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9 Febbraio 2024
Sanità, Brescacin (Lega – LV): “Rapporto OECI: lo IOV di Padova e Castelfranco ai vertici nazionali per la cura dei tumori”
Venezia, 7 febbraio 2024 - “Lo IOV di Padova e Castelfranco ai vertici italiani nella classifica nazionale degli ospedali che hanno raggiunto i volumi della soglia chirurgica oncologica e la certificazione dei percorsi di cura. Classifica stilata, dopo attenta analisi, dall’OECI, ovvero la più autorevole organizzazione europea degli istituti oncologici. Soddisfazione quindi per lo IOV, la cui attività clinica viene esercitata nelle sedi di Padova e Castelfranco. Una notizia positiva per i pazienti veneti che devono affrontare il duro percorso di cura per una neoplasia. Le strutture di Padova e Castelfranco in alcune tipologie di tumori risultano tra le prime in Italia”. È il commento del Presidente Quinta Commissione, Sonia Brescacin (Lega – LV) in merito alle classifiche stilate dall’autorevole organizzazione e suddivise per neoplasie. Lo IOV di Padova e la sede staccata di Castelfranco Veneto detengono il ruolo di “centro hub della rete oncologica della Regione del Veneto”. “I pazienti veneti sono affidati alle cure di personale davvero eccellente. E lo attesta l’OECI che ha il compito di certificare a livello europeo l’eccellenza degli istituti oncologici. Nella classifica stilata dall’OECI, per quanto riguarda il tumore al colon, su dieci istituti nazionali, Castelfranco è al decimo posto; per quello al seno, su dieci istituti, quello di Padova conquista la sesta posizione. Per la neoplasia alla prostata Castelfranco è al terzo posto su nove istituti analizzati, per il rene sempre Castelfranco è al sesto posto, per il retto su dieci è all’ottavo posto, per lo stomaco su otto è in sesta posizione, per la tiroide su dieci si classifica nono, per la vescica su dieci istituti Castelfranco conquista il terzo posto. Una fotografia di come la sanità veneta, nonostante le critiche della sinistra, risulti tra le migliori in Italia”.  
9 Febbraio 2024
Villanova (Lega – LV): “Giorno del Ricordo, a 20 anni dalla Legge continuiamo a commemorate gli italiani trucidati dall’odio dei partigiani di Tito”
Venezia, 9 febbraio 2024 - “Sono trascorsi vent’anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo. Una giornata dedicata alla commemorazione di chi fu massacrato nelle Foibe, all'esodo di centinaia di migliaia di italiani dall’Istria, dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia tra la conclusione della Seconda Guerra Mondiale e il 1947. Un massacro di innocenti colpevoli solo di essere italiani”. Sono le parole del Presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Alberto Villanova. “Il Giorno del Ricordo ci fa ripercorrere con la mente terribili eccidi, drammatici eventi di quegli anni che sconvolsero la nostra storia. E’ nostro dovere ricordare le migliaia di persone assassinate nelle foibe, a cui vanno aggiunti i morti nei campi di prigionia. Dopo 80 anni, l’eccidio delle foibe è vivo nella nostra memoria, anche se c’è stato chi, nei mesi scorsi, ha cercato con dichiarazioni orribili di frenare questo momento di preghiera. Non posso dimenticare come la proposta del Ministro Valditara di spiegare questa pagina di storia agli studenti nelle scuole abbia suscitato reazioni farneticanti di alcuni negazionisti. Noi continueremo a ricordare le foibe, a parlare alle nuove generazioni del martirio di Norma Cossetto che fu massacrata fino alla morte dai macellai del maresciallo Tito. I negazionisti dovrebbero inchinarsi alla memoria di quella giovane, medaglia d’oro al valor civile della Repubblica. Oggi ricordiamo tragedie come la sua, che per molto tempo furono ignorate. Solo grazie alla istituzione del Giorno del Ricordo il velo di silenzio e indifferenza è stato rimosso. Oltre 350 mila italiani, dopo la fine della guerra, furono infatti costretti ad abbandonare le loro terre e abitazioni per sopravvivere al disegno di conquista territoriale e di egemonia rivoluzionaria del comunismo di Tito. Non dobbiamo dimenticare tutto questo, non deve farlo l’Europa. Proprio per questo, continuo a ribadire che è arrivato il momento che il nostro Stato tolga il riconoscimento di cavaliere a Tito, primo responsabile delle Foibe e dell’esodo. Nel secolo dei genocidi e delle grandi guerre che ha sconvolto il nostro continente, la pagina delle Foibe merita da parte di tutti un ricordo commosso”.
