Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
PROGRAMMA POLITICO
Scopri le ultime news
23 Aprile 2021
Rigo (LV) “Un encomio al gesto eroico del rider Michele Dal Forno”
Venezia, 23 aprile 2021 - “Un encomio al gesto eroico di Michele Dal Forno”. A chiederlo e ottenere il via libera dalla presidenza del Consiglio regionale del Veneto è il consigliere veronese Filippo Rigo, vice capogruppo di Liga veneta per Salvini. Le motivazioni della richiesta: “Michele Dal Forno ha dimostrato coraggio e altruismo – spiega Rigo - nell’intromettersi in una situazione di tensione che vedeva una giovane in difficoltà. Avrebbe potuto infischiarsene e proseguire con le sue consegne, con il suo lavoro, ma ha deciso di fermarsi e chiedere alla ragazza se stesse bene, pronto ad aiutarla se ne avesse avuto bisogno”. “La solidarietà in queste ore si sta facendo sentire da tutto il Paese perché la storia di questo ragazzo ha risvegliato il senso civico degli italiani. Per quanto riguarda invece l’aggressore, mi chiedo come sia possibile che questi ragazzini vadano in giro armati come delinquenti. Sono necessari interventi rieducativi mirati e decisi per questi baby criminali”. “Dal Forno per il suo altruismo è stato sfregiato al volto da uno di questi delinquenti, armato di coltello. Ritengo doveroso che il Consiglio regionale riconosca il valore del suo gesto, e per questo ho chiesto al presidente Ciambetti di omaggiarlo con una onorificienza: lo inviteremo a Palazzo Ferro Fini e gli consegneremo la targa in una cerimonia pubblica non appena le misure anti-covid lo consentiranno”. A Verona i consiglieri comunali Andrea Bacciga, presidente della prima Commissione consiliare, e Andrea Velardi, presidente della Commissione temporanea Politiche Giovanili, si stanno attivando per una simile iniziativa e per una raccolta fondi a favore del giovane. “Un giusto riconoscimento al giovane veronese che, pur consapevole del pericolo, ha dichiarato che ripeterebbe tutto quello che ha fatto nella medesima situazione. Credo che questa sia la testimonianza – conclude Rigo - di valore umano e altruismo più puro e significativo: i segni sul volto sono quelli di un giovane eroe, un cittadino come tanti altri, che invece di voltare lo sguardo da un’altra parte e pensare a se stesso e al suo lavoro, soprattutto in un momento di difficoltà economica come quello della pandemia, ha deciso di aiutare un’altra persona anche a rischio di se stesso”.
23 Aprile 2021
Villanova (ZP): «Nei confronti della collega Rizzotto attacchi inutili e vuoti. L’opposizione cerca solo scuse per creare confusione»
 Venezia, 23 aprile 2020 – «Mi rendo conto che le opposizioni possano avere difficoltà nel trovare motivi per non votare le leggi proposte dalla maggioranza in Commissione, ma da qui a lanciare accuse di censura per trovare motivi per l’astensione, mi sembra sia davvero esagerato. Evidentemente ormai si cercano solamente scuse per creare confusione». Alberto Villanova, presidente del Gruppo Zaia Presidente, risponde così agli attacchi dell’opposizione diretti a Silvia Rizzotto, collega di Gruppo e presidente della Seconda commissione consiliare. «Ormai non si tratta più di polemica politica, ma di attacchi personali da parte di alcuni consiglieri. Sembra quasi che non sappiano più cosa inventare per screditare l’attività della maggioranza. Noi, da parte nostra, preferiamo continuare ad occuparci dei problemi dei Veneti».
