Villanova (Lega – LV): “Questa è una Regione che non fa investimenti? La Camani si contraddice”
Venezia, 19 luglio 2022 - «Abbiamo la doppia parifica, lo scopriamo oggi dall’intervento della collega Camani. Ma l’assessore Calzavara, che aveva completato il proprio compito con la parifica della Corte dei Conti, e il sottoscritto, veniamo a scoprire che noi abbiamo una doppia parifica: anche quella della collega Camani, che, devo dire, ci dà sempre un pungolo molto importante nel migliorare e per questo la ringrazio, perché noi, pensiamo che l’opposizione abbia questo compito, cioè spingere la maggioranza a migliorare. Non è d’accordo, pazienza».
Lo sottolinea il presidente dell’Intergruppo Lega – LV, Alberto Villanova, durante il Consiglio regionale. Che prosegue nel suo intervento: “Quando l’opposizione prende in prestito un’osservazione della Corte dei Conti, che è quella del magazzino per i DPI (dispositivi di protezione individuale) e non va a verificare per quale motivo questi DPI sono stati acquistati, si va a mettere un pizzico di malafede. La pandemia non è finita, lo ha sottolineato anche la Camani. I DPI non scadono domani, sono DPI che possono essere utilizzati anche nell’attività ordinaria. Mentre questa Amministrazione compra DPI e fa magazzino, magari c’è qualcuno che pensa di istituire ulteriori Commissioni d’inchiesta Covid, per chiedere poi come mai non erano stati acquistati i DPI che sarebbero serviti” prosegue Villanova. “Questa è una Regione che non fa investimenti? una Regione ferma? – incalza Villanova replicando alla Camani – ma ci critica perché abbiamo dato il via all’apertura della Strada Pedemontana Veneta ovvero il più grande intervento infrastrutturale del nostro Paese. L’assessore di comparto non ha ricevuto nessun rilievo dalla Corte dei Conti sulla Pedemontana ma li ha fatti la consigliera Camani che ci ha dichiarato: ma come, voi pensate di fare un’infrastruttura strategica unendo Treviso e Vicenza? Ma è ciò che ci chiede la comunità. Le Olimpiadi una spada di Damocle? Sono invece un’opportunità che lancia il nostro territorio a livello internazionale portando un miliardo di euro di investimenti infrastrutturali in Veneto. Sbaglia la sinistra quando mette l’ideologia invece di pensare alla vera situazione veneta. L’aliquota IRPEF come vuole la sinistra rilancerebbe il nostro territorio? Di tutto abbiamo bisogno fuorché di nuove tasse. La sinistra descrive il Veneto come il nuovo deserto post nucleare, i ragazzi scappano, le industrie chiudono, gli artigiani non vogliono andare avanti, c’è spopolamento, tutti vanno verso le altre regioni perché sono migliori di noi, purtroppo la situazione economica mondiale la dice lunga. Ed è per questo che abbiamo bisogno di autonomia». E conclude il presidente dell’Intergruppo: “Parliamo di sanità. Quando con sarcasmo il Pd dice che lo Stato mette 10,9 miliardi, il Veneto mette 7 milioni, allora che collaborino nel portare avanti la richiesta di autonomia nel nostro territorio. Facciamo in modo che questi fondi siano utilizzati in piena autonomia della nostra Regione e dopo vediamo come riusciamo a portare avanti la sanità, comprese le liste d’attesa. Dateci la possibilità di portare a casa la contrattazione regionale per gli stipendi dei medici, perché è troppo facile venire qui a dire “i medici prendono troppo poco” sapendo che i contratti sono a livello nazionale. Collaborate nel portare a casa l’autonomia. Fate votare il vostro partito a favore quando arriverà in Parlamento, se mai qualcuno avrà la volontà di portarlo in Parlamento. Solo allora ci sarà confronto vero: quando ci sarà questa possibilità, potremo di conseguenza pagare di più i nostri medici per quello che fanno, e allora si potrà parlare di smaltimento di liste d’attesa”.
