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7 Marzo 2022
Centenaro (Lega-LV): «Telecomunicazioni, il Governo preveda ristori per i Comuni per compensare le perdite legate all’introduzione dei canoni forfettari per i terreni su cui installare gli impianti. Depositata una mozione»
Venezia, 7 marzo 2022 – «Il Governo introduca dei ristori per compensare i Comuni che hanno visto le proprie entrate diminuire sensibilmente, da quando la legge 108 del 2021 ha introdotto un canone forfettario di 800 euro annui a carico di quegli operatori di telefonia che posizionano i propri impianti di telecomunicazioni, come le antenne, in aree demaniali». A chiederlo è Giulio Centenaro, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, che a tal proposito ha depositato una mozione in Consiglio regionale del Veneto. «Fino a pochi mesi fa, quando è stata introdotta questa modifica – spiega il consigliere – le amministrazioni comunali potevano intavolare trattative per discutere gli oneri di utilizzo di quei territori comunali dove le varie compagnie di telecomunicazione posizionavano i propri impianti. Ne risultavano canoni di affitto che contribuivano a sostenere le finanze comunali. La conversione del decreto legge 31 maggio 2021 n 77 con la legge 108, così come approvata dal Parlamento nell’ambito della Governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, però ha predisposto l’introduzione di un canone forfettario di 800 euro per garantire uniformità di condizioni su tutto il territorio nazionale. E se ciò va nella direzione di una maggior tutela della concorrenza e del mercato dei servizi, questo impedisce di modulare l’imposta a seconda delle esigenze e della specificità del territorio in cui sono installate le apparecchiature. Questa riforma porta inevitabilmente a una sensibile riduzione alle entrate locali che risulta ancora più evidente se paragonata con la disparità di trattamento con quegli impianti installati sui terreni locali. Per questo chiedo alla Giunta regionale di intervenire presso il Governo per far sì che siano introdotte misure compensative per i Comuni, evitando così che questa modifica incida eccessivamente su bilanci comunali già pesantemente provati da due anni di pandemia».
7 Marzo 2022
Michieletto e Vianello (Lega-LV): «Pesca, il caro gasolio sta affondando il settore, intervenire ora prima che sia troppo tardi»
Venezia, 7 marzo 2022 – «Il costo del gasolio ha raggiunto livelli neanche commentabili. È un problema enorme per le famiglie, è un dramma per chi, come i pescatori, col gasolio ci lavora tutti i giorni.  Siamo al fianco dei pescatori veneti che lungo tutta la costa veneta hanno deciso di non lasciare le banchine. Il Ministro delle Politiche Agricole ha il dovere di stanziare risorse straordinarie prima che il settore coli a picco». È questo il commento dei consiglieri veneziani Gabriele Michieletto e Roberta Vianello (Intergruppo Lega-Liga Veneta) in relazione alla notizia che, a causa del caro gasolio, da stanotte i pescherecci italiani non usciranno più in mare. «Si tratta di una protesta civile ma che mette il dito su una piaga terribile. È impossibile in queste condizioni per i pescatori poter svolgere il loro lavoro: che senso ha pagare per lavorare? Le notizie che arrivando dall’Ucraina, poi, non fanno pensare a nulla di buono: il rincaro energetico proseguirà ancora con ogni probabilità.  Per questo il Ministro delle Politiche Agricole deve intervenire con assoluta urgenza, con misure ed iniziative straordinarie. La pesca dà lavoro a migliaia di famiglie, porta ricchezza e salute sulle nostre tavole. Noi siamo a fianco dei pescatori e delle loro richieste», concludono i due consiglieri veneziani.