23 Aprile 2021
Villanova (ZP): «Presentato un progetto di legge per istituire la “Città veneta della cultura”: nuova occasione di visibilità e valorizzazione del patrimonio culturale artistico e immateriale dei grandi centri artistici, ma anche dei piccoli borghi»
Venezia, 23 aprile 2020 – «L’ultimo anno, con la pandemia che ha quasi azzerato i flussi turistici, ha vanificato il duro lavoro fatto dal Veneto, da sempre meta preferita dei turisti italiani e stranieri. Pensiamo solo che, all’inizio del 2020, con 32,5 milioni di presenze turistiche e 7,9 milioni di arrivi, la nostra regione si posizionava in testa alle classifiche dell’accoglienza. E questo grazie al suo straordinario patrimonio culturale materiale, composto dai grandi capolavori architettonici e da 304 istituti museali. Ad accogliere il 53,5% dei turisti sono proprio le città d’arte. Perché questo tesoro sia ancora più valorizzato, ho depositato un progetto di legge per l’istituzione, sul modello delle esperienze delle Capitali della cultura europea e nazionale, il titolo di “Città veneta della cultura”». Ad annunciarlo è il capogruppo di Zaia Presidente in Consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova. «Storia e cultura si leggono anche attraverso la tradizione enogastronomica e l’artigianato. Il nostro Veneto custodisce prestigiose eccellenze manifatturiere e vitivinicole. Senza contare, poi, che alcuni paesaggi, come quello delle colline del Prosecco, sono frutto di metodi di coltivazione che sono espressione delle nostre tradizioni. Il progetto di legge – prosegue quindi Villanova – vuole sostenere la capacità progettuale delle città per fare in modo che si rafforzi la consapevolezza dell’importanza della cultura per la coesione sociale, l’innovazione e lo sviluppo economico delle nostre comunità. Ad essere elette “Città veneta della cultura”, poi, non saranno solo i grandi capoluoghi, ma anche i borghi più piccoli e meno conosciuti alle masse che, però, custodiscono alcuni gioiellini, dalle cinte murate del Padovano o della Marca Trevigiana alle vallate romantiche delle Dolomiti. Questo Pdl darà una nuova vetrina a questi piccoli centri, troppo spesso ai margini dei normali flussi turistici e, anche per questo, a rischio spopolamento. Grazie a una nuova occasione di visibilità, per cui sarà fondamentale il coinvolgimento delle comunità locali, l’economia del territorio potrà avere occasione di un nuovo slancio. Naturalmente grande attenzione sarà data a tutto quel patrimonio immateriale, fatto da tradizioni secolari, tecniche di coltivazione o produzione gastronomica, lingue antiche che rischiano di scomparire ma che rappresentano il vero punto di forza del nostro territorio».
22 Aprile 2021
Rigo (LV) “Scelte incomprensibili e dannose, pronti a scendere in piazza con i lavoratori”
Venezia, 22 aprile 2021 - “Scelte incomprensibili e dannose per il Veneto e Verona, se sinistra e grillini intendono bloccare l’Italia e ridurla alla povertà non resteremo alla finestra: sono pronto a scendere in piazza al fianco di chi, da oltre un anno, è senza lavoro”. Va giù duro il consigliere regionale Filippo Rigo, vice capogruppo di Liga Veneta per Salvini premier, sul decreto riaperture. “Per una regione altamente vocata al turismo come la nostra – spiega il consigliere – dove ogni anno arrivano oltre 70 milioni di turisti, soprattutto stranieri, e per una provincia come quella di Verona, con la sua città d’arte, quarta in Italia per numero di visitatori, e i Lago di Garda, meta estiva di turisti italiani e tedeschi, questa scelta è un disastro e un danno enorme su tutti i fronti. Questo decreto va a favorire i nostri diretti competitor turistici e mete vicine come Spagna, Grecia e Croazia, leggendo le misure è chiaro che chi lo ha scritto non conosce la realtà del mondo del lavoro”. “Senza contare – prosegue Rigo - che i vari parchi tematici come Gardaland e Caneva potranno riaprire solo il primo luglio e oltre alla perdita di guadagni si sommerà la difficoltà di mantenere i posti di lavoro”. “Il nuovo decreto sulle riaperture - aggiunge il consigliere veronese - dovrebbe avere un altro nome, perché queste non possono essere considerate aperture di buon senso.  Prepariamoci a vedere chiudere per sempre altri pubblici esercizi, a nuove perdite di posti di lavoro; già me lo vedo il cartello fuori dalle pizzerie nei giorni di maltempo “Chiuso per pioggia”, senza contare le discriminazioni subite dai locali senza plateatico. “Tornano ad essere colpite duramente le attività produttive – prosegue Rigo - incomprensibile il coprifuoco fino alle 22 e i locali aperti all’aperto fino al 1 giugno, per poi riprendere al chiuso ma solo fino alle ore 18. Questo è accanimento contro i pubblici esercizi, ma anche gli spettacoli e le manifestazioni, a causa di queste decisioni, salteranno direttamente e non saranno proprio organizzate per tutta l’estate”. “Non si riesce a capire con che logica siano state prese certe decisioni – prosegue – Le famiglie non ce la fanno più: se negli altri paesi oltre alla salute si tutelano gli interessi dei cittadini, a rimetterci nel nostro sono proprio gli italiani”.