Sandonà (Lega-LV): “Approvato il Rendiconto 2021: i numeri sono dalla parte del Veneto e certificano l’ottima salute dei conti della Regione”
Venezia, 19 luglio 2022 - “La rapida approvazione del Rendiconto 2021 da parte della Giunta, che ha dato il proprio via libera il 29 aprile, ha consentito al Consiglio regionale di licenziare questo fondamentale provvedimento legislativo entro il 31 luglio: sembra un passaggio scontato, ma in realtà non è così, almeno osservando quanto accade in altre zone del nostro paese”.
Sono le parole del Presidente della Prima commissione dell’Assemblea legislativa veneta, Luciano Sandonà, relatore nell’Aula di palazzo Ferro Fini del Progetto di legge n. 139, d’iniziativa dell’esecutivo regionale, relativo al Rendiconto generale della Regione del Veneto per l’esercizio finanziario 2021, approvato nella seduta odierna del Consiglio.
“Alcuni dati – prosegue Sandonà – risultano essenziali per fornire una lettura politica che conferma l’ottimo stato dei conti del Veneto attraverso lo strumento che, di fatto, consente al Consiglio di valutare l'attività svolta dalla Giunta nell’anno precedente. Ad esempio, il disavanzo si attesta sulla cifra di 185,2 milioni di euro nel 2021 ed è in costante e fortissimo miglioramento: basti pensare che, rispetto a sei anni fa, la riduzione è stata di 1.854 milioni di euro, due anni fa ammontava a 532 milioni, nel 2020 a 307”.
“Esistono sempre margini di miglioramento, ma non si tratta solo di cifre - continua Sandonà - è infatti necessario sottolineare come il Veneto, anche quest’anno, sia stata la prima regione a ricevere la parifica dalla Corte dei Conti, una parifica completa, esaustiva e non parziale come al contrario accade nel 70% delle altre regioni. Anche l’indicatore concernente la tempestività dei pagamenti rimane su livelli positivi, rilevando pagamenti precedenti di oltre 13 giorni la scadenza di legge dei 30 giorni data fattura: è questo un aspetto fondamentale perché rappresenta l’indice di efficienza dell’amministrazione regionale nei confronti dei cittadini”.
“I numeri sono positivi e dalla parte del Veneto governato dal Presidente Zaia - conclude Sandonà - certificano l’ottima salute dei conti della nostra Regione”.
Rigo (Lega-LV): «Servono subito medici nelle Rsa: il Ministero permetta ai medici in formazione specialistica di lavorare nelle case di riposo»
Venezia, 18 luglio 2022 – «Da tempo la Regione del Veneto è in prima linea per risolvere il gravoso problema della carenza di personale sanitario e diversi sono stati i provvedimenti adottati. Anche il Governo, però, deve fare la propria parte, permettendo ai medici che frequentano i corsi di formazione specialistica in Medicina generale di lavorare presso le Residenze Sanitarie Assistenziali e i Centri di Servizio per anziani. Un aiuto prezioso che permetterà ai nostri anziani di essere seguiti da più persone». A chiederlo, con una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto, è Filippo Rigo, esponente a Palazzo Ferro Fini dell’Intergruppo Lega – LV.
«La crisi del personale socio-sanitario è purtroppo diffusa in tutto il Paese e ha radici vecchie di anni. La Regione, dal canto suo, ha adottato diversi provvedimenti per porre riparo a questa situazione, aumentando il numero di borse di studio per la formazione specialistica e permettendo recentemente, come da richiesta della Conferenza Stato-Regioni, che i medici specializzandi possano lavorare negli ospedali e possano seguire più pazienti come medici di famiglia. Il Ministero della Salute, che pure in pieno periodo emergenziale aveva concesso in deroga agli specializzandi di prestare servizio presso gli ospedali, ha però ribadito che incarichi convenzionali come medico curante di Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e dei Centri Servizio per la persona anziana rimangono incompatibili con la frequenza al corso di formazione specifica in Medicina generale in quanto non rientrano negli incarichi “standard” di assistenza primaria, continuità assistenziale, emergenza sanitaria territoriale e medicina dei servizi, per i quali è invece prevista tale deroga. Come amministratori, il nostro primo pensiero deve andare ai fragili e agli anziani che necessitano di tutta l’assistenza possibile, trovando anche soluzioni emergenziali in attesa che l’aumento del numero di posti nelle Scuole di specializzazione dia i suoi frutti e che, quindi, aumenti il numero di medici che abbiano completato il percorso di specializzazione. Nella mozione, quindi, chiedo alla Giunta di farsi portavoce presso il Governo affinché preveda la deroga necessaria ai medici frequentanti il corso di formazione specifica in Medicina generale per lo svolgimento degli incarichi convenzionali anche presso le RSA e i Centri Servizio per la persona anziana».