4 Marzo 2022
Codice della strada, Dolfin (Lega – LV): “Basta mezzi parcheggiati vicino alle strisce pedonali: un progetto di legge statale per aumentare la sicurezza stradale”
 Venezia, 4 marzo 2022 - “Un progetto di legge statale che prevede diverse modifiche normative con l’obiettivo di aumentare la sicurezza e la serenità degli automobilisti e dei pedoni”. Con queste parole il consigliere regionale Marco Dolfin, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, presenta il Pdl statale di cui è primo firmatario, dal titolo “Modifiche al decreto legislativo”. “Occorre introdurre una distanza di sicurezza di almeno 5 metri, che oggi non c’è, tra parcheggi o stalli di sosta e gli attraversamenti pedonali. Questo per evitare che i mezzi vengano parcheggiati a ridosso delle strisce, coprendo la visuale a distanza di chi deve attraversare e mettendone a rischio l’incolumità”. “Inoltre – aggiunge il consigliere - nel progetto di legge si prevede di aggiungere il “countdown” ai semafori con telecamera: l’obiettivo non deve essere “far cassa” con le sanzioni, ma educare alla sicurezza stradale. Con queste modifiche si impediranno situazioni rischiose e si consente un transito veicolare privo di angoscia agli incroci. Un semplice contatore del tempo indicherà la permanenza di ciascun colore al semaforo, fissando in non meno di dieci secondi la durata della luce gialla”. Nel progetto di legge si prevede anche l’illuminazione dei cartelli che indicano i rilevatori della velocità, con tanto di limiti indicati, “così da poterli rendere visibili anche in orari notturni e nelle giornate di scarsa visibilità”. Un altro articolo del progetto di legge è dedicato alle persone anziane a cui oggi, con piccoli handicap fisici o psichici, non viene rinnovata la patente. Il Pdl prevede che patente possa essere rinnovata con validità limitata alla circolazione su strade urbane, nel raggio di venti chilometri dal proprio domicilio, con esclusione della circolazione su autostrade e strade ad alto scorrimento. “Questo – conclude Dolfin – è importante per permettere agli anziani di non isolarsi e potersi muovere, soprattutto chi vive solo, dando loro la possibilità di andare a fare le spese, alle poste. L’esperienza del lockdown durante l’emergenza sanitaria ha messo in luce questa importante necessità”.
4 Marzo 2022
Trasporto integrato, Vianello e Michieletto (Lega – LV): “Proposta vincente, allarghiamo la sperimentazione alla Riviera del Brenta”
Venezia, 4 marzo 2022 – “Lo sviluppo economico di qualsiasi area passa inevitabilmente anche da un sistema di accessibilità all’altezza delle sfide di oggi. Il trasporto integrato, di cui abbiamo letto recentemente le prime fasi di sperimentazione tra Venezia e Verona, è uno di questo. Per questo motivo abbiamo voluto presentare questa mozione dove auspichiamo che anche la Riviera del Brenta venga presto compresa. Lo sviluppo turistico di una delle aree più affascinanti del Veneto ne avrebbe un beneficio incalcolabile”. Commentano con queste parole i consiglieri regionali Roberta Vianello e Gabriele Michieletto (intergruppo Lega - Liga Veneta) la mozione presentata oggi presso il Consiglio Regionale per chiedere l’estensione del biglietto unico anche al territorio della riviera del Brenta. “Nel Settembre del 2020 la Giunta del Veneto ha approvato lo studio e la sperimentazione di titoli di viaggio unificati per l'utilizzo integrato di mezzi del trasporto pubblico locale e di altri servizi pubblici di mobilità: una decisione importante perché da allora la nostra regione ha chiaramente dettato la linea su questo importante aspetto come la accessibilità. In questo senso, il recente protocollo siglato a livello regionale e che stabilisce la sperimentale collaborazione tra Venezia e Verona per consentire di utilizzare i differenti mezzi di trasporto (navigazione, bus, treno a Venezia; bus, treno e bike sharing a Verona; treno per il collegamento tra Venezia e Verona) con un unico titolo di viaggio, rappresenta una vera e positiva rivoluzione. La Riviera del Brenta, in questo contesto se coinvolta adeguatamente, può dare un impulso straordinario allo sviluppo turistico non solo dell’area compresa tra i Comuni di Noventa Padova e Mira, ma dell’intero Veneto. Il biglietto integrato, infatti, potrebbe diventare uno strumento per arrivare meglio e più velocemente a visitare le ville, i musei e le strutture ricettive di questo meraviglioso angolo del Veneto”- concludono i due consiglieri.