22 Aprile 2021
Riaperture, Michieletto e Vianello (ZP): i report si usano non per taroccare i dati ma per aiutare le nostre spiagge a riaprire in sicurezza
Venezia, 22 aprile 2021 - “Il Ministro Speranza dovrebbe fare un uso sapiente dei report pandemici: se, infatti, i dati invece di essere modificati alla bisogna, sono utilizzati per favorire una riapertura in sicurezza e capace di tener conto anche delle istanze delle categorie economiche, allora ben vengano i report. Anche quelli dell’OMS che qualche permaloso ha taroccato”. Con queste parole i consiglieri regionali Gabriele Michieletto e Roberta Vianello del Gruppo Zaia Presidente commentano la decisione di consentire delle riaperture mantenendo però il coprifuoco fino alle ore 22 del 31 Luglio, ritornando allo stesso tempo sulla loro recente risoluzione. “Giusto ieri abbiamo depositato una risoluzione – spiegano i consiglieri - per chiedere al Ministro di fare chiarezza sulla vicenda del report pandemico dell’OMS modificato da qualche funzionario zelante per togliere i meriti al personale medico del Veneto. Oggi ci svegliamo con la decisone del Ministro Speranza di blindare cittadini e turisti nei loro hotel entro le 22 fino a fine Luglio. Speranza andrebbe mai in vacanza per restare recluso nella sua stanza d’albergo? Noi non crediamo”. “Per questo invitiamo il Ministro Speranza a studiare i report, possibilmente indipendenti e non scritti dai soliti amici, ed utilizzare i dati concreti per favorire una soluzione più di buonsenso. Non sappiamo se e quante partite IVA il Ministro Speranza amministri, ma se un’azienda turistica non lavora con il turismo, chiude” - concludono Michieletto e Vianello”.
22 Aprile 2021
Centenaro (ZP): «Parere favorevole al PDA sul programma triennale 2021-2023»
Venezia, 22 aprile 2021 – “Abbiamo appena espresso in seconda commissione parere favorevole al proposta di deliberazione amministrativa sul programma Triennale dei lavori pubblici 2021/2023, un altro passo avanti nella manutenzione e miglioramento delle opere”. Così il consigliere regionale regionale del Gruppo Zaia Presidente, Giulio Centenaro, esprime soddisfazione per il voto della Seconda commissione consiliare al PDA n.10 del 10 marzo 2021, “Adozione del programma triennale 2021-2023 ed elenco annuale 2021 dei lavori pubblici dell’Amministrazione Regione del Veneto. Proposta del Consiglio regionale (legge regionale 7 novembre 2003 n.27 e D.M. Mit 16 gennaio 20018, n.14). “Numerosi gli interventi di manutenzione straordinaria in provincia di Padova, da evidenziare quelli ai beni culturali – prosegue il consigliere – come ad esempio lavori di completamento e restauro conservativo al piano terra del Palazzo della Biblioteca nel complesso monumentale “La Rocca di Monselice”, la riqualificazione e messa in sicurezza del complesso monumentale Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, i lavori di restauro delle superfici murarie decorate di alcune sale. Inoltre gli interventi di adeguamento ai fini antincendio e quelli che riguardano la difesa del suolo, come quelli di sistemazione al nodo idraulico di Padova e sui corsi d’acqua nel circondario di Este. E ancora – prosegue il consigliere – i lavori di ripristino dell’arginatura sinistra del fiume Brenta nel comune di Vigodarzere. “Degni di nota anche gli interventi per la realizzazione di un by pass del torrente Muson dei Sassi tra ponte Canale e Penello a San Giorgio delle Pertiche, e l’inizio dell’intervento per il completamento dell’idrovia Padova-Venezia come canale navigabile di V classe per navi fluvio marittime con funzione anche di scolmatore del Brenta”. “Una spesa che è un investimento sulla sicurezza e la difesa del suolo - conclude il consigliere – tra le più significative gli oltre 6 milioni per realizzazione il primo stralcio di un’opera di invaso (la cosiddetta "anconetta") sul fiume Agno-Guà-Santa Caterina nei Comuni di Sant'Urbano e Vighizzolo d'Este (Pd)”.