8 Febbraio 2024
Dolfin (Lega – LV): “Avviare un percorso formativo nelle scuole per salvare la pesca”
Venezia, 8 febbraio 2024 – “Il settore della pesca sta affrontando un momento di crisi storica e sono d’accordo con il vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca: occorre pensare a misure urgenti che aiutino le imprese che oggi devono affrontare numerose difficolta”. Così Marco Dolfin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e capo Dipartimento Pesca per il partito in Veneto. “Se da una parte sono necessari sgravi contributivi, dall’altra occorre pensare al ricambio generazionale degli addetti, perché oggi sono pochi i giovani che vogliono intraprendere questo antico mestiere, un lavoro che fa parte della nostra storia, cultura e tradizioni. Si può pensare anche ad un progetto formativo scolastico per gli istituti superiori, che possa far comprendere ai giovani le principali nozioni su questa figura professionale ed orientare chi volesse intraprendere questo percorso. Un’iniziativa che parta dalle scuole del nostro territorio, capace di attrarre i giovani e volta a promuovere competenze e nozioni trasversali, che interpreti i principi moderni della gestione sostenibile della pesca e dell’acquacoltura. Partendo dai banchi di scuola iniziare ad appassionare e avvicinare gli studenti, di entrambi i generei, a questa importante e tradizionale attività, coinvolgendoli nelle dinamiche del settore”.
7 Febbraio 2024
Politica, Zecchinato (Lega – LV): “Pd continua la sua crociata contro Autonomia”
Venezia, 7 febbraio 2024 -  “Le dichiarazioni e l’atteggiamento della capogruppo Camani, oggi, in Prima commissione, non lasciano adito a dubbi. Il PD aveva già boicottato il referendum sull’Autonomia, e le parole di oggi della capogruppo sul mio progetto di legge dedicato alla giornata sull'Autonomia confermano la volontà politica delle opposizioni. Le polemiche sul mancato accorpamento delle due proposte, è solo un pretesto: anche oggi le minoranze hanno sminuito il referendum e quanto fatto dalla Regione Veneto. Non sono interessati al percorso dell’Autonomia, altrimenti avrebbero sostenuto la proposta. I 2.300.000 veneti che hanno votato SI' al referendum è bene sappiano: il PD Veneto è contro la loro volontà”. Sono le parole di Marco Zecchinato, consigliere regionale dell'Intergruppo Lega - Liga Veneta e primo firmatario del Pdl sulla giornata dedicata all'Autonomia.
7 Febbraio 2024
Pan (Lega – LV): “Vespa marchio storico e culturale italiano, da Venezia a Bruxelles per tutelarlo dai dettami Ue sul Green Deal”
Venezia, 7 febbraio 2024 - “Tuteliamo la Vespa, un marchio dal fondamentale valore storico, culturale, economico e artistico. Questo mezzo d’epoca, alla luce della sua storia e della quantità di estimatori in tutta Italia e nel mondo, non deve essere oggetto delle sanzioni europee in ottemperanza al Green Deal.” Con queste parole Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta) ha depositato una risoluzione in Consiglio regionale sulla Vespa quale patrimonio culturale italiano. “L’altro ieri il ministro Salvini ha consegnato la prima targa storica ad una Vespa del 1965, a testimonianza dell’importanza che questo scooter riveste nel patrimonio culturale e nell’immaginario italiano. Le sue caratteristiche e traguardi rischiano però di essere messe in crisi dalle politiche dell’Unione Europea nell’ambito del Green Deal, nell’ottica della riduzione di emissioni inquinanti. Con la nostra eurodeputata Rosanna Conte, promotrice dell'iniziativa, faremo sì che questo non accada, in controtendenza ai diktat dall'Europa. Un lavoro di squadra da Venezia a Roma, fino a Bruxelles per tutelare la Vespa. "L'ambientalismo estremo e ideologico dell'UE – dichiara Rosanna Conte - rischia di penalizzare questo patrimonio tutto italiano che ha radici nella nostra tradizione e identità, non a caso la presenza di questo mezzo d’epoca è spesso legata a eventi culturali e benefici, a testimonianza dell’immagine positiva e del valore che questo scooter riveste per gli italiani". “I numeri parlano chiaro – riprende Pan - 19 milioni di esemplari prodotti dal 1946, con un design apprezzato in tutto il mondo; 615 Vespa club nel territorio nazionale di cui 29 solo in Veneto; 93mila tesserati in Italia, ai quali si aggiungono quelli nel resto del mondo, più i restauratori e i collezionisti; un marchio dal valore di 1,079 miliardi di euro, secondo uno studio commissionato da Piaggio stessa. Con questa risoluzione chiediamo – conclude Pan - di riconoscere la Vespa quale marchio fondamentale del design e dell’industria italiani, e lo facciamo con la trasmissione di questo atto al Presidente del Consiglio dei ministri, al Presidente del Senato e al Presidente della Camera dei deputati”.
