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25 Febbraio 2022
Cestari (Lega-LV): «Manifestazione agricoltori a Marghera, settore primario motore della nostra economia. Va sostenuto con ogni azione in nostro potere»
Venezia, 25 febbraio 2022 – «Non possiamo lasciare da soli gli agricoltori in questo momento così difficile. È un settore troppo essenziale per la nostra economia e merita tutta la nostra attenzione per trovare soluzioni all’incredibile aumento del costo di energia e materie prime». Laura Cestari, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta è intervenuta questa mattina nel corso della manifestazione organizzata da Coldiretti a Marghera. «Vengo dal Polesine, una terra di larghissime distese di campi attraversati dai fiumi. Il nostro è un territorio di agricoltori e pescatori. Mio nonno, così come i suoi fratelli, era agricoltore. Mi ha insegnato il rispetto per questo lavoro. La sua dignità. Mi ha sempre fatto respirare il profumo della terra e dell’acqua. Mi diceva che era un lavoro bellissimo. “Lavoriamo con quello che la natura già ci offre – spiegava - e dipendiamo solo dalle stagioni e dal tempo”. E questo era vero un tempo. Oggi purtroppo ci tanti elementi che impattano su questo lavoro. Le speculazioni economiche, le leggi non sempre favorevoli. E adesso la guerra. Pensiamo alle nostre multinazionali che fino a poche settimane fa potevano importare il mais ucraino per i nostri animali, e ora non potranno più. Sarebbe bene dare possibilità ai nostri produttori di coltivare i propri prodotti. Il settore primario è da sempre il motore vivo nostro territorio. La società di oggi, l’economia moderna, ci spinge a parlare molto di più di terziario. Benissimo, ma non dimentichiamo i doni la natura ci offre. Dobbiamo fare in modo che giovani siano invogliati e che apprezzino, oggi come ieri, questo lavoro che ha ancora tantissimo da offrire».
25 Febbraio 2022
Agricoltura, Michieletto e Vianello (Lega – LV): “Guerra in Ucraina, imprese ed agricoltura in ginocchio, urgente intervento Governo”
Venezia, 25 febbraio 2022 – “Rincari energetici, gas alle stelle, mais e grano ai massimi. L’aggressione russa è anche questo: le bombe sull’Ucraina uccidono innocenti e mettono in ginocchio le nostre aziende dell’agricoltura, già piegate dall’inflazione. Oggi in piazza a fianco delle imprese agricole, domani in Consiglio una risoluzione per chiedere al Governo uno stanziamento concreto”. Intervengono così i due consiglieri regionali Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, dell'Intergruppo Lega - Liga Veneta, oggi in Piazza a Mestre a fianco delle imprese della agricoltura per protestare contro il caro energia. “La situazione sul fronte orientale è terrificante e molto preoccupante. Speriamo che la Russia fermi subito la sua invasione, perché i danni di questa aggressione si stanno rivelando pesantissimi: oltre a morti innocenti, il rincaro di grano e gas rischia di mettere in ginocchio imprese e l’intero settore primario. Oggi siamo venuti in piazza per dare il nostro sostegno a un grido d’allarme che non può rimanere inascoltato. Ma domani presenteremo questa risoluzione  perché le imprese venete, quelle agricole in primis, hanno bisogno di aiuto”- concludono i due consiglieri veneziani.