Zecchinato (Lega-LV): «Ucraina, dall’azienda vicentina Televista 10mila euro sul conto corrente di solidarietà della Regione. Un atto di generosità per ricordarci le tragedie quotidiane della guerra»
Venezia, 15 luglio 2022 – «L’importante donazione dell’azienda vicentina Televista srl, che ha deciso di versare 10.000 € sul conto corrente istituito dalla Regione del Veneto per l’emergenza ucraina, assume ancor più importanza oggi, a distanza di quasi 5 mesi dall’avvio delle ostilità militari in Ucraina, perché ci ricorda che questa guerra è tuttora in corso con i suoi tragici effetti e che è dovere di tutti noi non dimenticare, o voler accantonare il pensiero di quanto sta accadendo poco lontano da noi». Marco Zecchinato, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, ringrazia così l’azienda vicentina Televista srl al termine della cerimonia di consegna simbolica dell’assegno versato sul conto corrente regionale per sostenere le vittime e i profughi ucraini.
«La Regione del Veneto ha dimostrato prontezza di azione all’indomani di quel famigerato 24 febbraio – ricorda Zecchinato – condannando politicamente l’attacco militare e avviando un piano di accoglienza profughi che è andato dall’ospitalità alle cure sanitarie, ma anche alla raccolta di offerte di lavoro. Il cuore dei Veneti, infatti, è stato estremamente generoso, con la messa a disposizione di alloggi, vestiti, farmaci, posti di lavoro. In base ai dati forniti quotidianamente dalle prefetture del Veneto i profughi arrivati sono oltre 19.000. Alla data del 21 giugno sul conto corrente di solidarietà della Regione sono stati registrati 3.162 versamenti per un totale di € 826.075,52 donati. Oggi, però, il rischio più grande è che possiamo assuefarci a tanto orrore, dimenticando le tragedie che gli ucraini vivono quotidianamente da quasi 5 mesi. Per questo il gesto di Televista, rappresentata dai titolari Marco e Luca Saltarelli e alla presenza dell’Assessore Comunale di Sarego Federico Negro, è ancora più denso di significato: la generosità non è frutto di un impulso del momento, ma ragionata e consapevole».
Villanova (Lega – LV): « Crisi di Governo: la scelta folle dei 5Stelle che pagheremo tutti. Sarà un autunno di tempesta per l’Italia e si rischia l’ennesimo rinvio del percorso dell’autonomia del Veneto»
Venezia, 15 luglio 2022 – ««La crisi di Governo in un momento così delicato e difficile del Paese è una scelta scriteriata voluta dal Movimento 5 Stelle e che pagheremo tutti a carissimo prezzo. I grillini dimostrano ancora una volta tutta la loro inesperienza e incapacità politica. Il Presidente Draghi era invece un baluardo di garanzia istituzionale e serietà internazionale. Se l’Italia resterà in questo limbo di incertezza, sarà un autunno di tempesta per la nostra nazione. E purtroppo, ancora una volta, a farne le spese sarà il popolo veneto: si rischia infatti di bloccare il processo di riforma dell'Autonomia del Veneto. Tutto questo è inaccettabile».