7 Febbraio 2024
Agricoltura, Dolfin (Lega – LV): “Cantina sociale di Cona, record di fatturato e di lavorazione di uve. I complimenti al Presidente Stefano Tromboni: una realtà importante per il territorio veneziano”
Venezia, 7 febbraio 2024 - “I miei complimenti a Stefano Tromboni, presidente della Cantina sociale di Cona, per il grande lavoro che ogni anno svolge. La cantina da lui presieduta, nata nel 1964, è una realtà cooperativa molto importante per il territorio e un punto di riferimento per gli agricoltori dell’area tra Cona e Cavarzere. E in occasione del sessantesimo di fondazione abbiamo consegnato, assieme all’assessore regionale all’agricoltura, Federico Caner, una targa della Regione Veneto. Anche quest’anno registra il record per quintali di uve lavorate”. Così Marco Dolfin, consigliere regionale veneziano di Lega – LV. “Sapere che la cantina sociale di Cona viene considerata come la più grande struttura vitivinicola dell’area sud del Veneto fa immenso piacere. Anche perché gli oltre 300 soci ed un’area che supera i 1600 ettari rendono il territorio tra Cona e Cavarzere davvero appetibile dal punto di vista dell’imprenditoria. Grande impulso è stato dato anche grazie alla lavorazione, nell’annata vitivinicola appena conclusa, di ben 150 mila quintali di Glera, destinati al prosecco, di cui 40 mila provenienti da agricoltura biologica. Una soddisfazione che anche dal punto di vista vitivinicolo il territorio sia valorizzato” conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Marco Dolfin.  
7 Febbraio 2024
Cestari (Lega-LV): “Vigilanza privata, urgenti contratti con salari più alti e formazione adeguata”
Venezia, 6 febbraio 2024 - “Necessario aumentare i salari all’interno del contratto per gli operatori della vigilanza privata prima del rinnovo del contratto, migliorandone contestualmente la formazione professionale. Certe condizioni di lavoro non sono più accettabili”. Così ha spiegato la mozione votata ieri durante la seduta consiliare, Laura Cestari (Lega – LV). “Chi lavora in questo settore, oltre 1300 realtà in tutta Italia, ricopre un ruolo fondamentale per la sicurezza delle aziende e dei privati. Proprio per questo, le mansioni svolte possono essere in alcuni casi molto a rischio (dalla scorta al trasporto di oggetti di valore), oltre che pesanti per i turni da rispettare e non solo. Dopo tanti tavoli negoziali e rimostranze da parte degli stessi lavoratori e lavoratrici, non è ancora stato approvato un salario minimo e gli ultimi aumenti in busta paga risultano risibili. Chiediamo perciò un rinnovo contrattuale che sia serio e concreto. Quindi occorre intervenire nella formazione, con i dovuti aggiornamenti sia per l’impiego delle nuove tecnologie specifiche che per la gestione di situazioni di emergenza quali il combattimento e il primo soccorso”.
