Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
PROGRAMMA POLITICO
Scopri le ultime news
9 Giugno 2021
Lavoro, Michieletto e Vianello (ZP) presentano risoluzione: “Spostare le risorse dal reddito di cittadinanza ai lavoratori stagionali”
Venezia, 9  giu - "Le risorse del reddito di cittadinanza possono e anzi dovrebbero essere utilizzate meglio. Ad esempio, integrando e sostenendo con azioni mirate il lavoro stagionale, tanto richiesto e ricercato in questo periodo. Abbiamo presentato proprio oggi in Consiglio regionale una risoluzione per chiedere questo al Ministro Orlando: le imprese e le categorie economiche non possono più tollerare uno sperpero di denaro pubblico come il reddito di cittadinanza, usiamo meglio questi soldi! " Così i consiglieri regionali Michieletto e Vianello intervengono per commentare il dispositivo presentato quest'oggi a Palazzo Ferro Fini. "Il Ministro del Lavoro dovrebbe, prima di tutto, sostenere l'occupazione, e non la disoccupazione. Il reddito di cittadinanza non sostiene il lavoro, ma anzi, crea nuovi disoccupati, e il caso dei stagionali di questi giorni lo conferma. Per non parlare delle frodi e delle truffe, che sul reddito abbondano! Per questo abbiamo interpellato il Ministro competente: noi crediamo che questa misura debba essere rivista e superata, non più coerente con il mercato del lavoro e di questa situazione economica. Imprese e lavoratori devono essere al centro della linea di investimento, non ai margini"- chiudono i due consiglieri veneziani proponenti
9 Giugno 2021
Corsi (LV) e Valdegamberi (GM): «Un’ottima notizia per l’intera vallata. Mantenute le promesse ai cittadini grazie al finanziamento di un’opera da 12 milioni di euro»
Venezia, 9 giugno 2021 – Prolungamento della Sp10 in Val d’Illasi «Ringraziamo il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto per aver mantenuto una promessa fatta due anni fa, quella di finanziare e realizzare il progetto del primo stralcio del prolungamento della Strada provinciale 10 della Val d’Illasi, un’arteria viabilistica fondamentale per il nostro territorio che andrà a decongestionare il traffico dei Comuni interessati e a mettere in sicurezza la viabilità dell’intera vallata». A dirlo sono Enrico Corsi, consigliere regionale del gruppo Liga Veneta per Salvini premier, e Stefano Valdegamberi, capogruppo del Gruppo Misto in Consiglio regionale del Veneto. «Per questo importante intervento vengono stanziati circa 12 milioni di euro. Una cifra considerevole, soprattutto a seguito della pandemia. È infatti in fase di approvazione il progetto esecutivo che porterà alla gara e all’avvio dei lavori. Dopo anni di inutili promesse, l’attuale gestione della Provincia dà finalmente risposte concrete alle domande dei cittadini». L’intervento della Provincia si accompagna ad un altro importante intervento della Regione di abbassamento e sistemazione del torrente Progno, i cui lavori saranno eseguiti in parallelo a quelli della nuova strada e coordinati tra loro.