Con queste parole commenta la crisi di Governo scoppiata ieri, il Presidente dell’intergruppo Lega-LV, Alberto Villanova: «Il Paese tuttora attraversa un momento complesso, e in autunno sarebbero arrivate settimane di grande caos tra rialzi impressionanti dei costi dell’energia, inflazione e ancora manovra di bilancio. In questo quadro poco edificante si va a sommare l’incapacità politica del Movimento 5 Stelle. Un movimento ormai asfittico e sul quale non nutrivo ormai alcuna speranza. Ma credevamo che in un mare già in tempesta, ci fosse almeno il buonsenso di lavorare per tenere la barca dritta. Ma Giuseppe Conte si è messo a tirare la corda in cambio di mancette di basso cabotaggio: il Paese ahimè si troverà in autunno, ribadisco, in grandissima emergenza. Chi andrà a contrattare le forniture di gas? Chi andrà a parlare alle aziende e alle famiglie che attendono con ansia il DL aiuti? Chi si confronterà con i Sindaci che seguono con apprensione le strade delle risorse del PNRR? Per non parlare dell'Autonomia del Veneto, un tema molto caro a noi veneti. Il rischio, drammatico, è che ancora una volta, ci si ritrovi con l'ennesimo rinvio. I Veneti sono stanchi delle pagliacciate romane: il nostro imperativo è quello di lavorare, produrre, esportare e tenerci in casa, in regione, ciò che ci spetta. In politica non si deve parlare solo di numeri bensì anche di qualità. Ed è drammatico constatare che quel che resta nei 5 Stelle, è ormai pari a zero. Governare in sintonia e sinergia con questi rappresentanti è ormai impossibile» conclude Villanova.
Brescacin (Lega-LV): «Disabili, approvato all’unanimità il provvedimento di incremento quota sanitaria per le rette di Ceod e comunità alloggio»
Venezia, 14 luglio 2022 – «Grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità in Quinta Commissione Sanità e Sociale del provvedimento di incremento della quota sanitaria per le rette dei servizi di semiresidenzialità e residenzialità per disabili. Si tratta in particolare dei Centri diurni CEOD, vale a dire i servizi territoriali diurni che forniscono un intervento a carattere educativo - abilitativo assistenziale, e delle Comunità alloggio, ovvero quei servizi rivolti ad adulti con disabilità privi di un nucleo familiare che possa fornire assistenza e che proprio della famiglia mantengono l’organizzazione, per permettere di raggiungere due obiettivi fondamentali, l’autonomia e la vita di relazione». A darne notizia è Sonia Brescacin (Intergruppo Lega – Liga Veneta), presidente della Quinta commissione consiliare.
«Attualmente in Veneto vi sono 1834 posti accreditati per Comunità-alloggio, 1383 posti accreditati per RSA disabilità, 305 posti accreditati nei centri regionali per le gravi disabilità e 6195 posti accreditati nei centri diurni, per un totale di 9.717 posti accreditati e 9.952 utenti. Questo provvedimento – prosegue Brescacin - è importante perché si basa su una analisi dei bisogni da parte della Direzione Sociale della Regione del Veneto realizzato grazie a un sistema di misurazione della presenza di utenti nei vari servizi e della loro gravità punto di partenza. Ciò che ne emerge è che il Veneto ha un sistema di risposta articolato in maniera corretta per rispondere ai diversi bisogni. Con questo provvedimento recepiamo quello che il DPCM 2017 ha proposto per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza sanitaria rivolti all’area della disabilità. È significativo non solo perché si dà risposta agli incrementi contrattuali degli ultimi anni, ma anche perché lo si fa con effetto retroattivo dall’inizio dell’anno, impostando un intervento finanziario strutturale che dà stabilità nel tempo. Il provvedimento, infatti, coprirà un arco temporale di tre anni e proseguirà anche oltre. Quanto votato oggi si inserisce in un più ampio disegno di rivisitazione della programmazione in ambito di disabilità, nel solco del Piano Socio sanitario veneto 2019-2023 che apre alla prospettiva di ripensamento dei servizi in una logica di filiera delle unità di offerta. Ciò significa che viene superata l’impostazione a silos, stimolando la capacità di trovare soluzioni sempre più personalizzate, rivisitando il sistema di valutazione dei singoli soggetti, di accreditamento dei servizi e degli standard organizzativi, anche tenendo conto delle novità che arriveranno con la legge delega statale che prevede il percorso ed il progetto di vita personalizzato e i cui decreti attuativi usciranno a breve. Il voto all’unanimità di oggi dimostra il grande lavoro fatto negli scorsi mesi, ascoltando il territorio e recependone le esigenze. Un grande lavoro per cui ringrazio l’assessore al Sociale Manuela Lanzarin e il Direttore della Direzione dei Servizi Sociali Pierangelo Spano».