25 Febbraio 2022
Scatto (Lega – LV): “Una normativa speciale per salvare il tribunale di Venezia che preveda concorsi ad hoc e incentivi”
Venezia, 25 febbraio 2022 - “La giustizia a Venezia è al collasso. Al limite della capacità di gestione per carenza di personale sia tra i magistrati che tra gli amministrativi. E’ necessario intervenire con urgenza”. Così la Presidente della Sesta Commissione in Consiglio regionale, Francesca Scatto (Intergruppo Lega – Liga Veneta), commenta la mozione che ha presentato in Consiglio regionale a seguito dell’incontro della settimana scorsa con il presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Venezia, Federica Santinon. “Vi sono evidenti problemi di organici che riguardano tutti i tribunali – spiega Scatto - e poi vi sono quelli aggiuntivi, specifici, che riguardano la sede di Venezia centro storico: la scomodità, la carenza e il costo dei parcheggi, gli affitti elevati per chi decide di trasferirsi viverci. E’ quindi necessaria una proposta ad hoc per questa specificità che ho presentato nella mozione. Oltre a questo però – prosegue Scatto – da avvocato devo purtroppo evidenziare, in questi anni, di aver toccato con mano quella che non è solo una carenza di organico ma anche di attenzione e sensibilità per quanto riguarda il Tribunale dei Minori e la Volontaria Giurisdizione. Tempi lunghissimi, anche di anni, per decisioni che incidono sulla vita delle famiglie e sulla crescita dei bambini, situazioni di stallo e incertezza, attese che provocano enormi dolori alle famiglie. Ho personalmente segnalato l’inefficienza con cui mi sono trovata a scontrarmi e non è accettabile: va rimessa mano al settore”. Nella mozione la presidente chiede alla giunta regionale di attivarsi al Governo affinchè vengano predisposte le seguenti misure per sopperire alla carenza di magistrati: “Serve subito una normativa speciale per Venezia, che riconosca - al pari di quanto già avviene per il personale della Polizia Penitenziaria (che fa capo al medesimo Ministero della Giustizia) - un’indennità per “sede disagiata” al personale degli Uffici Giudiziari. Inoltre, vanno previsti incentivi economici o concreti (abbonamenti, alloggi, posti auto, sgravi fiscali) per il personale assegnato al Tribunale di Venezia. E appositi concorsi, riservati esclusivamente alla sede di Venezia, onde evitare, come è già accaduto, la dispersione delle risorse ad altre sedi della terraferma”. Per il personale amministravo invece la mozione chiede: “La mobilità verso i tribunali – spiega Scatto - con scopertura del 40% anche nei casi in cui il personale non abbia maturato l’anzianità quinquennale (ex art 35 dlgs 165/2001) e che in quelle sedi si rimanga a lavorare per almeno 5 anni”.
25 Febbraio 2022
Rizzotto e Bet (Lega-LV): «Fotovoltaico, dalla trasmissione Striscia la Notizia serie incredibile di inesattezze. Per affrontare questi argomenti non basta la passione, serve la competenza tecnica e giuridica»
Venezia, 25 febbraio 2022 – «Fa piacere che i giovani si interessino con passione alle vicende ambientali e politiche, ma è un peccato che Anna e Leonardo si siano prestati a fare polemica strumentale nei confronti della Regione del Veneto, riportando notizie inesatte e perdendo così un’occasione per fare chiarezza su un tema talmente delicato. Una trasmissione che si definisce “giornalistica” dovrebbe sapere che temi così complessi si affrontano anche sentendo l’opinione di chi ha competenze tecniche, giuridiche e amministrative. Sarebbe quindi quantomeno doveroso, da parte loro, aprire un contraddittorio». I consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, Silvia Rizzotto, presidente della Seconda commissione consiliare, e Roberto Bet, presentatore del progetto di legge 97, «Norme per la disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra», replicano con queste parole al servizio andato in onda ieri sera su Striscia la Notizia che aveva come tema la realizzazione di un impianto fotovoltaico a Mogliano Veneto. «Il servizio televisivo ha accumulato una serie di imprecisioni e inesattezze – continuano i due consiglieri -. Il dirigente Ispra intervistato suggerisce di realizzare gli impianti fotovoltaici nelle aree dismesse e sui tetti, ma non è ben chiaro a chi sia indirizzato questo consiglio. Gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sono realizzati da società private operanti nel mercato. Non sapevamo che 'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che, ricordiamo, è un ente pubblico di ricerca italiano, abbia tra i suoi scopi quello di suggerire agli investitori dove fare gli impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare. Se il consiglio va inteso come proposta legislativa per regolare l’approvazione