rosa alla vostra innamorata come vuole la tradizione: il 25 aprile infatti gli uomini donano alla propria amata un bocciolo di rosa rossa"
20 Aprile 2022
Economia – Vianello (Lega-LV): «Scarpe del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta, modello di resilienza alla crisi»
Venezia, 20 aprile 2022 – «Resilienza. Nessuna parola come questa spiega meglio la capacità degli imprenditori del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta di aver saputo resistere al dramma della pandemia e di affrontare, ora, la crisi in Russia. La notizia, infatti, che nonostante le sanzioni al mercato russo, gli imprenditori del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta, continuino a lavorare e riescano, nonostante tutto, a raggiungere risultati importanti in questo settore, fa ben sperare anche per i mesi a venire». Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta Roberta Vianello in merito alla notizia di oggi sulla situazione del settore calzaturiero della Riviera del  Brenta. «Le sanzioni applicate alla Russia per l’aggressione all’Ucraina hanno sicuramente un peso rilevante per un mercato, quello dell’est, che rappresenta una frontiera importante dell’export delle scarpe di lusso. Il fatto, però, che nonostante le restrizioni, le aziende del settore riescano comunque ad improvvisare nuove soluzioni con nuove proposte, la dice molto lunga sull’incredibile capacità dei nostri imprenditori di saper reagire alla avversità. Il distretto calzaturiero della Riviera del Brenta, insomma, è un vero modello imprenditoriale, un tessuto di aziende, tecnologia, lavoratori che trova una luce anche dove, per tutti, regna il buio».
20 Aprile 2022
Centenaro (Lega-LV): «Siccità e agricoltura, le istituzioni si mettano in rete per migliorare le strutture idriche esistenti e permettere una migliore distribuzione dell’acqua»
Venezia, 20 aprile 2022 – «La siccità sta davvero mettendo a dura prova il settore agricolo. Come se non bastasse la crisi delle materie prime legate a questa importante impresa, anche le condizioni ambientali stanno provocando gravi danni alle aziende del settore primario. Urge una programmazione condivisa da tutte le istituzioni interessate, Governo, Regioni, Province, consorzi di bonifica e associazioni di categoria, per porre rimedio alla grave crisi dell’acqua che ha bloccato gli impianti di irrigazione». Giulio Centenaro, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, interviene così in merito alla preoccupante siccità che sta mettendo a dura prova l’agricoltura. «Bisognerebbe pianificare una serie di interventi coordinati – continua il consigliere regionale -, o meglio migliorare le strutture e i sistemi esistenti, in grado di trattenere maggiormente l’acqua a monte quando è in abbondanza per poi rilasciarla nei periodi di maggiore necessità per usi agricoli, civili e industriali. Questa esigenza dovrebbe rientrare tra le priorità della programmazione dei fondi del Pnrr. Non è possibile arrivare a mettere in dubbio la possibilità di procedere con le semine per l’impossibilità di procedere all’irrigazione già a inizio primavera. È urgente trovare soluzioni a lungo termine che permettano, nell’immediato, di superare il difficile momento di stallo e, in prospettiva, di evitare che situazioni come queste si ripresentino in futuro».
20 Aprile 2022
Scatto (Lega-LV): «Turismo, la grande ripresa del settore non frutto di coincidenze, ma di un grande lavoro della Regione. L’opposizione vede sempre buio, anche di fronte a dati positivi»
Venezia, 20 aprile 2022 – «Ci vuole davvero coraggio a dire che la Regione del Veneto sta svolgendo un ruolo passivo nella gestione e promozione del turismo quando da due anni sta lavorando per sostenere la prima industria veneta. Pensiamo, per esempio, all’intenso lavoro che sta svolgendo per la promozione e la crescita degli scali aeroportuali veneti, di cui tanto si sta discutendo in questi ultimi giorni. È la stessa consigliera Camani, che attacca la Regione, a smentire se stessa, quando sottolinea nelle sue note la vertiginosa ripresa del flusso dei visitatori. Secondo lei è una coincidenza, o il frutto dell’attenzione al settore dell’amministrazione regionale che ha operato per migliorare i servizi e l’offerta, sostenendo anche economicamente, con numerose misure, le imprese del turismo in questi due lunghi e difficili anni?». Francesca Scatto, consigliere dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Sesta commissione Turismo, risponde così alle polemiche dell’opposizione. «È vero che la competenza su Venezia spetta al sindaco e al Comune, ma ciò non vuol dire che la Regione se ne lavi le mani. Anzi. Credo che per Venezia il futuro sia l’attivazione della prenotazione per gli ingressi, piuttosto che l’installazione dei tornelli, per regolare i flussi in entrata. La città non può essere lasciata in balia di flussi come quelli che si sono visti nei giorni scorsi o in passato. Dobbiamo puntare sul turismo di qualità, regolare, che sappia davvero valorizzare il nostro patrimonio artistico, culturale, architettonico, ambientale. E per far ciò dobbiamo mettere mano alle locazioni turistiche, perché siano regolarizzato fino in fondo, combattendo l’abusivismo. Non capisco però questo pessimismo cosmico di stampo leopardiano che pervade ogni giudizio dei consiglieri di opposizione. Anche Confindustria confidava nelle vacanze pasquali per una ripresa. Perché il PD deve vedere il buio anche là dove ci sono evidenti segnali positivi? In ogni caso, se oltre agli attacchi la consigliera Camani dovesse avere anche qualche proposta, siamo ben disposti ad ascoltare. Ma del resto lo dice anche il proverbio: facile è criticare, difficile è l’arte».