8 Giugno 2021
Commissione d’inchiesta, Villanova (ZP): “Troppe bugie sulla sanità veneta, ora tutti vedranno cos’è successo in 16 mesi di pandemia”
“L’obiettivo è insediare una commissione d’inchiesta efficiente ed efficace, che possa lavorare in maniera rapida, approfondita ed esaustiva a porte aperte, per mostrare ai veneti cosa è successo nella nostra regione in questi ultimi 16 mesi”. Così il capogruppo di Zaia Presidente, Alberto Villanova, nel presentare la proposta di deliberazione amministrativa per istituire la Commissione speciale d’inchiesta sull’andamento dei contagi e decessi da Sars-Covid-2 durante la pandemia in Veneto. “Sono qui oggi alla luce del lavoro svolto in Prima Commissione – ha iniziato Villanova - ma anche e soprattutto in seguito a quello della Quinta Commissione qualche settimana fa, che ha visto qui, in aula, tutti i nostri dirigenti della sanità e il presidente Luca Zaia per spiegare quali scenari e scelte sono state intraprese fino ad oggi. Sono a confermare, nella maniera più assoluta – aggiunge il capogruppo - che l’istituzione di questa Commissione d’inchiesta è una priorità per questa Amministrazione”. “Spiegare come è stata affrontata questa pandemia, questa emergenza, che nessuno di noi aveva mai vissuto prima – prosegue il capogruppo - e auspico che nessuno mai debba viverla in futuro, è un obiettivo primario che deve unire maggioranza e opposizione, come effettivamente è stato fatto nei lavori in Prima Commissione: siamo partiti da posizioni molto distanti e grazie ad un lavoro che ci ha visto condividere alcuni obiettivi, siamo arrivati alla stesura di questo testo”. “Credo anche – prosegue Villanova - che negli scorsi mesi siano state dette tante e forse troppe bugie sulla sanità regionale. I veneti hanno il diritto di sapere, hanno il diritto di conoscere. Per questo abbiamo voluto inserire all’interno della proposta la condizione che le sedute della Commissione d’inchiesta siano pubbliche, così che i veneti possano collegarsi e sentire le audizioni, i pareri degli esperti. Dopodiché, una volta terminati i lavori della Commissione d’inchiesta, gli atti verranno consegnati all’Autorità giudiziaria”. “L’emergenza è stata senza soluzione di continuità per 16 mesi – ha ricordato Villanova - da quel 21 febbraio 2020 ad oggi non c’è stato mai un periodo di pace assoluta, nonostante forse il periodo di leggera tregua l’estate scorsa. Per questo abbiamo insistito affinché si prendesse in esame tutta la pandemia e non solo un periodo limitato. Lo ritengo utile dal punto di vista analitico per poter confrontare: dati e andamenti delle tre ondate del virus, i metodi e i mezzi adottati. E così l’evoluzione di quella che è stata la diagnostica e la terapia. Per fare questo – aggiunge il capogruppo - non si poteva prendere in esame solo un periodo, che va da ottobre 2020 a marzo di quest’anno, bisogna prendere in considerazione tutta la pandemia, ed è quello che abbiamo inserito in questa proposta”. “I temi da affrontare sono innumerevoli – continua Villanova - in particolare va messo in luce lo sforzo disumano e il lavoro instancabile di medici, infermieri e personale sanitario della nostra Regione. A loro penso debba andare il ringraziamento di tutto il Consiglio regionale e dei veneti che rappresentiamo, come anche, a tutti quei dirigenti che hanno lavorato e preso decisioni, assumendosi grandi responsabilità, mentre magari fuori dagli ospedali e tavoli tecnici, in qualche salotto televisivo e su qualche giornale, altri parlavano a vanvera”. “Faremo chiarezza sugli strumenti utilizzati per affrontare questa pandemia, tamponi e non solo, perchè ve ne sono molti altri e bisogna uscire dalla logica polemica “I numeri mi danno torto, ma io ho comunque ragione”, o da quella degli studi fantasma, che hanno condizionato la dialettica politica per troppe settimane”. “E’ arrivato il momento – aggiunge il capogruppo - di lasciar parlare dati concreti ed evidenze scientifiche, perché i veneti meritano questo, e soprattutto attivare confronti con le Regioni vicine. Penso sia fondamentale, in una situazione come questa. Abbiamo affrontato anche il tema della divisione in fasce di colore per regione, una decisione che ci è stata imposta dal Governo ed è giusto analizzare i dati epidemiologici, quelli della mortalità, per posizionamento geografico, per popolazione e tipo di attività sul territorio”. “Per fare tutto questo – conclude Villanova - abbiamo bisogno di una Commissione che non voglia fare spettacolo, che si concentri per lavorare e dare risposte concrete ai veneti. Siamo arrivati ad una formulazione che credo sia soddisfacente per tutte le parti che compongono questo Consiglio regionale e voglio confermare il massimo impegno dei componenti dei nostri Gruppi che parteciperanno alla Commissione d’inchiesta. Ci sarà tutto l’impegno affinché si possano raggiungere gli obiettivi prefissati”.