di progetti su queste aree, ricordiamo che i procedimenti autorizzativi sono disciplinati dalla normativa statale, quindi l’unico destinatario che potrebbe avere competenza in merito è il governo nazionale. Anna, la giovane veneta intervistata nel servizio, critica la possibilità di realizzare un parco fotovoltaico su terreni agricoli. La informiamo, appunto, che la materia dell’energia è di competenza statale. La Regione non può introdurre un divieto generale di installazione degli impianti in zona agricola e i poteri in capo alle amministrazioni regionali sono molto limitati, essendo gli impianti considerati dal DPR 327/2001 “opere di pubblica utilità indifferibili ed urgenti”. Il problema è la legislazione statale che non permette di vietare in via generale l’installazione di questi impianti in zona agricola. Ad oggi non si contano le leggi regionali che sono state impugnate e dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale (come è successo per leggi di Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata e di recente anche Friuli), proprio perché tentavano di introdurre dei limiti come prospettati da Anna, ma che non sono ammissibili. Per cui ci preme spiegare, considerato il grande interesse che questi temi hanno suscitato, e giustamente, nelle giovani generazioni, che se abbia senso o non senso installare questi impianti in zona agricola lo decidono gli investitori sulla base di business plan e della convenienza economico finanziaria del progetto. La Regione non può decidere dove fare gli impianti, effettua solo l’istruttoria per autorizzare o meno l’impianto sulla base dei vincoli di legge e delle tutele ambientali e paesaggistiche attualmente previste». Altro punto che necessità di una precisazione, spiegano i due consiglieri, è la dichiarazione secondo cui in Veneto le leggi in materia sarebbero “scarsissime”. «Il Veneto è stato tra le prime Regioni a dotarsi di una regolamentazione per l’individuazione di aree idonee e non idonee, già nel 2012, con una delibera di Consiglio regionale. Una norma che disciplina tutele e limiti all’installazione di impianti fotovoltaici, nel rispetto dei limiti delle competenze che lo Stato ha attribuito alle Regioni, e che tutela il paesaggio, l’ambiente, i beni architettonici e tutti gli interessi che devono essere valutati nel procedimento di autorizzazione di questi impianti. Proprio sulla base di questa delibera sono stati sono stati bloccati vari impianti in Veneto. Anche le informazioni riguardo il progetto di legge 97, cui si fa riferimento nel servizio, sono inesatte. Il pdl 97 è stato depositato il 20 settembre 2021 e illustrato e approfondito, in questi mesi, nella Seconda commissione. Sono state raccolte le osservazioni da parte degli stakeholders che sono pervenute a fine dicembre. Tutte le osservazioni sono state attentamente valutate e si sta concludendo l’aggiornamento del testo rispetto ai contributi arrivati da varie associazioni ed enti. Il pdl non non è fermo da tantissimo tempo, il suo iter sta procedendo con regolarità e a breve approderà in Consiglio. È bene però che si sappia che ci sono tempi tecnici per completare le valutazioni necessarie e accogliere le osservazioni pervenute. C’è inoltre un ulteriore motivo di rallentamento nell’iter, che Leonardo e Anna, o piuttosto i responsabili della trasmissione, si sono ben guardati dall’evidenziare: il vero problema è che mancano norme chiare a livello statale e che quindi ci sono continui interventi che rimandano a futuri provvedimenti governativi che non sono ancora stati approvati». Nella trasmissione vengono poi fatti paragoni con l’Emilia Romagna, all’avanguardia, secondo gli autori, per la possibilità di realizzare impianti in aree dismesse. «Come già spiegato, non serve una delibera regionale che promuova come siti idonei le cave in dismissione o discariche, perché è la stessa legge nazionale che lo prevede. Gli emiliani non hanno fatto nessun passetto in avanti, hanno semplicemente applicato la legge nazionale, cosa che si sta facendo anche in Veneto e in tutta Italia. Il fotovoltaico flottante, poi, è realizzabile anche in Veneto: non c’è nessun divieto a priori, è sufficiente che l’istruttoria che dovrà considerare tutti i vincoli della zona dove verrà installato l’impianto superi tutte le eventuali criticità. Spiace che Anna e Leonardo, volti e voci degli autori della trasmissione, non abbiano chiesto al Governo come mai fino ad oggi non ci sia stato un bando del PNRR che favorisca gli impianti in zone degradate, nei parcheggi, sopra le cave o discariche. I “passetti in avanti”, come li chiamano, nella direzione giusta si fanno raccontando ai cittadini la verità e spiegando correttamente le competenze e i limiti che hanno le Regioni rispetto a quanto è nei poteri dello Stato. Anna dice di non essere rimasta soddisfatta della risposta che le ha scritto il Governatore Zaia. Una reazione legittima, ma il nostro è un Paese dove si rispettano le leggi e le gerarchie delle competenze. Non possiamo permetterci di violare le norme a seconda di quello che ci piace o non ci piace.  Chi fa comunicazione, soprattutto rivolta ai giovani, è bene che trasmetta questa cultura della legalità. In Veneto siamo abituati a fare le cose per bene nel rispetto di tutti e soprattutto nel rispetto della legge»