20 Aprile 2022
Villanova (Lega-LV): «Nuovi poteri a Roma grazie al PD, mentre il Veneto aspetta ancora l’Autonomia»
Venezia, 20 aprile 2022 – «Apprendo dalla stampa che grazie al contributo del PD, correlatore del provvedimento, a Roma in tempo record è stata approvata la riforma costituzionale per dare più poteri a Roma capitale. Tanta solerzia e velocità è encomiabile: Roma ha ottenuto in venti minuti quello che noi aspettiamo da oltre cinquanta mesi. Sarebbe bello però che i Dem e i 5 Stelle, che detengono la presidenza della Commissione, mettessero lo stesso impegno per approvare, finalmente, anche l’Autonomia del Veneto». Alberto Villanova, Presidente dell’intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta con queste parole l’approvazione in Commissione Affari Costituzionali della riforma per affidare alla città di Roma i poteri di una Regione. «Non conosco nel merito il provvedimento e le ragioni per cui ora Roma si meriti dei poteri al pari di una Regione: ero fermo al fatto che la città di Roma, che già può vantare poteri eccezionali in quanto “Roma Capitale”, nel gestire i propri poteri non avesse sempre dato esempio di grande efficienza. Forse, però, con la promozione proposta, si mira a fare meglio. Chi invece le risorse le ha sempre gestite bene, con parsimonia e buon senso, è la Regione del Veneto che, nel pieno rispetto della carta costituzionale, chiede di poter amministrare 23 materie. Materie che, se affidate a Roma Capitale, a quanto pare non rappresentano un problema per il PD romano, a differenza invece di quanto sostengono i colleghi DEM di casa nostra che mercanteggiano invece le competenze del Veneto come fossero al banco del pesce. Perché il Partito Democratico non si impegna con la stessa determinazione per far approvare la nostra legittima richiesta? Forse – si chiede Villanova - la volontà dei Veneti vale meno di quella della città di Roma?».
15 Aprile 2022
Cavinato (Lega – LV): “Salvate 13 vite in 48 ore: congratulazioni ai professionisti dell’azienda ospedaliera di Padova”
Venezia, 15 aprile 2022 – “A Padova la maratona di trapianti ha dato una speranza di vita a 13 persone in grave situazione di salute. Siamo orgogliosi della nostra sanità e dei nostri medici, martedì scorso per due giorni, senza sosta, sono stati trapiantati 17 organi su 13 pazienti. Un’intensa attività che ha coinvolto 150 professionisti e che fa onore al nostro Veneto”. Così la consigliera regionale Elisa Cavinato, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta la maratona di interventi nell’Azienda ospedaliera di Padova. “In questo momento storico dove il personale sanitario e gli ospedali sono stati messi a dura prova dall’emergenza sanitaria – spiega Cavinato - l'azienda Ospedaliera di Padova si riconferma un'eccellenza veneta e italiana, che ha permesso di salvare vite. Ben 17 sono stati i trapianti effettuati in sole 48 ore. Non posso che congratularmi con le equipe e con tutto il personale medico e sanitario, in tutto 150 professionisti, del centro trapianti di Padova, che hanno reso possibile questa straordinaria, intensa, attività d’intervento. Un grande lavoro di squadra che dimostra, ancora una volta, l’efficienza della macchina della sanità veneta, quella che tutti vogliamo e di cui siamo orgogliosi”.