7 Giugno 2021
Centenaro (ZP): “L’Ospedale di Camposampiero continua a crescere e a investire. Ne abbiamo parlato in un incontro con rappresentanti del territorio e della direzione medica e tecnica dell’Ulss 6”
Venezia, 7 giugno 2021 - "La sanità padovana non si lascia bloccare dalla pandemia e continua a crescere. Venerdi pomeriggio ho partecipato a un incontro presso l'Ospedale Pietro Cosma di Camposampiero con il Sindaco e Presidente della conferenza dei sindaci dell’Alta Padovana, Moreno Giacomazzi. Nella visita alla nostra struttura sanitaria siamo stati accompagnati da alcuni componenti della direzione tecnica e della direzione medica tra cui il Dott. Aldo Mariotto, neo Direttore Sanitario dell’Ulss 6, che ci hanno illustrato in maniera molto professionale e dettagliata tutta l'organizzazione che il nostro Ospedale ha adottato per affrontare al meglio questo ultimo periodo pandemico. Sul tavolo della discussione anche il piano di ristrutturazione e del futuro del complesso ospedaliero del Camposampierse". A darne notizia è Giulio Centenaro, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente. "Nel dettaglio, sono in fase di ultimazione i lavori per la piattaforma dell’elisoccorso (per cui sono stati investiti 4,05 mln di euro) oltre agli interventi di prevenzione incendi dei gas medicinali (825 mila euro), la predisposizione della sala per l’installazione di attrezzatura radiologica (per cui è previsto un investimento di 150 mila euro) e la realizzazione, in programma per questo autunno, dell’impianto rilevazione incendi e sistema vocale per emergenze (3,95 mln di euro). Tutti questi interventi dimostrano quanto la nostra amministrazione regionale creda in questa struttura sanitaria. La disponibilità della Regione del Veneto, e la mia personale in qualità di consigliere regionale, per l'Ospedale di Camposampiero non verranno mai meno".
7 Giugno 2021
Lavoro, Michieletto e Vianello (ZP): le categorie economiche hanno bisogno di lavoratori stagionali, Orlando sostenga l’occupazione e non il reddito di cittadinanza
Venezia, 5  giu - "Le imprese e le categorie economiche hanno bisogno di personale per ripartire meglio e più in fretta. Facciamo nostro il grido d'allarme delle categorie economiche, delle aziende, dei bar, degli hotel. Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si attivi con misure urgenti per sostenere l’occupazione. La stagione estiva è già iniziata, dopo mesi di lockdown e la crisi nera che ne è conseguita, e le numerose attività turistiche e ricettive del territorio puntano su di essa per agganciare la ripresa e invece rischiano la beffa: mancano camerieri, baristi, addetti all'accoglienza e altre figure professionali indispensabili. Un paradosso, vista la profonda crisi  causata dal Covid. In tutto questo, una riflessione seria e profonda sul Reddito di cittadinanza va dunque fatta. E' ora di ripensare a questo strumento, che, a quanto pare, porta molti potenziali lavoratori, in particolare giovani, a preferire una indennità certa ad una occupazione temporanea. E’ un circuito vizioso che crea solo debito e sottrae forza lavoro alle nostre imprese. Il Ministro Orlando si impegni in questo senso”. Così i consiglieri regionali Michieletto e Vianello sulla urgenza di personale lamentata dalle categorie economiche.
4 Giugno 2021
Trasporto pubblico a Venezia, Dolfin (LV): “Scene da far west inaccettabili, è l’immagine della città e della Regione Veneto nel mondo”
“Venezia non può essere già vittima di se stessa, di un turismo appena riapparso, che dovrebbe indicarne la ripresa economica. In questi giorni la situazione del trasporto pubblico locale è diventata esplosiva con momenti di tensione che rischiano di sfociare in gesti pericolosi per l’incolumità dei lavoratori e dei passeggeri. Non si può non prenderne atto, né minimizzare quanto accaduto durante il ponte del 2 giugno, quando il sistema non ha retto all’assalto dei visitatori, perché è sotto gli occhi di tutti.” E’ il commento del consigliere regionale di Liga Veneta per Salvini premier Marco Dolfin a fronte delle notizie apparse sui quotidiani. “Abbiamo già chiesto a Roma – prosegue Dolfin - di riconoscere la specificità e le peculiarità di Venezia per settori come quello del trasporto pubblico, ma non possiamo non registrare i disservizi e la disorganizzazione davanti al ritorno dei flussi turistici del 2 giugno. Preoccupa immaginare cosa accadrà in luglio e agosto se non si corre ai ripari”. “Quanto immortalato nelle immagini e nelle