24 Febbraio 2022
Ucraina, Villanova: “Risoluzione in Consiglio, il Veneto ripudia la guerra e chi con i missili invade il territorio di uno stato sovrano” 
Venezia, 24 febbraio 2022 – “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è un atto inaccettabile che non può essere tollerato in alcun modo. Ho depositato una risoluzione per esprimere la solidarietà verso il popolo della Ucraina, dal titolo “Condanna dell’aggressione russa all’Ucraina”. “Così il presidente dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Alberto Villanova, commenta la risoluzione di cui è primo firmatario, depositato oggi in Consiglio regionale. “Il Veneto ripudia la guerra – prosegue il presidente - e chi la utilizza per aggredire un Paese civile alle porte della nostra Europa. L’atteggiamento della Russia è un’escalation di violenza. E mentre il suo ambasciatore fingeva di trattare una pace con i diplomati di mezzo mondo, l’esercito russo entrava sul suolo ucraino bombardando città e basi militari, causando morti e distruzione. Un atteggiamento irresponsabile alle porte dell’Europa, che riporta le lancette dell’orologio al 1939. La pace è un valore delle democrazie occidentali irrinunciabile. Siamo consapevoli che le sanzioni avrebbero pesanti ripercussioni su tutti gli attori economici in gioco, ma non possiamo voltare lo sguardo davanti a quello che sta accadendo a pochi chilometri da casa nostra. Siamo fieramente atlantisti: per questo la UE deve rispondere con decisione ad un comportamento che non trova alcuna comprensibile giustificazione”. La risoluzione presentata da Villanova manifesta un orientamento che “sostiene l’indipendenza e la sovranità dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale” e “condanna l’intervento militare della Russia nel territorio ucraino e la violazione dell’integrità territoriale di Kiev”. Inoltre, l’atto esprime “solidarietà al popolo ucraino, vittima dal 2014 di una lunga sofferenza” ed auspica: “l’adozione da parte di tutti i Paesi NATO di sanzioni nei confronti della Russia al fine di estromettere le società russe dal mercato finanziario internazionale, di evitare l'acquisto di debito sovrano russo sui mercati primari e secondari, così da colpire importanti settori dell'economia russa nonché il finanziamento dei servizi di intelligence e dell'esercito”. “Nella risoluzione si esorta la Russia al ritiro immediato delle sue forze militari – conclude Villanova - ponendo fine all’aggressione contro l’Ucraina le cui conseguenze geopolitiche sono destabilizzanti per l'intera area. Infine, affermiamo la necessità di pervenire a un’immediata risoluzione pacifica del conflitto. Vi è l’assoluta urgenza che l'UE adotti azioni ed iniziative per ridurre la propria dipendenza dalle importazioni di energia dalla Russia”.
24 Febbraio 2022
Ucraina, Villanova (Lega – LV): “Fermare la guerra subito, è sotto attacco la democrazia che l’Unione Europea rappresenta”
Venezia, 24 febbraio 2022 – “La guerra non è mai una soluzione, ma solo causa di inutile violenza e morte. E’ necessario che l’Europa si compatti per fermare questa escalation dalle conseguenze incalcolabili. L’intervento militare russo non può mettere a repentaglio quella pace per cui milioni di europei hanno dato la vita, è un attacco alla democrazia e a ciò che la stessa Unione Europea rappresenta”. Sono queste le parole di Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega -Liga Veneta in Consiglio regionale, in merito all’evoluzione dell’intervento militare in Ucraina. “Bisogna assolutamente fermare i missili che stanno cadendo sulle città ucraine. Condanniamo con forza l'attacco della Russia all'Ucraina, l’Unione Europa è nata dopo due conflitti mondiali proprio allo scopo di garantire sicurezza e pace – prosegue il presidente - Quello che sta accadendo in Ucraina crea enorme preoccupazione e paura, nella popolazione colpita e non solo, per la sicurezza di tutti noi”. “La pace del continente europeo – prosegue Villanova - è un patrimonio irrinunciabile non solo per l’Europa, che ha già sofferto, ma per tutto il mondo. E’ sotto attacco la stessa democrazia che L’UE simboleggia”- conclude Villanova.