4 Marzo 2022
Brescacin (Lega-LV): «Giornata internazionale contro l’HPV: la prevenzione è l’arma vincente. Con pochi gesti il virus può essere sconfitto, e il Veneto offre tutti gli strumenti per combatterlo»
Venezia, 4 marzo 2022 – «Oggi, 4 marzo, si celebra la Giornata internazionale contro l’HPV, istituita nel 2018 dall’International Papillomavirus Society (IPVS). Tema di quest’anno è “One less worry”, una preoccupazione di meno. Questo perché il Papilloma virus, a prevalente trasmissione sessuale, è classificato come secondo agente patogeno responsabile di cancro nel mondo. Attualmente infatti l’infezione da papillomavirus è la più frequente sessualmente trasmessa. Può però essere facilmente sconfitto con poche, semplici mosse di prevenzione primaria, tramite la vaccinazione anti-HPV, e di prevenzione secondaria, tramite i test per lo screening per il tumore del collo dell’utero. La Regione del Veneto offre tutte le armi per sconfiggere questo virus e contribuire così a rendere l’Italia il primo Paese in Europa ad eliminare i tumori da papillomavirus, seguendo l’esempio di Paesi come l’Australia o il Canada. Approfittiamo quindi di giornate come quella di oggi per ricordare a tutti l’importanza della prevenzione». Sonia Brescacin (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Quinta commissione Sanità, interviene con queste parole in occasione della ricorrenza odierna. «Già nel 2019, con una delibera regionale, la 1100, recependo le indicazioni del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019, la Regione ha esteso la gratuità della vaccinazione anti-HPV, già prevista per gli adolescenti di sesso femminile e maschile della coorte del 12esimo anno di età, anche a tutte le categorie considerate a rischio. Il provvedimento inoltre prevede l’offerta gratuita e su richiesta del vaccino per tutti i soggetti di sesso femminile dalla coorte del 1996 e soggetti di sesso maschile dalla coorte del 2001, fino al compimento del 25esimo anno di età, che non abbiano aderito o completato il ciclo vaccinale. Un sistema, quello messo in piedi dalla Regione, che funziona. Gli ultimi dati pubblicati dal Ministero della Salute, aggiornati al 31 dicembre 2020, mostrano che in Veneto la media di ragazze nate fino al 2006 che hanno completato il ciclo vaccinale è superiore a quella italiana (per le nate nel 2006, per esempio, sono il 75,28% contro il 62,15%). Le campagne di vaccinazione non sono state bloccate neanche dal Covid. Nel 2020, nonostante il grande carico di lavoro legato ai test sierologici nel primo anno di pandemia, l’Ulss 2 Marca Trevigiana ha recuperato nel giro di poche settimane le vaccinazioni anti HPV rimaste in sospeso nel corso dei primi mesi di pandemia. Nel 2021, invece, parallelamente alla vaccinazione anti Covid, l’Ulss Berica ha organizzato sessioni dedicate all’HPV presso i Centri di Vaccinazione di Popolazione a Torri di Quartesolo, Montecchio Maggiore, Valdagno e Noventa, inviando migliaia di lettere di invito ai nati nel 2007, 2008 e 2009. La prevenzione, quindi, non si ferma. E basta davvero poco per debellare questo virus e tutte le malattie ad esso collegate».