lamentele dei veneziani e dei visitatori – prosegue il consigliere veneziano - rovina l’immagine di Venezia e della Regione Veneto nel mondo: la città è appena tornata a riaprirsi al turismo e il sistema di trasporto pubblico locale sta già per implodere: non può essere una vertenza sindacale a far deragliare l’intero servizio di mobilità cittadina, ponendo e perseguendo il rigore del "bilancio aziendale" a discapito del diritto alla mobilità di tutti i cittadini”. “A gennaio avevo cofirmato una mozione – prosegue Dolfin - perchè tutte le parti politiche si unissero per aprire un tavolo di discussione e di confronto con i vertici aziendali e le parti sociali di Avm, dopo lo stralcio degli accordi integrativi di 2° livello per tutti i lavoratori dipendenti di Actv. È assurdo oltre che vergognoso vedere scene da far west per salire sui vaporetti come quelle di questi giorni. Certo, vanno riconosciute a Venezia maggiori risorse nazionali proprio a fronte della sua specificità,  ma va anche rivista la gestione dell'intero servizio, richiamando almeno una buona parte dei lavoratori stagionali. La Città rappresenta l'intera regione nel mondo e ciò che il mondo deve vedere non è certo un servizio da terzo mondo”. “Ognuno si assuma le proprie responsabilità – conclude Dolfin - e non certo attribuendo colpe ai lavoratori, a chi è in prima linea nel svolgere il proprio servizio, il proprio lavoro con serietà, professionalità e dedizione.
4 Giugno 2021
Rigo (LV): «Con l’assessore Lanzarin in visita all’ospedale di Villafranca. Un gesto che attesta l’importanza di questa struttura che sta uscendo dall’emergenza Covid per la Regione del Veneto»
Venezia, 4 giugno 2021 – «Come annunciato, dopo l’emergenza sanitaria Covid, l’ospedale di Villafranca sta gradualmente tornando alla normalità. E a dimostrazione dell’attenzione che la Regione del Veneto ha sempre rivolto a questa struttura sanitaria, è anche la visita a Villafranca dell’assessore alla Sanità regionale Manuela Lanzarin, cui ho partecipato anche io, su invito degli amministratori locali. La sanità regionale, che tanto duramente è stata messa alla prova nel corso degli ultimi mesi, sta tornando alla normalità». A dirlo è Filippo Rigo, vicecapogruppo di Liga Veneta per Salvini premier in Consiglio regionale del Veneto. «Come già annunciato nei giorni scorsi dal direttore generale dell'Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi, in questi giorni l’ospedale di Villafranca sta, passo dopo passo, tornando alle sue attività ordinarie. La parentesi del Covid non si è certo conclusa, ma poco per volta, con il diminuire della pressione dell’epidemia, si riprenderanno tutti i dipartimenti. I primi reparti a riaprire, nei giorni scorsi, sono stati il day surgery, con 10 posti letto, l'area medica non Covid (anche in questo caso parliamo di 10 posti letto), la continuità assistenziale pediatrica e le attività di week surgery, dopo un’accurata bonifica e sanificazione delle aree di degenza Covid. Lunedì, poi, riaprirà il punto nascita, il dipartimento chirurgico e il dipartimento intensivo. Queste attività, quindi, torneranno ad affiancarsi alla cura dei pazienti Covid, per cui verranno comunque mantenuti alcuni posti letto, naturalmente nel pieno rispetto della sicurezza dei pazienti degli arti reparti. Sempre dalla prossima settimana, inoltre, partiranno i lavori di adeguamento tecnico-impiantistico al terzo piano. La Regione, quindi, continua a investire e a migliorare il nostro ospedale. La realtà dei fatti ha messo così in luce il comportamento irresponsabile di alcuni esponenti politici locali del PD veronese che, per fini elettorali, hanno fomentato le ansie dei cittadini. Ed è ancora più grave se pensiamo che, mentre fuori dall’ospedale c’era chi si scatenava in sterili polemiche, dentro i reparti del Magalini sono state curate circa 1200 persone dall’inizio dell’emergenza sanitaria, nel febbraio 2020. Un superlavoro per cui dobbiamo ringraziare medici, infermieri e tutto il personale che si è adoperato per salvare vite umane. E questo è stato possibile anche ai numerosi investimenti fatti dalla Regione del Veneto che, anche negli ultimi mesi, ha dotato l’ospedale di nuove attrezzature e macchinari per la diagnostica, attirando anche la generosità di chi ha voluto fare donazioni a favore del Magalini. Acquisti che rientrano perfettamente in un piano di sviluppo che, ancora una volta, dimostra quanto questo ospedale sia strategico per tutti i comuni dell'area villafranchese».