23 Febbraio 2022
Bisaglia (Lega – LV): “Vittime del lavoro: approvata all’unanimità la mozione per la rivalutazione delle rendite ai superstiti che non devono essere conteggiate nell’Isee”
Venezia, 23 febbraio 2022 – “Vittime del lavoro: le rendite ai superstiti non siano conteggiate ai fini Isee e siano rivalutate al 60%. La mozione che ho presentato e che l’aula consigliare ha approvato all’unanimità tratta un tema molto delicato, caro all’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (Anmil)”. Così la consigliera regionale Simona Bisaglia dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta in consiglio regionale, a seguito dell’approvazione in aula della mozione che la vede promotrice e prima firmataria. “L’associazione è nata nel 1943 – ricorda la consigliera - da un gruppo di lavoratori infortunati, per tutelare e rappresentare le vittime di infortuni sul lavoro, delle vedove e degli orfani dei caduti.  I dati sugli infortuni e sulle malattie professionali diffusi dall’Inail – spiega Bisaglia - parlano di un fenomeno estremamente grave e addirittura in crescita, basti pensare agli ultimi gravi episodi di questi mesi. Il bilancio infortunistico è allarmante e aumentato in tutti i settori produttivi”. “E’ necessario provvedere – aggiunge Bisaglia - ad una revisione complessiva del Testo Unico in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, datata ancora 1965. Per le famiglie delle vittime di infortuni e malattie professionali che hanno come conseguenza, purtroppo, la morte del lavoratore, in caso di incidente mortale viene costituita una rendita in favore dei superstiti. Ma non si comprende perché in favore del coniuge superstite debba essere erogata una quota del 50% del dovuto mentre per la reversibilità Inps tale quota ammonta al 60%; ulteriore situazione critica è quando la rendita ai superstiti Inail debba essere conteggiata nel reddito rilevante ai fini Isee”. “Con questa mozione chiedo alla giunta regionale di farsi portavoce al Governo affinché le rendite in favore dei superstiti siano rivalutate al 60% come già avviene per le pensioni di reversibilità Inps, e che la rendita ai superstiti Inail non sia conteggiata nel reddito rilevante ai fini Isee”.
23 Febbraio 2022
Finco (Lega-LV): “Mezzi di trasporto e soccorso sanitari, approvata all’unanimità la mozione per estendere l’utilizzo oltre i 12 anni se in buone condizioni”
Venezia, 23 febbraio 2022 – “Non necessariamente ciò che ha qualche anno è vecchio e va buttato o sostituito. Lo sa bene chi possiede un’auto o un mezzo di trasporto che hanno alle spalle diversi anni di onorato servizio e che, nonostante questo, funzionano alla perfezione. Se questo è vero per i mezzi privati, lo è altrettanto per i mezzi adibiti all’attività di trasporto sanitario. Per questo ho presentato una mozione che è stata approvata all’unanimità per chiedere di estendere l’anzianità massima di 12 anni prevista per questo tipo di veicoli". Così il vicepresidente del Consiglio regionale, il consigliere Nicola Finco (Intergruppo Lega-Liga Veneta). “Oggi, in base alla legge attuale, i mezzi adibiti all’attività di soccorso devono avere un’anzianità massima di 7 anni dall’immatricolazione o di 400mila chilometri, mentre quelli adibiti al trasporto non devono avere più di 12 anni di “anzianità”. Questo, però, non esclude che i veicoli siano in ottime condizioni al termine di questo limite di tempo. Perché sprecare risorse così preziose, quindi? A soffrirne sarebbero in modo particolare le associazioni di volontariato con cui ho avuto un lungo confronto: per loro investire diverse migliaia di euro per un veicolo attrezzato non è così scontato, ed essere privati di un mezzo ancora funzionante vuol dire non solo interrompere il servizio, ma anche provocare un grave danno al tessuto sociale, dal momento che le realtà del volontariato operano in moltissimi contesti, dalle manifestazioni pubbliche e sportive al sostegno di anziani e disabili. Naturalmente su questi mezzi vanno sempre eseguiti gli adeguati controlli e monitoraggi sul loro perfetto funzionamento. Con la mia mozione chiedo quindi alla Giunta di poter prevedere un prolungamento di questo periodo, naturalmente dopo aver verificato l’idoneità dei mezzi, e non privare così la sanità di strumenti fondamentali”.