3 Marzo 2022
Riforma del catasto, Centenaro (Lega – LV): “Voto a scatola chiusa pessima idea: vogliamo conferme sulla tassa della casa”
Venezia, 3 marzo 2022 – “Da una parte il Superbonus, dall’altra la riforma sulla legge del catasto: non vorremmo mai scoprire che lo Stato con una mano ha dato e con l’altra vuole togliere”. Con queste parole il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Giulio Centenaro, esprime preoccupazione sulla riforma del Catasto. “Va bene procedere spediti – prosegue Centenaro – ma minacciare la crisi di governo qualora non si approvasse così com’è la riforma del catasto, con la situazione che stiamo vivendo all’indomani della pandemia e con la guerra in Ucrania, non è accettabile. Il Parlamento è del tutto legittimato a modificare ciò che ritiene più opportuno, non si può approvare una riforma a scatola chiusa”. “Il tema della riforma del catasto si intreccia alla discussione sulla tassazione di beni e proprietà. Parlare di catasto significa dunque parlare anche di tasse sulla casa, tematica delicata soprattutto in un momento storico come questo”. “Quando si mette mano a una legge come questa – conclude Centenaro –  è meglio un passaggio e un approfondimento in più che in meno: non vogliamo vi siano, alla fine, rischi di modifiche peggiorative per i contribuenti. Il dubbio è che dietro questa fretta vi siano altre logiche, chiediamo dunque maggiori garanzie sul fatto che non si metterà mano alla tassa sulla casa”.
2 Marzo 2022
Guerra in Ucraina, Villanova (Lega -LV): “Consiglio regionale unanime su condanna all’invasione in Russia, fermare le bombe sui civili e mobilitare la diplomazia”
Venezia, 2 marzo 2022 – “Il Consiglio regionale del Veneto ha votato all’unanimità la risoluzione per condannare l’invasione russa in terra di Ucraina. Un testo condiviso con tutte le forze politiche, che ringrazio per il costruttivo contribuito. Il Veneto ha avuto non uno, ma ben due guerre mondiali sul proprio territorio: per questo chiediamo al Governo di Mosca di fermare le bombe sulle città e sui civili ucraini. La diplomazia serve per risolvere le tensioni, e noi tutti speriamo che si attivi da subito per arrivare ad una soluzione civile”. Sono queste le parole del Presidente dell’intergruppo Lega-Liga Veneta in Consiglio regionale, Alberto Villanova, nel commentare la risoluzione approvata oggi dal consiglio regionale del Veneto per condannare la guerra in Ucraina. “Le immagini dei rifugi antiaerei – prosegue Villanova - dei bambini che piangono e dei missili sulle case degli ucraini, sono inaccettabili nel 2022. Se la Russia vuole continuare a far parte del mondo civile e avere scambi con l’Occidente, deve essere a conoscenza del fatto che per noi la guerra è qualcosa di intollerabile. Sono orgoglioso che il consiglio regionale abbia adottato questa risoluzione, affermando all’unisono che “Il Veneto ripudia la guerra”, e sono ancora più orgoglioso dei Veneti che, a migliaia, stanno aiutando la popolazione ucraina”. “La risoluzione – prosegue il presidente - oltre ad esprimere la doverosa solidarietà verso la popolazione ucraina, chiede alla diplomazia di attivarsi come mai prima, di fare il proprio lavoro. La nostra posizione è netta: qualsiasi azione al di fuori della democrazia non è e non sarà mai giustificata dai Veneti”. “L’Europa dovrebbe anche intervenire – aggiunge Villanova - destinando dei fondi per calmierare i prezzi dell’energia e per diversificare le fonti di approvvigionamento. Il compito della politica nei prossimi mesi sarà infatti quello di attutire le ricadute delle sanzioni economiche alla Russia. In questo senso, si potrebbe valutare che all’interno dei fondi del PNRR, le destinazioni degli aiuti economici siano ricalibrati in modo da garantire risorse per differenziare l’approvvigionamento energetico e calmierare l’aumento dei costi. Per arrivare alla piena transizione ecologica green, dobbiamo prima fare in modo che le nostre aziende e le nostre famiglie sopravvivano allo tsunami energetico che abbiamo di fronte. E per farlo abbiamo bisogno di un’autonomia energetica che non ci lasci sotto scacco di potenze straniere: non possiamo far pagare agli italiani il costo di questa scellerata guerra voluta dal Cremlino” – conclude Villanova.