4 Giugno 2021
Medici di famiglia dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale, Boron (ZP): “Un obiettivo perseguito in Commissione Sanità”.

“Medici di famiglia presto dipendenti diretti del Sistema Sanitario Nazionale: un obiettivo che oggi chiede l'Unione Europea e che si è perseguito nella scorsa legislatura in Commissione Sanità, della quale ero Presidente”.

E' il commento del Consigliere Regionale del gruppo Zaia Presidente Fabrizio Boron, Presidente della Commissione Sanità nella scorsa legislatura, a seguito delle notizie pubblicate a mezzo stampa sulle anteprime del piano inviato da Bruxelles per spendere i 7 miliardi di euro messi a disposizione dal Recovery Fund, e da spendere in 5 anni per cambiare il modello di sanità.

“Siamo stati anticipatori di una proposta - prosegue Boron - che oggi è diventata urgente e necessaria per tutte le regioni: già con il Piano Socio Sanitario regionale realizzato nel 2018, il tema del medico di base quale dipendente diretto del Sistema Sanitario venne dibattuto ampiamente, lo portai avanti personalmente e fu approvato, non senza ostacoli e difficoltà; oggi infatti fa parte delle linee di indirizzo del Sistema Sanitario Veneto”.

L’Unione Europea a seguito dell’emergenza sanitaria ha fornito l'indicazione di sviluppare le cure territoriali per affrontare al meglio quelli che sono i rischi di una pandemia. “Sul Corriere della Sera" – riprende il Consigliere - sono stati riportati alcuni dati che rendono chiaro il perché: su 21 milioni di accessi al pronto soccorso ogni anno, 16 milioni sono codici bianchi e verdi, e l’87% di questi non sfocia in un ricovero. Vuol dire che i medici di famiglia e le strutture intermedie sono centrali per evitare una spesa annua di 700 milioni di euro”.

“Insomma – prosegue Boron, un potenziamento della medicina territoriale è urgente, e più forte sarà, minori saranno i costi totali del sistema sanitario, con maggiori servizi. Tra i pilastri del Piano Socio Sanitario Veneto vi è proprio l'assunzione dei medici di medicina generale da parte del Sistema Sanitario Nazionale. C'è quindi soddisfazione nel constatare che la Regione del  Veneto, in maniera lungimirante, nel 2018 aveva intravisto la giusta opportunità del medico di base quale dipendente del Sistema Sanitario, ed è qualcosa che ci gratifica: ricordo benissimo quando quel dibattito fu intavolato in Commissione, le posizioni contrarie e spesso dure che ho dovuto affrontare”.

Il medico di famiglia, noto ufficialmente come medico di medicina generale (MMG), in riferimento alla specializzazione, o medico di assistenza primaria (MAP), in riferimento al ruolo all'interno dell'SSN, “oggi è un libero professionista convenzionato" – ricorda Boron – significa che il loro lavoro è disciplinato da accordi collettivi sottoscritti dalle rappresentanze sindacali e dalla Conferenza Stato-Regioni.

Oggi, una condizione che l'Europa ci chiede per avere i soldi del Recovery, "è di rivedere le loro regole d’ingaggio, al fine di ottenere il coinvolgimento del medico di famiglia, con il suo ambulatorio, all’interno delle Case della Comunità”.

L’approvazione definitiva del progetto da parte della Ue arriverà entro settembre, subito dopo il ministro della Salute Roberto Speranza dovrà avviare la riforma.

“Il nodo che dovrà affrontare il ministro della Salute Roberto Speranza – prosegue il Consigliere - sarà quello di decidere se farli diventare dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale o trasformarli in un ibrido (esternalizzando il lavoro, dove il medico resta un libero professionista convenzionato, ma viene arruolato da cooperative intermedie che garantiscono la copertura dell’assistenza nelle Case della Comunità). Noi auspichiamo nella prima ipotesi – conclude Boron – quella che abbiamo già inserito nell'attuale Piano Socio Sanitario Veneto. Non sarà facile, significa che il Ministro dovrà decidere su questo cambiamento, come abbiamo fatto noi in Veneto nel 2018, senza guardare a resistenze, perché l'obiettivo è quello di potenziare l'assistenza sanitaria territoriale che tanto in questa emergenza pandemica si è resa necessaria".