15 Aprile 2022
Pan (Lega – LV): “Sull’Autonomia i Veneti hanno già deciso, smetta il Pd di cercare di bypassare la volontà dei cittadini”
Venezia, 15 aprile 2022 –“Smettano i consiglieri del Pd di provare a bypassare la volontà dei veneti: convocare una commissione speciale  è uno spreco di risorse pubbliche per cercare di ottenere una risposta politica che aggiri quella data dai cittadini, cioè quanto è stato democraticamente deciso oltre 4 anni fa con il referendum”. Così Giuseppe Pan, dell’Intergruppo lega – Liga Veneta, interviene sul tema dell’Autonomia. “La proposta del Pd sull’autonomia all’acqua di rose, con 7 materie anziché 23, senza il tema del residuo fiscale, è una presa in giro che snatura la volontà del popolo veneto, democraticamente accertata con lo strumento del referendum. Ridicola e offensiva, nei confronti dei cittadini, anche la richiesta del Pd Veneto di costituire una commissione speciale in Consiglio regionale per tentare di avvallare la proposta di finta autonomia. Noi andremo avanti con la richiesta delle 23 materie e la battaglia sul residuo fiscale da restituire al Veneto, perché è quello che vogliono i Veneti”. “Ricordo ai colleghi delle minoranze – prosegue Pan - che la base della trattativa con il Governo sull’autonomia è la legge del 2017 approvata dal Consiglio regionale. Questo significa che il modello di autonomia differenziata è legato inscindibilmente alle 23 materie e alla prerogativa di trattenere il gettito Irpef e Iva sul territorio. I colleghi del Partito democratico veneto dovrebbero rassegnarsi e portare avanti la decisione democraticamente assunta dai Veneti, invece che appoggiare proposte che cercano di sabotarla. Ora anche la richiesta di convocare una commissione speciale per aggirare politicamente la questione? Il Consiglio regionale è la casa dei Veneti, e i veneti hanno già deciso riguardo al tema, senza sprecare il tempo dei tecnici e le risorse pubbliche per convocare commissioni da cui non uscirà nulla che andrà a snaturare quanto è stato deciso dal popolo. Noi della Lega non lo permetteremo”.
15 Aprile 2022
Brescacin (Lega – LV): “Insegnanti di sostegno, è necessario ridistribuire i percorsi formativi: cattedre scoperte al nord e posti in eccesso al sud”
Venezia, 15 aprile 2022 – “Il governo attui una più equa distribuzione fra le regioni dei posti disponibili per la formazione volta al sostegno didattico degli alunni con disabilità”. Si intitola così la mozione depositata in Consiglio regionale dalla Presidente della Commissione Sanità, Sonia Brescacin (Intergruppo Lega – Liga Veneta) che impegna la giunta regionale ad attivarsi presso il Governo su tre diversi fronti: rendere più attrattiva la professione dell’insegnante di sostegno, raggiugere un’equa distribuzione dei percorsi di specializzazione, ma anche garantire il diritto degli studenti di avere il sostegno di insegnanti qualificati. “Il numero degli alunni con disabilità nelle scuole di ogni grado è in progressivo aumento – ricorda la presidente - sono circa 278.000, dall’infanzia alle superiori, per i quali è necessario garantire una vera inclusione e non discriminazione attraverso il supporto di un parametrato numero di insegnanti di sostegno, adeguatamente formati e abilitati a tale funzione”. “Sulla base delle risorse messe a disposizione dal Mef – spiega Brescacin - il potenziale per l’anno 2022 è di 25.874 insegnanti di sostegno da formare con i corsi del VII ciclo di tirocini formativi attivi, un numero ampiamente sufficiente a coprire il fabbisogno di posti di sostegno vacanti in organico, stimato inferiore alle 17.000 unità. A seguito delle indicazioni degli Atenei in merito all’offerta formativa massima disponibile, il Miur ha emanato il decreto n. 333 del 31 marzo 2022, definendo il riparto dei posti ed autorizzando l’avvio dei percorsi formativi. Decreto in cui però emerge un notevole squilibrio nella distribuzione dell’offerta formativa sul territorio. In particolare, nelle regioni settentrionali, dove attualmente i posti vacanti destinati al