22 Aprile 2021
Riaperture – Villanova (ZP) e Pan (LV): “Il Veneto ha bisogno del turismo, il ministro Speranza decida sui dati e non ci condanni a una stagione di fallimenti”
Venezia, 22 aprile 2021 - “Non sappiamo cosa succederà tra quindici giorni, figuriamoci da qui a fine luglio: perché dunque imporre un coprifuoco per altri 90 giorni? Questa scelta è buona soltanto per aumentare la rabbia delle categorie economiche, già disperate per un blocco che si trascina da oltre un anno. Il Veneto, senza turismo, soffoca”. Intervengono con queste parole i capigruppo in Consiglio regionale della Lista Zaia Presidente, Alberto Villanova, e Liga Veneta per Salvini premier, Giuseppe Pan, nel commentare la decisione del Governo di confermare il coprifuoco fino alle ore 22 anche nei mesi estivi, fino a fine luglio. “La situazione economica è drammatica e la annunciata riapertura del 26 Aprile era una data attesa e vissuta con speranza da tutti gli operatori delle attività produttive come un segno di ripartenza e ripresa dopo tanta sofferenza”. “Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia con i suoi 70milioni di visitatori – proseguono i consiglieri – ma sarà difficile che questa estate arrivino quelli stranieri per le vacanze, dato che nelle vicine Grecia e Croazia non vi sono misure così stringenti sulla libertà di movimento e coprifuoco serale”. “E’ di fatto impensabile – proseguono i capigruppo - consentire una ripartenza turistica degna di questo nome imponendo una quarantena ai villeggianti e il rientro a casa per chi va al mare entro le 22”. “Qui in Veneto – aggiungono Villanova e Pan – significa cancellare il turismo e il problema si fa davvero preoccupante. Le scelte su come far ripartire un Paese come l’Italia non possono basarsi sullo stato d’animo del Ministro Speranza: vista la vicenda del report dell’Oms, infatti, il livello di suscettibilità è troppo alto per gestire situazioni così complesse da cui dipende il futuro degli italiani”. “Le decisioni strategiche, come queste – concludono i consiglieri - devono essere avvallate dai dati epidemiologici, altrimenti dopo il dramma dei morti per Covid, vivremo la tragedia delle persone morte per la fame e delle aziende fallite”.
21 Aprile 2021
Cestari (LV): “Il Governo stanzi i fondi che spettano al Veneto per le scuole dell’infanzia paritarie”
Venezia, 21 aprile 2021 - “Subito un sostegno economico alle famiglie che decidono di iscrivere i propri figli alle scuole paritarie, il Governo stanzi almeno i fondi che spettano al Veneto”. Così la consigliera regionale Laura Cestari del Gruppo Liga Veneta per Salvini premier commenta la mozione che ha appena depositato in Consiglio regionale con l’obiettivo di “aiutare concretamente i genitori nella libera scelta di una scuola non pubblica”. “L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha evidenziato le disparità del sostegno economico tra scuole statali e paritarie no profit – spiega la consigliera – anche se entrambe fanno parte dell’unico Sistema nazionale d’istruzione previsto dalla Legge 62/2000 “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione”. Ad esempio nell’ingiustizia delle rette da versare, seppur ridotte, anche se l’attività didattica era sospesa, e questo per paura di una possibile chiusura di nidi e materne per mancanza di soldi”. “Se a causa della carenza di fondi nidi e scuole