3 Giugno 2021
Crocieristica, Dolfin (LV): “Prima nave da crociera a Venezia dopo 17 mesi, in centinaia tornano al lavoro. Ottima ripartenza, ora si punti su Marghera”
“Stamattina all’alba si è rivista la prima nave da crociera a Venezia dopo oltre un anno e mezzo, simbolo di ripartenza per il settore gravemente in crisi e per l'intero turismo nella città di Venezia. Ottimo inizio, ora si punti su Marghera”. Il commento è del consigliere regionale del gruppo Liga Veneta per Salvini Premier Marco Dolfin, che spiega:  “Il primo spiraglio di luce dopo 17 mesi di buio si è visto stamattina all'alba, prima in bocca di porto al Lido e poi in Marittima, dove la Msc Orchestra ha attraccato con grande gioia degli operatori e dei lavoratori richiamati in servizio e che, fino ad oggi, si trovavano in cassa integrazione o in disoccupazione”. “Un inizio che lascia ben sperare, anche se questa estate i numeri delle navi saranno esigui rispetto a quelli degli anni scorsi – prosegue Dolfin – finalmente però si rivedono le navi da crociera a Venezia: dopo mesi di dubbi e incertezze questa prima nave è un grande segnale, importante quanto positivo per la ripresa turistica ed economica dell’intera città". "Questa euforia - prosegue Dolfin - non deve certo farci dimenticare l'importanza della salvaguardia della città e del rispetto dell’ambiente, la tutela del patrimonio architettonico, culturale, artistico del centro storico veneziano che non può non essere tenuto da conto. Per questo – aggiunge il consigliere - ai futuribili e faraonici progetti accompagnati dagli slogan “Fuori le grandi navi dalla Laguna” bisogna rispondere con concretezza, interagendo con soluzioni adottabili nell'immediato, soluzioni che già la Città di Venezia e il suo territorio già offrono, magari puntando su Marghera per le grandi navi, in attesa di soluzioni definitive, senza dimenticare il porto di Chioggia per le navi turistiche di minori dimensioni”. “Oggi intanto godiamoci questo ritorno tanto atteso – conslude Dolfin – il cuore pulsante di Venezia è tornato a battere per la sua economia, il suo turismo e l’intero territorio lagunare”.
3 Giugno 2021
TURISMO, MICHIELETTO E VIANELLO (ZP): “SPIAGGE VENETE AFFOLLATE, LE NOSTRE LOCALITA’ PRONTE PER LA STAGIONE CHE SI APRE”
Venezia, 3 giugno 2021 – "E' veramente un messaggio di ripartenza poter rivedere le nostre meravigliose spiagge piene di turisti. Il Veneto vive di turismo, e le nostre strutture sono pronte per accoglierli. Se ognuno fa la sua parte con attenzione per i distanziamenti e le regole di sicurezza, sarà una estate di ripartenza per il turismo di casa". Esprimono soddisfazione i consiglieri regionali Gabriele Michieletto e Roberta Vianello (Zaia Presidente) in ordine alle immagini di turisti che in questi ultimi giorni hanno preso d'assalto le località balneari del Veneto. "Dopo tanti mesi di chiusure e restrizioni, vedere riaprire bar, ristoranti e bagni, è qualcosa che ci mancava da troppo tempo. Il Veneto, poi, ha strutture capaci e di assoluto livello, con pochi competitors in tutta Europa. Senza dimenticare che questi imprenditori hanno pure investito migliaia di euro per adeguarsi alle disposizioni ministeriali che si sono succedute. Ora c'è bisogno di lavorare, e di farlo in sicurezza di tutti: con attenzione ed evitando resse ed assembramenti, questi giorni di ponte rappresentano l'occasione per le nostre località di ripartire. I veneti, nel rispetto come sempre di norme e buon senso, vogliono sempre e solo lavorare", chiudono i consiglieri.