6 Febbraio 2024
Proteste agricoltori, Villanova (Lega – LV): “Stop alle Eurofollie. La Commissione tuteli chi produce e coltiva i nostri terreni”
Venezia, 6 febbraio 2024 - “La rigidità tenuta fino ad oggi da parte della Commissione europea in materia di agricoltura e allevamento è figlia di una visione ideologica che rischia di portare alla rovina il nostro sistema agroalimentare. Tra chi si alza alle 4 del mattino per andare a lavorare i campi e i vandali di Ultima Generazione, noi, a differenza dell’UE, stiamo con i primi”. Così Alberto Villanova, Presidente Intergruppo Lega – LV, che ha depositato oggi una risoluzione a tutela degli agricoltori per chiedere la modifica della normativa europea. “È importante ribadire – sottolinea il Presidente Villanova – l’importanza degli agricoltori, non solo a sostegno della produzione agroalimentare veneta, ma anche e soprattutto per l’apporto fondamentale che danno nella manutenzione e gestione del nostro territorio”. La risoluzione depositata chiede al Ministero dell’Agricoltura di portare le richieste dei nostri agricoltori e dalle associazioni che li rappresentano in Europa con l’obiettivo finale di garantire la tutela del mercato agroalimentare italiano e veneto, che conta decine e decine di prodotti a marchio DOP e IGP. “La commissione europea ha portato avanti proposte di accordo e regolamenti senza mai confrontarsi con chi veramente garantisce il cibo sulle nostre tavole: gli agricoltori. È una modalità spesso utilizzata dell’Europa che, sempre più, agli occhi dei cittadini sembra un gigante dai piedi d’argilla non in grado di tramutare in provvedimenti le richieste e necessità che nascono dal basso”. “Un esempio eclatante – continua il Presidente Intergruppo Lega – LV, Alberto Villanova - è la proposta di accordo tra Unione Europea e alcuni paesi del sud America (trattative Ue-Mercosur) che rischierebbe di far arrivare nel mercato europeo prodotti agricoli e da allevamento che non rispettano le stesse regole ambientali e di produzione imposte agli agricoltori europei. Folle anche obbligare gli agricoltori a non coltivare i terreni”. “La deriva presa dalla Commissione ha visto oggi un punto a favore degli agricoltori con la retromarcia di Ursula von der Leyen sulla proposta di regolamentazione dei pesticidi. Serve continuare ad essere vigili perché le “euro follie” sono sempre dietro l’angolo, ultimo il sostegno alla produzione di insetti per fini alimentari o, peggio ancora, la carne sintetica. Noi siamo dalla parte degli agricoltori e lo ribadiremo in tutte le sedi opportune”, conclude il Presidente Intergruppo Lega – LV, Alberto Villanova.
6 Febbraio 2024
TPL, Dolfin (Lega – LV): “Trasporto Pubblico Locale e disagi all’utenza: ho chiesto un incontro urgente al Prefetto di Venezia”.
Venezia, 6 febbraio 2024 - “Disagi al trasporto pubblico locale a Chioggia. Ho chiesto con urgenza un incontro al Prefetto di Venezia, dottor Darco Pellos, per discutere e confrontarmi in merito alla delicata situazione di disagio per gli utenti che utilizzano i trasporti pubblici locali a Chioggia. Sono ormai oltre i limiti le segnalazioni che mi arrivano sui disagi subiti da pendolari e studenti o semplici utenti. Chioggia si trova in forte difficoltà”. Così Marco Dolfin, consigliere regionale di Lega – LV, in una missiva nella quale si rivolge direttamente al Prefetto per un incontro e approntare delle ipotesi di soluzione. “La stampa riporta, dopo anche l’incontro avvenuto ieri tra amministrazione comunale di Chioggia e l’Ente che gestisce il trasporto pubblico ACTV, le continue difficoltà sulle tratte urbane del Comune di Chioggia. Pur conoscendo le numerose difficoltà che sta attraversando il trasporto pubblico locale in Veneto, come nel resto del nostro Paese (vedi il recepimento in Consiglio regionale del Veneto di una legge nella quale abbiamo accolto le richieste delle aziende del TPL sul tema dell’evasione tariffaria con l’aumento del personale di controllo sui mezzi) non è più tollerabile la soppressione di corse vitali all’utenza del bacino clodiense.  Visto le risposte emerse dall’incontro di ieri, credo sia doveroso un appuntamento urgente con la Prefettura”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, il veneziano Marco Dolfin.
6 Febbraio 2024
Cultura, Sandonà (Lega – LV): “Approvata la mozione per il rilancio della Rocca di Monselice e il completamento dell’ascensore rimasto bloccato da un processo basato sul nulla”.