materne paritarie dovessero chiudere – aggiunge la consigliera - un bambino su tre rimarrebbe a casa, in quanto la rete dei servizi statali è ampiamente sottodimensionata o addirittura assente in molte aree geografiche del Veneto”. “Partendo dal presupposto che la nostra Costituzione italiana tutela la famiglia e la libera istruzione – ricorda la consigliera - in particolare, l’articolo n.33 stabilisce che: «L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.». Specificando, al quarto comma che: «La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali». “La Regione del Veneto – prosegue Cestari - già sostiene le scuole dell’infanzia non statali, riconoscendone la funzione sociale sul territorio con l’erogazione di contributi destinati alla conservazione e alla manutenzione ordinaria di edifici, attrezzature e impianti, l’acquisto di materiale didattico e d’uso. Inoltre, promuove e sostiene i servizi rivolti alla prima infanzia, così da assicurare alla famiglia un sostegno adeguato e consentire alla donna un più agevole accesso al mondo del lavoro, anche con il riconoscimento di contributi per la gestione di servizi rivolti alla fascia d’età 0-3 anni. “In questo contesto- prosegue la consigliera - la Giunta Regionale ha destinato, quest’anno, risorse pari a 32 milioni di euro da assegnare alle scuole dell’infanzia non statali e ai servizi per la prima infanzia riconosciuti dalla Regione del Veneto per l’anno 2021. Tra gli obiettivi, anche combattere il crollo delle nascite e sostenere i servizi per la prima infanzia a fronte dell’emergenza epidemiologica”. Il Veneto infatti, si legge nella mozione, è “l’unica regione in Italia dove 4 bambini su 10 in età 0-6 anni frequentano un nido o una materna paritaria, di cui 793 nidi e 1.109 scuole materne, frequentati da oltre 100 mila bambini (76 mila nelle scuole d’infanzia e 24 mila nei nidi)”. “Siamo l’unica regione a finanziare con risorse proprie – aggiunge la consigliera - le spese di gestione di queste scuole, con più del doppio di quanto paghi lo Stato. Infatti, l’intesa Stato-Regioni impegna proprio le Regioni a un cofinanziamento pari ad almeno il 30% delle risorse assicurate dallo Stato, mentre in Veneto il rapporto è invertito: la Regione si fa carico del 60% del contributo pubblico a nidi e materne, mentre la quota del Fondo nazionale per il sistema integrato sta al 40%”. “La scelta di sostenere il sistema delle paritarie per l’infanzia – conclude la consigliera - è particolarmente impegnativa per il bilancio regionale, ma va confermata per il valore sociale delle nostre scuole e del servizio indispensabile che rendono ai bambini, ai genitori e alle comunità territoriali di cui sono espressione”. “Stabilito dunque che la Regione del Veneto fa la sua parte, e anche di più – aggiunge Cestari – ora tocca al Govero. E non chiediamo nulla di più di quanto era stato stabilito e già dovremmo aver ricevuto”. La mozione impegna la giunta regionale a farsi promotrice presso il Governo della tutela delle famiglie e delle giovani coppie che faticano economicamente nella crescita dei propri figli “sostenendo non solo le scuole pubbliche, ma anche quelle paritarie, stanziando quanto meno i fondi che spettano al Veneto in copertura a quanto previsto dell’intesa Stato-Regioni, coinvolgendo la Conferenza Stato Regioni, i Parlamentari del nostro Veneto e il Governo stesso”.