Rizzotto (Lega-LV): «Il flop lo fa Zanoni: Pedemontana opera strategica per risparmiare il tempo che il Pd fa perdere ai Veneti»
Venezia, 14 luglio 2022 - «Zanoni parla di flop perché lui, col suo PD, alle regionali del Veneto, se ne intende. La nuova Pedemontana è un’opera strategica: l’opera era richiesta da anni dal tessuto imprenditoriale locale, e farà risparmiare tempo prezioso alle aziende. Quel tempo che Zanoni, che di tempo invece ne ha da buttare via, fa perdere a tutti con polemiche lunari. Prima terminiamo l’opera, poi studieremo agevolazioni e riduzioni». Silvia Rizzotto (Intergruppo Lega - Liga Veneta), Presidente della seconda commissione, risponde con queste parole al collega Zanoni sul tema Pedemontana.
«Zanoni è fuoriclasse indiscusso della polemica. Non avendo mai contributi costruttivi, ogni pretesto per lui è buono, meglio ancora se si tratta di temi strategici. Il territorio ove corre la Pedemontana è soddisfatto che vi sia quest'opera che per molti cittadini ed imprese è una grande opportunità per essere più competitivi e collegati, risparmiando tempo prezioso senza intasare i centri abitati. Zanoni omette però di dire alcune questioni importanti. Primo, che con il terzo atto aggiuntivo, ritenuto vantaggioso anche dalla corte dei conti, abbiamo evitato che la SPV restasse la più grande opera pubblica incompiuta in fase di realizzazione in Italia. La Regione Veneto, a differenza di altri, le sue responsabilità se le prende. Se fosse stato per il PD e soci, avremo un cantiere aperto a metà. I Veneti avrebbero voluto questo? Preferisco discutere sui costi dei pedaggi anziché vedere un cantiere incompiuto, una ferita nel territorio, questo sì un vero danno! Sui volumi di traffico, la polemica è lunare: l’opera non è nemmeno terminata. In nessun business plan di alcuna attività economica il rientro economico è previsto dopo un adeguato periodo. Zanoni dove vive? Quando la SPV sarà completata e messa in collegamento con le due autostrade, sarà davvero possibile verificare, sul campo, volumi di traffico e quant’altro, potremo analizzare dettagliatamente le proposte di agevolazioni sui pedaggi: farli ora, rischierebbe di sbagliare l’impatto, proponendo numeri sbagliati. E del resto, è per questo che Zanoni blatera ora: lui, con i risultati alle elezioni regionali del suo PD in Veneto, è campione assoluto di numeri sbagliati», conclude Rizzotto.
Cavinato (Lega – LV): «Complimenti al Maresciallo Florio e a tutti i Carabinieri di Vigodarzere per l’indagine che ha portato uno stalker in carcere: il loro lavoro ha salvato una vita»
Venezia, 14 luglio 2022 - «Complimenti al Maresciallo Nicola Florio, per aver salvato una vita con il suo esemplare lavoro». Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta Elisa Cavinato si congratula con il Comandante della Stazione Carabinieri di Vigodarzere, per l’arresto di uno stalker avvenuto nei giorni scorsi a Cona (Ve).