1 Marzo 2022
Centenaro (Lega-LV): «Edilizia, prorogare il Superbonus al 2023 anche per le case unifamiliari, così come già accade per i condomini. Depositata una mozione in Consiglio regionale»
Venezia, 1 marzo 2022 – «Vengano prorogate le scadenze delle agevolazioni del Superbonus al 110% anche per le abitazioni unifamiliari, così come per i condomini, per tutto il 2023 per aiutare le famiglie e sostenere al contempo le imprese edilizie». A chiederlo con una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto è il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta Giulio Centenaro. «La complessità delle pratiche burocratiche, il rincaro delle materie prime, la crescita esponenziale dei costi dell’energia, resa ancora più evidente dalla crisi internazionale ucraina, la carenza di lavoratori legata alla pandemia da Covid – 19 possono mettere in discussione gli effetti positivi del Superbonus 110%. Quella che era una misura pensata per offrire una ripresa al settore dell’edilizia, puntando sulla riqualificazione energetica ed edilizia del patrimonio già esistente, rischia di trasformarsi in un boomerang. Le difficoltà di reperire materiali e la crescita delle spese stanno rallentando molto i lavori, mettendo a rischio il rispetto delle scadenze per l’ottenimento delle agevolazioni economiche. E se i condomini potranno usufruire di una proroga al 2023 delle agevolazioni al 110%, con una diminuzione graduale negli anni successivi, destino diverso spetta invece alle abitazioni unifamiliari. È quindi essenziale permettere che anche le case singole possano usufruire delle stesse tempistiche pensate per i condomini. Attualmente la normativa prevede che, per le case singole, l’agevolazione al 110% sia concessa per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione però che venga effettuato almeno il 30% dei lavori previsti entro il 30 giugno di questo anno. Questa scadenza sta mettendo a dura prova le imprese edilizie che, per accelerare i tempi, rischiano di dover affidare parte dei lavori a manodopera poco esperta e qualificata, inficiando così la buona riuscita del progetto. Permettere una proroga del Superbonus al 110% fino a tutto il 2023, con una diminuzione al 70% per il 2024 e al 65% al 2025, proprio come è per i condomini, ed eliminare al contempo il vincolo del 30% dei lavori da effettuare, permetterebbe di mantenere gli effetti benefici sul settore del Superbonus, senza mettere in difficoltà famiglie e imprese».
28 Febbraio 2022
Consumo del suolo, Rizzotto, Zecchinato e Centenaro (Lega – LV): “Approvato in Commissione il progetto di legge n.64 con un testo rivisto e migliorativo: nuovi limiti al consumo del suolo, ma tutelando le aziende”
Venezia, 28 febbraio 2022 – “Quello che abbiamo approvato giovedì in Seconda Commissione è un testo che è stato rivisto, esaminato, aggiornato, discusso e dunque migliorativo nel suo complesso, che ora andrà in Prima commissione, e dopo in Consiglio regionale per l'approvazione. Vi è un cambiamento significativo e un importante passo avanti nel contenimento del consumo di suolo: nuovi limiti che non penalizzano quelle aziende già presenti sul territorio che necessitano di ampliamenti”. Con queste parole la presidente della Seconda Commissione, Silvia Rizzotto, e i colleghi Marco Zecchinato e Giulio Centenaro (Intergruppo Lega – Liga Veneta), commentano il passo avanti del Progetto di legge n. 64 dal titolo: “Modifiche alla legge regionale 6 giugno 2017, n.14: “Disposizioni per il contenimento del consumo di suolo e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n.11 “Norme per il Governo del territorio e in materia di paesaggio”. “Siamo soddisfatti del risultato finale, il testo del progetto di legge – spiegano i consiglieri – aggiornato e approvato, prevede che l’attuazione degli interventi di edilizia produttiva in variante allo strumento urbanistico comunale, attraverso la procedura straordinaria dello Sportello Unico Attività Produttive (SUAP), costituisca “consumo di suolo” quando l’intervento di ampliamento ecceda i 10.000 mq di superficie fondiaria. E' questa una ulteriore diminuzione, un