21 Aprile 2021
Caso OMS – Vianello e Michieletto (ZP): «Report pandemico OMS, ombre inquietanti; il sacrificio dei medici veneti merita la verità»
Venezia, 21 aprile 2021 – «Le notizie che in questi giorni appaiono a più riprese sui quotidiani nazionali lasciano sgomenti, e tanta amarezza. Perché se quello che leggiamo è vero, allora crediamo che sia doveroso che il Ministro Speranza intervenga per spiegare ai Veneti cosa è davvero successo con il report pandemico dell’OMS. Non possiamo accettare che i sacrifici e l’impegno del nostro personale sanitario venga cancellato con un colpo di gomma da qualche funzionario timoroso di dare fastidio a Roma”. A dirlo sono Roberta Vianello e Gabriele Michieletto, consiglieri regionali del Gruppo Zaia Presidente, che annunciano di aver depositato una risoluzione in Consiglio regionale del Veneto per esortare il ministro della Salute Speranza a chiarire questa vicenda. «Non possiamo accettare che ci sia anche solo il dubbio che una realtà seria come l’OMS abbia volontariamente nascosto un dossier così importante come il documento "Una sfida senza precedenti: la prima risposta dell'Italia a COVID-19", nel timore che il Governo italiano potesse essere messo in cattiva luce. E allo stesso modo non possiamo tollerare le voci secondo cui sarebbero stati a bella posta nascosti i meriti del presidente Zaia e di tutto il sistema sanitario regionale nell’organizzazione e nella sensibilizzazione della comunità nella prima fase della pandemia. Concediamo all’OMS il beneficio del dubbio: troppo grave sarebbe scoprire che i fatti di cui si è discusso in questi giorni si sono effettivamente verificati. È urgente chiarire immediatamente quanto accaduto, per la tutela delle organizzazioni coinvolte, dalla Regione alla stessa OMS. E lo dobbiamo prima di tutto per gli operatori del mondo della sanità, dei volontari, degli amministratori, che in questi mesi hanno lottato, giorno e notte, per il bene di tutti noi. I Veneti hanno il sacrosanto diritto di conoscere la verità, e il Ministro Speranza ha il dovere di garantirlo».
20 Aprile 2021
Rigo (LV): “Riaperture per chi ha i plateatici: un primo passo avanti, ma troppo corto”
Venezia, 20 aprile 2021 - “Ci appelliamo al ministro della Salute e a tutti i “chiusuristi” al governo perché accolgano del tutto la nostra linea, quella delle riaperture con buon senso e con tutte le misure di sicurezza. Chi già aveva lavorato meno degli altri l'estate scorsa per la mancanza di plateatico, ora rischia di non riaprire nemmeno”. Così il vicepresidente del Gruppo Liga Veneta per Salvini premier in Consiglio regionale, Filippo Rigo, lancia un appello sulle riaperture dei pubblici esercizi dopo le anticipazioni del cronoprogramma per la ripartenza annunciato dal presidente del Consiglio: dal 26 aprile bar e ristoranti riaprono nelle zone gialle sia a pranzo che a cena, ma solo con tavoli all’aperto. “Le riaperture all'aperto per i pubblici esercizi devono essere una soluzione assolutamente temporanea e di breve durata – prosegue Rigo – perchè disagevoli a livello organizzativo: pensiamo alle pizzerie che devono preparare l'impasto in base alle condizioni meteo o ai locali che devono rifornirsi a seconda di quanti clienti decideranno di sedersi fuori a seconda delle temperature”. “Aver anticipato le riaperture dei locali previste a maggio è stato un piccolo passo avanti – aggiunge il vicecapogruppo - ma troppo corto: bar e ristoranti senza tavoli all'esterno quanto dovranno aspettare ancora? Circa un terzo dei commercianti dovrà attendere tempi migliori, ma non ce la fa più: va considerato che i pubblici esercizi senza plateatico erano già stati penalizzati in misura maggiore l'estate scorsa, per ovvie ragioni: da una parte il minor numero di posti a sedere rispetto a chi aveva tavolini all'aperto, dall'altra perché dopo mesi di paura per l'emergenza sanitaria la maggior parte dei clienti optava per pranzare all'aperto”. Il consigliere regionale proviene dal mondo della ristorazione e conosce bene le difficoltà che la categoria sta attraversando in questo momento. “Secondo i dati ufficiali delle associazioni di categoria – prosegue il consigliere - prima della crisi del Covid le imprese con attività di ristorazione in Veneto erano 26.751 con 5,7 miliardi di fatturato e 1,1 miliardi di euro di salari erogati. Quanto ai bar, nel 2018 erano circa 12.400. Una montagna di posti di lavoro – aggiunge - ma non tutti potranno riprendere: il 60% delle attività è dotata di plateatico o si sta attrezzando per il 26 aprile, e in questa direzione il mio plauso va all'impegno dell'Assessore al Commercio di Verona Nicolò Zavarise, che sta cercando di aiutare gli esercenti che fino ad oggi non avevano i plateatici, una soluzione non semplice e di equilibrio per l'esigenza di rispettare la viabilità”.