«Grazie all'intuito, all'iniziativa, all'esperienza e alla perseveranza del Maresciallo Nicola Florio e dei suoi collaboratori, è stato possibile far luce sull'indagine e arrestare a tempo di record lo stalker che perseguitava l’ex compagna, fino a cercare per ben due volte di incendiarle l’abitazione. Troppo spesso leggiamo, purtroppo, di episodi simili che si trascinano fino ad arrivare alla tragedia. Oggi invece, grazie alla loro tempestiva azione, in concerto con la Magistratura padovana, il colpevole è stato arrestato e si trova in carcere, la vittima è salva. Sono questi eroi silenziosi che portando avanti i loro doveri quotidiani con impegno e competenza riescono a salvare delle vite, e per questo mi congratulo per l’importante operato».
«Due tentativi di incendi e scritte infamanti e minacciose sull’abitazione dell’ex compagna – ricorda Cavinato - e chissà cosa sarebbe potuto accadere dopo. È stato scongiurato un nefasto epilogo in un quadro, quello della legge italiana, che purtroppo non tutela ancora abbastanza le vittime di atti persecutori. È quindi doveroso il ringraziamento al Comandante Florio e a tutta l’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata con eccellenti risultati nella salvaguardia delle donne vittime di violenza, per come sono state svolte le indagini che hanno portato all’arresto. Risultati come questo, dove la risolutezza degli operatori delle forze dell’ordine e della comunità emergono in aiuto dei singoli cittadini, vanno celebrati e ricordati, perché siano di esempio a fare e dare di più e meglio, per la sicurezza di tutti».
Centenaro (Lega – LV): «Oscar Green ai giovani agricoltori: sono loro il nostro futuro»
Venezia, 13 luglio 2022 - «Dal Big Bang, ovvero dalla formazione del mondo a TikTok. L’evoluzione della specie umana si declina sempre più verso un mondo social e anche green. Così come la Regione del Veneto che ricerca nel mondo dell’agricoltura fatta da giovani un senso sempre più green, anzi da Oscar Green. E un plauso va ai giovani padovani – sottolinea il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro - che hanno scelto il mondo della terra, dell’agricoltura come investimento sul proprio futuro. Giovani e sempre più attenti alla cultura dei nostri nonni, quella della terra, dell’agricoltura che per secoli è stata la fonte di sostentamento dei veneti, prima della svolta della new economy, basata sulle piccole imprese artigianali e successivamente con lo sviluppo industriale, sulle grandi fabbriche». Nei giorni scorsi infatti Coldiretti Veneto ha premiato, alla presenza del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, i giovani agricoltori veneti che hanno scelto una vita all’aria aperta, lavorando la terra e producendo prodotti agroalimentari di successo. Molti di loro sono diventati anche vere e proprie star dei social, con migliaia di followers e trasformati quindi in agri - influencer: con video o dirette o anche semplicemente foto, spiegano come si coltiva un ortaggio o come si governa una stalla o si mungono gli animali, o direttamente dal trattore come si dissoda la terra. Tra i vincitori dell’Oscar Green anche tre padovani, ai quali va il plauso del consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro: «Mi congratulo in particolare con Davide Gomiero di Limena, solo 27 anni e tanta passione per il mondo agricolo, condivisa dai coetanei Gabriele Piovesan, di Piombino Dese, solo 19 anni e Sara Morbiato, 32 anni di Padova, al timone della prima impresa di pesca veneta in Europa di pesca veneta. I premi sono stati ricevuti direttamente dalle mani del Presidente della Regione, Luca Zaia, a Cà Corner, a Venezia, in occasione della sedicesima edizione del concorso nazionale che valorizza ingegno, capacità e fantasia imprenditoriale delle nuove generazioni. Questi ragazzi devono davvero essere di esempio per il loro coetanei».