23 Febbraio 2022
Maino (Lega-LV): “Infermieri ancora in attesa dell’indennità Covid da Roma da quasi un anno. Una vergogna cui il Governo deve porre fine”
Venezia, 23 febbraio 2022 – “Infermieri in prima linea da due anni, aspettano ancora che il Governo paghi loro gli arretrati dell’indennità Covid dal 1° gennaio 2021. Una vergogna che deve finire al più presto”. Così la consigliera regionale Silvia Maino, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta la mozione di cui è prima firmataria che è stata approvata in aula all’unanimità. “L’indennità tanto attesa deve esser erogata il prima possibile – spiega Maino - senza aspettare l’approvazione del Contratto collettivo nazionale del Comparto sanità. In sede di Bilancio 2021 – ricorda la consigliera - era stata riconosciuta un’indennità di specificità per i dipendenti delle aziende e degli enti del servizio sanitario nazionale quale parte del trattamento economico fondamentale. Di che cifre parliamo? Di 335 milioni di euro per la parte infermieristica e altri 100 per gli altri profili sanitari e socio-sanitari. Questo tipo di erogazione era stata però vincolata al rinnovo del Contratto collettivo. Un aumento contrattuale di modeste dimensioni: si era parlato di circa 75 euro all’inizio in busta paga, mentre poi le proiezioni si sono modificate essendo aumentato, a seguito della pandemia, il numero di infermieri in Italia. Quindi circa 67 euro lordi mensili, con arretrati dal 1° gennaio 2021. Questo aumento – precisa la consigliera - era riferito al trattamento fondamentale, quindi costituiva sostanzialmente una base per il finanziamento dei prossimi contratti”. “Succede però – ha proseguito Maino - che per una parte del comparto non cambia nulla, mentre per la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, questo denaro, pari a un incremento del 27%, è stato già erogato. Quindi i medici se lo trovano già in busta paga. Questo genera uno sbilanciamento ed uno scontento, una certa difficoltà tra operatori che operano fianco a fianco, magari nello stesso ospedale”. “E’ una tornata contrattuale molto importante: ricordo lo sciopero degli infermieri il 28 gennaio indetto dal NurSind. Si toccano tematiche importantissime per il mondo della sanità ed è in atto un’attività intensa di rimodulazione del contratto. Ecco, continuiamo a chiedere agli infermieri, ancora oggi, di lavorare in un contesto estremamente difficile, ma poi, alla fine, non viene dato loro quello che spetta da gennaio 2021”. “Ecco perché – conclude la consigliera - con questa mozione, impegno la Giunta a farsi promotrice al Governo affinché questa indennità di specificità venga erogata al più presto, svincolandola, per quanto possibile, dall’approvazione del CCNL Comparto Sanità”.
23 Febbraio 2022
Centenaro (Lega – LV): “Ristrutturazione edilizia: chiediamo al Governo di ampliare l’accesso alle agevolazioni fiscali a tutti gli edifici, se non direttamente vincolati”
Venezia, 23 febbraio 2022 – “Permettere a un casolare diroccato che non ha nulla di storico di poter essere ristrutturato con accesso al Superbonus, anche se di trova in un’area vincolata”. E’ l’esempio forse più eclatante di quanto chiede la mozione regionale presentata dal consigliere dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, Giulio Centenaro, approvata oggi dal Consiglio regionale. “Una mozione per ampliare la possibilità a tutti gli edifici, se non direttamente vincolati per motivi storici o artistici, di accedere al Superbonus per ristrutturazione edilizia con interventi di modifica planivolumetrica o di prospetto” - spiega il consigliere, primo firmatario della mozione. "Si vuole così evidenziare una problematica emersa in materia di ristrutturazioni edilizie legate anche alle agevolazioni fiscali dell’ecobonus, sismabonus e superbonus 110% - aggiunge Centenaro - il Superbonus 110% ha infatti dato la possibilità a molti cittadini di accedere ad agevolazioni importanti e avviare finalmente lavori di rifacimento di edifici vecchi e obsoleti che deturpavano e dequalificavano il nostro paesaggio. C’è però ancora troppa confusione: da una parte il Decreto semplificazioni ha incluso, nella definizione di “ristrutturazione edilizia”, anche la demolizione e ricostruzione con modifica di sagoma, volumetria e prospetti. Dall’altra, però, ha precisato che, sia per gli immobili sottoposti a tutela dei Beni culturali e paesaggistici, sia per quelli che semplicemente sorgono in zone sottoposte a tutela, pur non presentando pregi particolari, ogni ristrutturazione deve mantenere invariate le caratteristiche dell’edificio, non toccando sagoma, volumetrie e prospetti. Questo però, implica molti limiti alla riqualificazione dei territori, soprattutto fuori dai centri urbani, dove più si concentrano fabbricati obsoleti e fatiscenti”. “Questa mozione – conclude Centenaro - invita la Giunta regionale a fare pressione sul Governo per chiarire la normativa il prima possibile, così che il Superbonus per ristrutturazione con modifiche di sagoma o caratteristiche planivolumetriche sia accessibile a tutti gli edifici, anche quelli ricadenti in aree con vincoli paesaggistici, se non direttamente vincolati essi stessi per motivi artistici o culturali”.