nuovo limite rispetto al contenimento che già era previsto dalla legge regionale e dunque l'importante novità: oltre questi limiti, sarà comunque attuabile la procedura SUAP ma il terreno utilizzato risulterà e costituirà “consumo di suolo” pesando per il 50% sulla disponibilità regionale e per l’altro 50% su quello comunale, naturalmente dopo aver superato tutti i processi e procedimenti vagliati e previsti dalla normativa”. “Con questa previsione – proseguono i consiglieri - si dà risposta da un lato alle aziende che possono ancora contare su procedimenti veloci per adeguare le proprie attività ed essere competitive, dall’altro però si vuole incidere sul contenimento del consumo di suolo in deroga per i nuovi insediamenti o grandi ampliamenti che devono essere oggetto di apposita pianificazione”. “Il progetto di Legge è infatti in linea – proseguono i tre - con la progressiva eliminazione delle cosiddette “deroghe” al limite di consumo di suolo, con l’obiettivo di arrivare consumo “0” al 2050 previsto dalla legge regionale, preservando la possibilità di adeguamento/ampliamento per tutte quelle aziende presenti sul territorio che hanno necessità di spazi per mantenere e consolidare le proprie attività e l’occupazione. Una volta che il progetti di legge sarà approvato dal Consiglio e diverrà legge, ne vedremo gli esiti positivi. Resta intesa la nostra disponibilità e flessibilità nel valutarne i risultati sul lungo e medio termine ed essere nuovamente aperti a nuove valutazioni. E' una materia di competenza regionale molto complessa, di cui è necessario tener conto delle evoluzioni e degli sviluppi in costante aggiornamento”. “Il Progetto di legge segna un altro punto e un ulteriore passo avanti nella tutela ambientale e  nell’importante svolta sull’utilizzo della risorsa suolo – proseguono i consiglieri – che era partita con la legge regionale e prosegue con la recente soppressione della legge sui progetti strategici turistici che risultano di difficile controllo in termini di consumo di suolo. In tutte queste procedure risulta centrale il ruolo del Comune che avrà sempre l'ultima parola: l’atto finale di approvazione sugli interventi spetta infatti al Consiglio Comunale – concludono Rizzotto, Zecchinato e Centenaro - nel pieno principio dell'autonomia territoriale, come peraltro previsto anche dalla normativa nazionale”.
25 Febbraio 2022
Dolfin (Lega – LV): “Agricoltori in grave difficoltà per quello che sta accadendo, siamo al fianco degli operatori”
Venezia, 25 febbraio 2022 – “Al fianco degli agricoltori questa mattina per denunciare i danni che l'invasione dell'Ucraina sta causando anche all'economia locale italiana”. Così il consigliere regionale veneziano, Marco Dolfin (Intergruppo Lega – Liga Veneta), capo Dipartimento Pesca per il partito in Veneto, è intervenuto a margine della manifestazione a cui ha partecipato questa mattina, indetta da Coldiretti a Forte Marghera. “Condanniamo l'attacco all'Ucraina – spiega Dolfin – gli effetti della guerra stanno rendendo drammatica una situazione già molto critica per gli aumenti delle materie prime e delle bollette. Effetti che si sentono anche nel comparto pesca: il caro petrolio spinto dall’invasione dell’Ucraina costringe le barche a rimanere in banchina e ferma i trattori. L’agroalimentare è inoltre colpito direttamente dall’embargo che ha portato al completo azzeramento delle esportazioni in Russia dei prodotti Made in Italy presenti nella lista nera, dal formaggio al prosciutto, ma anche frutta e verdura. Una situazione che sconvolge i mercati e favoriscono le speculazioni”. “La coltivazione dei campi – prosegue Dolfin - come sta accadendo per la pesca, non è più vantaggiosa ma di questo passo nemmeno sostenibile. C'è il rischio di perdere le aziende locali: gli operatori di questo passo non saranno più in grado di coprire i costi per il balzo dei beni energetici, che si riflettono sui bilanci delle aziende. Abbiamo partecipato alla mobilitazione al fianco degli operatori ascoltando le categorie – conclude Dolfin – ci faremo portavoce al Governo della necessità di intervenire con urgenza”.