Venezia, 6 febbraio 2024 – “Con soddisfazione è stata approvata la mozione di cui sono primo firmatario, sulla Rocca di Monselice affinché il Consiglio regionale del Veneto affronti una riflessione sul futuro stesso del prezioso manufatto, del mastio e di tutto il suo complesso, partendo dal completamento dell’ascensore. Un compendio di alto valore storico e che se, debitamente rivalutato, potrebbe trasformarsi in un grande volano economico per tutta l’area di Monselice e dei Colli Euganei da inserire in un circuito turistico, di valenza naturalistica e culturale, grazie alla vicinanza dell’area termale euganea e del Parco Colli. Si potrebbe inoltre creare all’interno dell’area un Museo interattivo che dialoghi con gli altri musei veneti; il tutto nell’ottica di rilancio delle attività economiche e turistiche dell’area. C’è necessità di un importante confronto con il territorio, con le imprese, albergatori, con gli enti locali, per creare una grande progettualità”. Così il consigliere regionale padovano di Lega – LV, nonché presidente della Prima Commissione consiliare, Luciano Sandonà, dopo l’approvazione della mozione sulla Rocca di Monselice. “La Rocca di Monselice – sottolinea Sandonà – è una imponente fortificazione medievale voluta dall’imperatore Federico II di Svevia e domina la cima del Colle della Rocca nella città murata padovana alla quale vi si accede dalla scalinata da Villa Duodo. Edificato sui ruderi di un precedente castelletto bizantino conquistato dai Longobardi nel 602 d.C., per la sua costruzione fu necessario demolire l’antica pieve di S. Giustina, ora Duomo Vecchio. Il percorso segue un camminamento fortificato con diversi edifici residenziali e Villa Nani-Mocenigo, costruita, assieme alle scuderie, dal nobile veneziano nel Seicento. Dalla scalinata a terrazzamenti si raggiungono le famose Sette Chiese, ognuna dedicata ad un santo diverso fino al Santuario di San Giorgio, che ancora oggi accoglie numerose reliquie e 25 salme di martiri cristiani vere e proprie mummie stile Egitto”, illustra il consigliere regionale di Lega – LV, Luciano Sandonà. “Il compendio architettonico ha grande valenza storica e turistica: il tutto da sviluppare nell’ottica del turismo lento, che cresce a doppia cifra nel Veneto e della riscoperta dei nostri borghi. Ma i progetti legati allo sviluppo del territorio rimangono al palo a causa di un ascensore non ancora terminato, strascico di una lunga e tormentata vicenda di errato concetto di tutela dell’ambiente che a Monselice si è spesso tradotto in contrapposizione e contesa politica, lasciando l’opera incompleta” prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Luciano Sandonà. “L’ascensore della Rocca è vittima sacrificale di questa errata logica ambientalista, invece di essere opportunità e sfida per una cittadina che ambisce a sfruttare le proprie risorse turistiche e a trasformarle in attività di sviluppo economico per la comunità. L’opera era stata interamente finanziata dalla Regione Veneto e dall’Unione Europea, e al comune di Monselice non sarebbe costata nulla. E, invece sul progetto vi è stato un esposto, risultato poi infondato, che ha messo in moto un meccanismo giudiziario che è da sempre l’arma favorita di chi vuole bloccare un’opera da realizzare. Le conseguenze sono state il sequestro del cantiere e il blocco dei lavori con inevitabile spreco di denaro pubblico – prosegue il consigliere regionale di Lega – LV, Luciano Sandonà -. Alla fine, la lunga e tormentata vicenda giudiziaria non ha portato ad alcuna incriminazione e tutti gli attori coinvolti nella vicenda sono stati pienamente assolti o le posizioni archiviate. E il processo è finito nel nulla come da tradizione italica. Ricordiamo invece altri esempi di ascensori o scale mobili che hanno aumentato esponenzialmente il turismo pur in presenza di territori fragili e in pieni centri storici: casi li troviamo a Bergamo Alta o a Colle Val d’Elsa; e ancora Amalfi, Certaldo, Gubbio, Genova solo per fare degli esempi. O ancora la Rupe di Orvieto, le scale mobili di Belluno, Siena, Assisi, Perugia, Todi, Spoleto, o nel trevigiano a Castelbrando dove c’è una funicolare che taglia la montagna.”. E chiosa ancora il Presidente Sandonà: “L’ascensore è stato in buona parte realizzato, c’è un cantiere aperto, abbandonato da anni, con conseguente spreco di denaro pubblico senza responsabili ed una ferita aperta che andrebbe rimarginata. E parlando di conti, ci sono due milioni di mancati contributi europei per l’opera, 6-700 mila euro di lavori non finiti e il costo del processo, altri 2-300 mila euro che pesano sugli enti pubblici. Alla fine, si arriva a un conteggio di quasi 3 milioni di euro che pesano sulla collettività. Ci sono voluti 15 anni ma alla fine la verità è emersa: nel cantiere per la realizzazione dell’ascensore sulla Rocca non ci sono stati reati e irregolarità di alcun tipo: le carte erano perfettamente in regola. Con la mozione chiediamo il completamento dell’ascensore della Rocca, riprendendo in mano il progetto e aggiornandolo con gli adeguamenti necessari” conclude il Presidente Prima Commissione, Luciano Sandonà (Lega – LV).