Bet (Lega-LV): «Impianti fotovoltaici a terra, approvata una legge equilibrata, non ideologica, che diventerà un punto di riferimento nazionale»
Venezia, 12 luglio 2022 – «Oggi in Consiglio regionale abbiamo approvato una legge che andrà a pianificare e disciplinare l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra: una legge di semplificazione che metterà ordine, finalmente, in una materia estremamente complessa e in continua evoluzione, con un occhio alla transizione energetica e un altro alla tutela delle nostre principali ricchezze, l’ambiente e l’agricoltura. E su questa materia, si può dire, si partiva da zero dal punto di vista normativo, perché non c’è, in Italia, una legge simile a questa. Abbiamo costruito un modello di sviluppo delle energie rinnovabili tutto veneto. Nella nostra regione abbiamo 7 kmq di territorio occupato da impianti fotovoltaici a terra, il 18% di tutti gli impianti. Ciò vuol dire che l’82% è sui tetti, sui capannoni, sui parcheggi. Questa, quindi, è la direzione da prendere. E noi, con questa legge, lo abbiamo voluto ribadire». Roberto Bet, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta con queste parole la legge, di cui è stato relatore in aula, per la disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra.
«Come già detto nella scorsa seduta del Consiglio, quando abbiamo iniziato la discussione in aula consiliare – continua Bet -, abbiamo inserito il principio della prevalenza dell’attività agricola in zona agricola, indicando aree in cui preferibilmente vanno installati i vari impianti, come le aree industriali, i parcheggi, i tetti dei capannoni, o aree già compromesse urbanisticamente. Sono poi state individuate aree di presuntiva non idoneità, ovvero aree in cui c’è una elevata probabilità di esito negativo delle autorizzazioni, come le aree agricole di pregio, le zone UNESCO, le aree di coltivazione di prodotti di eccellenza. Altro aspetto essenziale, ricordiamo, è la tutela dell’attività agricola. E per far questo, abbiamo inserito il concetto dell’asservimento: ciò significa che in queste aree l’agricoltura deve essere prevalente, rispettando una precisa proporzione. E, novità emersa dalla discussione in aula, la proporzione deve essere 1 a 15. Ciò significa che, per ogni ettaro a fotovoltaico, devono essercene 15 a coltivazione. Altra novità importante introdotta quest’oggi con un emendamento è quella della clausola valutativa. Di fatto impegniamo la Giunta regionale a riferire in Commissione consiliare, ogni due anni, sulla valutazione degli effetti della legge, degli obiettivi raggiunti, dei dati raccolti su energia e potenza prodotta, in collaborazione con enti di ricerca. Nella relazione dovranno essere riportati il numero degli impianti autorizzati, le informazioni aggregate, le tipologie e le soluzioni progettuali, la potenza, l’energia prodotta nonché, in relazione alle diverse tipologie di impianti – e qui intendiamo per esempio anche gli impianti agrovoltaici – l’elaborazione dei dati resi disponibili ai propri enti strumentali del settore primario e in collaborazione con gli enti di ricerca, quindi con le università, anche con riferimento agli effetti sul suolo utilizzato. La Commissione, poi, potrà riferire al Consiglio regionale per prendere eventuali provvedimenti, proprio alla luce della costante evoluzione della materia energetica».
«Voglio tranquillizzare chi fa riferimento ai limiti di costituzionalità di questa legge – continua Bet -: rispettiamo la libera iniziativa economica dei cittadini. Né vogliamo mettere a repentaglio il patrimonio culturale, ambientale, della biodiversità: con questa iniziativa tuteliamo il paesaggio, e anzi mettiamo nero su bianco che i siti UNESCO non possono essere contaminati da questo tipo di impianti. L’identità veneta rimane intatta. Al contempo raggiungiamo l’obiettivo di produrre energia da fonti rinnovabili. Certo, costa di più, e proprio per questo ci rivolgiamo al governo perché, attraverso il PNRR, favorisca lo sviluppo governato e chiaro di questo settore, altrimenti lasceremo il tutto in mano agli speculatori. Non è una legge ideologica che si schiera a favore del fotovoltaico sempre e ovunque, né che vuole limitare le energie pulite. Tutto, però, deve essere fatto cum grano salis. Ed è proprio quello che abbiamo fatto con questa legge. Abbiamo accolto alcune obiezioni delle minoranze, e ne esce un testo equilibrato che, sono sicuro, potrà diventare un punto di riferimento a livello nazionale».