ruolo di insegnanti di sostegno sono il 63% del totale, il numero di posti attivato è del tutto inadeguato a soddisfare la domanda delle scuole. Al contrario, nelle regioni del sud il numero dei posti disponibili per la formazione sono notevolmente superiori rispetto al fabbisogno”. “Alcuni numeri: in Veneto – afferma Brescacin - i 920 posti di Tirocinio Formativo Attivo (Tfa) arriveranno a coprire il 42,89% delle 2.145 cattedre scoperte. Nemmeno la metà. In Lombardia, a fronte di 5.700 posti vacanti, saranno attivati 1.240 posti di Tfa (il 21,75%); in Piemonte l’offerta di formazione delle università è di 450 posti, il 17,23% dei 2.611 posti vacanti, mentre in Liguria ed Emilia Romagna si arriverà rispettivamente al 47,28% e al 47,31% grazie a 330 e 800 posti di Tfa, rispetto ai 698 e 1.691 posti vacanti. Al Sud invece, la situazione è rovesciata. In Calabria, a fronte di 73 cattedre di sostegno scoperte, le università regionali attiveranno 2.070 posti di Tfa (il 2.835,62% in più) e lo stesso vale per la Sicilia: 184 posti scoperti e 5mila posti di Tfa (2.717,39% in più). La Basilicata, con 400 posti di Tfa ma con appena 23 cattedre vacanti, arriverà a superare del 1.739,13% il fabbisogno di insegnanti di sostegno delle scuole del territorio. L’Abruzzo, la Puglia e la Campania hanno un’offerta di posti in formazione di oltre il mille per cento superiore alla domanda di insegnanti di sostegno degli istituti scolastici”. “E’ palese lo squilibrio nella distribuzione dei posti disponibili negli atenei – prosegue Brescacin - e la conseguenza sarà quella di alimentare ulteriormente il fenomeno degli «insegnanti con la valigia» - aggiunge la Presidente - e degli spostamenti massici dei docenti abilitati da Sud a Nord in attesa di un eventuale trasferimento sul territorio d’origine, creando ulteriore instabilità nel sistema. Inoltre la continuità didattica a tutela degli alunni, in particolar modo di quelli con disabilità, non può essere garantita con insegnanti di sostegno supplenti e, in gran maggioranza, non abilitati, con ricadute gravissime sul percorso formativo e di crescita personale”. Per tutti questi motivi, la mozione presentata dalla Presidente della Commissione Sanità impegna la giunta regionale ad attivarsi al Governo con tre obiettivi: “In primis ad attivarsi con il Ministero dell’Istruzione – spiega Brescacin – per raggiungere una distribuzione dei percorsi di specializzazione sul sostegno più equa, rispondente ai bisogni degli alunni e degli istituti scolastici”. La mozione chiede inoltre di attivare tutte le azioni possibili per rendere più attrattiva la professione dell’insegnante di sostegno, “un ruolo difficile che richiede una specializzazione accurata ed una elevata responsabilità”. Infine, “Che venga intrapresa ogni azione utile – conclude la presidente - a garantire il diritto degli studenti che ne hanno bisogno ad avere il sostegno da parte di insegnanti qualificati”.
14 Aprile 2022
Autonomia, Michieletto e Vianello (Lega – LV): “Pd tradisce il mandato dei Veneti, la volontà dei Veneti non si svende”
Venezia, 14 aprile 2022 - “La proposta del Pd veneto di chiedere solo sette materie è indegna. La richiesta del nostro Popolo è stata certificata da un Referendum, che anche se sabotato dai democratici, è stato chiarissimo nell’esito. I Veneti hanno bisogno di uomini coraggiosi, non di quaquaraquà”. Sono queste le parole dei consiglieri Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, nel commentare la proposta del PD Veneto di ridurre l’Autonomia regionale a sole sette materie. “In qualsiasi trattativa si punta al rialzo, per cercare di ottenere di più. Questo principio vale per tutti, tranne che per la sinistra veneta, che pare evidentemente più interessata ad esaudire i diktat romani che il bisogno del nostro Popolo. La sola idea di ridurre le nostre richieste è offensiva verso il nostro Popolo: chi è stato eletto in Veneto, non dovrebbe mai dimenticarsi che è alla nostra gente, prima di tutto, che deve rendere conto”- concludono i due consiglieri.